News dal mondo delle Moto
Moto e scooter, il 2017 inizia a rilento
Scritto da anna87 - Pubblicato 15/02/2017 10:11
Complici le condizioni proibitive del meteo, soprattutto al Centro e al Sud Italia, il mercato italiano delle due ruote registra dati negativi in partenza d'anno, con un deludente segno meno per le vendite di gennaio. Ma alcune novità dei produttori potrebbero invertire la rotta...


Inizia col piede sbagliato il 2017 del mercato italiano di scooter e moto, che risente di un clima generale di incertezza economica (non certo diverso dagli ultimi anni, c'è da dire) e soprattutto delle proibitive condizioni meteo di gran parte del Paese, che hanno scoraggiato l'acquisto di un mezzo a due ruote. Il mese di gennaio, vale intorno al 5% sul totale vendite dell’anno, fa infatti segnare dati negativi, che non lasciano spazio a interpretazioni.

Calano le vendite. In complesso, nel primo mese dell'anno le immatricolazioni delle due ruote motorizzate in Italia hanno registrato un deludente -12,1%, con le vendite di scooter e moto che hanno raggiunto un totale di 9.721 unità, frutto in particolare di 4.319 immatricolazioni per le moto (-12,4%) e 5.402 vendite per gli scooter (-11,9%); molto male anche i cinquantini, che tornano a perdere volumi dopo le buone performance dei mesi scorsi (solo 1.145 registrazioni, pari al -15,7%).

L'incertezza frena il mercato. Netto il commento di Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA, Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, che dichiara: "L’inizio del 2017 non è soddisfacente per il nostro mercato, sicuramente il cattivo tempo che ha reso impraticabili le strade in molte zone d’Italia ci ha penalizzato. Inoltre a dicembre abbiamo avuto una forte spinta promozionale sui veicoli Euro 3, che probabilmente ha generato anticipi all’acquisto". Più in generale, però, viene sottolineato come si siano anche "altri fattori che non consentono il consolidarsi dei segnali di ripresa degli ultimi mesi. Permane un clima di incertezza sia sul fronte politico che finanziario e questo non favorisce di certo la domanda interna. La situazione dell’occupazione è sostanzialmente ferma, con una disoccupazione giovanile che sfiora il 40%. Infine anche il prezzo del petrolio è in crescita, con riflessi sui costi di gestione dei veicoli".

Obiettivo ecologico. Una possibile svolta per il settore potrebbe arrivare dalle novità dei produttori: la tendenza attuale infatti vede la corsa alla realizzazione di modelli "ecologici" ed ecostenibili, che possano rispondere sia alla crescente esigenza di rispetto per l'ambiente che al risparmio (anche economico) per gli utenti. Come ben descritto da Idee Green, portale dedicato proprio alle tematiche ambientali, lo scooter elettrico è ormai una realtà alla portata di tutti, con benefici sia sulla riduzione di emissioni che sul contenimento dei costi per il rifornimento.

I modelli di scooter elettrico. E anche le principali case produttrici stanno seguendo questa strada, tanto che all'ultima edizione dell'Eicma (la fiera sulle due ruote di Milano, uno degli eventi più attesi dagli appassionati) sono state molte le novità presentate in questo ambito, a cominciare dalla Vespa Elettrica, versione innovativa di un classico intramontabile (con livrea in azzurro a richiamare le “emissioni zero” del propulsore), e proseguendo con lo scooter Gogoro a batterie intercambiabili, le KTM Freeride, le nuove versioni del BMW C Evolution, la rinnovata gamma Zero Motorcycles e il concept Energica EsseEsse 9.

Rilanciare il settore. Anche il presidente Capelli parla dell'esigenza di sforzarsi per raggiungere l'obiettivo della mobilità sostenibile, considerata una delle priorità dell'associazione, insieme ovviamente al rilancio delle vendite. Tra gli altri punti dell'azione di Confindustria Ancma, poi, Capelli ricorda anche "le modifiche al Codice della Strada, ferme da anni, che potrebbero fornire elementi di rilancio per il nostro settore; l’eliminazione del vincolo dei 150cc per accedere alle autostrade, in modo da mettere gli utenti italiani nelle stesse condizioni di tutti gli altri in Europa, dove si circola anche con i 125cc, che si possono guidare anche con la patente B per l'auto. Ancora, la possibilità di utilizzare le corsie preferenziali consentirebbe di elevare il livello di sicurezza nelle città così come l’utilizzo dei proventi delle multe da investire nelle infrastrutture dedicate anche agli utenti delle due ruote, può incentivare più persone a viaggiare sui nostri veicoli".
 

Commenti degli Utenti (totali: 3)
Login/Crea Account



I commenti sono di proprietà dell'inserzionista. Noi non siamo responsabili per il loro contenuto.

Commenti NON Abilitati per gli utenti non registrati
Commento di: tibbs il 15-02-2017 16:11
Ciao, interessante disanima.

Come osservato, però, un calo nel gennaio 2017 è fisiologico dopo un dicembre 2016 che ha visto un sostanzioso incremento delle vendite per smaltire le (non eccessive) scorte di moto Euro 3 e d'altra parte molti modelli appena presentati non sono ancora disponibili.

Ben vengano i modelli elettrici e tuttavia ancora il mercato mi pare acerbo e adatto al più per i cosiddetti "early adopter" disposti a sobbarcarsi le tante limitazioni a cui la trazione elettrica costringono gli eventuali acquirenti (maggior peso, minor autonomia, tempi di ricarica, maggior costo).

La proposta dei 125 in autostrada come "nel resto dell'Europa" a me invece sa di furbata, perché allora dovremmo poter guidare i 125 con la patente A(1) e basta. Va bene incentivare il mercato ma di automobilisti che s'improvvisano motociclisti ne facciamo volentieri a meno, specie su strade a elevato scorrimento.

Commento di: Allrossx il 19-03-2017 16:05
Con la moto si mette in pericolo in primis se stessi, specie nelle strade a scorrimento veloce quindi non vedo il problema di consentire la circolazione dei 125 in autostrada guidabili con la B.

Inoltre reputo l'esame pratico per il conseguimento della patente inadatto per testare le reali capacità del candidato quindi...
Commento di: tibbs il 19-03-2017 16:59
Un incidente in una strada ad elevato scorrimento, secondo me, mette in pericolo un po' tutti, specie se c'è traffico.

Non so dirti se l'esame pratico sia inadeguato, visto che a mio tempo io neppure l'ho fatto, ma credo che sia sempre meglio di niente. Io penso che non sia automatico saper guidare una moto se si sa guidare un'auto (e dopo l'esame della patente B non è neppure detto che si sappia guidare quest'ultima) e più in generale aprire le autostrade a dei 125 guidati da sedicenni non la vedo una buona idea. Ma, per l'appunto, la mia è soltanto un'idea.