Piuttosto, in Honda hanno saputo creare una motocicletta profondamente moderna, ma allo stesso tempo dotata di una grande e inconfondibile personalità retrò.
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A tal fine, è stata cruciale anche la scelta del motore a corsa lunga, un monocilindrico che garantisce una buona coppia e 'schiena' fin dai bassi regimi, permettendo alla GB 350 S di fare tutto, con grazia, senza eccessi e con un'erogazione rotonda, quello che si chiede a una motocicletta del genere.
E il risultato non è solo una moto in stile retrò, ma una moto incredibilmente equilibrata e piacevole da guidare. La sua essenza risiede nella semplicità d'uso quotidiano e nella capacità di trasformare anche i tragitti più brevi in un'esperienza rilassante e piena di fascino. L'attenzione ai dettagli, come le finiture curate e il sound pacato ma presente del monocilindrico, rafforza l'idea che questa non sia una moto da "prestazione", bensì da "godimento lento".
La GB 350 S è una motocicletta che incoraggia a rallentare, a godersi il viaggio e a sentire il battito del motore, proponendosi come l'erede spirituale di quelle moto classiche in grado di comunicare con il pilota attraverso le vibrazioni e le sensazioni, più che attraverso i cavalli del motore. È la dimostrazione che l'autentico charm motociclistico risiede spesso nell'armonia del progetto, e non nella cifra più alta sul tachimetro.
La Honda GB 350 S è indubbiamente una moto affascinante e un progetto riuscitissimo nel suo intento, ma "perfetta in tutto" è un'affermazione forte, specialmente nel mondo delle moto!
In realtà, anche un prodotto così mirato e ben realizzato ha dei margini di discussione o, se vogliamo, delle caratteristiche che non a tutti possono piacere:
• Potenza/Velocità di Crociera: Sebbene non sia il suo scopo, i suoi 21 CV, pur essendo ben distribuiti, possono risultare limitanti per chi cerca di affrontare l'autostrada o i lunghi trasferimenti ad alte velocità. Oltre i 100-110 km/h, la GB 350 S mostra i suoi limiti e l'allungo non è il suo forte. È pensata per lo slow riding, non per le prestazioni.
• Dettagli di Finitura/Economicità: Pur essendo Honda, alcuni recensori hanno notato che, a causa della sua origine (principalmente il mercato indiano, dove è venduta come H'ness CB350), alcuni dettagli (come la qualità delle leve non regolabili) riflettono la necessità di mantenere un prezzo contenuto, benché la qualità generale sia comunque elevata.
• Peso: Nonostante sembri snella, il peso in ordine di marcia (circa 178 kg) è considerato da alcuni un po' alto in rapporto alla potenza di un 350 cc.
• Strumentazione: La strumentazione analogico-digitale è funzionale, ma la mancanza del contagiri completo (in un motore dove è importante sentire il battito) è stata notata come un'omissione da parte di chi ama il controllo totale (personalmente la troverei più affascinante con una strumentazione analogica con conta km e contagiri tondo con fondo verde in stile anni 70' che integri tutte le altre informazioni in digitale).
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Certo, non si può negare che nel suo segmento e per l'obiettivo che si prefigge sia vicina alla perfezione, un'armonia stilistica rara e con una meccanica semplice. Tuttavia, la sua vocazione al godimento lento è anche il suo limite: sebbene il motore a corsa lunga sia superbo ai bassi, la risicata potenza massima e il peso la rendono poco adatta ai trasferimenti autostradali veloci. Quindi la domanda è "Non potrebbe essere migliorata?" Potrebbe esserlo nei piccoli dettagli (come l'impianto frenante posteriore più incisivo e/o leve regolabili), ma migliorarla nella sostanza, aggiungendo potenza e prestazioni da "vera" moderna, significherebbe snaturarla, trasformandola in qualcosa che non vuole e non deve essere. La sua perfezione sta proprio nel coraggio di non essere potente, accettando i compromessi che la rendono autentica. In fin dei conti è una neo-nata e in futuro può solo che essere migliorata, se questa è la base di partenza, c'è da stare sereni.
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