Moto
Il Training Autogeno per il motociclista
Scritto da JO195 - Pubblicato 12/12/2011 08:46
Come può la tecnica di rilassamento meglio conosciuta come Training Autogeno, essere al servizio del motociclista

Poche settimane fa ho concluso un corso di Training Autogeno (T.A.), una tecnica di rilassamento di cui avevo spesso sentito parlare ma mai praticata. Si tratta come noto di un metodo di rilassamento nato e poi sviluppato in ambito medico - psicologico.

Per quale ragione una persona si avvicina a questo training ? Ognuno di noi ha le proprie motivazioni, che possono andare dalla semplice curiosità al desiderio di ridurre disturbi o malesseri legati ad insonnia, ansia, mancanza di concentrazione (...una compagna di corso si era iscritta su consiglio del medico per prepararsi adeguatamente al parto).

Personalmente, essendo tachicardico, ero alla ricerca di "qualcosa" , al di là delle medicine, che mi consentisse di arrivare ad avere una frequenza cardiaca il più possibile bassa, accompagnata ad uno stato mentale sgombro da tensioni od inutili pensieri che possono influenzare negativamente la concentrazione.
E' intuitivo quindi il collegamento con la guida, visto che quando siamo in moto, sia il corpo che la mente sono impegnati in una serie di azioni complesse e tra loro correlate.

Vi è mai capitato di osservare una persona guidare e ricevere la sgradevole impressione che sia poco presente ? Anche la postura, se scorretta, fa assomigliare il motociclista più ad un sacco di patate adagiato sulla sella che non un soggetto attivo, padrone delle proprie azioni. A chi non è mai successo di prender le due ruote con l'intenzione di rilassarsi ed invece pensieri più o meno cupi hanno continuato ad accompagnarci, rendendo l'uscita poco gratificante? Oppure il nervosismo ci ha portato ad ingarellarci o costretto in atteggiamenti ostili verso terzi? Talvolta è la parte più "primitiva" del nostro cervello a dettar legge in barba a tutti i nostri buoni propositi.

Non voglio a questo punto creare illusioni o propagandare virtù miracolistiche del T.A., ma per quanto osservato su di me mi sento di affermare che con una pratica di 15 - 20 minuti al giorno è possibile incrementare il proprio benessere psico fisico a tutto vantaggio anche della guida.
Non entro nello specifico degli esercizi, non è il contesto giusto per inutili tecnicismi, vorrei solo stimolare la vostra curiosità accennandoli :
Lo scopo del primo è quello di raggiungere il rilassamento muscolare; quello del secondo, percepire una gradevole sensazione di calore; col terzo esercizio la concentrazione si sposta sul battito cardiaco; col quarto si aumenta la consapevolezza del proprio respiro per poi spostarsi col quinto sulla zona addominale. Il sesto esercizio si propone di farci percepire la fronte, come piacevolmente fresca.

Penserete, "ok, tutto molto bello, ma stiamo guidando o siamo dallo psicologo?" "non è un po' macchinosa sta cosa da mettere in pratica?" La risposta è no. Nel senso che dopo adeguato allenamento (training) tutto diventa spontaneo, automatico e basta per esempio concentrarsi sul respiro per aver una maggior consapevolezza di sé, facendolo mentre si guida, senza distrarsi, anzi, col risultato di migliorare le proprie prestazioni.

Mi fermo qui, facendo presente che seppur minime, esistono delle controindicazioni. Fate quindi attenzione alla professionalità di chi organizza incontri di gruppo o individuali, talvolta personaggi con una buona parlantina si improvvisano esperti del settore sostituendosi a medici e psicologi.

Buon relax e buona strada a tutti.
 

Commenti degli Utenti (totali: 15)
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Commento di: brusca il 13-12-2011 15:15
c'è chi la chiama semplicemente concentrazione.
c'è ancora chi la chiama meditazione.
c'è quindi chi lo chiama training autogeno, che poi significa allenamento di origine spontanea..
Commento di: JO195 il 13-12-2011 17:04
... in realta' la cosa e' molto piu' articolata visto che ci sono specifici esercizi da apprendere. In particolare, il concetto di autogenia in questo contesto riguarda la capacita' di evocare autonomamente quelle percezioni che durante il corso vengono indotte dall'esterno con le frasi pronunciate dal trainer.
Commento di: brusca il 14-12-2011 16:36
una cosa "indotta" non è per definizione stessa autogena.

comunque il succo è sempre quello, e come per tutte le cose o lo fai da solo o qualcuno ti spiega come si fa... personalmente amo fare quasi tutto da solo
Commento di: JO195 il 14-12-2011 19:44
... probabilmente mi son spiegato male . E' "indotta" dal trainer durante l'apprendimento. Diventa autogena quando lo facciamo da soli.
Commento di: since1975 il 13-12-2011 21:38
A me è proprio il girare la chiave, accendere la moto, scaldare il motore e scaldare le gomme che mi rilassa, inizio a creare il vuoto mentale man mano che cresce l'interazione uomo-moto, e quando si apre la danza sulla strada divento un tutt'uno col resto, tutto diventa fluido e tutto scorre sereno, respiro con il diaframma e viaggio col cuore.
Commento di: JO195 il 14-12-2011 15:12
... ne gioisco.
Commento di: MAURO650CS il 15-12-2011 08:29
Ho imparato le tecniche per il T.A. da uno psicologo, ho praticato molto, ma senza mai avere grandi risultati. Indubbiamente mi è servito per imparare a "conoscermi", ma a livello fisico, non ho mai avuto grande sollievo.
Sono un apneista, e capisci bene quanto sia importante per me la corretta respirazione e il battito cardiaco. Deluso dal training autogeno, ho deciso di andare da un'insegnante di yoga e con le tecniche di pranayama e gli esercizi fisici stò raggiungendo altri importanti traguardi. Lo trovo senz'altro meglio del T.A.
Commento di: JO195 il 15-12-2011 15:55
Ciao Mauro, indubbiamente la complessa e diversa architettura corpo/ mente che caratterizza ogni persona, la orienta a reagire in maniera anche molto diversa agli stimoli provenienti dalle varie discipline, tecniche o strumenti utilizzati per raggiungere gli scopi che ci prefiggiamo. Non trovo quindi strano che ci siano individui che reagiscono bene allo yoga e non al T.A. oppure hanno benefici con il Biofeedback e non con lo yoga. Mi piace immaginare che ogni approccio che di volta in volta affrontiamo sia solo un tassello dei molteplici che abbiamo a disposizione e che l'uno non escluda o penalizzi gli altri. Buona ricerca dunque, e buone immersioni.
Commento di: SunFun il 16-12-2011 18:46
JO voglio approfondire l' argomento.
Potresti darmi qualche dritta tramite MP? O magari ne parliamo in un altro modo.
Ho un problema da molto tempo al quale cerco di porre rimedio ma non so da dove cominciare e credo proprio che questo training autogeno possa fare al caso mio.
Possiamo parlarne in privato, ti dispiace?
Commento di: SunFun il 16-12-2011 19:10
P.S: in pratica non riesco a concentrarmi durante la guida. Questo è il problema che mi affligge da tanto tempo e non è una cosa paicevole.
Commento di: JO195 il 16-12-2011 21:59
Ciao, certo che non mi spiace. Ti contatto in Mp
Commento di: Maurizio60 il 22-12-2011 01:45
JO interessantissimo argomento, anche se spesso viene preso con le molle.. qui in Italia ancora non siamo così aperti di mentalità.. come si parla di psicologi la maggior parte si chiude a riccio. Se mi capiterà cercherò di informarmi di più... per coloro che non riescono a concentrarsi alla guida devono prima capire cosa è che li deconcentra, io posso dire di aver fatto un T.A. per poter portare la moto con maggior sicurezza.. ora lo chiamo T.A. e a pensarci bene non è neanche troppo sbagliato, da un paio di anni curo questo aspetto della concetrazione quando sono alla guida della moto, ci sono arrivato svolgendo alcuni esercizi mentali elementari.. dopo qualche tempo il tutto diventa automatico, e ad oggi posso dire che più di una volta mi è servito per togliermi da qualche spiacevole situazione. Chi non riesce a farlo da solo può sicuramente avvalersi del T.A. o di altre tecniche più o meno articolate. L'importante è arrivare ad una concentrazione che aiuti in determinate situazioni.

Grazie per l'interessante articolo.
Buone feste a tutti/e e sempre buona strada _v_
Commento di: JO195 il 22-12-2011 08:55
Ciao Maurizio, hai colto due aspetti fondamentali inerenti le tecniche di rilassamento. Il primo, non necessariamente in ordine di importanza, riguarda il perche' talvolta non riusciamo a concentrarci e qui' ovviamente si puo' aprire un infinito capitolo nel quale ognuno a ragione puo' argomentare. Il secondo e' l'atteggiamento di diffidenza nei confronti di figure professionali come quella dello psicologo. Se non proprio il " medico dei matti ", di solito identificato con lo psichiatra, pero' ancora vissuto come una figura alla quale ci si rivolge quando ci sono dei " problemi ". E' percio' auspicabile che si arrivi ad una visione libera da preconcetti a tutto vantaggio del nostro benessere. Buona strada. Giovanni
Commento di: bingo51 il 12-01-2012 08:18
mai stato da un psicologo ,quando comincerò ad aver qualche " problema" come dicci,allora valuterò se smettere di andare in moto ,soprattutto per la sicurezza altrui .Bisogna prendere atto di ciò che si è, e come si è, adeguandosi di conseguenza ,è non dover essere, a tutti i costi!.ciao
Commento di: SunFun il 12-01-2012 14:21
Ma che stai dicendo? Cosa centra lo psicologo con il training autogeno?
Ho l' impressione che l' articolo non lo hai nemmeno letto.