Moto
La corsa Milano-Taranto: un sogno lungo 1400 Km
Scritto da scovolix - Pubblicato 09/12/2007 14:09
Descrizione della mitica corsa tenutasi negli anni che vanno dal 1937 al 1940 e dal 1950 al 1957, aperta a tutti i tipi di moto.

Si svolse dal 37 al 40, dal 50 al 57. Da Milano a Taranto tappa unica.

Per parteciparvi bastava avere una moto di tipo sportivo, essere capaci di andare in moto ed immagino avere la giusta incoscienza.

Erano ammesse solo moto già messe in listino; in realtà le case pur di vincere facevano gareggiare anche quadricilindriche con compressore, così venne istituita l'apposita categoria per moto da corsa.

Le categorie erano molte: competizione, 500 , 250, 175, 125, 75 e scooter, a seconda dell'anno.

L'Italia si fermava, si correva tra due ali di folla; partecipavano moto comuni e tantissimi al passaggio dei centauri potevano esclamare "Potrei partecipare anch'io!".
L'evento era una enorme cassa di risonanza; vincere era l'attestato che i prodotti della tal casa non erano solo veloci, ma anche affidabili e robusti.

Le tante case produttrici di moto leggere non potevano esimersi dal partecipare. Non erano poche. Nel 1955 Laverda, Ceccato, Capriolo, Ducati, Rumi, Mi-Val, Alpino, Benelli, Mondial, Maserati, MotoBi, Gitan, MV Agusta, Parilla, Iso, CM, Aermacchi, Morini, Gilera, Bianchi, Guazzoni, Aldbert, Perugina, Devil, Acquila, Ferrari, Comet, Ganna, Mas, Bartali, Moto Guzzi, Bernet, Triumph, AJS, Matchless, Norton (un premio a chi già le conosceva tutte!).

Il Guzzi Galletto era deriso perché ritenuta la "moto del prete"? La Guzzi ne iscrive un paio ed una arriva in quarta posizione nella propria categoria.

I corridori alle moto legavano col filo di ferro chiavi, pezzi di ricambio, candele,molle per la distribuzione, catene, camere d' aria, addirittura ho letto di un guzzista ufficiale con una testa completa sotto al sellino.

Le parti dell'impianto elettrico andavano sigillate con nastro o grasso speciale perché lungo i 1400 km trovare acqua era garantito.

La partenza era un salto nel buio: Milano Idroscalo a mezzanotte.
Partenza scaglionata a 4 a 4 ad intervalli di un minuto; prima le piccole cilindrate.
L'alba era il momento più pericoloso: dopo la tensione della guida al buio con le prime luci il pilota tendeva a rilassarsi e letteralmente ad addormentarsi.

Al concorrente il percorso ovviamente era in larga parte sconosciuto e lo stile di guida non doveva essere pulitissimo.
Era normale uscire di strada un paio di volte, ed era normale dover metter mano agli attrezzi.

Poteva succedere che il telaio dopo ore di sollecitazione si aprisse e si dovesse cercare un saldatore in fretta e furia.
Succedeva che le case poi sostituissero il telaio gratuitamente in cambio della promessa di tenere la bocca chiusa.
Chi ha partecipato a qualche granfondo dice che dopo un po' si imparava ad improvvisare, si imparava a prevedere cosa c'era dopo una curva. Fortunati i piloti che lungo parte del percorso potevano "respirare aria di casa" e conoscendo le strade potevano approfittare per attaccare.

I concessionari nelle varie città si adoperavano per assistere i propri alfieri . A Napoli, ove era posto un "pit stop" per timbro e rifornimento, i Guzzisti avevano garantito un caffè preparato dalla moglie del locale concessionario Guzzi!

Da Roma in poi la gara era un terno al lotto. Era facile trovare la strada impegnata da un carretto trainato da un asino, o dovere fare le gimkane nei paesi tra gruppi di persone che attraversavano la strada.
Dopo anche un ventina di ore in moto (poco più che 14 per le moto più potenti), l'arrivo a Taranto.
Il premio per l'arrivo in tempo utile era 15000 Lire che permettevano di tornare a Milano comodamente in treno, ma molti tornavano in moto, giusto per non perdere il vizio (e per risparmiare).

La MI-TA era la grande festa dell'Italia che andava in moto e la festa non poteva che essere guastata da un automobilista. Alla "mille miglia" del 1957 infatti tra Mantova e Brescia, a pochi chilometri dal traguardo al conte De Portago, Fidalgo portoghese su Ferrari, scoppia una gomma.
L'esito è tragico. La Ferrari come falce si avventa sul pubblico e sancisce la fine di tutte le granfondo.

D'altronde erano gare molto pericolose, già bandite da tempo in molti paesi stranieri e non si aspettava che un episodio per poterle fermare.

Adesso la MI-TA è una rievocazione, si svolge naturalmente in più giorni, si può partecipare con qualsiasi moto e credo che sia una bellissima gita. Naturalmente la partenza è alla mezzanotte .

Mi piacerebbe un giorno parteciparvi con una moto leggera italiana.
Mi illudo che grazie ad uno scorcio, ad un tornante, ad un sorpasso, alla stanchezza dopo un giorno in moto di potere per un attimo provare quello che provavano i centauri veri della MI-TA vera.

P.S. La mia non vuole essere una ricostruzione esatta, non ho compiuto ricerche adeguate ; ho solo voluto riportarvi i particolari che secondo me fanno della MI-TA una gara straordinaria e per certi versi incredibile.
Ringrazio pertanto chiunque voglia correggere le mie imprecisioni.
 

Commenti degli Utenti (totali: 26)
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Commento di: Ospite il 09-12-2007 14:44
che spettacolo che dev'essere stato!
esistono dei filmati d'epoca reperibili da qualche parte?
Commento di: scovolix il 10-12-2007 01:20
Non ho mai visto niente.
Probabilmente l' FMI qualche spezzone di cine giornale ce l'ha.
Erano eventi sfruttati dalla propaganda fascista.
Commento di: smerciu il 23-01-2009 20:30
vai sul sito della milano taranto, parlano delle edizioni passate e attuali della manifestazione. www.milano taranto.it . io ho partecipato alla edizione 2008 con una morini 3 1/2 sport ciao
Commento di: Iangiulu il 09-12-2007 14:47
Una sola parola: SPETTACOLARE!!!
Commento di: gazzaVT il 09-12-2007 18:02
deve essere una ficata!!!!
Commento di: gigrob il 10-12-2007 18:12
deve essere stato fantastico colonizzare tutta italia con le proprie moto...........peccato che ora sembri essere una manifestazione solo per moto d'epoca.
Commento di: boxerside il 08-09-2009 20:22
Ho partecipato alla edizione 2006 col Saturno Sport. E' stato esaltante, ma anche una smazzata non c'é male. Tenere una media di 40 Km/h su stradine secondarie e di montagna non proprio ottime con una moto di 50 anni, con quelle sospensioni e quei freni, e con il pensiero di non rovinarla, non é proprio una passeggiata.
Comunque è possibile partecipare anche con moto moderne. Infatti ci sono tre categorie: a) Competizione, per le moto che hanno effettivamente partecipato alla Mi-Ta vera; b) Sport, per moto di oltre 20 anni che non hanno effettivamente partecipato alla Mi-Ta vera; c) Assaggiatori, per moto moderne, anche con passeggiero, che compiono un percorso un pò diverso a sfondo eno-gastronomico.
Chi ha la possibilità ci vada, e poi dirà.
boxerside
Commento di: Morpheus257 il 11-12-2007 00:18
Sai che fissa sta gara :-)
Commento di: Abbaiobaubau il 11-12-2007 19:13
Magari ci fosse anche oggi..!
Commento di: francescow650 il 12-12-2007 00:02
era mattina presto un giorno prima dell'estate di quest'anno.
erano le 5 di mattina e vado a lavorare.
vedo arrivare in corsia opposta alla mia un motociclista con giubbetto arancione fluorescente con la scritta motogiro.
era la staffetta.
al seguito vedo sfilare arzilli signori di una certa età
con moto leggere italiane per lo più ducati "marianna",moto morini, gilera....
avevo quasi le lacrime agli occhi.
mi sono emozionato a vedere questo spettacolo.
bello il tuo articolo mi ha fatto ricordare quel momento cosi bello ed emozionante anche se la corsa di cui parli è un'altra storica italiana.
Commento di: gio1960 il 13-12-2007 23:57
mio padre c'era, 2 edizioni anni 50, con la gilera saturno. era avventura pura, spirito pionieristico, magia. c'era chi ha baciato la moto all'arrivo, scottandosi le labbra. era una corsa unica ...
Commento di: ik3dnx il 16-12-2007 22:16
Bellissimo articolo
per i filmati di allora basta registrarsi su
www.luce.it e fate una ricerca nell'archivio storico.
Ci sono delle chicche eccezionali
Ciao e buona visione
Commento di: scovolix il 20-04-2009 12:06
Visti!!! molto interessanti!!
Commento di: ioiaioia il 27-08-2009 02:35
grazie.
ho trovato anche del materiale del motogiro......e rivisto mio nonno!
non hai idea del regalo che mi hai fatto.
ancora grazie!!!!!!!!!!!!
Commento di: DanieleCossu il 19-09-2008 13:59
Grazie per il racconto. Davvero interessante! Complimenti
Commento di: scovolix il 09-10-2008 16:12
grazie a Te, ci tenevo tanto a scrivere questo articolo....

se qualc'uno ha un po' di documentazione si faccia avanti !
Commento di: gspreca il 23-11-2008 23:10
Sapreste dirmi quale era il tracciato della corsa ?
Sono del 49 ed ho un nitido ricordo di una corsa motociclistica sulla Tiburtina Valeria ( la consolare che da Roma porta a Pescara), avevo non più di sette otto anni.
Magari era un'altra corsa e mi piacerebbe sapere quale. Grazie a tutti.
Commento di: scovolix il 26-11-2008 13:07
da quando l'arrivo è stato spostato a Taranto (prima si fermava a Napoli e negli anni trenta si chiamava 'coppa Mussolini' ) i tracciati sono stati due: uno della Futa (milano Bologna passo della Futa Firenze Roma etc) ed uno che percorreva la litoranea Adriatica fino ad Ancona e poi si spostava verso Roma ; probabilmente quella che hai visto Tu era un'altra gara; forse era il Motogiro?
Commento di: ioiaioia il 27-08-2009 01:39
mio nonno corse per la Milano-Taranto e per il Motogiro....tutti gli anni si faceva questi viaggi......
mi ha sempre detto che la fatica era ripagata dall'affascinante viaggio.
era una gara, ma tutti erano amici....si aiutavano e si rifacevano il ritorno insieme. mio nonno mi ha sempre detto:
è facile arrivare giù, ma poi devi anche risalire!!!
già il fatto di terminare il tragitto per loro era già una conquista...poi con quelle moto, con condizioni atmorferiche pietose...caspita erano dei veri eroi.
vi consiglio due libri:
"IL MOTOGIRO la sfida temeraria" ed. Minerva Editori
"Milano Taranto" ed. Nada
entrambi narrano delle storiche corse.
con tutte le classifiche delle tappe.
Commento di: emilmoto il 11-09-2010 01:32
SALVE a tutti posso dire con orgoglio di aver preso parte ad una edizione rievocativa della MI-TA non mi ricordo in quale anno ma credo di ricodare fosse l'unica edizione dove partecipavano soltanto LAMBRETTE. io vi presi parte con un 175TV faro esagonale parafangino stretto in plastica, si correva con la formula della regolarita' e si svolgeva in 4 tappe,mi classificai 9 assoluto.
Commento di: ioiaioia il 11-09-2010 20:06
complimenti...deve essere una grande soddisfazione!!!
Commento di: IGNACIO il 09-11-2010 23:34
Interessante davvero, complimenti per la rievocazione........ un tempo le corse su strada, sia di moto che di auto, erano una vera festa per la gente dei Paesi che accorreva a flotte per poter vedere sfrecciare quei bolidi che fino ad allora non aveva mai avuto occasione di conoscere..........
Io posso raccontarvi la mia esperienze di ragazzino che, in compagnia di tutta la famiglia compresi i fratellini piccoli, si partiva la notte per essere la mattina presto sulle strada piene di curve dei comuni di Cerda, Scillato ed altri Paesi dell'entroterra del Palermitano dove negli anni '60 si correva ancora la vera "Targa Florio" alla quale partecipava anche un parente di papà.......
Per noi ragazzini era una festa che ci permetteva di iniziare a conoscere il mondo delle corse...... ricordo una di quelle volte quando un pilota alla guida di una porsche 911 (credo) perse il controllo della vettura schiantandosi contro degli alberi proprio a pochi metri da noi.... dopo i primi attimi di paura eravano li, insieme ai più grandi, a prestare soccorso, incoraggiare il malcapitato che se la cavava con qualche botta e segnalare l'accaduto alle macchine che sopraggiungevano...... di quella vettura, fino a qualche tempo fa, conservavo un pezzetto del cerchione in lega leggera, esploso durante l'incidente....... per me era come un cimelio...... bei ricordi.
Commento di: gzuffo il 17-11-2010 01:59
bellissimo qest'anno vi ho partecipato alla 24esima rievocazione storica e sto organizzandomi per la 25esima dell'anno prossimo.
Sono circa 1900 km + 200 km per andare a milano idroscalo (partenza Milano-Taranto) + ritorno 900 km, il tutto in nove giorni (non è male) e si può fare benissimo
partecipazione della 24esima con HONDA CB750F del 1983
per la 25esima sto preparando una CAGIVA ELEFANT 350 del 1985
Vi consiglio il sito www.milanotaranto.it
Commento di: pianino il 10-01-2011 23:55
gagliardo.....chissà' se la mia nonnetta ce la farebbe.sarebbe un rientro memorabile..
Commento di: giosabbia il 02-03-2011 11:42
Ciao scovolix, bel racconto, il tempo che fu a livello motociclistico mi affascina, e le cronistorie come la tua per alcuni momenti frenano il mio presente proiettandomi in un passato che mi immagino mitico e poetico contemporaneamente, mitico perchè il mito si costruisce con la semplicità con la quale si affrontano le prove più difficili, poetico perchè la poesia scaturisce da un sentimento, da una passione che fà volare in alto oltre la realtà. il filo di fero, le camere d'aria, le chiavi inglesi, un semplice corredo che può cambiare l'andamento di una gara che può far continuare a sognare che crea quella piena soddisfazione di aver risolto con poche cose semplici un incidente lungo il percorso, che bello, che soddisfazione continuare a correre lungo quelle strade polverose, con ai bordi la gente semplice che segue il passaggio dei mitici motociclisti. ciao giosabbia
Commento di: giosabbia il 02-03-2011 11:45
Ciao scovolix, bel racconto, il tempo che fu a livello motociclistico mi affascina, e le cronistorie come la tua per alcuni momenti frenano il mio presente proiettandomi in un passato che mi immagino mitico e poetico contemporaneamente, mitico perchè il mito si costruisce con la semplicità con la quale si affrontano le prove più difficili, poetico perchè la poesia scaturisce da un sentimento, da una passione che fà volare in alto oltre la realtà. il filo di ferro, le camere d'aria, le chiavi inglesi, un semplice corredo che può cambiare l'andamento di una gara che può far continuare a sognare che crea quella piena soddisfazione di aver risolto con poche cose semplici un incidente lungo il percorso, che bello, che soddisfazione continuare a correre lungo quelle strade polverose, con ai bordi la gente semplice che segue il passaggio dei mitici motociclisti. ciao giosabbia