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Corsi di Guida Sicura obbligatori "post-patente": si o no?

Risultati del sondaggio

si
50% [ 16 ]
no
50% [ 16 ]

Voti Totali : 32

7447078
7447078 Inviato: 24 Apr 2009 14:58
Oggetto: Corsi di Guida Sicura obbligatori "post-patente": si o no?
 



Il popolo dei motociclisti, anche leggendo i numerosi Topics e interventi, sembra diviso in due: quelli che si sentono di dover o poter migliorare la propria tecnica di guida, con un occhio di riguardo alla possibile riduzione del rischio, e quelli che si sentono sicuri e a posto per affrontare ogni evenienza con lo stile e l'esperienza acquisita "on the road".
Cosa ne pensate? A quale dei due gruppi (ammesso e non concesso che si possa fare una simile distinzione) vi sentite di appartenere? E se ci fosse per i neo-patentati (o per tutti i possessori di patente che abilita alla conduzione di una moto) un obbligo di frequenza a dei corsi che insegnino posizione corretta in sella e traiettorie sicure su strada, dopo che si è dimostrata una minima padronanza del mezzo tra i birilli?
 
7447459
7447459 Inviato: 24 Apr 2009 15:52
 

non saprei... Alla fine c'è anche chi in moto si fa la sua sana scampagnata tranquilla e non mi venite a dire che per guidare una guzzi a 70 all'ora c'è bisogno di un corso di guida in pista. Credo che sia più pericolosa la presunzione di saper guidare bene che il fatto di essere un po' più incerti ma magari consapevoli e di conseguenza prudenti.

Inoltre IN TEORIA ci sarebbe già l'esame - teorico e pratico - ad accertare che si sia in possesso dei requisiti minimi per guidare una motocicletta. Invece di fare le solite italianate, mi preoccuperei di fare in modo che l'esame diventi una cosa seria, cosicchè chi riceva la patente sia già consapevole di quello che fa, senza aver bisogno di frequentare ulteriori corsi. Perchè delle due l'una, o la patente abilita alla guida e allora è implicito che se ce l'hai sai guidare, come dovrebbe essere, o altrimenti è un documento che non serve a nulla, come forse invece è. Fossi lo Stato quindi non mi sembrerebbe una buona idea partire dal presupposto che le persone alle quali rilascio la patente in realtà non sanno guidare e quindi devono essere obbligate a frequentare un corso ex-post, ma cercherei di risolvere la questione a monte.
 
7450683
7450683 Inviato: 25 Apr 2009 0:11
 

Rendere obbligatorio un corso di guida post-esame, come dice Husky666 lo trovo contraddittorio, sarebbe logico (ahimè) rendere "utili" le lezioni, ed avere esami seri di guida....trovo bizzarro il percorso dei birilli. Sembra che la "difficoltà" nel guidare una moto stia nel mantenere l'equilibrio da fermo...mhà!

Incentivare i corsi di guida sicura lo troverei utile, molto utile....utilissimo?!?!? icon_biggrin.gif
 
7458547
7458547 Inviato: 26 Apr 2009 22:15
 

Husky666 ha scritto:
non saprei... Alla fine c'è anche chi in moto si fa la sua sana scampagnata tranquilla e non mi venite a dire che per guidare una guzzi a 70 all'ora c'è bisogno di un corso di guida in pista. Credo che sia più pericolosa la presunzione di saper guidare bene che il fatto di essere un po' più incerti ma magari consapevoli e di conseguenza prudenti.

Inoltre IN TEORIA ci sarebbe già l'esame - teorico e pratico - ad accertare che si sia in possesso dei requisiti minimi per guidare una motocicletta. Invece di fare le solite italianate, mi preoccuperei di fare in modo che l'esame diventi una cosa seria, cosicchè chi riceva la patente sia già consapevole di quello che fa, senza aver bisogno di frequentare ulteriori corsi. Perchè delle due l'una, o la patente abilita alla guida e allora è implicito che se ce l'hai sai guidare, come dovrebbe essere, o altrimenti è un documento che non serve a nulla, come forse invece è. Fossi lo Stato quindi non mi sembrerebbe una buona idea partire dal presupposto che le persone alle quali rilascio la patente in realtà non sanno guidare e quindi devono essere obbligate a frequentare un corso ex-post, ma cercherei di risolvere la questione a monte.


Premetto che io ho votato: "No, non lo ritengo obbligatorio"
Premetto anche che ho appena (da 1 settimana) completato un Corso di Guida Sicura su Strada , il GSSS (sottolineo STRADA e NON pista)
Anche per portare una "Guzzi ai 70 all'ora su strada" servirebbe un corso di guida Sicura (su strada). Estremizzando si può dire che se anche vai piano, ma mi tagli la curva sei un pericolo pubblico. Il Corso di guida sicura serve ad insegnarti diverse tecniche (che poi applicate se vuoi ti fanno anche andare forte, diciamolo) per andare in moto aumentando la sicurezza e riducendo gli imprevisti a quei casi inevitabili figli del "destino dei motociclisti" (mettiamola così).
Però vorrei dire anche che SICCOME HO BISOGNO DELLA PATENTE per guidare una moto, VOGLIO che lo Stato, dato che io PAGO e anche MOLTO, mi INSEGNI ad andare in moto PER BENE!!!!!!
Quindi piantiamola con questi insulsi esami di pratica delle scuole guida....
 
7461057
7461057 Inviato: 27 Apr 2009 12:50
 

ditemi dove e vengo a farlo!!!

Ma questa e' la mia testa, lo ritengo utile ma dovrebbe essere gia' fatto a livello di scuola guida

Ad oggi alla fine si pagano svariate centinaia di euro per ?

fare l'8 in mezzo ai birilli !!!

Insegnassero tecniche fondamentali di guida sicura ...

ciauz
 
7461132
7461132 Inviato: 27 Apr 2009 13:02
 

Voto no. Ma non perchè non lo ritengo utile, anzi. Semplicemente perchè anche io trovo che sarebbe molto più rapido - e meno dispendioso - far si che gli esami per la patente fossero esami seri e non farse. icon_confused.gif Addirittura in certe zone d'Italia non vengono nemmeno fatte le prove pratiche! icon_eek.gif eusa_wall.gif 0509_mitra.gif
L'otto e lo slalom tra i birilli, come il mettere la seconda marcia e poi fermarsi, mi dite a che c***o serve? Non certo a guidare la moto.
Ma non è solo questo...anche l'esame per l'auto è poco più di una buffonata, visto poi la gente che va in giro. Ieri una mia amica mi fa: "domani devo andare a lavoro in macchina, piove e ho paura a prendere l'autostrada". Ci rendiamo conto? icon_eek.gif icon_eek.gif
Le persone che sanno guidare sono quelle che non mettono in pericolo la propria vita e - soprattutto - quella degli altri! E per strada ce ne sono poche, troppo poche. icon_rolleyes.gif
Il corso di guida sicura è - ovviamente - utile, ma forse servirebbe più un "corso-per-imparare-a-leggere-nel-pensiero-dell'idiota-che-non-rispetta-la-precedenza-parlando con il telefonino-e-facendo-retromarcia" icon_evil.gif 0509_pernacchia.gif
 
7462216
7462216 Inviato: 27 Apr 2009 15:08
 

Ho risposto di si perchè, una volta presa la patente, ero consapevole di non essere in grado di guidare con la dovuta sicurezza.
E non mi riferisco al girare per strada, ma al saper affrontare in modo corretto gli imprevisti che ti si possono parare davanti!!
Quindi dico si!
Ma mi associo al coro di chi, giustamente, dice che tutto questo dovrebbe essere insegnato durante la scuola guida....e non solo per le moto, ma anche per la macchina!!!
Certo, mi ha fatto comodo e soprattutto mi ha fatto risparmiare un bel po' di euri il fare l apatente per la moto da privatista senza appoggiarmi ad un'autoscuola........ma se fosse stato obbligatorio fare un corso serio, in cui viene insegnato com affrontare una frenata d'emergenza (perchè un prima, seconda e stop non lo ritengo una frenata d'emergenza!!), come affrontare una curva se arrivo un po' troppo lungo, come impostare una curva........beh, se il corso all'autoscuola insegnasse tutto questo ben venga!
Se invece come sempre in Italia, il corso di guida sicura obbligatorio serve solo ed esclusivamente per ingrassare ancora di più le autoscuole allora no, non ci siamo proprio!!!

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7464803
7464803 Inviato: 27 Apr 2009 19:38
 

ilvegliac ha scritto:
...Se invece come sempre in Italia, il corso di guida sicura obbligatorio serve solo ed esclusivamente per ingrassare ancora di più le autoscuole allora no, non ci siamo proprio!!!


Asssssssssolutamente d'accordo!
Già vedo: a) il business; b) il furore legislativo.
Per carità, niente roba obbligatoria!
Vedrei però bene : a) dei corsi a prezzi non dico popolari ma accessibili; b) una maggiore diffusione di, per così dire, "iniziative premio" del tipo: se hai fatto un corso di guida sicura ti faccio uno sconto significativo sull'assicurazione (le assicurazioni quando ci sono di mezzo i danée sanno fare affari, per loro un motociclista in gamba è uno che fa meno incidenti e gli costa meno, quindi alla fine gli conviene).
 
7465450
7465450 Inviato: 27 Apr 2009 20:51
 

Lex-85 ha scritto:

Anche per portare una "Guzzi ai 70 all'ora su strada" servirebbe un corso di guida Sicura (su strada). Estremizzando si può dire che se anche vai piano, ma mi tagli la curva sei un pericolo pubblico..


Per questo servirebbe un corso anti-stupidità icon_asd.gif

Francamente credo che una persona dotata di semplicissimo buon senso, intelligenza nella media e capacità appena discrete possa tranquillamente imparare da solo ad andare in moto in maniera sicura, a patto ovviamente di tenere un comportamento prudente, conservativo e tendenzialmente rispettoso del CdS.

Il problema invece si pone perchè molti motociclisti proprio non riescono a guidare in tranquillità e senza prendersi eccessivi rischi, e ben pochi di questi hanno la padronanza del mezzo necessaria per poterlo fare in relativa (e sottolineo relativa) sicurezza. Il guzzista a 70 all'ora, presumendo non sia un cretino che taglia la linea di mezzeria, non ha di certo bisogno di sapere come si recupera la ruota posteriore che ti scappa via di potenza in piega, semplicemente perchè giustamente piega poco e di certo non esagera. Mano mano che invece aumentano le velleità "sportive" del motociclista di turno, aumentano anche le capacità di guida richieste, e allora eccoci qui tutti a parlare di corsi di guida sicura e compagnia. Per carità, male non fanno di sicuro, anzi, ma voglio sperare ci sia una vasta fetta di motociclisti che non ne hanno bisogno perchè non sono idioti completi, la moto al limite non ce la portano e non guidano bombe da motogp.

Per l'auto non si parla di corsi di guida sicura obbligatori perchè fortunatamente ben pochi hanno la malsana idea di affrontare i tornanti con il freno a mano tirato o guidano belve che fanno da 0-100 in 4 secondi. Quale sarebbe il senso di spiegare alla sciura Maria come si affronta una curva in controsterzo in condizioni di aderenza limite, quando quella normalmente va a 50 all'ora in Punto? E che c'entra la guida sicura con chi non mantiene la distanza di sicurezza o svolta senza mettere la freccia?

In definitiva l'esame di guida va sicuramente reso una cosa SERIA ma dobbiamo intenderci su qual è la capacità di guida minima di cui stiamo parlando. L'esame non può che partire dal presupposto che si debba saper portare il mezzo in condizione di rispetto del CdS, e francamente non ci vuole questa abilità fuori dal comune per farlo. Mia opinione personale, eh... però alla storiella che fa più danni il fermone prudente che non sa guidare dello smanettone che però è (=si crede) un manico, io proprio non ci credo.

Certo è che ora come ora la patente la prendono proprio cani e porci e renderlo più impegnativo e forse ogni tanto bocciare persino qualcuno non sarebbe una cattiva idea... e io andrei anche a controllare cosa insegnano le scuole guida, che sono una cosa scandalosa...
 
7466633
7466633 Inviato: 27 Apr 2009 22:50
 

Ho votato no perchè:

questa sarebbe la solita scusa per costringere la gente a pagare ancora di più. Corso in italia implica costo, e siccome io un corso già lo faccio con la scuola guida (e non mi costa poco) non trovo giusto che oltre alla visita medica, bollettini vari, iscrizione a scuola guida esami e guide sia pure obbligata a pagare un corso di guida sicura. Anche perchè teoricamente, molto teoricamente, è quello che la scuola guida dovrebbe fare, e poi un esaminatore statale valuta se alla fine del corso tu sei idoneo a portare una moto o no. Sarei piuttosto per ristrutturare in maniera più inteligente corso di guida e esame, e sarei favorevole al corso che dici tu (anche a pagamento a questo punto) se fosse organizzato a livello statale e sostitutivo alla scuola guida (tipo corso per privatisti) e durasse un giorno solo ma intensivo, obbligatorio, ma con un prezzo accessibile (non 500 euro come un corso completo a scuola guida per intenderci) e a questo punto si obbligatorio. Per le moto funziona circa così qui in UK.
 
7467523
7467523 Inviato: 28 Apr 2009 9:07
 

Husky666 ha scritto:

Il guzzista a 70 all'ora, presumendo non sia un cretino che taglia la linea di mezzeria, non ha di certo bisogno di sapere come si recupera la ruota posteriore che ti scappa via di potenza in piega, semplicemente perchè giustamente piega poco e di certo non esagera. Mano mano che invece aumentano le velleità "sportive" del motociclista di turno, aumentano anche le capacità di guida richieste, e allora eccoci qui tutti a parlare di corsi di guida sicura e compagnia. Per carità, male non fanno di sicuro, anzi, ma voglio sperare ci sia una vasta fetta di motociclisti che non ne hanno bisogno perchè non sono idioti completi, la moto al limite non ce la portano e non guidano bombe da motogp.


Quoto solo questa tua parte, sul resto sono tendenzialmente d'accordo. Per come la vedo io, però, il corso di guida sicura mi servirebbe più per conoscere le possibili reazioni del mezzo in situazioni particolari (leggi bagnato) in sicurezza, cioè senza rischiare di ribaltarmi, e per avere un'impostazione di guida sicuramente corretta. Questo però non vuol dire che dopo mi metterei a fare i gp sulle strade di montagna, portando la moto al limite e pensando "tanto ho fatto il corso e sono un figo", anzi. Forse sarei anche più attento di prima. icon_wink.gif
 
7469021
7469021 Inviato: 28 Apr 2009 13:35
 

Mi trovo pienamente d'accordo con i vari interventi di Husky666; ha espresso puntualmente ed esattamente il mio pensiero.
Non ho votato, ma se dovessi voterei certamente no; se non altro perchè, come diceva lui, i corsi teorico-pratici che ci conducono alla patente dovrebbero (condizionale d'obbligo) metterci in grado di affrontare con sufficiente naturalezza tutte le condizioni di guida che ci si dovessero presentare (ovvio che se, mentre attraversi un bosco, un daino ti attraversa la strada all'improvviso e ti centra facendoti cadere non ci puoi fare nulla, ma questo rientra in quei casi limite che per fortuna sono nella realtà, oltre che statisticamente, assai rari - per inciso, è accaduto realmente...).
I corsi di guida sicura li ritengo sensati per coloro i quali sentono (o hanno) la necessità di migliorare il proprio rapporto con la moto e con lo stare in sella, per acquisire maggiore consapevolezza dei propri limiti e di quelli della moto in modo da potersi tenere ben al di sotto di essi (ma il buon senso, ed un certo istinto di conservazione possono sortire analoghi effetti). Potrebbero risultare utili per quelli che (come me ad esempio) vanno sulle due ruote da lungo tempo (per me oltre 35 anni di cui 30 in moto), ed hanno preso la patente decenni fa e l'esperienza (e le ossa...) se la sono fatta unicamente sulle strade (l'asfalto è duro...) per correggere certe cattive abitudini che si tendono ad acquisire (a volte per eccesso di confidenza) e che possono condurre a risultati nefasti. Io l'ho fatto molti anni fa e, visto che ciclicamente si tende (alla lunga) a ricadere negli stessi errori, non sarebbe male porsi come obiettivo di ripeterlo di quando in quando (un po' come il richiamo di una vaccinazione...). E a tal proposito, andando leggermente più in là nella visione d'insieme del problema "guida", mi viene alla mente una riflessione: un elemento fondamentale tende a mancare, l'umiltà. Troppo spesso assistiamo al fenomeno di chi si avvicina alla moto ed ha la presunzione di saperci andare (magari anche bene) sin da subito così come di coloro i quali ritengono di poter padronegiare qualsiasi mezzo. E' un grande errore (che troppe volte si sconta). Quindi, come buon rovescio di una medaglia, ben vengano questi corsi se possono essere utili per "sgrossare" il modo di guidare di molti di noi.
Comunque, da buon vecchio motociclista, non li ritengo fondamentali, per decenni milioni di motociclisti in tutto il mondo si sono "arrangiati"; certo col passare del tempo sono cambiate le condizioni e quindi, come dicevo, possono essere utili, ma come un plus (se la scuola guida facesse la vera funzione di scuola, nella vera accezione del termine); a questo proposito io non mi stanco mai di consigliare la lettura dei due documenti che si trovano (in formato PDF) in calce a queste due pagine e che vengono dall'esperienza di motociclisti: RideSafe: suggerimenti per una guida sicura e Braking Point: frenare meglio si può costituiscono due ottimi vademecum ricchi di spunti di riflessione e di ottimi suggerimenti per migliorare il proprio modo di guidare.
 
7491096
7491096 Inviato: 1 Mag 2009 15:01
 

Provo a sintetizzare gli interventi fatti finora:

1) C'è consapevolezza che l'esame che abilita alla guida dei motocicli non dà tutto quello che dovrebbe dare per poter guidare in sicurezza una moto, specie se potente, specie se "complicata".

2) Non c'è disponibilità da parte dei più a pagare per qualcosa che dovrebbe essere garantito dallo Stato (patente normale)

3) Non è l'andatura del motociclista l'unica causa di possibile incidente, ma spesso è un insieme di cause che fanno sì che l'incidente accada (e si fa sempre più male il motociclista)

4) qualcuno sostiene che ci si può fare le ossa da soli, autodidatti e che con l'esperienza ci si può salvare, anche se i corsi potrebbero togliere le "brutte abitudini".

Per i punti 1 e 2 la riflessione potrebbe essere: premesso che gli esami della patente sono così e così resteranno, nel momento in cui mi accorgo che la loro preparazione non è sufficiente, perchè non corro ai ripari?

Per il punto 3: nel momento in cui riconosco che non tutto dipende da me, ma spesso la mia vita (è di questo che stiamo parlando!) su strada dipende da molti fattori diversi e anche dal comportamento degli altri, perchè non imparo a difendermi? Perchè non andare in moto con un margine maggiore di sicurezza di tornare a casa?

Per il punto 4) ...se ci arrivo a farmi l'esperienza....
Perchè guidare per anni e anni in balìa del rischio maggiore nella speranza di arrivare chissà quando alla maggior sicurezza? E chi mi dice che il livello che ho raggiunto è il massimo possibile. E perchè devo guidare per 30 anni sempre allo stesso modo? Chi mi dice che è il modo migliore e più sicuro?

Potrebbe essere che tutti i motociclisti (ma proprio tutti) abbiano ancora qualcosa di utile da imparare?
 
7491393
7491393 Inviato: 1 Mag 2009 16:22
 

bellepieghe ha scritto:

Per il punto 4) ...se ci arrivo a farmi l'esperienza....
Perchè guidare per anni e anni in balìa del rischio maggiore nella speranza di arrivare chissà quando alla maggior sicurezza? E chi mi dice che il livello che ho raggiunto è il massimo possibile. E perchè devo guidare per 30 anni sempre allo stesso modo? Chi mi dice che è il modo migliore e più sicuro?

Potrebbe essere che tutti i motociclisti (ma proprio tutti) abbiano ancora qualcosa di utile da imparare?

Analisi nel complesso sostanzialmente corretta, ma in questo punto parti da un presupposto sbagliato. Chi lo dice di guidare "per anni e anni in balia del rischio..."? Sarebbe stupidamente insensato (anche se le cronache sono piene di begli esempi...). Sarebbe concettualmente la negazione dell'esperienza. L'esperienza è lo sviluppo della conoscenza che si forma dal coinvolgimento in un evento, ma anche nella sua semplice osservazione, e che porta a trarne profitto al fine di migliorare le capacità cognitive e decisionali quindi la capacità di reagire alle situazioni mediante "strategie" (legate ad automatismi mentali acquisiti). In estrema sintesi significa migliorare, imparando dal proprio vissuto (il coinvolgimento) e da quello altrui (l'osservazione). Questo esclude a priori l'eventualità di "guidare allo stesso modo" perchè con l'esperienza si impara e si progredisce. Le basi di partenza sono assai semplici (e troppo spesso dimenticate): la prudenza, il buon senso, ed una buona dose di "istinto di conservazione".
Ho parlato infatti anche di mancanza di umiltà. "Nosce te ipsum" (conoci te stesso) è uno dei fondamenti. Significa che se si conoscono (e riconoscono, quindi si accettano) i propri limiti si è sulla strada giusta.
Aggiungo, legandomi al discorso dell'esperienza ed andando un po' più in là, che è mia ferma convinzione che alla guida bisogna (bisognerebbe) avere un approccio "proattivo", piuttosto che "reattivo"; in estrema sintesi significa riorganizzarsi sia dal punto di vista tecnologico che mentale, in modo di essere in grado di percepire anticipatamente mutamenti delle condizioni per "pianificare" e mettere in atto le azioni opportune in tempo invece di reagire unicamente al verificarsi degli eventi. Acquisire una forma mentis differente che permette in pratica una guida assolutamente non sulla difensiva ma ingrado di difendere (non so se mi spiego), sicuramente più attenta all'ambiente che ci circonda piuttosto che fissata unicamente su se stessi e sulla moto (cosa che accade troppo spesso).

L'ultima considerazione è assai vera (e guarda caso non è affatto negata dal concetto di esperienza) perchè osservando, sperimentando, conoscendo, si impara progredendo (anche se quella che definisco la "progressione cognitiva" non è così accentuata col trascorrere del tempo) e non si smette mai.

Ritornando strettamente all'argomento del topic:
Citazione:
Per i punti 1 e 2 la riflessione potrebbe essere: premesso che gli esami della patente sono così e così resteranno, nel momento in cui mi accorgo che la loro preparazione non è sufficiente, perchè non corro ai ripari?

Vero e sacrosanto, ma questa deve essere una libera scelta (e si riallaccia alle considerazioni sull'umiltà), non una imposizione (obbligatorietà), soprattutto se devo pagare (ma non è un discorso prettamente monetario, è una questione di principio come diceva Iskander666).
 
7491447
7491447 Inviato: 1 Mag 2009 16:45
 

bellepieghe ha scritto:

Per i punti 1 e 2 la riflessione potrebbe essere: premesso che gli esami della patente sono così e così resteranno, nel momento in cui mi accorgo che la loro preparazione non è sufficiente, perchè non corro ai ripari?



Penso che qui nessuno sia contrario ai corsi di guida sicura in se', nessuno mette in dubbio il fatto che siano un'esperienza utile e che ti possano fornire consigli utili e insegnare tecniche importanti. Penso che la maggior parte delle persone qui sia contraria al fatto di renderli obbligatori per legge (che mi pare fosse poi la domanda del topic) perchè sarebbe un controsenso! Uno la scuola guida la paga proprio per questo, perchè gli insegnino ad andare in moto in maniera sicura, che poi non lo facciano è un altro discorso icon_wink.gif . Ripeto: io sono favorevole al fatto che rendano i corsi obbligatori, a patto che vengano fatti a livello statale e che non vengano a costare uno sproposito, esempio:

l'esame da privatista ti costa 50 euro (mi pare), il corso obbligatoio, fornito dalla motorizzazione dovrebbe costare più o meno la stessa cifra, non più di 50-60 euro (altrimenti diventerebbe pure una frode bella e buona secondo me -.-) e che ti mettano a disposizione una moto in affitto se vuoi ad un prezzo avvantagiato rispetto all'affitto di una moto da concessionario.

Ma questo non accadrà mai in italia perchè i gestori delle scuole guida insorgerebbero, tanto per cambiare per nulla, perchè tanto poi la maggior parte delle gente si appoggerebbe comunque a loro come fa oggi nonostante la possibilità di prendere la patente da privatista pagando un quarto dei soldi, un po' perchè ancora non ha la moto, un po' per paura di comprarla e rovinarla mentre impara, chi semplicemente per disinformazione.
 
7491516
7491516 Inviato: 1 Mag 2009 17:11
 

highground ha scritto:


Quoto solo questa tua parte, sul resto sono tendenzialmente d'accordo. Per come la vedo io, però, il corso di guida sicura mi servirebbe più per conoscere le possibili reazioni del mezzo in situazioni particolari (leggi bagnato) in sicurezza, cioè senza rischiare di ribaltarmi, e per avere un'impostazione di guida sicuramente corretta. Questo però non vuol dire che dopo mi metterei a fare i gp sulle strade di montagna, portando la moto al limite e pensando "tanto ho fatto il corso e sono un figo", anzi. Forse sarei anche più attento di prima. icon_wink.gif


Sono d'accordo con te... Ma devi condiderare che sulla strada c'è troppa gente che, indipendentemente dall'età, non ha proprio la testa x andare in giro in moto.. Mi riferisco a certe signore scooteriste che usano lo scooter 125 grazie alla patente b x andare a fare la spesa senza avere la cognizione di creare situazioni di pericolo tagliando la strada, non usando la freccia, usando i freni come capita etc....
 
7491623
7491623 Inviato: 1 Mag 2009 17:51
 

Theflyer91 ha scritto:
highground ha scritto:


Quoto solo questa tua parte, sul resto sono tendenzialmente d'accordo. Per come la vedo io, però, il corso di guida sicura mi servirebbe più per conoscere le possibili reazioni del mezzo in situazioni particolari (leggi bagnato) in sicurezza, cioè senza rischiare di ribaltarmi, e per avere un'impostazione di guida sicuramente corretta. Questo però non vuol dire che dopo mi metterei a fare i gp sulle strade di montagna, portando la moto al limite e pensando "tanto ho fatto il corso e sono un figo", anzi. Forse sarei anche più attento di prima. icon_wink.gif


Sono d'accordo con te... Ma devi considerare che sulla strada c'è troppa gente che, indipendentemente dall'età, non ha proprio la testa x andare in giro in moto.. Mi riferisco a certe signore scooteriste che usano lo scooter 125 grazie alla patente b x andare a fare la spesa senza avere la cognizione di creare situazioni di pericolo tagliando la strada, non usando la freccia, usando i freni come capita etc....


E' vero. D'altra parte non sono per nulla convinto che un corso di guida sicura (dove non ti insegnano certo a non tagliare la strada o a usare le frecce!) servirebbe a queste persone per migliorare.

Per chiudere:
icon_arrow.gif Ognuno di noi può portare un esempio diverso di "guidatore pericoloso" e "cosa non fare quando si guida" icon_rolleyes.gif ;
icon_arrow.gif un corso di guida sicura serve per avere piu consapevolezza del proprio mezzo 0509_up.gif :
icon_arrow.gif questo non significa che con il suddetto corso si diventa dei fenomeni, eusa_naughty.gif anzi: il vantaggio che se ne dovrebbe trarre è in termini di prudenza in senso lato icon_wink.gif ;
icon_arrow.gif non ci sono possibilità che il corso e l'esame per la patente migliori di qualità; icon_confused.gif
icon_arrow.gif un idea che si potrebbe proporre sarebbe la sostituzione della prova pratica con un corso di guida sicura, mentre il modulo teorico potrebbe rimanere invariato; icon_exclaim.gif eusa_clap.gif
icon_arrow.gif considerato, da ultimo, che, come un famoso detto dice ( icon_asd.gif ) "la madre degli imbecilli è sempre incinta"(versione soft icon_asd.gif ), i problemi non verrebbero risolti nemmeno se facessimo fare a tutti un corso per pilota di motogp o se facessimo andare in giro tutti con dei tricicli. eusa_think.gif
 
7491679
7491679 Inviato: 1 Mag 2009 18:06
 

Per Frozenfrog: probabilmente hai studiato psicologia. Io no, ma, senza troppe filosofie, per esperienza personale, ho guidato per 20 anni (da autodidatta, come il 99,9% di noi) la moto e pensavo di andare discretamente bene (come il 99,9% di noi), finchè, a causa di un cambio di moto, non mi sono sentito più tanto sicuro e ho voluto partecipare ad un corso di guida sicura su strada. La mia guida è cambiata radicalmente e, da quell'esperienza in poi, avendo appreso da chi ne sa di più (e non da autodidatta) le cose giuste da fare, ho "protratto" il corso di guida sicura per i successivi 5 anni, fino ad oggi, giorno in cui salgo in moto e applico quanto imparato cercando di farlo sempre meglio. E i risultati, vi assicuro, si vedono. Quantomeno hai la consapevolezza di cosa sia giusto fare su queste benedette moto, dove bisogna mettere le ruote (e non a caso scrivo "bisogna") per essere più sicuri. Certo, magari non ci si riesce sempre, ma almeno sai quando sbagli e in cosa sbagli. E poi, sinceramente, si fa molta meno fatica, ci si diverte molto di più, si sfruttano molto meglio queste fantastiche moto che abbiamo sotto il culo, si può anche andare, per assurdo, più forte, se ci sono le condizioni...

Non me la sento proprio di affermare che l'esperienza ventennale (con anche qualche incidente) ha reso la mia guida migliore o più sicura. La svolta, la differenza l'ha fatta il corso cui ho avuto la "fortuna" di partecipare.

L'obbligatorietà dei corsi è ovviamente una provocazione.

Comunque sono molto contento del dibattito che si sta sviluppando.
Grazie a tutti e ... avanti i prossimi!

Ultima modifica di bellepieghe il 3 Mag 2009 10:51, modificato 1 volta in totale
 
7491699
7491699 Inviato: 1 Mag 2009 18:12
 


Ultima modifica di highground il 2 Mag 2009 11:05, modificato 2 volte in totale
 
7499806
7499806 Inviato: 3 Mag 2009 10:38
 

Husky666 ha scritto:


Mano mano che invece aumentano le velleità "sportive" del motociclista di turno, aumentano anche le capacità di guida richieste, e allora eccoci qui tutti a parlare di corsi di guida sicura e compagnia.


Purtroppo (o per fortuna) i corsi di guida sicura non sono corsi di guida sportiva. E' una differenza sostanziale e guai a far confusione pensando che siano la stessa cosa. I corsi che fanno in pista sono corsi di guida sportiva (e non è detto che insegnino a gestire derapate di potenza e robe del genere). I corsi di guida sicura servono a tutti, (anche al guzzista che va a 70 all'ora) perchè insegnano dove mettere le ruote e come stare in sella per prevenire il massimo numero di rischi che comunque sono presenti sulle strade, compresi gli errori degli altri (nel limite del possibile). Così si hanno più probabilità di tornare a casa sani.
Chi mi dice che il motociclista provetto con la R1 non possa essere travolto da un altro veicolo (perchè no, anche a due ruote) mentre va a 30 all'ora ed è nel momento sbagliato nel posto sbagliato?
Le tecniche di guida sicura non sono una cosa improvvisata nè ci si può arrivare solo con l'esperienza, ma una scienza esatta da applicare ad ogni centimetro di asfalto percorso, piaccia o no.
 
7502618
7502618 Inviato: 3 Mag 2009 19:10
 

bellepieghe ha scritto:

Chi mi dice che il motociclista provetto con la R1 non possa essere travolto da un altro veicolo (perchè no, anche a due ruote) mentre va a 30 all'ora ed è nel momento sbagliato nel posto sbagliato?

Nessuno te lo può dire, semplicemente perchè ciò di cui parli si chiama casualità, null'altro. O forse ci viene data in dotazione una bella sfera di cristallo che ci avverte che stiamo per essere centrati da un altro a due ruote? (a me è successo) o tamponato da uno che sta troppo attaccato al tuo didietro? (a me è successo anche questo) o perchè un volatile a più di 100 all'ora ti colpisce in pieno su una spalla? (inutile dire che ho avuto anche questa esperienza...) nel primo caso si parla di distrazione, nel secondo di sottovalutazione e nel terzo... beh, di imprevedibilità.

bellepieghe ha scritto:

Le tecniche di guida sicura non sono una cosa improvvisata nè ci si può arrivare solo con l'esperienza, ma una scienza esatta da applicare ad ogni centimetro di asfalto percorso, piaccia o no.

La realtà è un'altra, quella che chiami (impropriamente) scienza esatta altro non è che la somma delle esperienze di altri motociclisti (aiutati sicuramente da qualche bravo scienziato, magari motociclista anch'egli, che ti può parlare di argomenti strettamente correlati alla fisica ed alla dinamica, e quindi spiegarti ad esempio quanto tempo impieghi a percorrere un certo spazio, o quanto impieghi ad una determinata velocità ad arrestare il tuo mezzo, o quanto puoi inclinare la moto ad una certa velocità prima di superare i limiti imposti dalla fisica e cadere, o quanto veloce puoi percorrere una curva prima di ritrovarti inesorabilmente nell'altra corsia o per terra), e le tecniche non sono state certo inventate dal nulla, ma mutuate da eventi reali. Non credo proprio che un bel giorno sia spuntato fuori qualcuno con "l'illuminazione" che si è messo ad insegnare (se vogliamo parlare di illuminazione dovremmo spostarci in un altro campo, quello teologico - per che ci crede, ovviamente...). Tutte queste belle cose non le puoi mettere in pratica se non sei in grado di capire quanto premere su una leva, o quanto spingere sul manubrio o sulle pedane e questo non te lo dice certo nessun istruttore (nemmeno il più bravo), te lo dice la tua sensibilità; nessuno può imporre ai tuoi neuroni di reagire agli stimoli cose se fossi un bel robottino (con i millisecondi ben impostati...) o stabilire a priori quanto sei in grado di reagire agli stimoli, quello è scritto nel tuo DNA e solo tu puoi eventualmente adattarlo e migliorarlo, ma lo devi fare autonomamente con la pratica, l'esercizio e l'allenamento (oh, guarda caso, vuol dire che devi continuare ad andare in moto e macinare chilometri facendoti venire il culo piatto... mmmh, mi pare che questa si chiami... esperienza forse?). Parlare di scienza esatta dovrebbe significare poi che è applicabile in senso assoluto ad ogni "soggetto" il che non è: ognuno è diverso (grazie a Dio) dall'altro ed ognuno ha un "sistema comportamentale", ed un modo di reagire e rapportarsi agli eventi, unico ed incomparabile con chicchessia. Al massimo si può parlare di adattamento da parte di ciascuno di un set di teorie al proprio modo di essere ed interagire.

Sull'affermare poi che la applichi ad ogni centimetro di asfalto (e, come scrivi più sopra, che ti insegna dove mettere le ruote) francamente direi che siamo decisamente fuori strada (se mi si passa il paragone, che ci mantiene comunque in argomento...), senza entrare troppo in tecnicismi le ruote le metti (o meglio rotolano) su un asfalto che cambia a seconda della temperaura, dell'umidità, del sole e dell'ombra in rettilineo e in curva, e di altri innumerevoli fattori che è inutile stare a citare, se ad esempio dietro una curva ti trovi una bella cacca di mucca formato 30x50 tutte 'ste belle teorie chissà perchè vanno imporovvisamente a farsi benedire; hai poche alternative: la scansi (col rischio di stenderti) o freni (col rischio di stenderti) o ci passi sopra (col rischio di stenderti) ma lo fai usando la tua capacità di reazione e la tua sensibilità (che nessuno ti può insegnare, sulla moto non hai l'istruttore che con i doppi comandi ti toglie d'impaccio).

Concludo, per sgombrare il campo da possibili polemiche (che peraltro non cerco e non voglio assolutamente innescare, forse avrei dovuto usare delle faccine sparse qua e là per sdrammatizzare, ma l'argomento è serio e come tale va trattato, senza animosità e con il giusto distacco), ribadendo un concetto che ho espresso in varie occasioni (e continuo ad esprimere): io non contesto assolutamente l'utilità di questi corsi (guarda caso ne ho frequentato uno anche io), ma continuo a non ritenerne la validità come insegnamento assoluto ed infallibile. Validità come elemento propedeutico si, certamente. Se fosse altrimenti vorrebbe dire che siamo in milioni ad avere sbagliato tutto (tutti indistintamente?) e dovremmo stare a casa (beh, a ben pensarci, magari qualcuno dovrebbe).
 
7502659
7502659 Inviato: 3 Mag 2009 19:15
 

bellepieghe ha scritto:

Chi mi dice che il motociclista provetto con la R1 non possa essere travolto da un altro veicolo (perchè no, anche a due ruote) mentre va a 30 all'ora ed è nel momento sbagliato nel posto sbagliato?

Ahimè, nessuno te lo può dire, semplicemente perchè ciò di cui parli si chiama casualità, null'altro. 0510_confused.gif O forse ci viene data in dotazione una bella sfera di cristallo che ci avverte che stiamo per essere centrati da un altro a due ruote? (a me è successo icon_sad.gif ) o tamponato da uno che sta troppo attaccato al tuo didietro? (a me è successo anche questo icon_evil.gif 0509_mitra.gif ) o perchè un uccello a più di 100 all'ora ti colpisce in pieno su una spalla? (inutile dire che ho avuto anche questa esperienza... 0510_sad.gif e piango per lo sfortunato volatile) nel primo caso si parla di distrazione, nel secondo di sottovalutazione e nel terzo... beh, di imprevedibilità.

bellepieghe ha scritto:

Le tecniche di guida sicura non sono una cosa improvvisata nè ci si può arrivare solo con l'esperienza, ma una scienza esatta da applicare ad ogni centimetro di asfalto percorso, piaccia o no.

La realtà è un'altra, quella che chiami (impropriamente) scienza esatta altro non è che la somma delle esperienze di altri motociclisti (aiutati sicuramente da qualche bravo scienziato, magari motociclista anch'egli, che ti può parlare di argomenti strettamente correlati alla fisica ed alla dinamica, e quindi spiegarti ad esempio quanto tempo impieghi a percorrere un certo spazio, o quanto impieghi ad una determinata velocità ad arrestare il tuo mezzo, o quanto puoi inclinare la moto ad una certa velocità prima di superare i limiti imposti dalla fisica e cadere eusa_doh.gif, o quanto veloce puoi percorrere una curva prima di ritrovarti inesorabilmente, qualsiasi cosa tu faccia, nell'altra corsia o per terra tie.gif ), e le tecniche non sono state certo inventate dal nulla, ma mutuate dalla realtà (eventi accaduti ad altri motociclisti, esperienze portate da ciascuno). Non credo proprio che un bel giorno sia spuntato fuori qualcuno con "l'illuminazione" che si è messo ad insegnare eusa_naughty.gif (se poi volessimo proprio parlare di illuminazione dovremmo spostarci in un altro campo, quello teologico - per chi ci crede, ovviamente... eusa_angel.gif ).
Tutte queste belle cose non le puoi mettere in pratica se non sei in grado di capire quanto premere su una leva, o quanto spingere sul manubrio o sulle pedane e questo non te lo dice certo nessun istruttore (nemmeno il più bravo), te lo dice la tua sensibilità icon_wink.gif ; nessuno può imporre ai tuoi neuroni di reagire agli stimoli cose se fossi un bel robottino (con i millisecondi ben impostati...) o stabilire a priori quanto sei in grado di reagire agli stimoli, quello è scritto nel tuo DNA e solo tu puoi eventualmente adattarlo e migliorarlo, ma lo devi fare autonomamente con la pratica, l'esercizio e l'allenamento (oh, guarda caso, vuol dire che devi continuare ad andare in moto e macinare chilometri facendoti venire il culo piatto... mmmh, mi pare che questa si chiami... eusa_think.gif esperienza forse?). Parlare di scienza esatta dovrebbe significare poi che è applicabile in senso assoluto ad ogni "soggetto" il che non è: ognuno è diverso (grazie a Dio) dall'altro ed ognuno ha un "sistema comportamentale", ed un modo di reagire e rapportarsi agli eventi, unico ed incomparabile con chicchessia. Al massimo si può parlare di adattamento da parte di ciascuno di un set di teorie al proprio modo di essere ed interagire.

Sull'affermare poi che la applichi ad ogni centimetro di asfalto (e, come scrivi più sopra, che ti insegna dove mettere le ruote) francamente direi che siamo decisamente fuori strada 0510_help.gif (se mi si passa il paragone, che ci mantiene comunque in argomento... icon_asd.gif); senza entrare troppo in tecnicismi, le ruote le metti (o meglio rotolano) su un asfalto che cambia a seconda della temperaura, dell'umidità, del sole e dell'ombra in rettilineo e in curva, e di altri innumerevoli fattori che è inutile stare a citare, se ad esempio dietro una curva ti trovi una bella cacca di mucca icon_eek.gif formato 30x50 (magari già spiaccicata dal passaggio delle auto) tutte 'ste belle teorie chissà perchè vanno improvvisamente a farsi benedire; hai poche alternative 0510_help.gif eusa_shifty.gif : la scansi (col rischio di stenderti) o freni (col rischio di stenderti) o ci passi sopra (col rischio di stenderti) ma lo fai usando la tua capacità di reazione e la tua sensibilità (che nessuno ti può insegnare, sulla moto non hai l'istruttore che con i doppi comandi ti toglie d'impaccio eusa_wall.gif ).

Per sgombrare il campo da possibili polemiche che peraltro non cerco e non voglio assolutamente innescare, per quanto l'argomento sia serio (e come tale va trattato) è meglio sdrammatizzarlo, sviscerandolo senza animosità (e usando il giusto distacco), concludo ribadendo un concetto che ho espresso in varie occasioni (e continuo ad esprimere): io non contesto assolutamente l'utilità di questi corsi (guarda caso ne ho frequentato uno anche io), ma continuo a non ritenerne la validità come insegnamento imprescindibilmente assoluto ed infallibile. Validità come elemento propedeutico si, certamente. Se fosse altrimenti vorrebbe dire che siamo in milioni ad avere sbagliato tutto (tutti indistintamente?) e dovremmo stare a casa (beh, a ben pensarci, magari qualcuno dovrebbe icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif).
 
7504821
7504821 Inviato: 3 Mag 2009 23:26
 

frozenfrog ha scritto:

La realtà è un'altra, quella che chiami (impropriamente) scienza esatta altro non è che la somma delle esperienze di altri motociclisti (aiutati sicuramente da qualche bravo scienziato, magari motociclista anch'egli, che ti può parlare di argomenti strettamente correlati alla fisica ed alla dinamica, e quindi spiegarti ad esempio quanto tempo impieghi a percorrere un certo spazio, o quanto impieghi ad una determinata velocità ad arrestare il tuo mezzo, o quanto puoi inclinare la moto ad una certa velocità prima di superare i limiti imposti dalla fisica e cadere, o quanto veloce puoi percorrere una curva prima di ritrovarti inesorabilmente nell'altra corsia o per terra), e le tecniche non sono state certo inventate dal nulla, ma mutuate da eventi reali.


Nulla di tutto questo.

frozenfrog ha scritto:

Tutte queste belle cose non le puoi mettere in pratica se non sei in grado di capire quanto premere su una leva, o quanto spingere sul manubrio o sulle pedane e questo non te lo dice certo nessun istruttore (nemmeno il più bravo), te lo dice la tua sensibilità; nessuno può imporre ai tuoi neuroni di reagire agli stimoli cose se fossi un bel robottino (con i millisecondi ben impostati...) o stabilire a priori quanto sei in grado di reagire agli stimoli, quello è scritto nel tuo DNA.


Su questo siamo d'accordo.

frozenfrog ha scritto:

Parlare di scienza esatta dovrebbe significare poi che è applicabile in senso assoluto ad ogni "soggetto" il che non è:.


Su questo no: per esempio le traiettorie sicure vanno benone per tutti.

frozenfrog ha scritto:

ma continuo a non ritenerne la validità come insegnamento assoluto ed infallibile. Validità come elemento propedeutico si, certamente. Se fosse altrimenti vorrebbe dire che siamo in milioni ad avere sbagliato tutto (tutti indistintamente?) e dovremmo stare a casa


E' chiaro che i fattori su strada, cacca bovina compresa, sono infiniti (ed è anche questo il bello dell'andare in moto, penso), ma se riesco a limitare (o annullare) alcuni di quelli pericolosi o potenzialmente tali, probabilmente non si arriva a conseguenze o si limitano anche gli eventuali danni. Non c'è garanzia di salvarsi sempre e comunque dopo aver frequentato un corso, ma di sicuro il margine di sicurezza aumenta. Può pertanto essere "propedeutico" anche dopo numerosi anni di guida...
Non so quanti di quei milioni possano ammettere di avere qualcosa da imparare (la famosa "umiltà").
Infine faccio un esempio che potrebbe aprire un'ultriore dibattito, probabilmente OT: in centinaia di migliaia o milioni di persone vanno a sciare. Anche lo sci ha le sue regole della fisica. Ognuno scende dal pendio come può, come sa, con l'esperienza maturata nelle discese precedenti, ma non è detto che faccia i movimenti giusti e le curve come andrebbero fatte. Ciò non vuol dire che non arrivi a prendere la seggiovia per risalire.
Molte cose possono essere fatte in molti modi, non tutti giusti. Quando so qual'è il modo giusto, sono anche in grado di capire che ho sbagliato.... ma lo devo sapere qual'è il modo giusto...
Vabbè, probabilmente mi pentirò di quest'esempio, ma va bene confrontarsi anche con analogie "rischiose".
 
7505378
7505378 Inviato: 4 Mag 2009 8:29
 

Vista un po' la discussione...riporto questa frase degli istruttori a fine corso:

"Il vero corso comincia adesso"

Saluti icon_biggrin.gif
 
7506078
7506078 Inviato: 4 Mag 2009 10:35
 

Vorrei portare la mia esperienza. Sono tornato in moto nel 2006 dopo uno stop di 5/6 anni; avevo abbandonato la moto non avendo tempo da dedicargli e soffrivo a vederla ferma in garage.

Ho ripreso con una naked dopo una vita con enduro vari e dopo un anno avevo ancora qualche dubbio: mi mancava una guida "sciolta"...

Per i miei 40anni mia moglie mi ha regalato un corso GSSS a Polcanto, più come vacanza per me stesso (3 giorni di moto in toscana) che per reale bisogno di guida ma devo ammettere che da subito mi si è aperto un mondo su come vivere la moto.

Dovete capire che gli istruttori sono dei manici incredibili e vanno in moto bene e forte; a volte si associa il termine "sicura" con andature da passeggiata sul lungomare o test da bambini con birilli... eusa_naughty.gif

Niente di tutto questo. Loro ti impostano posizione, sguardo, ecc. ecc. e poi su strada si gira come con degli amici che però ti guidano correttamente e con poco rischio (non senza perché un po' resta sempre...).

Io vorrei rifarlo ma l'anno scorso e quest'anno era tutto esaurito da subito ma adesso forse ho un alternativa vicino a casa che sto valutando. Giustamente è come sciare; io scio fin da bambino ma ogni anno prendo il maestro 1 o 2 ore per ripasso e la cosa mi aiuta molto. Poi è questione di umiltà ed abitudine.

Di solito si impara ad andare in moto con gli amici seguendo chi é più veloce di noi (veloce non bravo) e questo, secondo me è un errore, dato che veloce spesso è più pericoloso.

Ad esempio un giorno giravamo in tre: io, uno smanettone in R6 ed un neofita con hornet. L'andatura non era eccezionale: R6 faceva strada noi seguivamo. Ad una sosta Hornet chiede lumi sulle curve ed R6 insegna. Si riparte R6 aumenta il ritmo, io seguo ma Hornet resta indietro.
Altra sosta e Hornet si lamenta che non riesce a tenere il nostro passo: R6 CONSIGLIA di tagliare il più possibile le curve in modo da affrontarle a velocità maggiore. Io obbietto che così invaderebbe la corsia sinistra e R6 minimizza che tanto ci siamo noi davanti a fare da battistrada.

Questo è il tipico atteggiamento da evitare eppure succede sempre. Come in gruppo che si mettono davanti i più veloci e dietro i più lenti costringendoli a fare le corse per tenere il ritmo.
Io quando giro con amici e vogliamo aumentare un po' facciamo il contrario: partono i più lenti, dopo poco i più "veloci" e ci si trova dopo sopra il passo.

Comunque, fatelo il corso di guida sicura e cambierete idea...

Stevo
 
7506384
7506384 Inviato: 4 Mag 2009 11:28
 

bellepieghe ha scritto:
E' chiaro che i fattori su strada, cacca bovina compresa, sono infiniti (ed è anche questo il bello dell'andare in moto, penso), ma se riesco a limitare (o annullare) alcuni di quelli pericolosi o potenzialmente tali, probabilmente non si arriva a conseguenze o si limitano anche gli eventuali danni. Non c'è garanzia di salvarsi sempre e comunque dopo aver frequentato un corso, ma di sicuro il margine di sicurezza aumenta. Può pertanto essere "propedeutico" anche dopo numerosi anni di guida...
Non so quanti di quei milioni possano ammettere di avere qualcosa da imparare (la famosa "umiltà").
Infine faccio un esempio che potrebbe aprire un'ultriore dibattito, probabilmente OT: in centinaia di migliaia o milioni di persone vanno a sciare. Anche lo sci ha le sue regole della fisica. Ognuno scende dal pendio come può, come sa, con l'esperienza maturata nelle discese precedenti, ma non è detto che faccia i movimenti giusti e le curve come andrebbero fatte. Ciò non vuol dire che non arrivi a prendere la seggiovia per risalire.
Molte cose possono essere fatte in molti modi, non tutti giusti. Quando so qual'è il modo giusto, sono anche in grado di capire che ho sbagliato.... ma lo devo sapere qual'è il modo giusto...
Vabbè, probabilmente mi pentirò di quest'esempio, ma va bene confrontarsi anche con analogie "rischiose".



Hai in parte ragione, un corso di "guida sicura" può SENZA DUBBIO essere utile - a meno che dopo averlo fatto uno non si senta Valentino e guidi con meno prudenza di prima, cosa che ahimè capita spesso - ma la "guida sicura" è somma di un bagaglio di conoscenze minime che, come dice frozenfrog, qualunque persona dotata di un QI medio può acquisire accumulando la sufficiente esperienza, e di TANTA prudenza. Non stiamo parlando di fisica nucleare, per capire come fare una curva a 70 all'ora su una moto di 170Kg e 60cv ci vuole davvero poco. Per riprendere il tuo esempio, appropriato, io faccio snowboard e non ho MAI preso lezioni, eppure scendo senza problemi su qualsiasi tipo di pista. Di sicuro la mia tecnica è migliorabile ma, finchè non mi lancio in acrobazie folli o escursioni su neve fresca, è più che sufficiente. Per il motociclista è uguale, finchè guida un mezzo umano e in maniera conservativa, il cervello acceso, l'esperienza e della sana prudenza sono più che sufficienti a prevenire la maggior parte degli incidenti.
Il maggiore aumento del margine di sicurezza lo si ottiene guidando con prudenza. Il corso è sicuramente utile ma ha natura residuale. Se un daino attraversa la strada di colpo, forse il guzzista a 70 all'ora riesce ad evitarlo ma mi sa che il Valentino in carena a 150 gli passa attraverso.

Se vuoi il mio parere, sulle strade il problema non è dato dai motociclisti che non sanno guidare ma da quelli che guidano al di sopra delle loro possibilità, vuoi per stile di guida o per il mezzo su cui posano le chiappe. Per questi, la soluzione non è un corso di guida sicura ma una iniezione endovenosa di prudenza, umiltà e rispetto e, perchè no, cultura. Pensare che un corso possa essere la soluzione per i fratelli motociclisti che si ammazzano ogni weekend mi sembra un aver frainteso qual è la causa di questo problema. Il problema è quella maledetta presunzione di essere bravi, e il fatto di scambiare spesso e volentieri la strada per una pista.

Stevo ha scritto:

Dovete capire che gli istruttori sono dei manici incredibili e vanno in moto bene e forte; a volte si associa il termine "sicura" con andature da passeggiata sul lungomare o test da bambini con birilli... eusa_naughty.gif
Niente di tutto questo. Loro ti impostano posizione, sguardo, ecc. ecc. e poi su strada si gira come con degli amici che però ti guidano correttamente e con poco rischio (non senza perché un po' resta sempre...).
Di solito si impara ad andare in moto con gli amici seguendo chi é più veloce di noi (veloce non bravo) e questo, secondo me è un errore, dato che veloce spesso è più pericoloso.
Ad esempio un giorno giravamo in tre: io, uno smanettone in R6 ed un neofita con hornet. L'andatura non era eccezionale: R6 faceva strada noi seguivamo. Ad una sosta Hornet chiede lumi sulle curve ed R6 insegna. Si riparte R6 aumenta il ritmo, io seguo ma Hornet resta indietro.
Questo è il tipico atteggiamento da evitare eppure succede sempre. Come in gruppo che si mettono davanti i più veloci e dietro i più lenti costringendoli a fare le corse per tenere il ritmo.
Io quando giro con amici e vogliamo aumentare un po' facciamo il contrario: partono i più lenti, dopo poco i più "veloci" e ci si trova dopo sopra il passo.


Con tutto il rispetto, ma se il corso di guida deve servire a darci la tecnica per andare veloci su strada, allora per carità di dio chiudiamoli tutti icon_mrgreen.gif
A questo punto meglio incentivare corsi di turismo e spiegare quante cose da vedere ci sono in giro a portata di ruota. Il motociclista non imparerà come controllare una derapata di potenza ma magari capisce che il bello della moto è il vedere posti nuovi e godersi una giornata nella natura, e non il chiudere la gomma. Scommettiamo che ci sarebbero meno incidenti?
 
7509783
7509783 Inviato: 4 Mag 2009 18:10
 

Caro Husky, mi sembra tu abbia un po' travisato il senso del mio discorso, infatti non ho mai detto che i corsi di guida sicura servono ad andare più veloci , come non ho mai parlato di curve di potenza.

Io volevo portare la mia esperienza e dire che il corso l'ho fatto e penso sia utile. Certo che tu che i corsi non li fai (neanche per lo snow) non puoi affermare che non servano a nulla.

Tu pensi di guidare bene la moto e di scendere senza problemi con lo snowboard ma non ti sei mai confrontato con qualcuno di livello superiore (UN ISTRUTTORE) che possa avvalorare questa tua tesi.

Mi sembra un atteggiamento poco umile e consapevole.

Stevo
 
7510426
7510426 Inviato: 4 Mag 2009 19:18
 

Stevo ha scritto:
Caro Husky, mi sembra tu abbia un po' travisato il senso del mio discorso, infatti non ho mai detto che i corsi di guida sicura servono ad andare più veloci , come non ho mai parlato di curve di potenza.

Io volevo portare la mia esperienza e dire che il corso l'ho fatto e penso sia utile. Certo che tu che i corsi non li fai (neanche per lo snow) non puoi affermare che non servano a nulla.

Tu pensi di guidare bene la moto e di scendere senza problemi con lo snowboard ma non ti sei mai confrontato con qualcuno di livello superiore (UN ISTRUTTORE) che possa avvalorare questa tua tesi.

Mi sembra un atteggiamento poco umile e consapevole.


Io ho preso spunto da quello che hai scritto, non volevo intendere che TU hai fatto il corso per imparare a guidare veloce ma che molti fanno il corso perchè guidano veloci su strada e quelli più intelligenti tra di loro ritengono di dover imparare a farlo - cosa che secondo me è comunque sbagliata perchè bisognerebbe proprio evitare di andare veloci su strada. Oppure pensiamo che Valentino, se guidasse su strada in maniera imprudente, sarebbe immune da rischi?
E tra l'altro non è un corso di una giornata che ti insegna ad andare in moto, e te lo dice uno che da ragazzo correva nei kart e ha provato un corso di guida sicura in auto - utile, per carità, ma a fine giornata sei lo stesso che eri la mattina perchè la teoria, senza la pratica costante, resta una favoletta raccontata a voce.

Tu invece mi hai messo in bocca cose che non ho scritto, perchè non mi sono mai definito uno che "sa guidare bene la moto". Io non sono uno che corre, sono uno che si gode l'uscita in tranquillità senza forzare l'andatura e generalmente rispettando il CdS. Per fare tutto ciò, la mia abilità -assolutamente nella media- è di gran lunga sufficiente. E la cosa è dimostrata dal fatto che sono passati più di due anni dall'ultima volta che ho rischiato di fare incidente, e comunque sarebbe stato solo un tamponamento a bassa velocità.
Certo, in pista mi mangerebbero vivo ma se devo risolvere una equazione di primo grado non ho bisogno di conoscere gli integrali, non so se mi sono spiegato. Stesso concetto per lo snowboard, a me non interessa fare 360° e altre acrobazie, mi basta saper scendere dalla cima al rifugio per divertirmi e per questo è sufficiente tanta pratica, umiltà e un minimo di predisposizione.

Senza dubbio gli smanettoni che mi sverniciano la domenica a mezzo metro di distanza sanno guidare meglio di me - o perlomeno si spera - ma d'altronde la loro è una guida molto più impegnativa. E non è di certo un corso di guida che riduce in maniera significativa il loro rischio, sarebbe MOLTO più utile se gli insegnassero il valore della prudenza come prevenzione. Cosa che, per carità, magari al corso che hai frequentato tu provano anche a fare.

Parliamoci chiaro, in strada, salvo gli imprevisti, che ci sono sempre ma sono statisticamente rari e che comunque non diventano prevedibili solo perchè si è frequentato un corso, a rischiare di più sono quelli che forzano. E questi farebbero bene a darsi una calmata, prima ancora di frequentare qualsiasi corso.

Fossero resi obbligatori, perchè poi è questa la domanda del topic e non se siano utili o meno, cosa fuori di dubbio, chi già guida in maniera prudente continuerebbe a rischiare poco, chi guida ad andatura allegra continuerebbe a rischiare molto. I benefici sarebbero marginali, non è qui la soluzione al problema, perlomeno dal punto di vista dello Stato.
 
7515441
7515441 Inviato: 5 Mag 2009 12:15
 

Come ho scritto prima scrivi senza cognizione di causa. Un esempio: il corso GSSS dura tre giorni completi...

Non voglio creare polemiche ma mi sembra poco sensato denigrare un corso che non si conosce.

Inoltre ripeto che ho scritto VELOCE per dare un idea che "sicuro" non vuol dire "per anziani" come pensano alcuni giovani motociclisti. Il termine veloce non è assoluto ma relativo quindi ognuno gli da il valore che crede.

C'è molta differenza tra un corso di guida sicura su strada ed un corso in pista. Su strada termini come staccata, ginocchio a terra, derapata, ecc. ecc. non esistono. Piuttosto si parla di sicurezza, traiettorie (mai passare la striscia bianca), frenata, ecc. ecc.

Se dopo un corso di guida sicura invece di andare a 50 Km/h vado a 60 km/h non vuol dire che sono incosciente...

Ti posso assicurare che io su strada sono un paracarro ma non prendiamoci in giro: nelle mie uscite non incrocio mai motociclisti che vanno a velocità codice (intendo a 50 km/h) magari su di una statale.

Io ho provato a fare un giro di un ora rispettando i limiti e posso garantire, che oltre ad essere frustrante, e anche pericoloso: mi sorpassavano tutti, perfino i vecchi col cappello! icon_smile.gif

Stevo
 
7515654
7515654 Inviato: 5 Mag 2009 12:47
 

Stevo ha scritto:

Ti posso assicurare che io su strada sono un paracarro ma non prendiamoci in giro: nelle mie uscite non incrocio mai motociclisti che vanno a velocità codice (intendo a 50 km/h) magari su di una statale.


Non per intromettermi - lo sto facendo icon_redface.gif - ma sulle statali (meglio definite come strade extraurbane secondarie e locali) il limite è 90 km/h. icon_wink.gif
Il limite a 50 km/h si ha nei centri abitati.
 
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