Allora iniziamo dal sabato sera:
Cena tra amici per il compleanno di uno dei miei storici compagni di bevute e ora anche compagno di uscite in moto. La serata inizia bene, si ride e si scerza, fino a che non esce l'argomento "che giro si fa domani" e qui iniziano le gufate. La morosa del mio amico e la sua amica se ne escono con "ma cosa andate a fare in moto domani" e poi "se non portate anche noi qualcuno cade"
(eravamo in 4 presenti che sarebbero andati il giorno dopo).
Domenica mattina:
Ritrovo verso le 10 al bar del mio paese con altri compagni di uscita, colazione e scelta della destinazione e qui chi becco? il solito vecchietto che mi vede bardato e mi dice in dialetto: "andate in giro in moto?" io: "si" vecchietto:"be vedete di non farvi male!!" aridaje
.
Partenza con destinazione passo san marco e raccomandazioni dei mie compagni sul fatto di stare tranquillo e tenere il mio passo che tanto 5 minuti più o 5 minuti meno non fanno la differenza e se mi devono aspettare ci scappa pure una sigaretta
Percorro il passo in salita a passo lento, allungo quando me la sento, rallento quando sento che sto andando troppo forte, arrivo in cima, foto di rito, sigaretta, str..te varie e si scende dalla parte bergamasca. Sono ultimo, vado a piano perchè la discesa mi fa ancora un po paura e lascio passare i motociclisti più veloci facendo segno con la mano quando.....A un tornante fermo c'e un mio amico con un transalp che mi sta aspettando e mi indica di andare avanti che lui mi segue.
Ora non so se è successo anche a voi ma io da inesperto ho timore ad avere dietro qualcuno, penso sempre di sbagliare e che quello mi venga addosso per il mio errore e cosi inizio a fare cavolate. Primo tornate, sono in terza, scalo seconda guardo lo specchietto "e se sono troppo lungo lui non vede e mi centra?" cosi scalo prima (ma noooo), fortuna che l'erreina la puoi trattare male quanto vuoi ma ti risponde sempre dolcemente, il posteriore inchioda ma la moto resta dritta e curvo. Faccio ancora 300 metri, curva a sx, sono preso male per la staccata di prima, penso che è meglio rallentare e scalare, tiro la frizione, scalo, guardo lo specchietto per vedere dove è il transalp (e la frizione quando pensi di lasciarla andare memmo?) la moto prende velocità mi spavento e pinzo secco con l'anteriore. Sento uno stridio di gomme "sono io o è sakura che mi chiede scusa perchè non riesce a correggere il mio sbaglio?" e poi asfalto!! mi metto in piedi e inizio a prendere a pugni il muro che delimita la strada incavolato come una iena (e interpello 1 o 2 santi)....Rialzo la moto e la parcheggio a lato della strada. Resoconto danni: pedivella marce storta, manubrio piegato, carene rigate....fortuna che il tipo del transalp ha un'officina nel bauletto e riesco a rimettere in sesto la pedivella delle marce.(Io ho riportato piccole escoriazioni, la più grave alla caviglia sx perchè non avevo stivali e indossavo scarpe da ginnastica e jeans)
Io volevo tornare a casa ma il mio amico mi convince a arrivare fino in fondo al passo, raggiungo gli altri e iniziamo a discutere del come e del perchè è successo, finendo poi sullo sfottere il povero sfigato che è caduto, così facendo però mi dimentico della caduta e delle insicurezze che mi ha insinuato nel cervello. Ho rimuginato sull'accaduto il lunedì, mi sono tirato mille
mentali sul fatto che forse non era per me, che ero convinto di essere in grado ma invecie cadevo come un pivello ecc....questo fino a che non ho rivisto il mio amore acciaccato, tristemente fermo in garage, e li i dolori sono spariti, i ricordi erano lontano e la voglia di cavalcarla era forte e insistente.
Conclusione: Sarà stato per il fatto di dover fare ancora dei km per tornare a casa, sarà che i miei amici scherzavano sull'accaduto a pranzo, sarà che non ho avuto tempo per le paure ma mi sono fatto ancora passo Zalende, Presena, Vivione e Aprica (a passo lento ovviamente).
Da qui ho capito che se si cade si deve risalire il prima possibile per scacciare eventuali pensieri negativi che si insinuano nella testa e ti bloccano.
Devo inoltre ringraziare santa M-TEch e la sua giacca di pelle che se non fosse stato per loro avrei un braccio sx senza pelle.
DEVO comprare degli stivali (quando il conto in banca lo permette
Da segnalare il commento di mio papà: io:"pà sono caduto in moto" lui:"stai bene?"
io:"sisi " lui: "quanto misura?" io:"più che con lo scooter" lui:"lo sapevo che prima di imparare dovevi misurare l'asfalto un'altra volta!!!"
PS: chiedo scusa per l'italiano non corretto e per la punteggiatura, sono un'informatico non pretendete troppo








), e per i consigli. Lo stesso problema lo avevo agli inizi anche in auto, sarà un mio difetto, fino a che non ho preso più dimestichezza e non mi è più stato dietro nessuno 



