Progetto prevenzione Ting'Alive
Uso dei retrovisori: guida veloce e normale
Scritto da ropons - Pubblicato 12/12/2007 11:26
Guida all'uso in sicurezza degli specchietti retrovisori, nella guida turistica o in quella sportiva


Premessa

Leggendo, scrivendo e discutendo sul forum, m’è capitato di confrontarmi con altri utenti relativamente all’uso degli specchi retrovisori in motocicletta; riflettendo sull’argomento mi sono reso conto che la mia concezione di sicurezza stradale passa anche, e soprattutto, sulla perfetta coscienza e conoscenza di tutto ciò che accade attorno a me mentre guido.



Vedere per prevenire, prevenire per sopravvivere

Sono fondamentalmente ed assolutamente convinto che, in qualsiasi contesto “stradale” noi conduciamo una motocicletta, dobbiamo utilizzare, al massimo delle nostre capacità, anche la visione posteriore parimenti a quella frontale e laterale!
Questo perché, sia che noi procediamo turisticamente che sportivamente l’esatta cognizione di quello che ci circonda è fondamentale per salvaguardare la nostra incolumità.

Ricordiamoci che un piccolo tamponamento ricevuto in auto ha conseguenze relativamente modeste mentre la medesima eventualità subita da un motociclista comporta conseguenze difficilmente calcolabili (ma mai modeste!).

Evito di ricordare che, in strada, i pericoli sono infiniti ed incogniti e provengono da ogni direzione: m’è successo, per esempio, che, su un passo di montagna, sono stato sorpassato in rettilineo da un collega cavalcante una iper-sportiva; ai primi tornanti la sua velocità s’è ridotta drasticamente consentendomi di riavvicinarmi ai suoi scarichi ma lui era ancora convinto d’essere solo, d’avermi lasciato molto indietro. Al terzo tornante lo vedo (…alla buon’ora!) dare un’occhiata negli specchi e ”spaventarsi” quel tanto da farlo arrivare lungo con il rischio di… abbracciare la montagna!
Chiedo al lettore: questo esempio conferma la necessità di non usare gli specchi così non ci si distrae (della serie… occhio non vede, cuore non duole!) oppure c’insegna che il bravo motard (o, meglio, quello che vuole portare a casa, integra, la pelle… della tuta) deve SEMPRE avere la situazione sotto controllo imparando la difficile arte delle “viste alternate”?

Chi inizia oggi il suo percorso motociclistico non deve spaventarsi: le operazioni di controllo degli specchi avvengono in modo del tutto automatico e, dopo un piccolo periodo di formazione, tutto diventa automatico. Il cervello (cioè la nostra volontà!) comanda gli organi della vista che, di norma, inquadrano prima il retrovisore sinistro poi, in rapida successione, la vista frontale poi quella posteriore di destra per ripetere nuovamente la sequenza dall’inizio. In funzione dei messaggi in arrivo occorre adeguare il nostro comportamento sulla manopola del gas e sulla leva del freno: sembra una constatazione banale ed, invece, qui è racchiusa una parte del segreto della nostra stessa… sopravvivenza!

Non mi stancherò mai di ripetere, soprattutto a chi inizia a guidare una motocicletta, di controllare spesso nei retrovisori, la maggior parte delle volte in prossimità degli incroci, quando occorre voltare, ma anche quando si procede tranquilli su una strada pressoché deserta. Occorre tenere costantemente sotto controllo tutto ciò che avviene nel raggio d’azione della propria vista. Se c'è, o appare all’improvviso, davanti a noi un qualsiasi oggetto (dal veicolo al ciclista, dal bambino all’animale randagio, ecc.) dobbiamo immediatamente porci la domanda se non ci stiamo avvicinando a questi troppo velocemente, agendo su gas e freni di conseguenza; se un oggetto ci sta seguendo non solo dovremo continuare a monitorare davanti, ma dovremo anche adeguare la nostra andatura ed il nostro comportamento all’inseguitore cercando di individuare il potenziale pericolo che ci può sopraggiungere alle spalle del tipo: conducente aggressivo, stressato, competitivo, principiante, imbranato e, non ultimo, sotto l’effetto di alcool e/o stupefacenti!



Se la strada non e’ una pista… la pista non è la strada!

Chi afferma che lo specchio retrovisore dovrebbe essere usato molto poco, in quanto esiste il rischio di distrarsi dalla visione frontale, considerata primaria, porta ad esempio le gare motociclistiche.
Nelle gare, effettivamente, gli specchi retrovisori sono assolutamente banditi: sarebbe, però, gravemente irresponsabile fraintendere rischiando che passi il messaggio della parziale inutilità del retrovisore anche a livello d’utilizzo stradale!

In circuito, altresì, si raggiungono velocità tali per cui essi risultano comunque inutilizzabili per via delle fortissime vibrazioni; per la sua forma sporgente, inoltre, è addirittura pericoloso per il pilota in caso di caduta.
E' anche da considerare che in pista esistono regole molto rigide e chi precede decide la traiettoria migliore, chi segue deve adeguarsi ed aspettare il momento opportuno per superare. In pista ci sono commissari di percorso che vigilano attentamente, fanno rispettare le regole, avvisano che sei seguito. In pista ci sono piloti sia professionisti che dilettanti tutti, comunque, preparati ed affiatati tra loro (conoscendosi, tutti sanno di ognuno vizi e virtù). In pista il pilota è un’atleta che riesce a girare la testa a 300 all’ora appena quel tanto che gli serve per sbirciare alle sue terga senza alcuna perdita di traiettoria ed equilibrio. In pista le condizioni di grip sono pressoché stabili e cognite ad ogni giro e non ci sono turbative dovute al traffico veicolare e pedonale. In pista non ci sono tutti quei comportamenti irresponsabili e imprevedibili che vediamo ogni giorno sulle nostre strade.

Insomma non è possibile equiparare la pista con la strada e, quindi, l’uso degli specchi dovrebbe essere adeguato alla specifica condizione in cui ci troviamo. Pertanto, anche per una guida veloce ed aggressiva (ma in sicurezza) su strada, è consigliabile avere sempre la situazione completamente sotto il nostro controllo!


Conclusioni

Per salvaguardare la nostra integrità in moto, indipendentemente dalle nostre virtù motociclistiche, occorre allenarsi costantemente alla pratica d’utilizzo degli specchi anche se, all’inizio, può sembrare faticoso e complesso. Tengo a sottolineare che l’operazione di lettura delle informazioni provenienti dagli specchi deve essere effettuata con un vero e proprio automatismo dalla rapidità impressionante: non ci si deve certo fermare ad ammirare il… panorama alle nostre spalle! Alleniamo, invece, la capacità offerta dall’ampiezza del campo visivo del nostro occhio. Possiamo fare questo ruotando leggermente la testa verso lo specchio che vogliamo inquadrare mantenendo, però, lo sguardo sempre rivolto in avanti: così facendo vi accorgerete che l’occhio più vicino al retrovisore è come se aumentasse leggermente la sua ampiezza di campo visivo consentendovi di inquadrare (con la sua cosiddetta… coda) lo specchio: magari la visione non sarà molto nitida ma giusto sufficiente per l’uso di monitoraggio:

Vista dagli specchietti retrovisori

Col tempo, ed acquisendo una certa pratica, i movimenti diventeranno fluidi e l’operazione delle “viste alternate” automatica: ci accorgeremo, con nostra grande sorpresa, che saremo in grado d’adeguare la distanza di sicurezza e la velocità in funzione di quello che ci sta intorno senza alcuno sforzo a tutto vantaggio della sicurezza, della fluidità e del divertimento di guida.

Buona strada a tutti… in sicurezza, sempre!


[il presente articolo fa parte del progetto Ting'Alive]
 

Commenti degli Utenti (totali: 12)
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Commento di: kart64 il 12-12-2007 15:53
articolo davvero utile e molto ben spiegato!! e ora mettiamo in pratica qualche consiglio in più..!
lampss
Commento di: CBF500GZ il 13-12-2007 08:42
Complimenti per l'articolo, se ne deduce oltretutto che l'area dello specchio retrovisore diventa importante in proporzione a ciò che riesci a controllare, quindi gli "specchietti" saranno anche carini da vedere, ma non utili per vedere.
(discussione con amici).
Ciao
Commento di: FiltroMan il 13-12-2007 19:23
Bell'articolo... ma ho un piccolo dubbio. Sono l'unico pirla che nonostante vari sforzi non riesce ad abituarsi a guardare dagli specchietti? Non mi trasmettono fiducia, tantomeno mi danno idea delle distanze... preferisco girarmi, vado più sul sicuro.
Commento di: ropons il 15-12-2007 14:30
La classica "sbirciata" all'indietro, fatta tramite la rotazione velocissima del casco (soprattutto sulla sinistra) poco prima del cambio di corsia o traiettoria, è essenziale per la nostra sicurezza non foss'altro per evitare sorprese poco piacevoli nascoste nell'angolo morto dei nostri specchi!
Per il resto...utilizzo al 101% dei retrovisori!!!
Commento di: CarloV-Rod il 16-12-2007 23:05
Per abitudine sia motociclistica che automobilistica voglio sempre sapere cosa succede dietro di me. Questo mi ha letteralmente salvato in alcune situazioni decisamente critiche.
Confermo che la tecnica descritta è sicuramente redditizia e con poca pratica entra in automatismo.
Commento di: bigandrea il 17-12-2007 08:55
complimenti bell'articolo! molto utile per chi non ha esperienza di stada e per tutti quelli che vorrebbero che non ci fossero (gli specchi!). vorrei aggiungere che mi capita di fare le uscite domenicali con alti guppi e di solito si smanetta li più che mai non conoscendoli hai bisogno degli specchi e le regolazioni sono diverse visto l'assetto del pilota!non regolateli mentre correte!fatelo prima cercando di assumere la posizione che assumerete.lamps
Commento di: TonioSan il 17-12-2007 23:04
spesso sento dire (anche sul forum) che i retrovisori sono inutili fino al punto che si potrebbero togliere.
Come dici tu non è possibile, sarà faticoso masarebbe bene abituarsi ad usarli (anche in macchina), già solo per il fatto che sulla strada non si è da soli e non si sa mai cosa possano combinare gli altri.
Commento di: Stefanel il 13-06-2009 03:31
2 cose sole aggiungo.
" il potenziale pericolo che ci può sopraggiungere alle spalle del tipo: conducente aggressivo"... il brutto è trovarselo alle spalle ma non sapere come fare per toglierlo dai -bip- !
Mi è capitato una volta di essere fermo ad uno stop e trovarmi un'idiota dietro che mi "spingeva" in avanti tentando ripetutamente di appoggiarsi col paraurti sulla mia ruota... il balletto è andato avanti un bel po', io non potevo passare ma avanzavo di pochi cm e lui tornava a farsi subito sotto minaccioso, costringendomi a passare per evitare che mi facesse cadere!!! La mia fortuna che dall'altra parte dell'incrocio in una posizione nascosta stavano i Carabinieri, che hanno visto la scena dell'idiota e di me che penavo per non cadere... la sua sfortuna è stata che hanno visto che sono passato senza dare una precendenza solo perchè spinto fuori dallo stop di oltre mezza moto, e lo hanno fermato.

Specchietti
Ho regolato gli specchietti in un modo che non so se è normale, ma è l'unica posizione che mi da tranquillità sulla mia enduro: il sinistro ad angolo stretto che mi permetta di vedere chi mi sta dietro e mezza macchina di chi lo sorpassa, il destro molto largo come campo, che mi fa vedere chi ho a destra e chi ho dietro (parzialmente anche a sinistra in quanto copre un angolo elevato) e in profondità.... questa regolazione mi dà il vantaggio che se per caso il sinistro si trova regolato male (ad esempio posso spostarlo senza volere urtando un mobiletto mentre esco dal garage), col destro ad ampia visione, riesco parzialmente e temporaneamente a sopperire alla sballata regolazione del sinistro...


Commento di: omixam il 15-09-2009 01:29
personalmente con la mia rt 1100 ho fatto un poco di fatica ad abituarmi visto la loro posizione al di sotto del manubrio, sono indispensabili per quanto mi riguarda e riesco tranquillamente a vedere cosa succede dietro e anche di fianco, specialmente il sinistro deve essere regolato con una visuale larga che mi permetta di vedere chi mi è a fianco a sx. in effetti è una cosa automatica sia a sx che a dx di conseguenza e migliaia di volte al giorno..i miei stanno anche belli fermi perchè montati sulla scocca di plastica e di dimensioni automobilistiche..... difficilmente giro il capo prima del sorpasso, direi solo in città a basse velocità, dove dietro ti cambia tutto in 2 secondi, ..normalmente sulle extraurbane anche a due corsie non sento il bisogno di girarmi per controllare con la coda dell'occhio. a volte cerco di utilizzare anche l'udito sempre a basse velocità...
ciao e sempre un occhio negli specchietti.
Commento di: Stefanel il 17-09-2009 23:40
Mi chiedo come facciano quelli che ne hanno solo uno di specchietto, tipo le vecchie moto che hanno il solo sinistro....
Chi ha solo il sinistro, mi spiega come lo regola?
Commento di: Stefanel il 18-09-2009 00:08
ma dovremo anche adeguare la nostra andatura ed il nostro comportamento all’inseguitore cercando di individuare il potenziale pericolo che ci può sopraggiungere alle spalle del tipo: conducente aggressivo, stressato, competitivo, principiante, imbranato e, non ultimo, sotto l’effetto di alcool e/o stupefacenti!


Eh mentre ti leggevo, mi è venuto in mente una cosa.
Mesi fa, percorrendo una strada relativamente tranquilla nel traffico, abituato a guardarmi sempre indietro, ho guardato e non c'era nessuno per tutta la lunghezza del rettilineo. In pratica mi trovavo alla fine del rettilineo e mi stavo preparando ad affrontare un brutto incrocio. Dò una ultima occhiata alle spalle, non vedo nessuno, freno per l'incrocio e... vengo superato da un pazzo che mi sfiora per poi rientrare senza darmi spazio avanti...
ovviamente il tipo arriva all'incrocio e taglia la strada a tutti quello che avevano precedenza..
C'è gente che confonde la strada di tutti con un circuito privato...
A volte infatti serve ben poco guardare negli specchietti con certi tipi che viaggiano ai 200km/h dove il limite di velocità a 50km/h.
Purtroppo dove abito io ce ne sono parecchi di soggetti così, per non parlare di quelli con gli scooter che li vedi negli specchietti alla tua sinistra e poi all'improvviso aprono il gas e ti sorpassano da destra mettendo in pericolo loro stessi e gli altri..(ma sembra che non pensano a loro stessi dato che viaggiano spesso coi sandali ai piedi, i pantaloncini corti, e il casco non allacciato o al massimo legato ma al gomito..) .
A cosa servono in tali casi gli specchietti se non per distrarre da cosa accade davanti???
Commento di: TartarUgo il 15-03-2010 14:19
I più angoscianti sono i ragazzini sui 50-ini che iniziano il sorpasso quando già tu gli sei a fianco: ovviamente senza degnare di uno sguardo lo specchietto (ne hanno solo 1 ma ne ignorano l'utilità) :-(