Orbene, è un po' che non posto nulla, così ho deciso di sfracassarvi un po' con qualche foto e qualche breve racconto
Parto il 30.07 alle 6.50 con la mia fidata Z1000SX Tourer direzione Trezzano, affronto il traffico della tangenziale Ovest e dopo un sacco di strada dritta mi fermo a fare benza e a prendere un caffè non troppo buono in quel di Chiavenna. Entro in Sfizzera seguendo scrupolosamente i limiti di velocità locali e mi fermo a fare la foto di rito sul Maloja

Riparto direzione St. Moritz, ammiro lungo la strada la bellezza del Silvaplana See e mi lancio in direzione del Bernina, strada facendo vedo della gente ferma a fare foto....vabeh, mi fermerò pure io

Dopo una siesta foto al Passo del Bernina (la foto è storta ma non ho voglia di raddrizzarla

svolto a sinistra e visto che non avevo mai fatto la Forcola, vado ad attraversare Livigno (potevo fermarmi a mangiare, ma ho deciso di proseguire e qui è stato il primo errore) e prendere per il Foscagno. Un cantiere dietro l'altro... questi (svizzeri) Edit "frontalieri" ci danno dentro...
Prima di arrivare a Bormio, mi dico "A me lo Stelvio fa cacare, ma visto che ci sono, ci farò una capatina lo stesso". Così, inizio a "tornantarmi" come se non ci fosse un domani
Arrivo al passo, è strapieno di gente, vedo un baracchino che fa da mangiare così prendo un panino salamellina di cervo, crauti e una bottiglia d'acqua da questo famoso Richard: 11 euri, no dico, 11 euri quando a 10 metri potevo prendermi un panino spendendo 1/3 in meno
Non contento di farmi inchiappettare, decido di sgrassarmi la bocca con un caffè al ristorante panoramico

2 euri e 30 un caffè al banco, pregno di una gentilezza inesistente da parte del personale
Vabbuò, riparto per fare tappa a S. Caterina Valfurva, confido che la motoretta, arrivi fino a Ponte di Legno perchè l'ultimo distributore era a Bormio
L'indomani, alle 8.10 sono già sulla moto, 14 gradi buoni buoni e arrivo al parcheggio che è ancora mezzo vuoto; mi cambio e inizio a scarpinare sul Sentiero Glaciologico Alto. Incontro diversi "ricordoni" sul sentiero e poi vedo anche le donatrici

Proseguo la salita e arrivo a quota 2520 mt, dove incontro dei vecchi baraccamenti militari della grande guerra

Da qui, si scende.....per poi salire ancora.... e scendere nuovamente
Attraverso il primo ponticello tibetano e tengo la destra per andare verso il Ghiacciaio dei Forni. Dopo diversi minuti, arrivo al torrentello da attraversare per raggiungere la bocca del ghiacciaio, ma visto che ci sono da fare due salti sulle rocce umide, non vorrei scivolare e rovinarmi la vacanza... ritengo più sicuro usufruire dello zoom della mia compattina.


Faccio retromarcia e passando sul secondo ponte tibetano (molto più carino del primo)

scarpino fino al Rifugio Branca a mangiarmi una fetta di torta e anche qui, il panorama è spettacolare

Rientro alla moto percorrendo il Sentiero Glaciologico Basso (molto esposto al sole), che sono sudato come un caimano
Arrivato in Hotel, mi cambio e mi lancio nella SPA con piscina, bagno turco e sauna per eliminare le tossine della giornata
Non vi posto la foto sexy in accappatoio per pietà nei vostri confronti
La mattina dopo, faccio una abbondante colazione, mi infilo il micropile sotto la giacca traforata estiva (mai decisione è stata più saggia per evitare possibili squaraus da basse temperature) e parto verso il Gavia: fresco, nessuno in giro a parte 5 biciclette, 3 moto e 1 macchina, il profumo della montagna che si sveglia... il Paradiso
Arrivo al passo Gavia, parcheggio la motoretta

e, appena scendo, sento un signore dietro di me dire ai suoi amici "quella è la mia vecchia moto...che bella...che nostalgia". Inutile dire che, viaggiando a 30 cm da terra, sono andato a scambiare due parole con lui
Scatto un paio di foto e poi inizio a scendere verso la calura

Faccio benza a Ponte di Legno (la signorina ha bevuto poco) e prendo per il Tonale dove faccio l'ennesima scelta sbagliata: mi fermo al primo posto prima di arrivare al Passo, prendo un caffè poco buono servito da una ragazza poco cordiale e riparto verso Madonna di Campiglio.
Scendendo, transito attraverso un paio di gallerie coi finestroni e cascatelle che scendono....vuoi non fermarti a fare una foto?

Mi diverto a fare curve e curvette fino alle cascate di Nardis

previo pagamento di biglietto che mi permetterà anche di arrivare vicino alla cascata di Lares (questo è il salto alto, ma io mi sono fermato al basso)

Decido di voler mangiare al Bar/ristorante della cascata (ennesima boiata). Parcheggio la moto e arrivo ad un chiosco che fa panini: mi metto in coda ma dopo 5 min il ragazzo è ancora alle prese con la prima comanda, così mollo tutto e vado direttamente al bar, mi accerto che facciano panini e mi accomodo al tavolo. Arriva la cameriera, le chiedo un panino e mi risponde che..... quest'anno i panini li fanno solo al chiosco
Mi dice però che ci sono i taglieri, così mi lascio tentare e ne ordino uno misto. Bene....da noi farebbero metà con l'affettato e metà col formaggio, ma qui no, mi portano praticamente due taglieri in uno
Risultato: anziché cavarmela con 9 euro in totale, ne spendo 21 Disgustato dalle mie scelte, inforco la moto e prendo per Brescia, senza prima passare per Strambo e fotografare il Cavallo che mi mancava nella collezione dopo Drago e Lupa (è storto anche questo ziofa)

Scendo a Idro che mi sto sciogliendo, così mi fermo per un ghiacciolo in riva al lago. Al momento di ripartire, mi viene un dubbio Amletico: meglio tornare con la Kawa o con la 812 Superfast?

Non avendo le chiavi della Ferrari mi sparo una coda interminabile da Idro al casello di Brescia sotto un sole cocente e 34 gradi in autostrada fino a casa. Arrivo in trasformazione dallo stato solido a quello liquido, ma sostanzialmente molto contento dei 3 giorni trascorsi in giro












