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Auto/Moto d'epoca e redditometro: ATTENZIONE!
1156434
1156434 Inviato: 7 Feb 2007 18:10
Oggetto: Auto/Moto d´epoca e redditometro: ATTENZIONE!
 

L'auto d'epoca fa più ricco dell'immobile storico

Automobili d'epoca con "spia" del reddito.
A installare questa nuova lucina virtuale sul cruscotto di Topolino e vecchi Maggioloni è la Cassazione tributaria. I giudici non hanno dubbi: il possesso di auto storiche è «sicuro indice di capacità contributiva, atteso che esse comportano notoriamente spese, a volte anche ingenti». Perciò, la presenza in garage di un pezzo raro, in base alla sentenza 1294 (relatore Genovese), legittima un accertamento del reddito al rialzo, ai fini Irpef, al pari di utilitarie e berline moderne. Né vale il paragone con la disciplina degli immobili di interesse storico o artistico, per tentare di spuntare privilegi. Le auto, spiegano i giudici, non hanno gli stessi vincoli dei palazzi di una volta. Le case "attempate" hanno una serie di peculiarità (controlli della soprintendenza, diritto di prelazione statale in caso di vendita, alti costi di manutenzione e conservazione) che giustificano una disciplina fiscale specifica. Per le auto d'epoca non può dirsi altrettanto. Sì, è vero, il Legislatore ha mostrato particolare riguardo verso questi testimoni del passato su quattro ruote, ormai non più «adeguati alle attuali e, sempre più complesse, esigenze della vita quotidiana». Ma l'esenzione dal bollo è l'unica concessione possibile, a quanto pare, in considerazione dell'implicito messaggio fiscale che lancia il collezionismo di automobili. «Non appare affatto esorbitante dalla cultura dell'uomo medio - spiega l'Alta corte - il dato secondo cui le auto storiche hanno un particolare mercato, oggetto di attenzione da parte dei suoi consumatori e di riflesso anche relative quotazioni rilevabili da pubblicazioni di settore». Senza contare che la manutenzione dei veicoli ormai da tempo fuori produzione comporta costi rilevanti, per tutte le necessità di sostituzione dei «componenti soggetti a usura». E non c'è ragione o norma di legge, secondo la Cassazione, che possa tenere le macchine d'epoca parcheggiate fuori dal redditometro. Il riferimento al «possesso delle auto», contenuto nella normativa sugli strumenti di calcolo reddituale, dunque, si deve considerare rivolto a tutti i tipi di veicoli a motore, a prescindere dall'anno della loro immatricolazione. Niente da fare, perciò, per la proprietaria veronese di una Jaguar Mk2 del '63, nonostante il Servizio consultivo e ispettivo tributario del ministero dell'Economia (Secit) fosse dalla sua parte, convinto che auto e moto storiche riescano a schivare il redditometro, vista la loro incapacità di soddisfare le esigenze quotidiane della circolazione e la relativa «esiguità delle spese di gestione» (relazione del 1° giugno 2000).

(il sole 24 ore - 24 gennaio 2007)
 
1156746
1156746 Inviato: 7 Feb 2007 19:13
 

come al solito, i nostri legislatori mostrano di conoscere poco la realtà che sta al di fuori dei loro ambienti iper riscaldati.

la cosa che sfugge, al simpatico legiferatore di turno è che non tutti i veicoli considerati d'epoca sono veicoli di lusso e presuppongono quindi una cospicua capacità... "contributiva" del proprietario, in quanto tantissimi veicoli che rientrano in questa fascia rappresentano un'alternativa ECONOMICISSIMA alla rincorsa senza fine al veicolo con l'ultimo step di omologazione.

esistono una miriade di auto e moto d'epoca che hanno costi di gestione vicini allo zero in quanto:

1) non si rompono come i veicoli moderni, che sono tutti ad "obsolescenza programmata"
come si dice: "una volta la roba era fatta per durare, adesso no" ed è vero;

2) se si rompono, la loro riparazione è elementare per chiunque, senza bisogno di ricorrere a manodopera specializzata, i ricambi eventualmente necessari se non sono reperibili sono facilmente ricostruibili o adattabili: ciò significa che ogni loro riparazione può essere effettuata con spese oggi da considerare irrisorie;

3) è noto che la loro incidentalità è statisticamente più bassa: proprio per questo le Compagnie sono disposte ad assicurarle a prezzi più bassi.

per rimanere nel "nostro" settore potrei fare un esempio dell'economia di gestione di moto come alcune Moto Guzzi degli anni '70- '80: le loro meccaniche a V trasversale sono molto simili tra loro e spesso ricche di componenti intercambiabili e, se si escludono alcuni modelli di particolare interesse di mercato, come il V7 Sport piuttosto che il Le Mans I serie, non ci sarebbe neanche "l'aggravante" del valore di mercato.
per tutte queste moto sono ancora reperibili ricambi originali più o meno economici, anche perché montavano un sacco di componentistica standard (e quindi comunissima ad altre marche/modelli del periodo, non escluso il settore automobilistico, i cui ricambi sono costati sempre proporzionalmente meno di quelli venduti "per moto")

per contro, una Jaguar d'epoca, con le sue pelli Connolly, rimane di costosa gestione ora così come lo era allora: quella si che potrebbe fare reddito...metro, non certo, ad esempio, una FIAT "nuova 500" che venga usata ogni giorno per andare al lavoro.

un altra cosa di cui il ragionamento del leggy non tiene conto è che auto e moto nuove, in sostituzione del veicolo d'epoca, non le regalano ma bisogna pagarle.

infatti, posso affermarlo in prima persona e per conto di numerosi mei amici, molto spesso la valutazione che porta uno di noi a comprare/conservare un veicolo d'epoca PER UTILIZZARLO TUTTI I GIORNI è proprio per la maggiore economia di gestione, altro che lusso!

fosse più economico possedere veicoli nuovi,
ci riempiremmo il garage di veicoli nuovi.

da queste considerazioni ne consegue che il vero scopo del legislatore, a meno che non sia uno sprovveduto, è far pagare sempre di più a chi ha sempre di meno (e non può permettersi di contribuire all'inquinamento globale comprando un veicolo nuovo ad ogni leggina fatta ad hoc per ricordare ad ogni buon cittadino che dev'essere innanzitutto un buon consumatore.)
 
1157840
1157840 Inviato: 7 Feb 2007 21:56
 

Premesso che approvo il 95% del tuo intervento, non sono assolutamente d'accordo invece quando sostieni:

da queste considerazioni ne consegue che il vero scopo del legislatore, a meno che non sia uno sprovveduto, è far pagare sempre di più a chi ha sempre di meno (e non può permettersi di contribuire all'inquinamento globale comprando un veicolo nuovo ad ogni leggina fatta ad hoc per ricordare ad ogni buon cittadino che dev'essere innanzitutto un buon consumatore.)

Infatti non penso assolutamente che sia nè giustizia nè tantomeno equità sociale fare pagare a tutti i possessori di moto d'epoca il medesimo bollo:

per capirci il bollo, stabilito in misura forfetaria, ammonta al momento a 25 euro e 80 centesimi per le auto d'epoca registrate (il requisito è di essere state immatricolate da almeno venti anni) circolanti su strada e a 10,33 per i motoveicoli, mentre è prevista l'esenzione dal pagamento della tassa di possesso per gli autoveicoli oltre i 20 anni.

Orbene una Nuova500 vale quanto una Ferrari 512BB?
Una vecchia Parilla 100 vale quanto un Guzzi 8 Ciilindri?

Veramente se vado in giro con una JaguarE, una Lamborghini Miura o una Ducati 750SS carter tondi sono così povero da non potermi permettere di pagare un bollo quantomeno allineato ad un'auto moderna?

Suvvia, dai, siamo seri... icon_confused.gif
 
1164087
1164087 Inviato: 9 Feb 2007 9:35
 

kingcarl ha scritto:
Premesso che approvo il 95% del tuo intervento, non sono assolutamente d'accordo invece quando sostieni:

da queste considerazioni ne consegue che il vero scopo del legislatore, a meno che non sia uno sprovveduto, è far pagare sempre di più a chi ha sempre di meno (e non può permettersi di contribuire all'inquinamento globale comprando un veicolo nuovo ad ogni leggina fatta ad hoc per ricordare ad ogni buon cittadino che dev'essere innanzitutto un buon consumatore.)

Infatti non penso assolutamente che sia nè giustizia nè tantomeno equità sociale fare pagare a tutti i possessori di moto d'epoca il medesimo bollo:

per capirci il bollo, stabilito in misura forfetaria, ammonta al momento a 25 euro e 80 centesimi per le auto d'epoca registrate (il requisito è di essere state immatricolate da almeno venti anni) circolanti su strada e a 10,33 per i motoveicoli, mentre è prevista l'esenzione dal pagamento della tassa di possesso per gli autoveicoli oltre i 20 anni.

Orbene una Nuova500 vale quanto una Ferrari 512BB?
Una vecchia Parilla 100 vale quanto un Guzzi 8 Ciilindri?

Veramente se vado in giro con una JaguarE, una Lamborghini Miura o una Ducati 750SS carter tondi sono così povero da non potermi permettere di pagare un bollo quantomeno allineato ad un'auto moderna?

Suvvia, dai, siamo seri... icon_confused.gif


icon_smile.gif beh, allora sei d'accordo al 100%, perché io intendevo dire proprio quello che hai precisato tu, anche se forse mi sono espresso male!
 
1166044
1166044 Inviato: 9 Feb 2007 17:24
 

seeeeeeeeeeeeeeeeeeee icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif
 
1172278
1172278 Inviato: 11 Feb 2007 1:30
 

de_corsa ha scritto:


icon_smile.gif beh, allora sei d'accordo al 100%, perché io intendevo dire proprio quello che hai precisato tu, anche se forse mi sono espresso male!


L'importante è capirsi prima o poi... icon_biggrin.gif
LAMPS
 
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