Nimwid ha scritto:
Il nucleare era conveniente sino a venti anni fa, il periodo di realizzazione della maggior parte delle centrali termonucleari attualmente in funzione, il fatto che molti paesi NON stiano costruendo nuove centrali, quando oramai la vita degli impianti attuali è in esaurimento, e preferiscono impegnarsi nell'adeguamento delle centrali preesistenti ci deve far riflettere.
Perche spendere denaro e risorse per intervenire su una centrale nucleare che oramai è vecchia? Non conviene dismetterla, mantenendola come deposito scorie, come si è sempre fatto?
Ci sono ben oltre il centinaio di centrali nucleari in europa, la maggior parte di queste è stata costruita negli anni 70 ed 80, e la vita produttiva di una centrale nucleare è di circa trentanni, ma di nuove, in costruzione, ce ne sono solo 2, una in Francia ed una in Finlandia, a rigor di logica dovrebbero essere molte di più, invece solo 2.
Purtroppo in tutta europa di uranio se ne trova ben poco, e non tutti i paesi possono contare sull'appoggio di ex colonie del centr'africa che ne sono ricche, inoltre la richiesta di uranio per scopi civili è decuplicata negli altimi anni, ci sono giganti come la cina, l'india ed il brasile che stanno rapidamente crescendo sotto il profilo industriale, e quindi i loro consumi energetici stanno crescendo di conseguenza, da cui la necessità di costruire centrali nucleari, ed anche piuttosto rapidamente.
La fortissima richiesta di uranio non solo ne ha fatto impennare il prezzo, ma ha costretto alcuni paesi ad intaccare le scorte strategiche accumulate, primi tra tutti gli stati uniti e la russia, e la cosa ha fatto salire ancora di più il prezzo del combustibile fissile, nel 2001 l'uranio costava intorno ai 20$/kg, oggi costa oltre 130$/kg, ma durante alcuni momenti turbolenti del mercato è stato quotato anche 300$/kg.
Inoltre la maggior parte (85%) del mercato dell'uranio è in mano a soli quattro titani dell'economia (Atomenergoprom; Areva; Westinghouse/Toshiba; G. N. F. ) che detengono anche parecchi dei brevetti utilizzati per la realizzazione di componenti per le centrali nucleari.
Alla fine della fiera, è facile capire che il costo dell'uranio è destinato a salire a livelli vertiginosi entro pochi anni, rendendo l'energia prodotta dalle centrali nucleari molto, ma molto costosa.
Il fatto che molti governi stiano spingendo sulle fonti rinnovabili, e si limitano solo a mantenere attive centrali già vecchie, indica che probabilmente l'idea è di stringere i denti sino a che la tecnologia della fusione non sia fattibile a livello pratico, e non solo in laboratorio...speriamo solo di non dover aspettare il 2050, quarant'anni sono lunghi a lume di candela.
sono d'accordo con te tranne su di un punto.
L'energia nucleare è costosa già oggi.
Chi afferma il contrario volutamente NON considera nei conti il costo di stoccaggio, il che NON ha senso.
Sarebbe come pensare di acquistare una Ferrari pagando solo la prima rata e lasciando il resto ai nostri discendenti e poi dire:
Cavolo la Ferrari costa così poco!