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2014 Perù-Cile-Bolivia-Argentina:"Esto es el mi lote"
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15172171 Inviato: 1 Nov 2014 15:53
 

06-06-14 venerdì



Si può dire che inizia la risalita: ormai dobbiamo anche incominciare a programmare il rientro, per riusicre a tenere almeno un giorno intero per Macchu Piccu, quindi il 12 e perciò l’11 sera bisognerà essere a Cusco.

Tanto per cambiare panino all’uovo a colazione





Io in quest’ostello mi ci sono trovato benissimo (che poi mi capita sempre negli ostelli) e quindi penso meriti una piccola galleria a sé. Su internet potete nche cercare la Casa del Sol Naciente (o Sol levante)







Il proprietario ex pilota di motocross







Prima di ogni partenza è sempre buona regola una precisa e dettagliata mappatura del percorso che si seguirà



Oggi ci fanno compagnia delle ampie distese ai lati della strada















All’incrocio fra la Ruta 24 e la 5 c’è un autogrill improvvisato



Dopo ci attende un drittone davvero lungo che ci porterà al confine col Perù e quindi è meglio fare il pieno. Per questo siamo però costretti a deviare di una ventina di km per raggiungere Santa Elena: più avanti non ci sono distributori per parecchio ed è meglio evitare di doversi fermare a ogni gruppetto di case per comprare della benzina





Giusto in tempo prima della chiusura pomeridiana del supermarket



I bambini prima li facciamo salire sulle moto, poi accendiamo e suonano il clacson e danno gas, poi chiedono di poter guidare e qui no, anche se probabilmente sarebbero tecnicamente in grado



Comincia il tragitto verso nord in direzione di Arica: sono oltre 500 km perciò dovremo trovare un posto da dormire per strada



A un certo punto incappiamo anche in unam dogana regionale







Arriviamo a Oficina Victoria



Un pezzo di strada rettilinea con un distributore, un ristorante e degli alloggi per ogni lato della strada: la perfetta simmetria del nulla. Procedendo verso nord abbiamo optato per il lato Ovest, meno caro del lato Est.

Lato Est = 10.000 pesos cileni (17.34 $) per dormire a testa
Lato Ovest= 7000 pesos ( 12.14 $) la doppia per dormire e 3000 pesos( 5.20$) per la cena

La doppia da 7000 pesos



Il menù del ristorante/albergo/bar El Rotito (con tanti adesivi di motociclisti) ha un menù vario da cui scelgo Cazuela e Charquikan









Ahh, scordavo, bagno compartido ma con doccia bella calda
 
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15172391 Inviato: 1 Nov 2014 20:35
 

07-06-14 sabato



Oggi decidiamo di arrivare ad Arica , poi vedremo. Ecco come si presenta Oficina Victoria con la luce del giorno









Posto per motociclisti doc il lato Ovest





Scegliendo accuratamente, riesco con gli ultimi pesos a prendere un caffè e un panino al prosciutto





Lungo questo tratto abbondano le segnalazioni di geroglifici giganti: ci fermiamo da uno di questi cartelli. Non saranno come le linee di Nazca, però, visto che noi non ci andremo











Al mattino eravamo partiti col pieno e abbiamo attraversato vari pueblos, dove però non c’era un distributore ufficiale. Forse per pigrizia non ci siamo posti il problema, ma ci dobbiamo ragionare quando arriviamo a ..credo Cuyo, ma non sono sicuro. Un altro posto di frontiera intermedio: anche qui non vendono benzina. Un problema dato che dobbiamo ancora macinarne di strada fino ad Arica. Anche la gendarmeria non può venderci un poco di benzina: loro partono col pieno da Arica per poi venire a lavorare qui.



Uno degli agenti però mi dice che avanti una quarantina di km c’è una specie di ristorante Los Camioneros, dove vendono la benzina.
Procediamo ad andatura tranquilla, anche perché io consumo mediamente più di P. Ci fermiamo anche da un cantiere di lavori stradali: hanno solo del diesel. Poi arriviamo da Los Camioneros





Io preparo uno spuntino







Arriviamo ad Arica a fine pomeriggio. Fondamentalmente avevamo pensato di fermarci qui per andare in moto sul promontorio visto quando eravamo diretti verso la Bolivia. Vedo che però P. non è poi molto convinto di fermarsi qui. Io sicuramente no, lui era sembrato più interessato stamattina. Vero che sappiamo già dove andare a dormire, ma con la luce che rimane arriviamo tranquillamente alla frontiera e ce la tiriamo via dalle scatole oggi.



Alla fine ho un idea: deve decidere il caso, non noi. Come si fa ? Semplice : testa rimaniamo, croce tiriamo diritto.
Si va per la frontiera, il caso ha deciso



Un altro scatto dall’oceano è però d’obbligo





Alla frontiera è un poco difficoltoso. Facciamo una coda per poi sentirci dire che dobbiamo andare al primo piano a pagare e compilare un documento



Al primo piano c’è una mensa self service: abbiamo sbagliato ? No qui si ritira alla cassa il documento. 1 $ a testa. Porca miseria io ho un solo dollaro spiccio e qui non si cambia. Ribalta tutto troviamo le ultimissime monetine cilene per pagare in moneta locale il modulo.



A sera accompagnati da un poco di pioggia arriviamo a Tacna e poi dalla stazione dei pulman troviamo posto all’Hostal Los Olivos: lusso, tv in camera con bagno in camera. La moto ce la fanno parcheggiare in un garage vicino



Andiamo a cenare dal terminal dei pulman : qui è pieno di persone che, dovendo partire il giorno vi trascorrono la notte.

 
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15173009 Inviato: 2 Nov 2014 19:59
 

08-06-14 domenica

Per il rientro a Cuzco decidiamo di attraversare le Ande in un'altra zona, rispetto all’andata e quindi raggiungere il lago Titicaca il più direttamente possibile da Tacna. In succcessione ci sarebbero i paesi di Tarata, Mazo Cruz e poi Llave, da dove prendendo la 3S si andrebbe poi a Puno e Cuzco. In un paio di giorni possiamo comodamente raggiungere Puno, usare il 10 per il lago e poi tutto il giorno 11 per rientrare a Cuzco…tra il dire e il fare







Prima di uscire da Tacna ci imbattiamo in una lezione collettiva di aerobica per over 70: davvero ben fatta






Link a pagina di Youtube.com

Il negozio di dolci si rivela irresistibile per P.





Uscendo appare Tacna dall’alto e poi attraversiamo i quartieri diciamo “popolari”







I “manifesti elettorali” del posto







Incontriamo una pattuglia di 2 poliziotti: fanno 3 giorni di servizio e 3 di riposo in questa zona, dove davvero non c’è da annoiarsi. Narcotraffico, contrabbandieri, auto e moto rubate ecc… Con una sola moto devono fare avanti e indietro per le montagne







Abbastanza velocemente raggiungiamo Tarata: tantissimo verde sulle montagne





Niente distributore: tanica + imbuto



Pausa pranzo col plato del dia













Finalmente riesce la foto 2+2= 2 bikers + 2 somarelli



Il fondo stradale inizia ad essere malmesso: strano, la mia straprecisa cartina la indicava come strada principale di comunicazione





Forse la mia è una carta stradale che vede nel futuro: questa diventerà una strada di grande comunicazione







Dopo 60 km viene un dubbio legittimo, non ci siamo con la cartina e nemmeno ci aiuta Google Maps. Arriva la conferma di 2 operai che guardando la mappa confermano che siamo proprio in una direzione sbagliata. Non ho ancora capito quale. Non ci resta che tornare indietro.



Per questo ho chiamato questo giorno Il giorno del criceto, che corre e corre ma poi è sempre allo stesso punto.
A Tarata troviamo posto all’Hostal Don Daniel: ci simao solo noi. Appoggimao i bagagli e usciamo a mangiare. Nella piazza centrale troviamo qualcosa



Va a sapere cos’è



Torniamo all’hostal e vediamo la porta chiusa: beh, è normale, sono le 9 di sera e il ristorante non lavora in questo periodo, quindi è stato chiuso l’ingresso. Bussiamo al portone…manca il campanello. Bussa e ribussa: niente tutto buio. Chiama e bussa: nada. Passa della gente e ci fanno cenno di continuare. Iniziamo a valutare l’ipotesi di sfondare la porta. Dopo 20 minuti una signora mi indica l’angolo dell’edificio, poi capisco , la proprietaria e suo marito dormono in una stanza lontna dalla strada. Giro l’angolo e giù pugni e chiama da un'altra porta. Alla fine ci vengono ad aprire. La nostra camera è perfettamente areata, data la presenza di buchi nel tetto di lamiera.



P. si raggomitola nel sacco a pelo, mentre io prendo 3 coperte supplementari, poi decido per la doccia. Bagno all’aperto nel cortile interno e doccia fredda: stavolta è impegnativa perché si vede il vapore del respiro. Procedendo a pezzi, lavo un braccio poi l’altro , una gamba poi l’altra: si anche in mezzo alle gambe procedo uno alla volta. Torno in camera e nudo mi avvolgo in una coperta di lana: perfetto arriva il caldo.

 
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15177569 Inviato: 6 Nov 2014 23:25
 

09-06-14 Lunedì 09-06-14
Per prima cosa un reportage completo sull’Hostal Don Daniel: il buio e il freddo della sera prima non mi avevano consentito lo scatto in presa diretta durante le fasi della doccia.
La scalinata (al buio) che dal 1°piano porta alla zona servizi



La zona servizi: nel caso dobbiater servirvene alla sera, ricordate a sx doccia +bagno a dx solo bagno



Corridoio camere 1° piano



La nostra camera da 4 posti letto



Impianto di areazione presente in ogni camera



L’ingresso principale (e credo unico) del Don Daniel: ricordatevi che dopo le nove di sera vi ci vuole almeno una mezz’oretta di pugni sulla porta per svegliare i proprietari



Per la colazione siamo andati al mercato centrale: la chiesa nella piazza principale di Tarata









Si mangia



Pure la piramide alimentare all’ingresso





La mia colazione



Carne fresca






Ripartiamo per cercare la strada giusta per arrivare a Puno: fuori del paese facciamo un poco di avanti e indietro. Un tassista ci da informazioni opposte a quelle indicate da google maps. In parte ripercorriamo poi il tragitto di ieri ,ma poco fuori città vediamo sulla destra una piccola strada sterrata (trucho). Questa è la deviazione da prendere.





Un contadino ci conferma che questa è la strada giusta: si arriva a Mazo Cruz e poi da lì ricomincia la strada asfaltata che porta a Puno. Poiché è tarda mattinata si può pensare di dormire a Mazo Cruz. Il 10 siamo al lago Titicaca e poi usiamo l’11 per rientrare a Cusco.
La strada non è diversa da altre che ho percorso in Asia Centrale oppure alcuni pezzi della Namibia. Forse mi sono sentito anche troppo sicuro. Ogni tanto ci sono dei pezzi di sola sabbia. La cosa migliore, come vedo fare d aun motociclista locale e da P. è quella di tagliare sempre direttamente per la salita che separa i tornanti. Io però per via della pendenza proprio non me la sento.
Dopo circa 10 km alla velocità di una tartaruga zoppa, facci uno spettacolare volo: si alza la ruota anteriore e patatrac. Assorbo il colpo grazie all’osso del gomito, che però regge. Sono un fantasma bianco di polvere. Mi rimetto in piedi. La moto riparte subito.



Insomma una caduta può anche starci



In un punto in cui la strada viene tagliata da queste scorciatoie, decido di fermarmi, per provare a valutarla: magari con un poco di zig zag riesco a farle anch’io. Da sotto sta arrivando un contadino. Non so come, praticamente da fermo riesco a cadere per la seconda volta. Arriva P. mentre il contadino mi aiuta a rialzarmi chiedendomi come ho fatto a cadere: vacca miseria lo sapessi. Tiro su la moto e però noto che il manubrio è un poco storto.





Ne parlo con P. In pratica per andare dritto devo tenere il manubrio leggermente girato: proprio non me la sento. Il contadino ci dice che mancano 30/40 km per Mazo Cruz e la strada continua così. Francamente mi sento più sicuro a tornare a Tarata, far mettere a posto la moto da un meccanico e poi prendere la strada asfaltata: in pratica rifare il percorso fino a Moquegua, o dove si riesce a d arrivare. Propongo anche a P. che possimao separarci e rivederci poi a Puno: lui ci arriva da “sopra” io da “sotto”. Lo so che lui si sta divertendo come un matto a guidare sullo sterrato e francamente non mi va di rovinargli questa parte del viaggio. Non ci pensa poi molto e facciamo dietro front. Dopo alcuni km incrociamo un motociclista. Da un’occhiata alla moto e prova a rimettere in asse il manubrio, ma bisognerebbe avere gli attrezzi per svitare i fermi del canotto: non è una bicicletta
Mentre rientriamo verso Tarata mi rendo conto che il problema principale nell’andare in vacanza in moto con un'altra persona sta proprio nelle capacità di guida: quando c’è troppa differenza diventa difficile tenere un ritmo di marcia adatto ad entrambi. Bisogna continuamente adattarsi l’uno all’altro: dovendolo fare continuamente ogni giorno per settimane, mi rendo conto che non è semplice. Ovviamente in un gruppo numeroso, la cosa si avvertirebbe meno.
Improvvisamente, e mi vien da ridere, penso anche al famoso detto “Non c’è 2 senza 3”. Vabbè, per oggi ho già dato….si il 2 mica ancora il 3.
Il dio del capitombolo, non è evidentemente sazio delle mie 2 offerte. Però non c’è problema. Stavolta mi si inchioda, slittando la ruota anteriore: parto in avanti, picchio di testa e poi mi ribalto in avanti . Schiena a terra e occhi al cielo: 3° patapunfete.

Sono messo così



Alla fine arriva di nuovo l’asfalto: io ci ho provato



A Tarata il meccanico rimette a posto senza problemi il mio manubrio e già che ci siamo facciamo pulire la catena





Da qui è solo un guidare per arrivare a Moquegua, da qui, Tacna, ci sono 160 km. Non ho pensato a scattare foto, non perché fossimo affrettati, ma forse per il dispiacere di non essere riuscito a percorrere quel maledetto sterrato. Verso sera siamo a Moquegua e torniamo all’hotel El Rey, quello dell’andata. Io esco e cambio dei dollari e prendo delle pillole in farmacia: non possono darmi granchè: ci vorrebbe la ricetta, perciò andare all’ospedale, visita, poi tornare. Ok si tratta di un po’ di mal di gomito e qualche altra ammaccatura. Niente in tutto. Alla sera, in camera, P. avverte una scossa di terremoto, mentre stiamo parlando: io no. Però, poi controlla su internet: vero c’è statala scossa.

Ahh, quasi mi scordavo: il tablet 7” marca Surftab modello Breeze 7.0 da 49 € funziona perfettamente, per connessione internet, skype e backup de dati. Lo consiglio
Link a pagina di Youtube.com
 
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15179251 Inviato: 8 Nov 2014 21:23
 

martedì 10-06-14

Al mattino mi sento decisamente più equilibrato: la capocciata di ieri è uniformemente distribuita sulla testa e la botta al gomito bilancia perfettamente il polpaccio ancora gonfio.
Facciamo colazione, come l’altra volta, dal terminal dei pulmann proprio attaccato al nostro hotel.





La strada che porta a Puno merita: parecchie volte si viaggia oltre i 4000 mt e lungo la strada trovate dei piccoli “poblados”, quindi meno che pueblos: sono in pratica dei piccoli raggruppamenti di case, che fungono da base per le attività lavorative, quali ad esempio la manutenzione delle strade. Come al solito, non ci sono distributori veri e propri, ma punti in cui comprate a litri la benzina o il diesel.
In caso, non dovrebbe essere un problema accordarsi coi locali per rimediare un letto per la notte.





Uno dei poblados di cui vi parlavo: qui abbiamo fatto il rabbocco del serbatoio, in modo da ripartire col pieno. Io quando riesco a passare per posti come questo sono davvero soddisfatto della mia vacanza









Nonostante l’assenza della freccia, a questo cartello svoltate a sinistra





Metto anche qualche foto di riferimento per il percorso



















Magari sto caricando troppe foto, ma personalmente non sono riuscito a selezionare molto: mi piacciono tutte



P. me ne ha parlato spesso delle terme: le abbiamo mancate in Argentina, qui però sarebbe perfetto. Alla fine però non ci vuole andare, anche se gli dico che non c’è problema a fermarci. Probabilmente avrei dovuto immergermi anch’io per convincerlo.



Rimango un poco indietro , ma ormai ci abbiamo fatto l’abitudine a separarci



Come talvolta capita, però, una sosta può rivelarsi un’ottima occasione per una foto o un’incontro inaspettato. Nel mio caso poi ha dello straordinario .
Incontro una motociclista italiana: si avete letto bene. In mezzo alle Ande avviene il più improbabile degli incontri. Da alcuni mesi è in giro per il Sud America, da sola e con la sua moto. Non ricordo il nome della città, ma è del Sud Italia, si chiama Mariarosa. In pratica è stata in quasi tutti i continenti. Nonostante questo non ha un suo sito e nemmeno è collegata a degli sponsor. Dopo due chiacchere, viene fuori che alcuni anni fa aveva provato a partecipare alla trasmissione Donna Avventura: come provato ? Mi verrebbe da dire che si tratti di una candidata ideale, di quelle che dovrebbero sbaragliare la concorrenza alle selezioni. Purtroppo fu scartata, ma non per mancanza di qualità, mi racconta, ma per mancanza di “amicizie e conoscenze”.
Confesso di esserci rimasto un poco male, in quanto da sempre Donna Avventura è uno dei miei punti di riferimento: persone normali (donne in questo caso) che contando unicamente sulle loro forze e capacità di improvvisazione, si spostano attraverso paesi e percorsi incredibili e il più delle volte estremamente pericolosi. Una puntata di Donna Avventura davvero riesce a dare un’idea esatta delle bellezze e delle difficoltà cui si può andare incontro durante un viaggio. Purtroppo per Mariarosa la delusione è stata fortissima e non ha mai più voluto tentare un'altra selezione.



Link a pagina di Donnavventura.com

Nel mio piccolo lascio nel mio report una piccola testimonianza di una di quelle persone incredibili che ogni tanto si ha la fortuna di incontrare durante una vacanza o un viaggio. Un saluto a tutti da parte di Mariarosa

Link a pagina di Youtube.com
 
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15179287 Inviato: 8 Nov 2014 22:34
 

un’ultimo scatto e poi riparto



Riusciamo ad arrivare a Puno sul lago Titicaca con ancora un poco di ore di luce



Ovviamente a questo punto salta la giornata dedicata al lago ed a un eventuale gita in barca. Domani dobbiamo riuscire a rientrare a Cusco se vogliamo poi tentare di visitare Macchu Piccu



Arriviamo al lago e un poliziotto, gentilmente, ci permette di entrare nell’area pedonale spingendo le moto



Più di così non si può andare: al 4à tentativo un gentile signore inglese riesce a scattarci la foto ricordo







Pranziamo…si insomma a tardo pomeriggio: panino al formaggio per P. e trota del lago per me



Io avrei in mente una piccola deviazione per almeno vedere un paesino sulle rive del lago, ma purtroppo, usciti da Puno, ci ferma la polizia. Controllo dei documenti e poi l’inghippo. La placa(targa9 di P. non è quella originale ed in effetti è un poco diversa dalla mia. E via a controllare e ricontrollare: alla fine riusciamo a contattare Alejandro. I documenti della moto erano stati persi e quindi rifatti e autenticati: abbiamo anche la dichiarazione del tribunale. La targa era stata sostituita. Insomma ripartiamo, ma ormai è buio: si va diretti a Juliaca.



Ci arriviamo a sera e iniziamo a cercare un posto per la notte. Seguiamo le indicazioni per il centro. Io vedo improvvisamente una luce che sembra indicare un alloggio devio e P. mi segue. No era un negozio. Faccio per tornare indietro e seguire di nuovo le indicazioni del centro, Lui però tira fuori il cellulare e consulta la mappa. Allora gli vado dietro. Solo che ad un incrocio vedo le luci di un luna park. Lo chiamo e gli faccio cenno di seguirmi e scendo per scattare qualche foto.





Risaliamo in moto: sono davanti, ma poi non mi ritrovo con la direzione, mi sembra di ricordare. Va avanti lui. Poi non mi ricordo bene: siamo arrivati in una piazza abbastanza centrale, con alcuni alberghi. Devo, penso aver detto, se prima di mettere via moto e bagalgi potevamo fare un giretto: qui esplode. Ne ha abbastanza di questi girovagare che penso gli avessero rotto le scatole anche negli altri giorni. Parte. Allora mi metto a seguirlo. Lo perdo di vista, poi lo rivedo a un distributore e lo accosto. Provo a dire qualcosa, ma niente da fare se ne va e allora ritengo inutile seguirlo di nuovo. Fortunatamente la sera prima avevo cambiato 100$. Domani rientrerò per conto mio a Cusco e al massimo vado a macchu Piccu e poi magari lo rivedrò in aeroporto.
Trovo un ospedaje decisamente di mio gusto: stanza singola a poco meno di 2 $, con cortile interno e doccia calda esterna alla stanza: non ci sarebbe stato posto.



Faccio la doccia un giretto, la spesa al supermercato poi rientro, mangio e salvo le foto

 
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15179387 Inviato: 9 Nov 2014 2:12
 

Grande Mariarosa....!!!! 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif
 
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15180428 Inviato: 10 Nov 2014 13:57
 

JO74 ha scritto:
Grande Mariarosa....!!!! 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif


che idolo Momi....

io non tralascerei nemmeno:

"Al mattino mi sento decisamente più equilibrato: la capocciata di ieri è uniformemente distribuita sulla testa e la botta al gomito bilancia perfettamente il polpaccio ancora gonfio."

idolo assoluto
 
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15180483 Inviato: 10 Nov 2014 14:36
 

bailystic ha scritto:
JO74 ha scritto:
Grande Mariarosa....!!!! 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif


che idolo Momi....

io non tralascerei nemmeno:

"Al mattino mi sento decisamente più equilibrato: la capocciata di ieri è uniformemente distribuita sulla testa e la botta al gomito bilancia perfettamente il polpaccio ancora gonfio."

idolo assoluto


Spero in futuro di avere più highlight del tipo Mariarosa, che capocciate e botte assortite
 
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15185332 Inviato: 15 Nov 2014 14:31
 

Ho dei problemi col mio sito di hosting
Continuo usandone un altro Igmur, però se qualcuno lo usa, mi può spiegare meglio il limite di carico di 225 foto per l'account free ?
Grazie

Mercoledì 11-06-14



Al mattino mi alzo abbastanza presto, effettuo il cambio pigiama – vestiti, poi per cambiare le idee esco dalla camera: non c’è abbastanza spazio per fare entrambe le cose



La reception







Ben prima delle 8 parto, inutile mettersi ad aspettare P. : se gli è passata o mi trova lui o si fa trovare. Buona la seconda. Si deve essere alzato davvero presto, infatti fuori del paese lo vedo a bordo strada. Mi fermo e lo guardo : “ Allora –mi dice-andiamo a Cusco”. Gli faccio un cenno con la testa e riparto. Tanto lui va più veloce e comunque c’è una sola strada, avremo modo di rincontrarci.












Qui mi ero fermato per uno snack e vedo P. che passa





I grandi spazi ai lati della strada, devo dire, mi falsano un poco la percezione della quota a cui mi trovo. Infatti, al confine delle 2 regioni di Puno e Cusco, il cartello indica 4335 mt










Verso fine mattinata una fantastica occasione per fermarsi a fare una foto…che poi dai si può sempre trovare, almeno nel mio caso







Un mercato bestiame penso subito. Poi però vedo una persona con un microfono e anche una telecamera. Oltre alla compra vendita si sta anche svolgendo una gara di mungitura: il target è 8 litri in 8 minuti. Non ho poi capito se era il limite da raggiungere o il quantitativo minimo per la qualifica.






La strada iniza a scendere e verso il primo pomeriggio, attraversando una città, vedo P. fermo sulla destra che mi fa un cenno. Mi fermo. Ha comprato del pane. Decidiamo il da farsi. Tutti e due siamo d’accordo sul fatto che in un modo o nell’altro dobbiamo riuscire a d andare a Macchu Piccu. Perciàò è tutto abbastanza chiaro: rientriamo, cerchiamo subito biglietti d’ingresso e trasporti per il sito archeologico e poi riportiamo le moto a fine pomeriggio.






Mi rendo conto che Cusco è davvero grande, perché stavolta la attraversiamo tutta per arrivare alla città vecchia. Subito una foto ricordo dell’arrivo: si sta anche svolgendo una chiassosa e coloratissima festa in città.






Per dormire ci appoggiamo ad un ostello nella stessa strada del noleggio moto, però diverso da quello dell’arrivo. Qui c’è anche una persona di un agenzia viaggi che organizza la visita in un giorno a Cusco. Costa 200 $ a testa. Il biglietto d’ingresso al sito archeologico si può tranquillamente comprare on line, ma bisogna farlo con almeno uno o due mesi di anticipo, in bassa stagione. In alta stagione iniziano le prenotazioni anche 5 o 6 mesi prima. Avevamo tentato i primi giorni, ma avevamo sempre trovato delle difficoltà di connessione.
Macchu Piccu ha un limite giornaliero di ingressi di 2500 persone. Inoltre esite anche la “battaglia” per poter ammirare il sito dall vetta del Wayna Picchu , posta 400 metri più in alto della cittadella. Per salire in cima, ci sono disponibili 400 posti al mattino alle 7,00 e altri 400 alle 11,00. Questa possibilità era chiusa per noi: nessun problema data la bassa stagione per il biglietto d’ingresso, per Wayna Picchu i biglietti erano finiti già da tempo. Pazienza, anche per il fatto che la cosa non mi interessava più di tanto: tanto quando racconterete di essere stati in Perù, siate certi che prima o poi lo troverete quello che oltre che a Macchu Piccu è riuscito a salire sulla vetta. Se poi è di quelli che considerano questa vista l’assoluto imperdibile del Perù, mettetevi il cuore in pace: anzi giocate d’anticipo complimentandovi per l’impresa a lui riuscita e da voi fallita.

Prima di riportare le moto facciamo un ultimo giretto fino ad un sito archeologico poco sopra a Cusco








Dopo io e P. ci separiamo e io vado a caccia di souvenir: solito miscuglio di magneti accendini bicchierini e un paio di magliette. Dopo alcuni acquisti al mercato, un poliziotto mi indica un centro che vende proprio solamente souvenir: il Mercado Artesanal de Productores, il “Inti Paqarek”: qui trovate tutto quello che vi può servire. Un’oggetto insolito sono stati dei guanti da forno.










Ci ritroviamo per restituire le moto: io devo pagare per i danni della mia moto. Questo è un extra che date le mie capacità di guida dovrò sempre mettere in conto.






Dopo concludiamo l’acquisto dei biglietti per Macchu Piccu: ci vengono a prendere davanti all’ostello alle 3,30 del mattino. Alla fine sono 195 $ a testa= pulman+treno+ingrsso al sito con visita guidata.

Alla sera ceniamo con una pizza e poi compriamo qualcosa per preparare dei panini per Macchu Piccu






Questo è un gruppo di ragazzi di fede cattolica impegnati in una missione in Perù: sono degli Stati Uniti e prima di rientrare andranno a visitare Macchu Piccu.

 
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15188027 Inviato: 18 Nov 2014 18:20
 

Grande Momi,ovviamente,dopo l'India,sto prendendo appunti per il Sudamerica.
 
15188048
15188048 Inviato: 18 Nov 2014 18:41
 

atipico ha scritto:
Grande Momi,ovviamente,dopo l'India,sto prendendo appunti per il Sudamerica.


Esatto i mieri report sono sempre utilissimi: dove non mangiare, dove non dormire, dove non passare ecc... 0509_si_picchiano.gif
 
15191813
15191813 Inviato: 23 Nov 2014 1:11
 

12/06/14-giovedì



La gita a Cusco inizia verso le 3.30 am, perciò ci siamo alzati alle 3.00. La reception ci aveva lasciato 2 buste per il caffè. Prendiamo i panini e una bottiglia d’acqua.
Un pulmino da 9 ci porterà da Cusco a Ollantaytambo, circa 75 km e qui potremo prendere il treno per Aguas Calientes: qui trovate dei bus che per 10$ vi portano a Macchu Piccu, oppure vi sorbite un’oretta a piedi.
Io vorrei (perlomeno ci provo) sgombrare il campo dalle innumerevoli leggende metropolitane che ho letto e ascoltato sul percorso Cusco-Macchu Piccu.
Se prenotate per tempo, non avete alcun bisogno di un agenzia.
Dal sito del governo peruviano Machupicchu.gob.pe dedicato potete comprare in anticipo il biglietto: armatevi di pazienza, il sito non funziona benissimo, inoltre tenete conto che a Macchu Piccu sono consentiti 2500 ingressi al giorno e in alta stagione i biglietti sono prenotati anche mesi prima. Se poi volete fare la salita sulla vetta di Wayna Picchu, che sovrasta la città di Macchu Piccu, c’è posto per 400 persone alle 7,00 am e altre 400 alle 11,00 am.
Dal sito Incarail.com potete comprare i biglietti ferroviari per le tratte Cusco Ollantaytambo Aguas Calientes.
Se avete un mezzo vostro da Cusco potete raggiungere Ollantaytambo.
Tutto qui. I biglietti del treno, anche scegliendo la classe economy costano un botto: è qui la spesa. Cosa fanno le agenzie di viaggio di Cusco ? Organizzano dei pulmini da Cusco a Ollantaytambo ad un costo paragonabile o leggermente inferiore a quello del biglietto del treno : per il turista è leggermente conveniente, loro incassano con un viaggio a/r 9 tariffe come il treno.
Immagino che mescolandosi ai locali sia possibile salire sui mezzi che portano le persone al lavoro ad Agua Calientes, però bisogna avere tempo per informarsi.
Nel caso vogliate tentare all’Indiana Jones cercate informazioni sul forum della Lonely Planet e li troverete migliaia di suggerimenti su come raggiungere nella maniera più economica Macchu Piccu. Io e P. avevamo a disposizione un’oretta il giorno prima: 200$ e amen. La visita a Macchu Piccu li vale tutti, almeno per me.

Ore 3.30
Questo è il pulmino che trasportava il gruppo di ragazzi degli Stati Uniti



Gli autisti vanno a fionda, sia all’andata che al ritorno: mettetevi il cuore in pace: nebbia, tornanti, centri abitati, traffico o strada libera: insomma un tocco d’Italia nel lontano Perù.

Arriviamo alla stazione di Ollantaytambo







Avendo il biglietto per la economy class vi spetta un caffè e una bustina di snack





Il percorso in treno è davvero piacevole, però io ho scattato delle foto davvero scarse dai finestrini: prima o poi dovrò impratichirmi con la modalità automatica della macchina fotografica





Aguas Calientes





Il biglietto del bus fino all’ingresso costa 10$: non cambiano e bisogna avere i soldi contati. Il mio biglietto da 100 $ non lo accettano alla biglietteria. Rimedia P. prelevando dal bancomat la somma in soles.

Siamo all’ingresso e aspettiamo la nostra guida: ahh già, nel biglietto è compresa anche una visita guidata di 2 ore in inglese.





Probabilmente all’inizio, più che le rovine della città, colpisce il paesaggio che la circonda. Man mano che però girerete per Macchu Piccu riuscirete a comprendere quale incredibile mescolanza sia stata realizzata dalgi Inca fra città e territorio. Io, dopo 3 ore ho iniziato a guardare l’insieme delle due cose: questa però è la mia impressione





La nostra guida



















Macchu Piccu si trova circa a 2500 mt di altitudine ed io non riesco proprio ad immaginare il costo di vite umane necessario ad edificarla e poi assicurarne il funzionamento: viveri, pulizia ecc… Del resto è un pensiero che può venire in mente per qualunque monumento fino purtroppo ai giorni nostri, magari legato ad altre opere: la condizione di quasi schiavitù degli operai impiegati in Qatar per i mondiali del 2022 è terribilmente attuale.









Provate ad osservare la montagna dello sfondo e noterete come ricordi il profilo di un volto umano, con un grosso nasone







Questi nimali vengono allevati per tenere tosato il prato









Questa è l’entrata per l’ascensione alla vetta che sovrasta la città





Il mio gruppo alla fine della visita guidata






Potete provare a schiacciare un pisolino, ma i sorveglianti, se vi beccano, vi faranno alzare







Questo è uno dei punti più interessanti della città il gruppo del Condor, monumento sacrale dedicato a questo volatile



La testa



Nel primo pomeriggio ho trovato un punto rialzato, da cui ho subito visto davvero questo insieme della città e della natura che la circonda: ho passato un’oretta ad ammirare il tutto, volata via.



Dopo, io e P. abbiamo iniziato ad avviarci verso l’uscita. Per raggiungere Aguas Calientes, stavolta, invece del bus, abbiamo percorso a piedi la strada che tagliando i tornanti vi riporta in basso







Anche il campeggio



Ad Aguas calientes abbiamo incontrato nuovamente le due coppie di motociclisti brasiliani incrociati a Paso Jama: con le moto erano arrivati fino a Ollantaytambo e poi avevano preso il treno. Ovviamente esiste la strada fino a qui, ma non sapevano se era possibile percorrerla col proprio mezzo.





Io sono poi rimasto un poco al mercato locale a guardare un pezzo di una partita dei mondiali.



Verso sera avevamo il treno per il rientro e nell’attesa io ho rimpinguato la mia scorta di souvenir.

Quando si è fatto buio mi sono poi fermato un poco con un gruppo di bambini e gli ho costruito un paio di barchette di carta.



Anche una specie di fortino



Giocavano anche a tirarsi la sabbia tra di loro, ma gli ho mostrato che era molto più divertente lanciarla sui turisti sottostanti, tanto col buio non potevano vederci



Link a pagina di Youtube.com

ripreso il treno siamo poi tornati sul pulmino che, con lo stesso stile di guida dell’andata ci ha riportato verso le 11 di sera a Cusco.
All’ostello abbiamo finito di preparare i bagagli per il giorno dopo.



13-06-14 venerdì

Purtroppo arriva sempre l’ultimo giorno della vacanza: nel nostro caso sarà una giornata e mezza di voli e scali negli areoporti

A livello di packaging, ho verificato all’aeroporto di Cusco, di aver comunque raggiunto un’ottimo livello, pur avendo a disposizione solamente dei sacchi del pattume e del nastro adesivo.



L’imbarco per Lima



Dato che avevamo alcune ore di sosta a Lima, abbiamo depositato i bagagli e siamo usciti dall’aeroporto. Alla fine abbiamo trovato un mercato e abbiamo passato velocemente il tempo













Sfruttando una bottiglietta di plastica P. ha comprato una salsa piccantissima per il nostro amico il Villano che all’andata ci aveva accompagnato all’aeroporto



In aeroporto col wifi mi sono letto le ultime news di un forum di motociclismo



Il bar è proprio di fronte a Starbucks, c’è sempre posto e riuscite ad usare il wifi di Starbuks senza dover aspettare li un posto libero





Chiudo il report con uno scatto all’aeroporto di Amsterdam, dove sono anche riuscito a farmi la doccia



Perdonate la narrazione a singhiozzo, ma sono rimasto impelagato col lavoro in questi giorni. Appena possibile caricherò le foto scomparse su Igmur, riscrivendo i post precedenti.
Grazie per il tempo passato a leggere questo mio report e se avete delle domande, sarà un piacere rispondervi.
Buona strada a tutti
Momi
 
15193273
15193273 Inviato: 24 Nov 2014 21:51
 

Ottimo viaggio ed ottimo pure il relativo report.
Momi, anche questa non ti sei smentito...
Complimenti... eusa_clap.gif eusa_clap.gif
 
15194875
15194875 Inviato: 26 Nov 2014 15:17
 

Momi,alla fine come giudichi il viaggio in comune col tuo compare? Al netto dei bei luoghi visitati è stato uno sbattimento stare dietro alle esigenze di un altro,tanti gli scazzi o era meglio andare da solo?
 
15194953
15194953 Inviato: 26 Nov 2014 16:55
 

atipico ha scritto:
Momi,alla fine come giudichi il viaggio in comune col tuo compare? Al netto dei bei luoghi visitati è stato uno sbattimento stare dietro alle esigenze di un altro,tanti gli scazzi o era meglio andare da solo?


Mi sono fatto questa idea
Farei una fifferenza fra lo spostarsi in 2/3 e un gruppo numeroso

Con un gruppo numeroso(non ho però questa esperienza) credo che la convivenza sia molto più semplice. Se non ti trovi bene con una o più persone, ce ne sono altre. pesono meno le differenti capacità di guida: medie e velocità per forza si livellano verso il basso.

In 2 (anche 3 credo) è più difficile, ma solo per un motivo: si fanno sentire le capacità tecniche del singolo. Nel mio caso, io, la tartaruga con la mania delle foto, ero opposto a P., che è in grado di viaggiare più spedito e ne scatta una ogni tanto di foto. Alla fine ci sono molte soste per aspettarsi, più che per necessità reali. Inoltre si sta assieme 24/24 h e magari per 10-14 giorni si passa sopra a tutto, per periodi più lunghi può essere difficoltoso adattarsi (lo devi fare ogni giorno) ad esigenze diverse. Diciamo però che la vacanza , quindi paesaggi, strade, persone cibo, monumenti ecc... per quello che mi ha permesso di vedere mi fa risultare difficile trovare dei motivi di sbattimento: penso sempre alle Ande.
 
15259636
15259636 Inviato: 18 Feb 2015 11:05
 

grandissimo momi-jones!
questa volta sono arrivato decisamente in ritardo a leggere il tuo report ma è stata veramente una bellissima sorpresa aver aperto il forum ed aver trovato, finalmente, quello che in assoluto è per me l'vento motociclistico annuale 0509_doppio_ok.gif

peccato che nella prima pagina mancavano quasi tutte le foto, spero di poterle vedere presto

mi dispiace delle cadute e degli scazzi con il compagno di viaggio, ma sono sicuro che non hanno inciso più di tanto sul viaggio e sulla soddisfazione finale

da parte mia un grandissimo grazie per il resoconto e le numerose foto (alla faccia di P 0509_pernacchia.gif )

doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
15259702
15259702 Inviato: 18 Feb 2015 12:27
 

marcom5 ha scritto:
grandissimo momi-jones!
questa volta sono arrivato decisamente in ritardo a leggere il tuo report ma è stata veramente una bellissima sorpresa aver aperto il forum ed aver trovato, finalmente, quello che in assoluto è per me l'vento motociclistico annuale 0509_doppio_ok.gif

peccato che nella prima pagina mancavano quasi tutte le foto, spero di poterle vedere presto

mi dispiace delle cadute e degli scazzi con il compagno di viaggio, ma sono sicuro che non hanno inciso più di tanto sul viaggio e sulla soddisfazione finale

da parte mia un grandissimo grazie per il resoconto e le numerose foto (alla faccia di P 0509_pernacchia.gif )

doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif


Ho provveduto a "riparare" il report in tutti i forum in cui l'ho pubblicato, ad eccezione di questo, perchè per ogni post da modificare, trascorse 72 ore (credo) è necessario richiedere l'autorizzazione degli amministratori, spiegando il motivo della modifica.
Sinceramente la trovo una regola astrusa: io però non ho tempo di mettermi a richiedere tutte le autorizzazioni per modificare i post.
Ti lascio il link ad uno dei forum dove il tutto è stato debitamente restaurato doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp.gif

Link a pagina di Suzukidr350.biz
 
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