gimmi61 ha scritto:
Mah.. non capisco di che cosa stiamo parlando.
Limitiamo l'analisi ai tornanti a destra, immagino. Per farli bene a sinistra, sei tutto sula destra e quindi a posto. Bene. Poniamo di essere in avvicinamento ad un tornante a destra e di iniziare la frenata una trentina di metri prima della curva, per comodità. Siamo completamente contromano. Chi mi spiega dove sta il pericolo, posto che la strada sia sgombra? Perchè leggo così tanti interventi che criminalizzano lo stare nell'altra corsia per principio?? Mettiamo che una macchina stia scendendo dall'altra parte. Per veloce che l'automobilista affronti il tornante, sarà sui 40 km/h a ruote fischianti... cioè 11 metri al secondo, ma mettiamo anche 12, 14, no fa differenza. Certo non ne fa 30 o 50, no?
Se io punto lo sguardo sulla curva, vedrò, mal che vada, almeno a metà della stessa. Se vedo un'auto, non faccio altro che spostarmi nella mia carreggiata e abortire la traiettoria pensata. Ed è facile farlo, a meno che io non stia tirando la staccata tipo Bayliss alla prima variante di Monza, e allora si che sono un idiota senza se e senza ma. Devo SEMPRE avere tutto il tempo di rientrare senza correre rischi e farli correre, questo è il punto. Non è pericoloso stare contromano di per sè, ma farlo quando non hai l'assoluta certezza di avere un campo visivo sufficiente e spazio per rientrare.
Quindi, in pratica e tornando al nostro tornante alpino, faccio la traiettoria migliore, sempre con lo sguardo puntato il più in là possibile e pronto a rientrare immediatamente nella mia carreggiata qualora vedessi arrivare qualcuno.
Se la velocità è tale da poter permettere, in qualsiasi momento, di avere tutto il tempo di rientrare senza correre rischi e quindi di percorrere il tornante facendo una traiettoria per lo meno "strana", non capisco a cosa serva stare contromano.
Poi, anche io, nei tornanti che hanno completa visibilità, cioè dove si riesce a vedere anche un pezzo di rettilineo successivo, sto contromano.