siamo solo al 3° gg ???
non farci stare troppo sulle spine dai
ho la vaga impressione che sei pui veloce in moto

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..un solo pensiero in testa “che cosa vedremo oggi?”...è quell’attesa, quell’eccitazione che ti prende quando stai per partire, quando sai che ogni immagine sarà nuova ai tuoi occhi..dietro ogni curva paesaggi mai visti..
e ci conduce all’imbocco della A114.. Già confido in una bella area di servizio, ma.....il NULLA!|





...dopo avere invano cercato di entrare in una Chiesa..(mi sembra che osservino orari assurdi....aperta la domenica...chiusa il lunedì...ma cos’è...un Supermercato??




.
( almeno per me, sono una lupacchiotta affamata !!
.meglio lasciare perdere....idem le salsicce e la pancetta....mah! Fortuna che non manca il pane, freschissimo, burro salato, marmellata e tanto, tanto caffè!! Già..quella “brodaglia” che qui sanno fare tanto bene e che preferisco alle nostre, spesso, asfittiche tazzine...








, un’occhiata alla cartina....Bumba alla moto e partenza...ci dirigiamo verso l’Isola di Mon, dove la Guida ci indica la presenza di un bellissimo tratto di falesie bianchissime (Mon’s Klint); sembra trattarsi di una lieve deviazione, prima di dirigerci verso Copenaghen..
nel limite di velocità indicato (110 kmh – in altri tratti sono permessi i 130..)..le indicazioni ci conducono presto allo svincolo per l’Isola di Mon, che raggiungiamo attraverso un bellissimo ponte...una scusa per postare una foto dove ci sono anche io con la Bestiona 
...un Paese dove l’economia è trainata dall’agricoltura e dalla lavorazione del latte (burro e formaggi sono famosi)..effettivamente il paesaggio mostra un forte sfruttamento delle campagne, veramente ben tenute...i villaggi sono veramente carini, ma appaiono deserti, con pochissimo movimento..restiamo un poco delusi, forse ci aspettavamo di più..tra l’altro siamo anche un po’ preoccupati
in quanto non notiamo alcuna struttura turistica..veramente scarse, quasi nulle anche le indicazioni di B&B, stanze e quant’altro...

non è il massimo per il TIR...arriviamo al parcheggio e la sistemazione sul cavalletto della moto diventa un problema...ma un pezzo di legno sistemato sotto il laterale mi toglie dagli impicci...
...ci scontriamo con l’altra faccia della medaglia della sicurezza!! Ormai siamo qui...per fortuna qualche nuvola giunge in nostro soccorso e mitiga la temperatura...è che, per vedere bene, ma veramente bene le scogliere dovremmo sobbarcarci una bella scalinata di qualche centinaio di gradini






... Fantastico
...eggià...il fondo è di ghiaia, la sera prima oltretutto non ho avuto la prontezza di spirito di parcheggiarla col muso verso l’uscita....sì, bravi, è facile dirmi ora “prima sposta la moto e poi la carichi” 
..il posto ci sembra carino...sul muro una scritta in ferro battuto “MIO NIDO”...l’Italiano ci sembra di buon auspicio...mai previsione si rivelerà più fallace!!
, anche se non riuscirò certo a comunicare interamente le mie sensazioni..... Suono il campanello...niente....risuono e sento un rumore di ciabatte...si apre la porta e, abbassando di molto lo sguardo, vedo una signora sui 50-60 anni che mi squadra con un’espressione atona e gli occhi sgranati
”
(queste ultime parole in Italiano!)..l’ Hobbit ci segue...sembra non capire...scuote la testa perfino!!!
..la Signora ci racconta di essere appena stata con la Famiglia in Italia, si chiacchiera un po'...gli animi si distendono 





















...naturalmente vengo cuccato alla grande
.. il tempo si rimette abbastanza velocemente, usciamo e ci rimettiamo in cammino per andare a NYHAVN, il posto dover cercare un bel ristorantino dove andare a cena..la camminata non è breve, ma ci fa ancora più cogliere lo spirito di questa città, molto più a misura d’uomo rispetto alle nostre...per essere precisi è a “misura di bici”..è ora di punta, la gente torna a casa, moltissimi in bicicletta..ogni strada ha la sua pista ciclabile, ogni semaforo è adattato anche per gestire il traffico a 2 ruote...e poi, tanto per girare il coltello nelle nostre piaghe nazionali...il traffico è intenso, ma disciplinato ed i ciclisti rispettano totalmente la segnaletica stradale...E’ UN ALTRO MONDO!! 


.....



in Germania...visto il tempo inclemente decidiamo di mandare a monte il programma e di fare una sola tirata fino a Stoccolma, bypassando la zona meridionale...questo ci permetterà di avere più tempo per la West Coast che anche sulla cartina appare più interessante e frastagliata..oggi ci attendono circa 700 km, ma tutti d’autostrada...contiamo di arrivare nel tardo pomeriggio e di avere il tempo di trovare l’albergo (naturalmente non abbiamo prenotato..)
...il traffico pesante è intenso, l'autostrada vera e propria si alterna a tratti a corsia singola alternata per i sensi di marcia..
..tutti completi..giriamo ancora, la sensazione è che essere venuti qui senza preparazione pare essere stato un azzardo
..mentre giriamo ci si affianca un motociclista, guarda la targa e, mentre siamo al semaforo, mi stringe la mano...SONO SODDISFAZIONI!
) e visita di Stoccolma!






la passeggiata prosegue...ci infiliamo in un negozietto di souvenir...veniamo presi dalla solita frenesia del turista all’estero...per fortuna non abbiamo tanto spazio..fossimo in auto mi sarei già comprato l’elmo vichingo di cui sopra 








...mai come in questo momento sono contento di avere rifatto tutto il settore “ciclistica” prima di partire
(MORALE..prima di spendere soldi in elaborazioni...meglio pensare agli ammortizzatori!! 


e l’altro lo attraversiamo...nella mente i film di John Carpenter




che non ho visto nei giorni scorsi...trupponi di svedesi in libera uscita in vadono le strade, la maggior parte a cavallo di Harley...sono veramente tanti e tutti salutano
quando li incrociamo. A quanto pare il sabato è proprio il Biker's Day!

sempre seguendo la costa sud del lago...ora finalmente ai nostri occhi si presenta il paesaggio “svedese” che tante volte mi ero immaginato...cominciavo ad essere un po’ stufo di campi coltivati..


ci siamo dimenticati che il corpo reclama! Cominciamo a sentire la fame...sono quasi le tre del pomeriggio e non abbiamo ancora mangiato...ecco le rive del Lago Vattern, appena possibile ci fermeremo per un boccone..la zona qui è decisamente turistica e non faremo certo fatica!



! Guardando con maggiore attenzione
vedo un biglietto con un numero di telefono..chiamo e risponde una voce femminile
) trovo una cassetta delle lettere...dentro la cassetta una busta...dentro la busta...LA CHIAVE!! Eureka!! 
, sempre curiosi e spesso portati alla chiacchiera..


della città..è sabato ed è pieno di giovani.... musica, cibo ed ottima birra allietano la nostra serata...anche se penso che abbiamo già girato la boa della vacanza..


prevederebbe di puntare verso Goteborg, distante meno di 150 km, trovare sistemazione per un paio di giorni, esplorare la West Coast per poi partire alla volta della Penisola dello Jutland..













...già, ho commesso un errore imperdonabile
, ordinare un piatto italiano all’estero..eppure a Dublino mi era andata bene, erano ottime! Qui tutto il contrario, sono letali
... Lady, più intelligentemente, si è concessa una gustosa bistecca con patate....
, lui a sua volta mi fa un gesto che definire italiano è dire poco, ed il cui significato è traducibile come “ma che c.... ci fate qui?”... In breve veniamo investiti dal Ciclone Ernesto, il quale in 10 minuti, affamatissimo di Italia ed Italiani, ci racconta la sua vita, cosa fa, con chi è sposato e quanti figli ha...pregi e difetti dei Norvegesi.. In breve è il proprietario di un ristorante, ha sposato una norvegese (ex hostess 

