wilecoyote ha scritto:
Secondo me stiamo andando un po' troppo sul teorico con questa interessantissima discussione, e anche con qualche inciampo, se mi e' consentito il termine.
Per come la vedo io un evidente pericolo imminente di morte giustifica sempre lo spostamento, rifaccio l'esempio di qualcuno a faccia in giu' in una pozzanghera o di un ferito in un auto che sta incendiandosi, collarino disponibile o no. Il non fare niente, invece, non lo giustifico affatto.
Evidentemente non toccherei piu' di tanto uno incosciente che respira e non sanguina copiosamente.
Per quanto riguarda la compressione a distanza non ho alcuna fiducia che possa avere successo se non eseguita da uno specialista, se e' difficile trovare il polso carotideo figuriamoci comprimere un arteria nel cavo ascellare o dalle parti dell'inguine. Tra l'altro all'ultimo corso ci e' stato detto che il laccio emostatico sta riprendendo quota, essendo la teoria dell' accumulo delle scorie sempre pericolosa anch'essa in discussione: ma il laccio dovrebbe essere qualcosa di "piatto" (la cinghia dei pantaloni invece di un cordino).
Il movimento del ferito e' gia' un casino di suo, se e' in stato di shock e si agita, c'e' un bel da cercare di convincerlo a non muoversi, e buonanotte alle cautele per il rachide cervicale, a me e' capitato l'unica volta che mi e' capitato di prestare i primi soccorsi alle vittime di un grosso incidente.
In pratica, seguire un corso e tenersi aggiornati, come ha gia' detto qualcuno, e' meritorio in generale e molto utile anche per la sicurezza domestica, ma non bisogna illudersi di poter stabilizzare provvisoraiamente qualcuno con ferite molto gravi, si puo' solo tentare di farlo sopravvivere fino all'arrivo dei soccorsi veri.
Per come la vedo io un evidente pericolo imminente di morte giustifica sempre lo spostamento, rifaccio l'esempio di qualcuno a faccia in giu' in una pozzanghera o di un ferito in un auto che sta incendiandosi, collarino disponibile o no. Il non fare niente, invece, non lo giustifico affatto.
Evidentemente non toccherei piu' di tanto uno incosciente che respira e non sanguina copiosamente.
Per quanto riguarda la compressione a distanza non ho alcuna fiducia che possa avere successo se non eseguita da uno specialista, se e' difficile trovare il polso carotideo figuriamoci comprimere un arteria nel cavo ascellare o dalle parti dell'inguine. Tra l'altro all'ultimo corso ci e' stato detto che il laccio emostatico sta riprendendo quota, essendo la teoria dell' accumulo delle scorie sempre pericolosa anch'essa in discussione: ma il laccio dovrebbe essere qualcosa di "piatto" (la cinghia dei pantaloni invece di un cordino).
Il movimento del ferito e' gia' un casino di suo, se e' in stato di shock e si agita, c'e' un bel da cercare di convincerlo a non muoversi, e buonanotte alle cautele per il rachide cervicale, a me e' capitato l'unica volta che mi e' capitato di prestare i primi soccorsi alle vittime di un grosso incidente.
In pratica, seguire un corso e tenersi aggiornati, come ha gia' detto qualcuno, e' meritorio in generale e molto utile anche per la sicurezza domestica, ma non bisogna illudersi di poter stabilizzare provvisoraiamente qualcuno con ferite molto gravi, si puo' solo tentare di farlo sopravvivere fino all'arrivo dei soccorsi veri.
esattamente quello che ho detto..
in caso di pericolo di vita è giustificato lo spostamento senza cautele..altrimenti ne dovrete rendere conto..
nel mio territorio, io sono di brescia, ma anche a milano come cremona mantova..bergamo, verona(tra C.O. si collabora per evidenti motivi di gestione ottimale dei confini territoriali e trasferimenti di malati in strutture adeguate), i mezzi infermierizzati o medicalizzati(come mezzi medicalizzati abbiamo 2 auto agli antipodi territoriali e l'eliambulanza tutti e tre con a bordo infermiere e rianimatore, piùuna decina di ambulanze infermierizzate ove il lavoro dei volontari è coadiuvato da un infermiere formato per il soccorso extraospedaliero) non sono molti e si cerca di disporli in maniera strategica, il grosso del lavoro è svolto dai volontari.
collaboro con i volontari tutti i giorni e devo dire che ci sono persone molto preparate..e quando facciamo i corsi di formazione a loro di solito si cerca sempre di ottenere un buon feedback..