Essendomi ritrovato con qualche giorno libero nella prima settimana di agosto, ne ho approfittato per spuntare una voce sulla mia lista dei "giri da fare quando ho tempo" : la Krimmler Wasserfalle (come cacchio si mette la a coi due puntini sopra alla tirolese ?!?!)
Volendo evitare il weekend per il traffico, mi limito a tre giorni, il 5, 6 e 7 agosto, da mercoledì a venerdì, così da evitare anche un terzo pernotto e l' eventuale secondo in Austria, visto che non spiaccico mezza sillaba in tedesco, sono da solo, povero ed il concetto di empatizzare coi locali non mi sfiora nemmeno.
Parto abbastanza alla spicciolata, avendo avuto nel weekend due uscite in pista non ho preparato nulla fino a martedì sera. Cosa che mi creerà il primo imprevisto del giretto : non ho reperito la vignetta per la circolazione autostradale in Austria. Poco male, diranno i più esperti, si compra al confine o subito dopo. Molto male, dico io, perchè volevo la vignetta da soli tre giorni, mentre invece so benissimo che la minima reperibile in tempo zero è quella da dieci. Oh, son 5,40 Euro eh, non 50 e rotti come se fossi dovuto andare in Svizzera.. ma io ho il mindset dell' ingegnere, il che mi fa pensare di aver pagato e sprecato nove giorni di circolazione a macca
Passo la serata di martedì appuntandomi gli indirizzi di tutti gli uffici ACI da casa a Trento per fermarmici strada facendo, ma ottengo solo un enorme ritardo che mi condurrà ad iniziare il giro vero e proprio solo ad ora di pranzo inoltrata
, perchè all' ACI la vignetta la vendono solo su ordinazione, e ci vogliono diversi giorni per averla
In questo racconto, salto a piedi pari la consistente parte di bestemmie che si è protratta fino a pomeriggio inoltrato, ma è gusto che tutti sappiano, caso mai ci si dovesse incontrare un giorno e per non creare aspettative errate, che se avessi trasformato in asfalto ogni animale o parente con cui ho apostrofato Nostro Signore
e tutta la sua dinastia, ora la A22 avrebbe la tanto agognata terza corsia
C m q (abbreviare tutto fa ancora teenager ?), esco sopra il Garda, Val di Gresta e Monte Velo per raggiungere il lago di Cavedine prima ed il Bondone poi. E' una zona che conosco, infatti passo sempre dalla Val di Gresta pechè so che la strada è divertente e sgombra dal traffico, poi il Monte Velo è tranquillo e panoramico e mi aiuta, disceso a motore spento, a recuperare un po' di pace dopo il turpiloquio relativo alla vignetta. Pausa per una barretta iperproteica (fanno schifo, ma forniscono tanta energia da utilizzare subito senza appesantire la digestione, e rubano pochissimo tempo) al lago di Cavedine :

Qui una coppia di turisti in camper mi nota mangiare solo la barretta senza bere, ed essendo motociclisti anche loro si sentono in dovere di porgermi qualcosa dal loro pic nic. Rifiuto e ringrazio educatamente, spiegandogli che sono in ritardo astronomico, che in realtà ho bevuto mentre ero nascosto, e che per me è normale non fermarmi a pranzo per recuperare tempo ed evitare l' abbiocco da digestione. Ma mi allontano con un grande sorriso nel casco, perchè comunque questo è un' indizio sul fatto che non tutti gli esseri umani siano delle mediocri ed opportuniste merdine..
Salgo al Bondone, strada che non amo perchè per divertirsi bisogna andare "un po' troppo forte", ed infatti capisco perchè F.d.O. ed Istituzioni si accaniscano tanto nel presidiarla, ma comunque l' altopiano sulla sommità (Lagolo, per gli eretici che non lo conoscono) è sempre un posto fresco e rilassante, e stavolta riesco pure a fare un po' di off nei prati per andare ad accarezzare un paio di asinelli al pascolo - peccato non avere la foto, ma ero da solo..
Trento, Civezzano, salita dalla Val Floriana, pausa al baretto degli smanettoni all' incrocio con la Val di Cembra, scorta di merendine al ripieno di albicocca da 1 Euro ciascuna (ho pagato con bancomat
), e trasferimento scorrevole fino al Passo della Mendola. Codesto passo, sempre per quelle amebe che non lo conoscono, è una delle più belle strade da smanettoni del nord Italia. Vista la distanza da casa, non posso dire di conoscerlo a memoria, ma so benissimo che è mooooolto pattugliato e che per goderne appieno è indispensabile andarci in settimana. Il panorama è bello, specie nella parte centrale stretta a strapiombo, ma onestamente ci vado solo per la guida, ed il risultato è questo :

Da Bolzano, passo Pennes verso Vipiteno, la mia destinazione. Ci dovevo passare per forza, ma il Pennes non mi è mai piaciuto in direzione nord, perchè ha una salita in avvicinamento troppo lunga e rettilinea, che porta ad andare troppo forte per scorrere più velocemente, e per iniziare a curvare bisogna aspettare i tornanti della parte alta, nella radura. Molto più divertente la discesa a Vipiteno, sul versante nord, in mezzo al bosco e tutta tortuosa. Se non altro, in prossimità del passo ho potuto approfittare della gentilezza di un indigeno per chiedere indicazioni :

Arrivo a Vipiteno alle 20 passate. La mia preoccupazione è non trovare cibo, memore di quando non riuscii a cenare per tre sere di fila in occasione di un altro giro proprio perchè arrivavo quando già i locali stavano chiudendo le cucine
, ma stavolta trovo la pizzeria gestita da emigrati dal meridione e sono a posto. Pernotto all' autoparco del Brennero, all' Hotel Brenner. Perfetto se lo si considera solo come un posto di passaggio.
Al netto dei trasferimenti, l' itinerario del primo giorno è stato questo : Link a pagina di Google.it
595 km per me.


ed inizio la salita verso Kuthai. SONO SALVO, penso tra me e me quando ho per la prima volta da una sacco di tempo più di dieci metri di strada libera davanti, ma dura poco : in corrispondenza di un cantiere stradale il traffico si compatta e rimango imbottigliato tra alcuni camion, difficili da superare in mezzo alle curve anche accettando di non comportarsi bene.. 







Ho comunque fatto la foto più caratteristica, quella ai piedi del salto, dove ci si trova al cospetto della cascata e sembra quasi di poterci andare sotto



Affogo la mia disperazione deturpando il paesaggio con la mia presenza

Al passo, purtroppo ormai è tardi per qualche foto all' Ossario del Pasubio, ci sono già stato e merita, ma non volevo perdere ancora altro tempo poi avevo una pipì terribile, perciò ho preferito fare il giro dei cespugli (anche qui niente foto..)

