le tue precisazioni sono corrette ma tuttavia fuori luogo.
e contengono anche un'inesattezza...:
1) non mi sembra che l'abilità e l'esperienza del buon
tognoli93 sia da paragonare a quella di un vecchio meccanico, e quindi
il mio consiglio per lui (da vecchio meccanico quale sono...) rimane quello di
NON utilizzare fiamme libere per il riscaldamento del carter
perché rischia di deformarlo permanentemente.
molto meglio raggiungere i 70°C sufficienti al distacco in maniera uniforme sul materiale.
2) l'alluminio puro fonde a 658°C ma ad ogni modo quello utilizzato per il pentolame non è puro ma legato con diversi altri metalli che ne innalzano il punto di fusione.
ma non è questo il punto:
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tutti i metalli prima di fondere attraversano una fase di indebolimento strutturale che per l'alluminio si colloca intorno ai 300°C, sufficienti per provocare deformazioni permanenti in un particolare complesso come un carter se lo si maneggia caldo oppure anche solo par causa del suo peso, se non è posto su di una superfice piana.
l'alluminio in particolare, per prudenza, non andrebbe esposto neanche a temperature superiori ai 200°C.
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la temperatura di fiamma (di un gas) dipende dalla quantità di ossigeno disponibile per la combustione e nel caso del butano la stessa in aria (O2 = 21%) è di circa 1900°C (
hai letto bene: millenovecento gradi)
ovviamente questa è la temperatura sviluppata nel cono di fiamma, che sarebbe più che sufficiente per
vaporizzare l'alluminio non fosse che la
quantità di calore (calorie) sviluppate nella combustione fornita da un fornello da cucina non è sufficiente per aprire una piccola fonderia casalinga...
...in ogni caso questo spiega perché si rischia di deformare un carter se lo si avvicina troppo ad una fiamma libera
Nota: il metodo suggerito da
snowstorm è quello più comunemente utilizzato nelle officine meccaniche, ma presuppone ovviamente la disponibilità di una pistola ad aria calda...