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Scooter Majesty 400 posteriore rigido soluzioni
16164478
16164478 Inviato: 18 Giu 2020 16:01
Oggetto: Scooter Majesty 400 posteriore rigido soluzioni
 

Sono in trattativa di prendere per mia moglie una Yamaha Majesty 400 usato
Il mezzo va benissimo solo ho notato che gli ammortizzatori posteriori sulle buche o sui tombini rispondono in modo estremamente brusco mettendo a rischio la colonna vertebrale di mia moglie.
Ho letto che la rigidità posteriore sai un problema congenito di questo modello e anche sostituendo gli ammortizzatori non cambierebbe granché
Stavo pensando come tentativo di acquistare uno strato di gel di 2cm,
si trova facilmente online e di inserirlo in un incavo opportunamente scavato nella sella,
Può essere una soluzione?
La mia paura è che il gel oppure uno strato di memory foam rendano a seduta più morbida
ma non possano far niente contro il contraccolpo del retrotreno rigido del Majesty passando su un tombino
Qualcuno ha già provato e può dirmi la sua esperienza?
Oppure usare altri materiali, memory foam, neoprene..
Oppure proprio alzare l'imbottitura, di 4-5 cm, chiaramente in questo caso facendo rifare la copertura della sella, divenendo quella in origine troppo corta?
immagine esempio:

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16164667
16164667 Inviato: 19 Giu 2020 9:44
 

Ciao .
L' idea di incrementare lo spessore dell' imbottitura è ottima , secondo me .
E' pur sempre un palliativo , che non potrà compensare totalmente la scarsa efficacia del sistema sospensivo posteriore ma , se fatto come si deve , aiuterà di sicuro .
Lascia stare i fogli di gel da pochi mm di spessore , aiutano ma solo marginalmente .
Meglio sarebbe affidarsi ad un valido artigiano , che modifichi adeguatamente lo spessore della seduta in maniera ergonomica .
Di certo è la soluzione meno economica , ma è l' unica che può garantire risultati apprezzabili .
Da tenere in debito conto l' aumento della distanza dal suolo della seduta che questo genere di modifiche comporta .
Per questo , meglio sarebbe far provare ( anche staticamente ) a tua moglie lo scooter in configurazione originale , in modo da avere un' idea dello spessore limite su cui poter giocare , senza sacrificare eccessivamente l' appoggio al suolo .
Infine , un paio di considerazioni che esulano dalla modifica menzionata , ma che possono contribuire a mitigare gli input che arrivano a chi guida da un posteriore relativamente rigido .
Un paio di decimi in meno ( rispetto a quanto raccomandato ) al posteriore permettono alla carcassa del pneumatico di collaborare con il sistema sospensivo nel "nascondere" , o comunque rendere meno evidenti , le malformazioni del fondo .
Forse alla lunga il pneumatico non gradirà ( minor durata ) , ma la schiena di chi guida sicuramente sì .
Anche una postura in sella relativamente più "attiva" può aiutare .
Se chi guida ha l' accortezza di sfruttare la parte anteriore della seduta , si allontana dalla verticale di lavoro della sospensione posteriore .
Se poi aggiunge un appoggio sulla pedana relativamente arretrato , potrà sfruttare la spinta dei piedi sulla stessa per collaborare a smorzare i colpi più duri .
Un po' come si usa fare sui facili sterrati con moto poco adatte a quel contesto d' uso , dove la scarsa propensione della ciclistica impone un sano lavoro di gambe per compensare .
A tal proposito , il menzionato aumento di spessore renderebbe sicuramente più agevole questo genere di postura , dato che andrebbe ad incrementare ( anche ) la distanza della seduta dalla pedana .



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