Lario650 ha scritto:
Scusa Debe, ma anche le Harley devono frenare, fare i tornanti e circolare su strada, solo che avendo tutto il peso dietro, l' inclinazione della forcella molto più pronunciata delle moto normali, già questi due parametri cambiano totalmente il comportamento in curva e in frenata. Qui non si tratta di piegare con il ginocchio a terra ma di capire i fondamentali della guida su strada. Se con l' Harley o la vespa che hanno tutto il peso dietro ti abitui a usare quasi esclusivamente il freno posteriore, poi quando sali su una moto normale non riesci più a gestire la frenata e rischi di farti male. La stessa cosa per le curve, l' elevata inclinazione della forcella e il ridotto angolo di piega creano delle dinamiche in curva completamente differenti da una moto normale, quindi ti portano a rallentare molto per riuscire a fare una curva, poi se per caso affronti la curva a velocità leggermente superiore non riesci più a farla perché non hai gli strumenti giusti.
Ciao Lario, ma senti, io lo so come si guida, ho avuto moto sportive, supersportive, naked, ma anche classiche. Non sto dicendo quale dovrebbe essere il miglior modo di andare in moto, sto semplicemente dicendo che i ragionamenti che state facendo partono da un presupposto prestazionale e non logico, perché come dici che con l'Harley o con la Vespa ti abitui ad usare il freno dietro e poi su una moto "normale" (e questo è già un discorso di parte soggettivo che non mi piace) non riesci a gestire la frenata, io ti dico che vale lo stesso discorso anche al contrario: se sei abituato a frenare forte con l'anteriore, entrare in curva in un certo modo, ecc, se poi monti su una Harley non riesci a gestire la curva a maggior ragione.
Voglio solo far passare il messaggio che non esista una sola ed unica moto, ma che il termine moto è molto vario e che semplicemente sportive e custom sono agli antipodi della definizione, ma non per questo una vale di più dell'altra.








Potrei capire per le Tedesche, le Italiane, le Giapponesi, le Inglesi, le HD dello zio sam o perfino Russe (chi non ricorda il sidecar Dnepr?). Che hanno una tradizione storica centenaria sui motomezzi. Della Cina potrei apprezzare altro, come le ceramiche, o l'elettronica a basso costo dove praticamente hanno raggiunto il monopolio. Ma sui motori direi che la strada è ancora molto lunga. Al limite il titolo potrebbe essere: "come accettare una moto costruita in Cina ?". Si sà che per fabbricare bene qualcosa, bisogna avere una lunga tradizione storica, ma anche la voglia di migliorare la qualità. Per la Mania (se Dio vuole) ne riparleremo frà 40 anni... 
