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kawasaki "la bara"?
1966437
1966437 Inviato: 29 Giu 2007 22:24
Oggetto: kawasaki "la bara"?
 

Ieri sera sono andato a mangiare la pizza con un pò di amici che non vedevo da un pò e tra un pezzo di pizza e un sorso di birra (non giudavo io!) ho detto ad un mio amico, sai ho preso la moto e lui che moto? un kawa 750 e lui mi fa "LA BARA"???? io sono rimasto così icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif poi gli ho spiegato che avevo preso la zr7s ma sta cosa della bara mi incuriosisce parecchio, sicuramente dal nome posso capire che fosse una moto veloce o forse che era difficile da guidare? certo è che soprannominare una moto la "bara" non mi sembra una gran bella cosa, ora visto che al tempo forse non ero nemmeno nato quancuno di vecchietto icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif che si ricorda di questa moto mi spiega un pò com'era? che modello? e soprattutto era proprio una "bara" ???
 
1966465
1966465 Inviato: 29 Giu 2007 22:29
 

Credo si riferisse alla Kawasaki Mach 3 o qualcosa del genere.
 
1966482
1966482 Inviato: 29 Giu 2007 22:32
 

erano le kawasaki mach3 ovvero dei 750 3 cilindri 2tempi che andavano un po' troppo per le forcelle ridicole e i freni a tamburo che montavano.
tutto cio lo so non perchè ho visto gli anni '80 con i miei occhi ma per un illuminazione che de_corsa fece in un topic! icon_wink.gif
 
1966490
1966490 Inviato: 29 Giu 2007 22:34
 

questa è invece la mach4! presumo sia il modello successivo!!! sviluppava 74 cv icon_wink.gif
questa infatti montava adirittura un freno a disco all' anteriore! icon_wink.gif

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se ho scritto qualche boiata ditelo icon_redface.gif
 
1966581
1966581 Inviato: 29 Giu 2007 22:48
 

Gian ha scritto:
questa è invece la mach4! presumo sia il modello successivo!!! sviluppava 74 cv icon_wink.gif
questa infatti montava adirittura un freno a disco all' anteriore! icon_wink.gif

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se ho scritto qualche boiata ditelo icon_redface.gif


Dovrebbe essere tutto più che giusto.
Comunque la ciclistica faceva veramente ridere, non era il motore che dava il nome alla moto (a dispetto del ciclo a 2 tempi non era così brutale come ci si potrebbe immaginare) ma proprio la pericolosità di tutto il resto!
 
1966597
1966597 Inviato: 29 Giu 2007 22:52
 

Caronte ha scritto:
Gian ha scritto:
questa è invece la mach4! presumo sia il modello successivo!!! sviluppava 74 cv icon_wink.gif
questa infatti montava adirittura un freno a disco all' anteriore! icon_wink.gif

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se ho scritto qualche boiata ditelo icon_redface.gif


Dovrebbe essere tutto più che giusto.
Comunque la ciclistica faceva veramente ridere, non era il motore che dava il nome alla moto (a dispetto del ciclo a 2 tempi non era così brutale come ci si potrebbe immaginare) ma proprio la pericolosità di tutto il resto!
icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif icon_cool.gif
 
1967182
1967182 Inviato: 30 Giu 2007 0:34
 

Sapete cosa mi fa ridere? Che ci sono in giro almeno un milione di modelli di moto (di marche diverse) che qualcuno ha soprannominato “la bara” o “la bara volante”. La stessa cosa era stata detta della Yamaha RD350 e di non so più quante moto. In fondo, siamo onesti: praticamente tutte le moto giapponesi degli anni ’70 erano delle “bare” potenziali perché tutte avevano motori potenti e ciclistiche ridicole.
 
1971435
1971435 Inviato: 30 Giu 2007 22:30
 

Per l'esattezza il mach 3 o h1 è il 500 prodotto da 69 fino al 74-75. Il mach 4 o h2 è il 750 dipende dall'anno esisteva in vari colori. Sono un fortunato possessore di tutte e due i modelli.
Vi segnalo un link per collegare il colore del serbatoio all'anno.
Comunque sono una libidine, ovvio che telai, freni e ammo sono inesistenti, ma da vedere e il rombo................
Riguardo la bara volante è il primo soprannome del 750 h2, poi è stato usato impropriamente, anche per altre moto.
Motoannisettanta.com
 
1996772
1996772 Inviato: 4 Lug 2007 17:12
 

uno degli ultimi "due ruote", o forse "motociclismo" riportavano un bel articolo su due moto che nel 1968 spopolarono: la kawasaki macth III e la Honda non ricordo...
La cosa che mi colpì tra tutte, visto che le due erano davvero rivoluzionarie, è che la macth III aveva il motore molto arretrato per FAVORIRE L'IMPENNATA!!!!
diavolo di un Jap...
 
1997397
1997397 Inviato: 4 Lug 2007 18:42
 

aleslui ha scritto:
uno degli ultimi "due ruote", o forse "motociclismo" riportavano un bel articolo su due moto che nel 1968 spopolarono: la kawasaki macth III e la Honda non ricordo...
La cosa che mi colpì tra tutte, visto che le due erano davvero rivoluzionarie, è che la macth III aveva il motore molto arretrato per FAVORIRE L'IMPENNATA!!!!
diavolo di un Jap...


Si ho l'articolo a casa è suggestivo e interessante e per chi come me ancora ricorda il rumore di quei 2-3-4 cilindri di origine nipponica che imperversavano negli anni '70.
All'epoca le mach erano soprannominate così per la potenza e bontà dei propulsori a cui non seguiva un'altrettanta ciclistica inoltre i primi modelli soffrivano della presenza all'anteriore del tamburo mentre la honda four l'anno successivo esordiva proprio con un disco all'anteriore.
Bara o non bara sono le moto del passato che vorrei tanto avere nel mio box virtuale (honda e kawa) ...... al tuo amico suggerirei di aggiornarsi.
 
1998292
1998292 Inviato: 4 Lug 2007 20:57
 

Se non mi ricordo male il primo modello era il 500cc che nella prima serie aveva dei seri problemi di raffreddamento del cilindro centrale che in molti casi arrivava al grippaggio.

Oltre a questo la 500 era una vera belva accompagnata da ciclistica e freni non all'altezza.

L'unione delle due cose portava frequentemente ad eventi tragici, da cui il nefasto soprannome.

Io ho provato la 400cc che era un po' più gidabile ma vi assicuro che era un delirio a quei tempi!

Questa invece è una 750 vista l'anno scorso alla rievocazione della Mendrisio-Monte Generoso


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2052445
2052445 Inviato: 12 Lug 2007 19:05
 

Pensavo di essere l'unico ad aver sentito quel nome, la "bara volante".
Il primo giorno che ho portato la moto in garage (due anni fa) il mio vicino di casa (ora avrà poco meno di 60 anni) si incuriosì, e quando vide la moto mi disse (anch'io avevo una kawasaki, la "bara volante").
Effettivamente leggendo le vostre risposte le cose quadrano. Il mio vicino di casa non è mai stato un esperto di moto, ma da allora mi ripete sempre che diede via la moto per i seguenti motivi:
1) si impennava troppo facilmente (anche con marce alte)
2) fermarla in spazi ragionevoli era praticamente impossibile
3) All'epoca (penso anni '70) furono molti gli incidenti che videro coinvolti motociclisti su quel modello di kawasaki

Ho dovuto faticare non poco per convincerlo che il temperamento della zr7 è abbastanza differente dalla kawasaki che aveva guidato lui.

A conti fatti dovrebe essere il modello machIII (era un 3 cilindri se non ricordo male quanto mi disse in quell'occasione).

In ogni caso appena lo rivedo gli chiedo conferma e vi faccio sapere.

Ciao a tutti
 
2057145
2057145 Inviato: 13 Lug 2007 12:47
 
 
2150885
2150885 Inviato: 26 Lug 2007 16:31
 

Si si... si riferiva alle 2 tempi.. ma quanti anni ha il tuo amico oh? glielo hai detto che siamo nel 2007? icon_lol.gif

Comunque confermo, avendo io 43 anni le ho viste e anche guidata una volta la 500 kawa di un mio amico, avevo solo 16 anni e il patentino A per la 125 icon_rolleyes.gif pero' devo dire che erano veramente divertenti ma i freni erano equiparabili a quelli di una bici graziella, telaio inesistente e forcelle e ammortizzatori idem. Insomma veramente delle bare.

Nel 1983 ebbi per un anno la Yamaha 350 bicilindrica 2 tempi, anche quella una vera bara anche se leggermente meno dei modelli precedenti.

Il 2 tempi comunque come sensazione di guida non si batte, per quanto un 4 tempi possa essere spinto i 2 tempi hanno un tiro completamente differente sembra debbano decollare e infatti si alzavano di accelerazione come niente.

Sono ormai una cosa da museo visto quanto inquinavano, i piu' anzianotti qui ricorderanno le scie di miscela bruciata che lasciavano dietro di loro.
 
2150934
2150934 Inviato: 26 Lug 2007 16:37
 

nitro63 ha scritto:
Per l'esattezza il mach 3 o h1 è il 500 prodotto da 69 fino al 74-75. Il mach 4 o h2 è il 750 dipende dall'anno esisteva in vari colori. Sono un fortunato possessore di tutte e due i modelli.
Vi segnalo un link per collegare il colore del serbatoio all'anno.
Comunque sono una libidine, ovvio che telai, freni e ammo sono inesistenti, ma da vedere e il rombo................
Riguardo la bara volante è il primo soprannome del 750 h2, poi è stato usato impropriamente, anche per altre moto.
Motoannisettanta.com


bellissimo il tuo sito, complimenti!!
 
2151326
2151326 Inviato: 26 Lug 2007 17:14
 

Almeno dalle mie parti c'era un'altra moto soprannominata "la bara" nei primi anni '70, la mitica Laverda 750 SF
Link a pagina di Wheelsport.on.ca

Comunque, rispetto alle moto attuali, quelle di allora, oltre a una ciclistica da ridere, avevano tutte delle gomme che oggi farebbero schifo anche a un ciclista.
Ricordo che la mia suzuki GS 550 (eravamo già negli anni '80) toccava quasi i 200kmh e al posteriore aveva una 110/90-18!!!!
 
2356435
2356435 Inviato: 31 Ago 2007 1:36
 

Confermo, la Bara Volante era la Kawasaki Mach III 500.
E' stata la prima Supermoto, ma telaio, sospensioni e freni non riuscivano ad essere all'altezza dell'eccezionale motore.

E' stata una delle toppate più clamorose di Motociclismo, cito testualmente alcune perle dall'articolo dell'08/1969
"ci mettiamo sui 6000,giri, corrispondenti in quinta a circa 150 km/h. A questa velocità la Kawasaki fila via dritta come una freccia, senza vibrazioni o oscillazioni"
"ma è in curva che restiamo sorpresi ed affascinati"
"la sensazione di stabilità e sicurezza assolute è meravigliosa"
"I freni, se pur di non vistose dimensioni, sono efficienti e adeguati alle prestazioni del mezzo e non denunciano sintomi di fading."

In autostrada per vedere la velocità massima avevi bisogno di due carreggiate per quanto ondeggiava, in curva dovevi essere un esperto rematore e se facevi del misto veloce i poveri freni a tamburo, non coadiuvati dal freno motore che i 4T avevano (e hanno ancora), erano veramente insufficienti.
Partire veloci senza impennare era difficilissimo, ai tempi si diceva che nessuno cambiava lo pneumatico anteriore del Mach III perché non toccava mai terra.
Sapeva regalare forti emozioni, ma non si poteva definire una moto equilibrata.
icon_lol.gif
 
2361903
2361903 Inviato: 31 Ago 2007 17:49
 

bigpenna ha scritto:
Confermo, la Bara Volante era la Kawasaki Mach III 500.
E' stata la prima Supermoto, ma telaio, sospensioni e freni non riuscivano ad essere all'altezza dell'eccezionale motore.

E' stata una delle toppate più clamorose di Motociclismo, cito testualmente alcune perle dall'articolo dell'08/1969
"ci mettiamo sui 6000,giri, corrispondenti in quinta a circa 150 km/h. A questa velocità la Kawasaki fila via dritta come una freccia, senza vibrazioni o oscillazioni"
"ma è in curva che restiamo sorpresi ed affascinati"
"la sensazione di stabilità e sicurezza assolute è meravigliosa"
"I freni, se pur di non vistose dimensioni, sono efficienti e adeguati alle prestazioni del mezzo e non denunciano sintomi di fading."

In autostrada per vedere la velocità massima avevi bisogno di due carreggiate per quanto ondeggiava, in curva dovevi essere un esperto rematore e se facevi del misto veloce i poveri freni a tamburo, non coadiuvati dal freno motore che i 4T avevano (e hanno ancora), erano veramente insufficienti.
Partire veloci senza impennare era difficilissimo, ai tempi si diceva che nessuno cambiava lo pneumatico anteriore del Mach III perché non toccava mai terra.
Sapeva regalare forti emozioni, ma non si poteva definire una moto equilibrata.
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Confermo perchè anch'io posseggo due 500 e due 750 3 cilindri dell'epoca, comunque rimangono moto che hanno fatto storia e guidarle oggi, con l'opportuna prudenza, è una vera libidine!

Vedi topic :
Kawasaki 750 [3 cilindri e due tempi]

Ciao! Dean
 
2520203
2520203 Inviato: 20 Set 2007 11:54
Oggetto: bara volante
 

Quelli erano tempi nei quali le moto giapponesi iniziavano a tirar fuori gli artigli e il motore due tempi era in auge alla grande!
Ricordiamo le Suzuki 380 - 550 - 750 e le Kawa 400 -500 -750!
Erano tempi nei quali le moto jap avevano dei problemi ai telai, i freni erano quelli che erano ( i tamburi facevano quel che potevano, ma vi ricordate i freni a disco con i dischi " pieni, senza fori per il raffreddamento e drenaggio dell'acqua? ).
Confermo comunque a mia memoria, che la moto così tristemente definita era la kawa 500 due tempi mach III.
Aveva un motore molto potente e brusco ma mal accompagnato da un telaio troppo " morbido ", un impianto freni da urlo ( nel senso che rallentava e NON frenava con mordente ) e con il maledetto difetto di grippare il cilindro centrale quando voleva lei!
Infatti, il motore a tre cilindri in linea, raffreddato ad aria, non consentiva un efficace raffreddamento al cilindro centrale, per cui........grip - grip!
Inoltre, cosa che valeva per tutte le moto di allora, le sezioni delle gomme era quelle che erano ( vedi il posteriore della più recente fantastica suzuki gamma 500 due tempi.......140, se non erro ).
Insomma, tenerle in strada non era facile e portavano a correre, ma se poi avevi bisogno di stabilità o freni, allora erano dolori seri!
Per chi ha citato la Laverda 750, a mia memoria, questa moto era un fantastico tre cilindri a corsa lunga, un telaio rigido che più di così non si poteva, un abbonamento alle vibrazioni e....dei freni a tamburo!
Non era chiamata " bara volante ", ma la sigla SF, per molti laverdisti era sinonimo di...Senza Freni!
Uscì anche la versione SFC, con camme ai tamburi maggiorate ma l'epiteto gli rimase incollato e divenne Senza Freni,......ooooooo!
E potete facilmente immaginare che lettere ci siano prima delle varie o finali che ho messo!
Un lampeggio!
 
2525305
2525305 Inviato: 20 Set 2007 20:34
 

secondo me il suo amico si riferiva a un modello di Kawasaki 750 che negli anni 80 aveva fatto con la turbina.

Non ricordo se il nome corretto era GPZ 750 turbo, ma di icuro era una moto 750 cc con turbo capite voi perchè la chiamavano bara
 
2530344
2530344 Inviato: 21 Set 2007 14:53
Oggetto: Re: bara volante
 

kowalski ha scritto:
Quelli erano tempi nei quali le moto giapponesi iniziavano a tirar fuori gli artigli e il motore due tempi era in auge alla grande!
Ricordiamo le Suzuki 380 - 550 - 750 e le Kawa 400 -500 -750!
Erano tempi nei quali le moto jap avevano dei problemi ai telai, i freni erano quelli che erano ( i tamburi facevano quel che potevano, ma vi ricordate i freni a disco con i dischi " pieni, senza fori per il raffreddamento e drenaggio dell'acqua? ).
Confermo comunque a mia memoria, che la moto così tristemente definita era la kawa 500 due tempi mach III.
Aveva un motore molto potente e brusco ma mal accompagnato da un telaio troppo " morbido ", un impianto freni da urlo ( nel senso che rallentava e NON frenava con mordente ) e con il maledetto difetto di grippare il cilindro centrale quando voleva lei!
Infatti, il motore a tre cilindri in linea, raffreddato ad aria, non consentiva un efficace raffreddamento al cilindro centrale, per cui........grip - grip!
Inoltre, cosa che valeva per tutte le moto di allora, le sezioni delle gomme era quelle che erano ( vedi il posteriore della più recente fantastica suzuki gamma 500 due tempi.......140, se non erro ).
Insomma, tenerle in strada non era facile e portavano a correre, ma se poi avevi bisogno di stabilità o freni, allora erano dolori seri!
Per chi ha citato la Laverda 750, a mia memoria, questa moto era un fantastico tre cilindri a corsa lunga, un telaio rigido che più di così non si poteva, un abbonamento alle vibrazioni e....dei freni a tamburo!
Non era chiamata " bara volante ", ma la sigla SF, per molti laverdisti era sinonimo di...Senza Freni!
Uscì anche la versione SFC, con camme ai tamburi maggiorate ma l'epiteto gli rimase incollato e divenne Senza Freni,......ooooooo!
E potete facilmente immaginare che lettere ci siano prima delle varie o finali che ho messo!
Un lampeggio!


Salve!
Nel '69 andavo già in moto e ho un ricordo vivissimo, fra l'altro posseggo diverse Kawasaki 3 cilindri e conosco bene le moto dell'epoca.
La Laverda 750 è bicilindrica, e la versione SF sta per "Super Frenata" perchè monta un freno a 4 ganasce doppia camma da 230 mm che, per gli standard dell'epoca è abbastanza potente ed efficiente.
La cosiddetta "bara volante" era la Kawasaki 500 3 cilindri dal motore potentissimo (per l'epoca) ma con sospensioni e freni a tamburo decisamente sottodimensionati. Quanto al famoso cilindro centrale che grippava, questa è una leggenda metropolitana che può essere smentita da altri possessori delle 3 cilindri giapponesi. La moto grippava se ci si scordava di rabboccare l'olio o se si lasciava surriscaldare oltre il limite (ricordiamoci che sono motori raffreddati ad aria e senza elettroventola).
Ancora oggi le Kawa 3 cilindri sono ricordate dai motociclisti americani col funereo appellativo di "Widow makers" che significa "Fabbricanti di vedove". Quanto alle gomme, beh, con 70 o 80 cavalli una gomma da 4 pollici andava ancora bene, oggi in compenso si esagera e si bada troppo all'estetica, basta guardare le 125 da Gran Premio che hanno 60cv, fanno i 250 kmh e hanno gomme strettissime, mentre tante moto da strada molto meno potenti montano certi salsiccioni belli e grintosi a vedersi, ma costosi e poco utili ma ... è la moda del momento.
Ciao, Dean
 
2530832
2530832 Inviato: 21 Set 2007 15:36
Oggetto: Re: bara volante
 

[quote="Dean"#2530344]

. Quanto al famoso cilindro centrale che grippava, questa è una leggenda metropolitana che può essere smentita da altri possessori delle 3 cilindri giapponesi. La moto grippava se ci si scordava di rabboccare l'olio o se si lasciava surriscaldare oltre il limite (ricordiamoci che sono motori raffreddati ad aria e senza elettroventola).

Un cordiale salve, per prima cosa!
Io ne ho posseduta una con questo problema ed un mio carissimo amico ( ne ha ancora una nel suo box!!!!), lamentava lo stesso inconveniente!
Entrambe le moto erano usate, ovvero di seconda mano e può essere che fatalità i proprietari precedenti avevano grippato e non fatto un buon lavoro sul cilindro centrale, ma accusavano comunque questo problema!
Ai motoraduni ne ho sentite ancora di simili avventure, per cui 1+1=2!
Ad ogni modo, magari ce ne fossero ancora di due tempi così( possibilmente con altri telai e altri freni ), probabilmente con gli olii per miscela di oggi, certi problemi potrebbero essere risolti.
Per quanto riguarda la sigla della Laverda " SF " concordo ( potrebbe essere " Super Freni ? ").
Per la Kawa 750 turbo, direi che fa parte di un'epoca più " recente " rispetto alla mach 3 e poi non ho mai sentito definirla così!!
Diciamo invece che fa parte di un periodo " storico " dove i giapponesi , divenuti un pochino più affidabili in fatto di telai, andavano alla ricerca delle prestazioni con il turbocompressore!
La Kawa ebbe la sua turbo moto, come la Yamaha e per quanto riguarda la Suzuki non ricordo una versione turbo,ma sicuramente la più bella turbo realizzata allora fu indiscutibilmente la Honda con la sua CX turbo.
Addirittura la Moto Morini ci provò con la Morini 500 turbo, ma il progetto naufragò dopo la presentazione al salone di Milano.
La moto che mi affascinò però di più fu la Suzuki RE Wankel!!
Un cordiale lampeggio.
 
2531051
2531051 Inviato: 21 Set 2007 15:53
 

Erano anni in cui c'era una corsa sfrenata alla potenza a cui non seguiva un'altrettanto studio delle ciclistiche,sospensioni e freni.
Le laverda erano mitiche ... così come negli anni a seguire la cagiva.
 
2547157
2547157 Inviato: 24 Set 2007 12:06
Oggetto: Re: bara volante
 

Ciao,
non nego che una Kawa 3 cilindri potesse grippare e che il primo cilindro a manifestare tale inconveniente potesse essere quello un po' più caldo, cioè quello centrale, ma il problema è che la causa, secondo me, era quasi sempre la mancanza d'olio per la miscelazione separata o qualche serio problema di carburazione.

Come i 50enni di buona memoria ricorderanno, Giancarlo Daneu nel '73(credo) vinse il Campionato Italiano della Montagna con una Kawasaki 500 H1B (quella color aragosta con l'accensione a puntine) praticamente di serie e non ha mai grippato, e credo che a quella moto abbia tirato il collo fino all'inverosimile!
Un meccanico mio concittadino portò in gara a Pergusa per 2 stagioni consecutive una coppia di Kawa 750 3 cilindri con motori praticamente di serie che, a parte una rottura al cambio, non hanno mai manifestato problemi di grippaggio. Anche l'importatore dell'epoca Marino Abbo, ha confermato la stessa cosa (vedi intervista su Motociclismo d'Epoca, prova Kawa 750 H2).

Quanto ai motori turbocompressi, si trattò di una moda contagiata dalla Formula 1 dell'epoca. Tale soluzione si è rivelata fallimentare perchè in effetti alle moto non è mai mancata la potenza, il problema è sempre stato quello di gestirla con una ciclistica adeguata. Una 1000cc moderna con 170-180 CV non sopporterebbe mai un turbocompressore capace di far generare 250-300 CV, sarebbe una follìa!

Ciao, Dean
 
2547350
2547350 Inviato: 24 Set 2007 12:29
 

Ciao!
Quello che dici sulla kawa 750 2 tempi è vero! Infatti non grippava mai e non so dirti il perchè, ma era così!!
La 500 invece era una "peste" ma con moltissima probabilità gli olii ( allora non esistevano olii specifici per il due tempi, mentre in gara additivavano con l'olio di ricino )non erano di grande qualità e capitava di grippare.
Mi fa sorridere quando parli di accensione a puntine!
Chissà quanti oggi sanno che cosa sono le puntine platinate!
icon_wink.gif
 
2763063
2763063 Inviato: 22 Ott 2007 16:25
 

Ciao, la bara volante di cui hai sentito parlare è la kawa 500 h1 mach III (69-71) accreditata di 60cv, 190 km/h, e accelerazione da 0 a 400m in 12,4 sec. Numeri che oggi fanno sorridere ma che nel 1969 erano di assoluto rilievo. Come qualcun altro ti ha accennato nel forum la moto in oggetto aveva un motore esuberante adagiato su un telaio esile e "scarso". I pregi erano appunto un' accelerazione straordinaria e gran maneggevolezza, e un suono diabolico del motore che nesun' altra moto nemmeno di nuova concezione, ha mai avuto. Di difetti ne aveva un po di piu, primi tra tutti la ciclistica scarsa e freni inesistenti. Il fenomeno del grippaggio al cilindro centrale era diffuso e dovuto al mal funzionamento del sistema di miscelazione o all' assenza di olio, il raffreddamento non c' entrava nulla. La kawa h1 500 mach III è sicuramente una moto legendaria e di norma inserita nell' elenco delle moto piu interessanti del secolo scorso. Nel 1969 nessuna moto di pari cilindrata reggeva il confronto, era semplicemente imbattibile in accelerazione, e fino a 180 km/h nemmeno le moto di cilindrata superiore riuscivano a stargli davanti. Era soprannominata bara volante perchè se spalancavi il gas a 4000 giri e arretravi il sedere sulla sella la moto si impennava violentemente senza sfrizionare (fenomeno dovuto al motore arretrato sul telaio), perchè alle alte velocità aveva una scarsa tenuta di strada, perchè se andavi forte e di colpo volevi frenare per evitare un ostacolo non ti conveniva scalare perchè il freno motore era inesistente e tirare i freni era inutile, e ti assicuro che se guidi un mach III non riesci ad andare piano. Nel 1969 i motociclisti di tutto il mondo erano abituati ai motori ad aste e bilanceri delle moto inglesi e americane. Con l' arrivo della mach III molti biker rimasero spiazzati e molti incontrarono difficoltà a domare quei 60 cv che fino a qualche mese prima erano persenti solo su qualche moto da corsa. La kawa 500 mach III offriva una guida entusismante e emozionante, guidarla prudentemente era impossibile perchè il richiamo della manetta era troppo forte, guidarla al limite era cosa quasi impossibile e solo per biker temerari e coraggiosi. Molti ci lasciarono le penne è inutile nasconderlo.
Io ho 28 anni e vado in moto da quando ne avevo 4! dai venti anni in su ho avuto varie moto tra cui 2 yamaha r1. Dal 2001, contro il volere di mio padre, è custodita gelosamente nel mio box una kawa 500 mach III. Saluti, Fun
 
2772448
2772448 Inviato: 23 Ott 2007 17:23
 

Diciamo anche che molti incidenti purtroppo letali, furono dovuti anche al fatto che all'epoca l'uso del casco non era obbligatorio!
Mi ricordo benissimo, i tanti motociclisti che andavano in moto senza casco e magari i più " esperti " usavano gli occhiali da sci!
Purtroppo, in caso di caduta, vinceva la durezza dell'asfalto.
Ad ogni modo, confermo che il ciclindro centrale si surriscaldava di più, ma complice era anche la scarsa qualità degli olii da miscela. Bisogna infatti rammentare che olii specifici per 2T non erano facilmente reperibili e alla fine si usava l'olio motore normale, magari il famoso Castrol gt.
Per il resto, una moto che ha fatto storia, con tutti i pregi e difetti delle moto giapponesi di allora.
 
2791287
2791287 Inviato: 25 Ott 2007 18:34
 

"Bara volante" erano soprannominate le prime 2 tempi a 3 cilindri che costruì la Kawasaki alla fine degli anni 60 (Mach3 e Mach4), purtroppo erano SENZA FRENI A DISCO!!! Vi lascio immaginare, delle moto che avevano un'accelerazione mozzafiato, chi le fermava?
Parecchi motociclisti spregiudicati ci hanno rimesso la pelle, a qualcuno più fortunato gli sono rimasti i "segni". I modelli successivi sono stati sensibilmente migliorati con l'adozione di uno o due freni a disco anteriore, purtroppo il pessimo soprannome (non meritato) ormai gli era rimasto.
Un LAMPSSS a tutti!
 
2816453
2816453 Inviato: 29 Ott 2007 11:59
 

In quegli anni il casco a scodella era considerato ridicolo e il rischio di fracassarsi la testa a terra alla prima caduta era altissimo, comunque, sul fatto che le tre cilindri fossero molto pericolose e decisamente irrazionali non c'è dubbio, ma come tutte le cose esagerate (... donne comprese!) davano emozioni fortissime. Ricordiamo che gli standard dell'epoca erano ben altri e la potenza delle prime maximoto bicilindriche oscillava fra 40 e 50cv.

Ancora oggi, quando vado a fare un giretto, devo contenermi per non lasciarmi prendere la mano. Dal 1972, anno in cui venne messa in commercio la 750 Mach IV, la Kawasaki sostituì le esili forcelle e il debole freno a tamburo di TUTTE le 3 cilindri con un impianto a disco più potente e affidabile, fra i migliori disponibili all’epoca.
Fra l'altro, nel '72 la casa allestì un kit di montaggio del secondo disco, ma, vuoi perchè il disco frenava già discretamente, vuoi per ragioni economiche, non ebbe molto successo.

Rimangono comunque delle moto interessanti per l'originalità costruttiva, le finiture eccellenti, l'erogazione entusiasmante e il suono irripetibile.

Alle mostre scambio, quando qualcuno mette in moto una Kawa 3 cilindri, decine di curiosi si fermano affascinati dal fragore acuto degli scarichi (avvolti in una nuvola di fumo) fino a ingorgare la carreggiata intera!

Quanto alla qualità degli olii, anche allora esistevano quelli per 2 tempi (compreso il Castrol 2T) e non erano poi così scadenti, fra l’altro le 3 cilindri, soprattutto nelle prime versioni, avevano una regolazione della pompa dell’olio fin troppo generosa che lasciava nuvole di fumo “oscene”.

Il superamento dei problemi di grippaggio nei moderni motori a 2 tempi è dovuto in parte alla migliore qualità degli olii e al raffreddamento ad acqua, ma, SOPRATTUTTO, all'adozione dei rivestimenti ceramici (nickasil e simili) su cilindri d'alluminio.

Il fatto che cilindro e pistone siano composti dallo stesso materiale comporta dilatazioni termiche simili, inoltre il coefficiente d'attrito del nichel/silicio è più basso di quello della ghisa e trattiene anche meglio il velo d'olio, diminuendo l'usura e il calore generato per attrito, calore che, essendo il cilindro d'alluminio, viene dissipato più velocemente.

La ghisa con cui erano fabbricati i cilindri delle moto a 2 tempi fino agli anni '70 ha un coefficiente di dilatazione termica molto inferiore a quello dell'alluminio dei pistoni, particolarmente di quelli ottenuti per stampaggio. Ne consegue che, se per motivi diversi la temperatura del pistone andava fuori dai limiti previsti dal costruttore, la dilatazione dello stesso provocava il grippaggio.

Per i 4 tempi il problema non si è mai posto per le più basse temperature d'esercizio, per le minori potenze specifiche generate, e per la lubrificazione abbondante realizzata con olio NON diluito distribuito generosamente da pompe ad alta pressione.

Tuttavia, per gli innegabili vantaggi che presenta, l'utilizzo dei rivestimenti ceramici su cilindri in lega d'alluminio è ormai pressocchè generalizzato anche sui motori a 4 tempi da competizione, Formula UNO compresa.

Ciao, Dean
 
2907096
2907096 Inviato: 10 Nov 2007 2:24
Oggetto: Re: kawasaki "la bara"?
 

Da quel che ne so, a quei tempi (purtroppo i MIEI) parecchie moto avevano questa nomea (mi ricordo che si diceva pure per la yamaha rd 350, la "bara volante"), e questo si spiega in modo semplice: fino agli anni sessanta, al di fuori delle corse un mezzo che superava i 120/130 era raro, ed anche meccanicamente (freni e ciclistica) ci si adeguava a queste prestazioni. Ma con gli anni settanta cambiò tutto. Arrivarono le giapponesi a 2 tempi (vedi la mach 3, come giustamente ti hanno suggerito), con potenze fuori della norma, e moto italiane (vedi la sfc), che sfioravano tranquillamente i 200, ma che in molti casi giravano ancora coi freni a tamburo, ed è facile immaginare il rischio che si corresse con quei mezzi a certe velocità. Infatti, questo lugubre soprannome, non era riservato alle moto più pericolose, ma semplicemente a quelle che correvano di più (come la mach 3 o l'RD). Scusa, magari ho detto troppo, ma le moto d'epoca sono la mia passione. Ciao.
 
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