ferdy ha scritto:
La motocicletta, un tempo unico mezzo di locomozione per chi non aveva molti soldi per comperarsi un automobile, da qualche decennio a questa parte, e divenuto un mezzo di lusso per pochi. Questo non lo si deve tanto al mercato motociclistico ma per tutto quello che ci gira intorno, specie i costi di manutenzione e ricambi in genere che, a parità di pezzo e tempi di lavoro, a volte raggiungono cifre del doppio rispetto a quelli dell'auto.
Così quando ho acquistato la mia moto, per prima cosa, mi sono fatto prestare il manuale di officina dal mio amico meccanico fotocopiandolo e poi fatto un piccolo investimento in chiavi, iniziando a metterci le mani da me, in principio con difficoltà ma crescendo l'esperienza, oggi, mi ritrovo a fare un tagliando completo in circa un'ora.
Certo, per cose più grosse mi rivolgo sempre all'officina autorizzata ma per fortuna ho percorso quasi 190.000 kilometri senza nessun problema, rispettando tutti i tagliandi e controlli descritti dal manuale ed avendo occhio ed orecchio attento al fine di non incappare in un qualcosa di irreparabile. Con i ricambi, invece, parlo per quanto riguarda i ricambi di consumo, ho scoperto che negli autoricambi, i prezzi scendono tranquillamente dal 30% fino al 60%, per dare un'idea, una candela dello stessa casa e codice gradazione, costa circa € 4,50 contro gli € 10 di un ricambi per moto, lo stesso vale per l'olio motore o per cardano o lubrificanti e liquidi vari come freni o sospensioni, lampade, fino ad arrivare a filtri, se identici a quelli per alcuni motocicli, come ad esempio il filtro benzina, che ho comprato a € 3 contro gli € 8.
A questo caro moto, si aggiungono le tariffe autostradali, a dir poco vergognose per un mezzo così piccolo e che non trova adeguata assistenza nei momenti di guasto, le tariffe di trasporto sia ferroviarie che marittime, fino al trasporto su ruote praticamente proibitivo. Io, con quello che mi chiesero per portare la mia moto da Roma a Brunico e ritorno, ho risparmiato mettendo un gancio traino sulla mia auto e prendendo un piccolo carrello, vi pare poco? Per finire con le assicurazioni che non si discostano molto dal possedere una Ferrari.
A questo punto, non resta che sperare nelle varie associazioni motociclistiche, affinché diano un forte scossone ai nostri governanti per rivedere questa triste disparità tra auto e moto, condizione che sta portando una schiera di motociclisti a rispolverare la moto del nonno o tenersi la propria, se ci riescono, per oltre vent'anni come a fatto il sottoscritto, tutto al fine di risparmiare qualcosa iscrivendola come moto d'epoca o storica.
Un abbraccio a tutti, Ferdy.
Io sono del parere che non dobbiamo stupirci di ciò se consideriamo la famosa legge della domanda/offerta. Mi speigo:
tutto, ma proprio tutto, sul mercato viene venduto non in base al reale valore che ha, ma in base al prezzo più alto che il numero maggiore di persone è disposto a pagare (un esempio extra-motociclistico è il costo dell'iPhone 5, per esempio, rispetto ad un PC tradizionale o notebook)
Quindi se le moto, i relativi ricambi e materiali di consumo, nonché tasse ed assicurazioni RC sono così care, evidentemente è perché in Italia c'è ancora tanta gente disposta a spendere quelle cifre.
D'altronde chi di noi non farebbe lo stesso: se foossimo fornitori di beni e/o servizi, non cercheremmo di mantenere il prezzo più alto possibile per avere il maggiore guadagno disponibile????????
Soluzione al problema? Non acquistare ciò (che non sia ovviamente irrinunciabile) il cui prezzo venga ritenuto inadeguato