Tecnica
Come calcolare la velocità sviluppata da uno scooter
Scritto da de_corsa - Pubblicato 06/03/2006 07:18
Calcolo della velocità sviluppata ad un determinato numero di giri per determinare in anticipo la scelta dei rapporti più indicati.

Come scegliere le rapportature ideali per lo scooter

Un calcolo abbastanza semplice per determinare la velocità sviluppata ad un determinato numero di giri può essere utile per determinare in anticipo, senza prove su strada, la scelta dei rapporti più indicati in base ad una determinata elaborazione.

Và detto subito che un calcolo della velocità massima possibile sarebbe molto più complesso, in quanto bisognerebbe conoscere con esattezza la potenza sviluppata dal motore (la VERA potenza, rilevabile solo su banco prova) e l'esatta resistenza aerodinamica dell'insieme pilota-scooter (determinabile solo in galleria del vento).

Per svilupparlo, dobbiamo conoscere alcuni semplici parametri:

  1. Rapporto di trasmissione realizzato dal variatore nella sua condizione di massimo allungo;
  2. Rapporto di trasmissione realizzato dalle due coppie di ingranaggi di riduzione presenti nella cartella del mozzo;
  3. Circonferenza di rotolamento della ruota.

Il tutto ci permette di calcolare lo sviluppo di velocità in base al numero di giri fornito dal motore.


1) Per conoscere il massimo rapporto realizzato dal variatore, dobbiamo misurare i diametri di lavoro della cinghia, nella condizione in cui le puleggia motrice del variatore è completamente chiusa e quella condotta del gruppo frizione è completamente aperta (rapporto lungo).

Si può procedere montando provvisoriamente il gruppo variatore con una vecchia molla di contrasto, opportunamente accorciata, che tenga le pulegge chiuse con una certa pressione e montando le pulegge condotte senza molla in modo da far scendere la cinghia nella posizione più interna possibile.

Ruotando a mano il sistema, dopo un po' la cinghia si posiziona nei diametri di rapporto più lungo. Ci si può anche aiutare con qualche giro del motorino di avviamento.

In queste condizioni, si misurano i diametri esterni della cinghia all'interno delle due pulegge; poi non ci resta che dividere il diametro della puleggia anteriore per quello della puleggia posteriore.

Il numero risultante, superiore a 1, indicherà il primo rapporto di trasmissione della catena cinematica.


2) Il rapporto di trasmissione realizzato dalle due coppie d'ingranaggi contenuti nella cartella del mozzo
si calcola sostituendo i valori di questa semplice formula:

Rt = (Z1 * Z3) / (Z2 * Z4)

con:
Z1 = numero denti ingranaggio conduttore 1a coppia (o primari);
Z2
= numero denti ingranaggio condotto 1a coppia;
Z3
= numero denti ingranaggio conduttore 2a coppia (o secondari);
Z4
= numero denti ingranaggio condotto 2a coppia.

Otterremo un numero inferiore a 1 che determina il rapporto di riduzione totale realizzato dal treno d'ingranaggi.


3) La circonferenza di rotolamento della ruota
è normalmente riportata sui cataloghi "Data" pubblicati dai rispettivi costruttori di pneumatici.

Ove non disponibile, possiamo misurare la circonferenza massima della gomma utilizzando un metro da sarti, diminuendo poi del 2% il valore rilevato per avvicinare il valore reale.

Quest'ultimo valore, in base ai giri al minuto, determina lo sviluppo di velocità del veicolo.


Passiamo ad un esempio totalmente inventato:


Si vuole sapere a quale velocità viaggerà, a 8000g/', uno scooter così configurato:

  • Diametro max variatore = D = 110mm

  • Diametro min puleggia condotta = d = 70mm

  • Dentatura coppia primaria = Z18/60

  • Dentatura coppia secondaria = Z16/40

  • Circonferenza di rotolamento ruota posteriore = 1,5m

In base alla formula:

V = n * RT * s * k

dove:
V = velocità sviluppata dal veicolo
n = numero di giri, al minuto, del motore sul quale vogliamo basare il calcolo
RT
= Rapporto di trasmissione totale = (D * Z1 * Z3) / (d * Z2 * Z4)
s
= circonferenza di rotolamento della gomma montata, espressa in metri
k
= 0,06 = costante di conversione da giri al minuto a chilometri orari

Sostituendo RT con la formula per il calcolo del rapporto abbiamo infine:

V = n*

D * Z1 * Z3

* s * k

d * Z2 * Z4

sostituendo infine le lettere con i valori suggeriti e sviluppando il calcolo abbiamo:

V = 8000*

110 * 18 * 16

* 1,5 * 0,06 = 135,7714 km/h

70 * 60 * 40

 

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Commento di: urano88 il 17-12-2008 16:52
Piccolo appunto: nell'ultimo conto esemplificativo dai il risultato con ben 7 cifre significative!

Come mai non hai approssimato un po'??
Non penso esistano strumenti di uso comune in grado di apprezzare il decimo di millesimo di kilometro orario!
Commento di: de_corsa il 03-04-2009 07:54
nessun motivo in particolare: se il conto lo effettua un quattordicenne pignolo, poi mi viene a dire "guarda che la velocità non è esattamente 135Km/h ma 135 virgola..."

ovviamente ai fini pratici risulta più che sufficiente approssimare al decimo di Km/h
Commento di: Wheelie993cc il 19-07-2009 21:56
complimenti per l'articolo,non ci ho capito molto,perche non sono un grande esperto di moto (in matematica invece me la cavo abbastanza bene)...cmq se per s intendi la gomma posteriore,da quello che ho capito io,se su un booster che di serie ha le gomme da 10'',uno mettesse la gomma posteriore da 14'' ci sarebbe un incremento della velocità massima del 35% circa,quindi se un booster facesse i 100kmh,mettendo sta gomma da 14'' raggiungerebbe i 135kmh...ho capito bene?
p.s. e mettendo una ruota da moto enduro,da 21'' (è un po una pazzia) dovrebbe raddoppiare la velocità?
Commento di: de_corsa il 19-07-2009 22:55
Certo, il moltiplicatore finale del rapporto di trasmissione è sempre la circonferenza di rotolamento, che rappresenta chiaramente lo sviluppo a terra di un giro della ruota.

Aumentandolo DOVREBBE aumentare sempre la velocità ma purché il motore riesca a fornire la potenza sufficiente per farlo!
Infatti, in condizioni in cui la resistenza all'avanzamento, almeno per quanto concerne l'aerodinamica, aumenta col quadrato della velocità e quindi richiede il cubo della potenza per essere vinta, appare evidente che non è sufficiente allungare i rapporti per ottenere più velocità: si può fare solo a patto di aumentare (o disporre già de) la potenza sufficiente per vincere la maggior resistenza.

Ipotizzando una situazione in cui non esista alcuna resistenza all'avanzamento (mancanza di atmosfera) l'allungamento dei rapporti garantisce SEMPRE un relativo aumento di velocità massima all'infinito... se si ha la pazienza di arrivarci con un'accelerazione via via minore dovuta alla diminuzione della coppia disponibile alla ruota!

La coppia trasmessa dal motore infatti (e non la potenza!) è moltiplicata o demoltiplicata alla ruota dalla rapportatura complessiva (quella di cui al calcolo in oggetto) e quindi sia le capacità di accelerazione del veicolo, sia le capacità di affrontare una salita, a parità di potenza fornita dipendono direttamente dalla demoltiplicazione operata dalla trasmissione.

In questa ipotesi teorica ho trascurato le altre resistenze all'avanzamanto relative agli attriti perché all'aumentare della velocità diventano semrpe più trascurabili rispetto alla sempre maggiore importanza della resistenza aerodinamica.

P.S.: per quanto riguarda il Booster (ma anche per tutti gli altri veicoli... terrestri) non c'è assolutamente bisogno di aumentare il diametro della ruota per allungare i rapporti ma è sufficiente acquistare e montare una coppia di ruotismi "allungati" normalmente disponibili aftermarket.
Potenza permettendo...
Commento di: Wheelie993cc il 20-07-2009 13:33
avevo commesso l'errore che la potenza fosse "inclusa" nei giri del motore...quindi ora mi è tutto chiaro,grazie per la risposta!
Commento di: cienzo il 29-08-2013 14:32
ottimo articolo, mi è piaciuto scoprire certe cose, man mano che mi vado leggendo articoli simili mi vado preparando per la possibilità di andare in ingegneria, sarebbe fantastico riuscire a diventare meccanico/progettista di qualche competizione!