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Allenarsi alla Paura: il panico nelle emergenze
Scritto da hanno - Pubblicato 04/04/2011 17:10
Il panico che ci coglie nel momento dell'emergenza: alcuni consigli per imparare ad affrontarlo razionalmente


Eviti un’auto che si prende la precedenza che non ha, improvvisamente non distingui più tra freno, acceleratore e frizione: e centri il traffico in senso opposto.

Nell’emergenza non è che scompaia di colpo tutta l’esperienza accumulata: è che alla guida si siede il tuo peggior nemico: la paura.

Guidare e Pensare - Dedicato a motociclope. Strane cose accadono nel momento dell’emergenza, del panico...

Spesso la caduta o l’incidente non sono dovuti a particolari eventi: questi non hanno fatto altro che accendere la paura; ed è lei che fa il vero errore, lai che siede al posto di guida.

Di solito alla paura non segue un unico errore ma tutta una stretta concatenazione di eventi a cascata, semplicemente "avviati" dal panico. E l’evento-grilletto può essere qualunque cosa, può arrivare dall’esterno o essere evocato da sé stessi: un’auto che sbanda, una svolta a sinistra assassina, la classica (più frequente del pensabile) macchia di gasolio o semplicemente l’errore di valutazione della strada: la curva così dolce che chiude di colpo – e tu sei troppo veloce. Le possibilità di spaventarsi sono infinite.

Tra i molti incidenti evitabili, sono la maggioranza quelli in cui il panico ha giocato il ruolo decisivo: senza di esso, solo in seguito alle premesse oggettive del problema, il motociclista sarebbe uscito indenne. Il vero nemico è la paura.

Il motociclista mediamente allenato sta in stretto rapporto con la sua moto; ci sono un sacco di feedback attivati e consolidati tra moto e uomo, senza che quest’ultimo ne abbia coscienza, schemi comportamentali finemente aggiustati ed acquisiti a prezzo di una lunga esperienza che in un solo istante scompaiono: quando ci spaventiamo...

Da ciò nascono conseguenze anche peggiori di quanto possa sembrare a prima vista. Intervengono modificazioni fisiche che riguardano anzitutto le funzioni vegetative: frequenza cardiaca alle stelle, contratture muscolari, mani artigliate alle manopole, incapaci di scegliere l’unico - magari banale – gesto di salvezza, denti e labbra serrati allo spasimo, visione annebbiata.

Sfogliamo il Dizionario di psicologia: "Il panico è un’emozione spiacevole, che si verifica in risposta ad un evento improvviso e sorprendente, vissuto come minaccioso ma non necessariamente reale né di per sé portatore di conseguenze."

Come dominarle? Poiché si tratta di emozioni, difficilmente la volontà ed il raziocinio possono intervenire. Importanti sono le tre condizioni menzionate: improvviso, sorprendente, minaccioso.

Su quale aspetto abbiamo il maggior potere? in altre parole: quale delle tre condizioni può essere rimossa dal nostro intelletto?
Sottolineando che occorrono tutte tre le condizioni per scatenare la paura scopriamo che proprio qui sta la chiave per tentare una strategia di vittoria; infatti, riuscendo ad eliminare almeno una delle tre condizioni, si ricade nel ben più gestibile ambito dei semplici stimoli cui una risposta ordinaria è già sufficiente.

Improvviso da solo non basta (accadono migliaia di imprevisti che non ci spaventano minimamente) ma su questo aspetto siamo abbastanza impotenti, né possiamo interpretare come non-minaccioso un TIR contromano, qualcosa che il nostro sangue ci dice che lo è.

Dunque focalizziamoci sull’aspetto della sorpresa: sembrerà banale ma essere "preparati a tutto" elimina subito questo fattore, poiché qualcosa di improvviso avverrà sempre ma, non essendo inatteso, non ci spaventerà. Effetto collaterale positivo sarà che ciò che abbiamo governato molte volte ci sarà così familiare che non verrà più vissuto neppure come minaccioso, come qualcosa di totalmente sconosciuto. Infatti, il motociclista esperto si spaventa assai di rado, poiché sempre meno saranno gli eventi vissuti come minacce.

Questo è anche il motivo che conferisce utilità se non indispensabilità ai corsi di guida: frenare violentemente a velocità crescenti, anzi, esagerare volutamente con i freni per provocare il bloccaggio delle ruote (Santo Abs, proteggici...), frenare in curva, inclinati al massimo, evitare ostacoli a qualsiasi velocità, sono esercizi che fatti e ripetuti sotto il controllo di un istruttore competente possono minimizzare (MAI eliminare!) i fattori di rischio. E la quantità di rischio, pur rimanendo elevata, si riduce relativamente presto con l’esercizio e, dunque, la situazione perde rapidamente gran parte della minacciosità.

Va detto anche che, sebbene esistano situazioni troppo pericolose per scegliere deliberatamente di sfidarle a scopo di apprendimento (qualcuno ha in programma di allenarsi a attraversare i binari con la Freccia Rossa in transito?), anche in questi casi c’è la possibilità di aumentare le nostre chances di cavarcela.

Un buon training mentale, da farsi in assoluto relax, può aiutare a costruire una sequenza di gesti che affronta, combatte e vince il meccanismo che scatena il panico. Infatti l’arma più forte di cui disponiamo è sotto il casco, tra un orecchio e l’altro: senza avventurarsi nella situazione reale, se questa fosse troppo (oggettivamente) pericolosa.

Pensiamo a situazioni assi delicate – olio o ghiaia in curva, intenso traffico in senso opposto: il training deve portare a resistere sempre in piega, anche oltre quello che pare il limite ragionevole: se guida il panico NON stiamo ragionando - oltretutto la moto ne sa più di noi e, di solito, passerà oltre senza fare, è il caso di dirlo, una piega – e MAI toccare i freni o cercare di allargare la curva.

Mi sento autorizzato a spingere tutti i colleghi, soprattutto i più inesperti, ad allenarsi quando e dove possibile e immaginarsi le situazioni più spinose. Ogni rischio che si è già dominato porta sicurezza – ma senza mai esagerare.

Lamps
 

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Re: Allenarsi alla Paura
Commento di: pazuto il 04-04-2011 17:34
uno dei modi per allenarsi per queste emergenze è circolare con scarsa aderenza.
questo si verifica in fuoristrada.
ti abitui ad affrontare situazioni come scodate, sgommate, perdite di aderenza davanti e dietro, che poi in strada ti aiuteranno moltissimo.
la prima volta che ho aperto troppo in uscita ed ho fatto una derapata, mi sono fermato cinque minuti a fumare una sigaretta.
adesso la derapata la provoco volontariamente.
Re: Allenarsi alla Paura
Commento di: razzamaus il 04-04-2011 19:56
Signori miei, inizio ad avere brividi di freddo lungo la schiena...cosa sta succedendo? Questo é il terzo articolo di seguito che, con ottime e precise argomentazioni, espone gli infiniti rischi che il motociclista affronta ogni volta che le nostre ruote affrontano l'asfalto... La primavera ci sveglia dal lungo letargo e ci accorgiamo che nulla é cambiato, che buche, brecciolino, schifezze varie e cornutoni su quattro o più ruote ci sono sempre, anzi, più di prima....
Ho fatto per anni il volontario nel 118, raccogliendo motociclisti o pezzi di motociclisti in una serie impressionante di incidenti in cui tavolta la caduta più banale si é trasformata in una tragedia...
Due sono le strade da seguire; per prima cosa collegare, come ben dice hanno, il nostro cervello alla mano che apre il gas ( se mi posso permettere leggo anche qui troppi topic dove si racconta di velocità e comportamenti...così così...), poi esercitare una seria e coscente pressione verso il mondo politico, di qualsiasi colore purchè ci dia ascolto, affinchè la disastrosa situazione di strade, traffico ed educazione alla guida sicura raggiungano livelli europei...
Io ho un sogno... diceva qualcuno meglio di me...
Re: Allenarsi alla Paura
Commento di: motociclope il 05-04-2011 06:27
Giò, grazie. . . . per la dedica, che apprezzo, e che mi fa onore, visto chi è Lo scrivente. La paura. . . . la paura o ci paralizza o ci fa fare cose impensabili, inaudite. Ci fa regire d'istinto, annusare il pericolo, "sentire" lo sbaglio, altrui, prorprio, parlare nel casco, chiudere il gas prima di una curva, la curva del "presentimento", mi è capitato con Fabio-Kowalski, ci fa riflettere su quanto siamo invulnerabili. . . . ma è anche, come dice Giò un nemico, il primo nemico dell'Uomo di Cobnoscenza, diceva Don Juan. La paura è il primo nemico da sconfiggere. Il secondo, è la lucidità mentale, quella che Ti fa tirere tanto dici sono, bravo, "vedo" la strada, sono perfetto, piego, impenno, ho la padronanza del mezzo. . . . secondo nemico. . . . la lucidità mentale. . . . che magari Ti fa scordare l'imprevisto. Allora, con la maturità salta fuori che "hai tirato, le hai fatte, sei andato forte, hai alzato pure il retrotreno qualche volta, sei tornato a casa che steso sul divano, stanco, chiudevi gli occhi e guidavi ancora la moto, da tante curve che hai fatto. . . . bene. Bravo. Ma basta. Ora è meglio darsi una bella calmata e avere una SANA paura. Non quella che Ti blocca, no, mai, quella è il nemico. Quella che che tiene aperta la vena del cervello e magari ti dice "oh, chiudi due millimetri. Tanto pieghi e Ti diverti lo stesso. E arrivi. E a casa, sono più contenti. . . .
Re: Allenarsi alla Paura
Commento di: peravallo il 05-04-2011 18:47
Ti vorrei far sentire il mio applauso e speriamo che tutto migliori sia la nistra testa che le strade ma soprattutto la testa degli automobilisti...
Re: Allenarsi alla Paura
Commento di: Jay_74 il 05-04-2011 23:24
Belle parole che ho letto con molta attenzione, soprattutto perchè mi ritengo un motociclista alle prime armi... e già mi è capitato per due volte di vivere il panico. Quello che ti fa sbagliare, quello che ti annebbia il cervello per quel secondo interminabile.
L'evento che più mi ha colpito fino ad ora è stato un tornatino preso male. Allargo troppo la traiettoria e mi rendo conto che sto andando sullo sporco e sul guard rail.
PANICO... e il panico mi fa guardare verso l'esterno, verso quello che pensavo sarebbe stato il mio punto di impatto.
Eppure sapevo che la moto poteva piegare ancora di più e chiudere la curva.
Sapevo che la moto va dove si guarda, per cui avrei dovuto puntare verso l'interno della curva. Ma io niente, guardavo impietrito lo sporco e il guard rail.

Fortunatamente la moto non ne voleva sapere di fare una brutta fine e appena le gomme hanno ritrovato grip, mi ha ributtato all'interno della curva, sano e salvo (anche se dal video che stavo facendo sembra che abbia urtato il guard rail).

Quindi un paio di secondi di panico mi potevano costare caro.
Però senza l'esperienza non è facile mantenere i nervi saldi.
A me forse ha salvato il fatto di non aver frenato con l'anteriore (e qui ringrazio tutti voi del Tinga: mi sono fatto il lavaggio del cervello a non usare il freno anteriore in situazioni di scarsa aderenza), ma penso di aver avuto tanta, tanta fortuna.

Insistete sempre su questi argomenti, perchè è vero che la moto è fatta di sensazioni adrenaliniche, di pieghe, di accelerazioni, ma ci sono dei pericoli che non vanno mai, mai sottovalutati, e dobbiamo tenerli sempre ben presenti.
Re: Allenarsi alla Paura
Commento di: hanno il 06-04-2011 13:48
Insistiamo, sicuro... ma insisti anche tu e insisti con tutti quelli che incontri.

Se lo trovo, metto in rete un adesivo che distribuiva un Motoclub di Béziérs (Francia). Una scritta semplice: <SOI PARANO>, sii paranoico, prevedi sempre il peggio...

Auguroni ad un motociclista alle prime armi che a queste cose ci pensa...

Lamps
J
Re: Allenarsi alla Paura
Commento di: alaskina il 06-04-2011 15:10
Johann, complimenti!!

paura e panico, due parole forti

non è facile allenarsi al panico, non ho mai avuto panico perchè, forse, non ho mai avuto paura, ma adesso il panico anche per me esiste perchè esistono delle paure che ahimè a volte sono solo immaginarie

lamps
Re: Allenarsi alla Paura
Commento di: GinoPistone il 06-04-2011 20:21
bell'articolo,
posso risottolineare due "allenamenti" banali ma fattibili in sella e che possono risolvere un'ottima % di problemi??
Da 0 a 100 a gas aperto sperimentano tutti, neofiti in particolare. Trovatevi un posto dove provare a fare da .. 100 a 0, nel minor spazio possibile. Vi sorprenderete quanto si puo' migliorare imparando il modo giusto di frenare a tutta, non solo "staccare".
L'altro e' il solito consiglio, guardare nel posto giusto, "allenarsi alla paura" cercando di guardare la meta' della strada libera e non quella invasa dall'ostacolo, la linea giusta e non il guardrail eccecc
ciao G
Re: Allenarsi alla Paura
Commento di: rossouno il 07-04-2011 13:25
L'argomento è interessante ed è utile fare tesoro degli spunti "pedagocici" dell'articolo e delle varie risposte pervenute. Il panico coinvolge la chimica del nostro cervello inducendoci a prendere dei percorsi comportamentali automatici (istintivi) di autoprotezione. Le capacità cognitive lasciano il posto alla reazione immediata, secondo schemi primordiali. Solo che ai primordi non avevamo una moto tra le mani e dunque una reazione non controllata è quasi sempre fonte di guai. Come in molti hanno detto, bisogna allenarsi a gestire le situazioni. Aggiungo: bisogna allenarsi a prevedere i rischi e a tenere sempre a mente (per quanto possibile) un piano B, nel caso ci fosse un'auto ferma dietro alla curva cieca o se un pedone sbucasse da dietro all'autobus in fermata. "Guida difensiva" dunque.

Tornando al panico, bisogna periodicamente rinnovare in noi stessi e nei nostri amici motociclisti non la "paura" ma la "consapevolezza" del rischio. Un po' come i brutti sogni che esorcizzano le nostre paure profonde, bisogna vedere in anticipo ciò che di male può succedere quando siamo alla guida. Questo non toglie il gusto di andare in moto ma a volte ha il pregio di farci tornare a casa.

Lamps!
Re: Allenarsi alla Paura
Commento di: hanno il 07-04-2011 13:54
Il tuo commento è esattamente ciò che volevo si accendesse: cioé che emergessero suggerimenti e scambi di esperienze tra tutti noi... a cosa serviva, se no, prendere (idealmente) la penna e pontificare ?

Grazie, rossouno, spero che tutti riflettiamo seramente su quello che hai scritto.

J
Re: Allenarsi alla Paura
Commento di: jorgos il 07-04-2011 15:46
Sante parole!!! Posso aggiungere che anche e soprattutto nella subacquea l'importanza di mantenere la calma e risolvere il problema dove stà, con freddezza è essenziale, e devo dire che è una palestra eccellente per allenarsi alla ............ freddezza, perchè è di questo che si parla
Re: Allenarsi alla Paura
Commento di: hanno il 07-04-2011 18:57
...sarò scemo ma non ho saputo resistere...

...palestra eccellente per allenarsi alla freddezza... soprattutto se le immersioni le fai in un lago, no ?

Comunque, hai centrato il punto. Grazie.

J
Commento di: JO74 il 20-04-2011 23:40
Quanta verità e quanta saggezza nelle tue parole...
Complimenti Hanno...!!
lamps