Tecnica
Sapevate che esiste l'abbigliamento Omologato?
Scritto da brugo84 - Pubblicato 11/11/2009 09:17
Cosa sono i capi omologati e relativi i vantaggi, illustrazione delle omologazioni suddivise per i vari capi

Come tutti sapranno per i motociclisti e quindi per andare in moto esiste l'abbigliamento tecnico specifico che troviamo regolarmente nei negozi e nei concessionari in cui ci andiamo a fornire.
Quello che però probabilmente non tutti sanno è che esiste l'abbigliamento omologato e questo nel 99,9% dei casi non corrisponde con quello che andiamo a comprare nei negozi e che i venditori ci rifilano come il non-plus-ultra presente sul mercato.

Infatti per essere considerato abbigliamento per uso professionale (e quindi nel nostro caso adatto per proteggerci quando andiamo in moto) ogni singolo capo deve essere omologato secondo la specifica normativa europea e quindi lo si può ritenere a tutti gli effetti un DPI (Dispositivo di Protezione Individuale), se l'omologazione invece non è presente non abbiamo alcun dato certo e certificato da un ente accreditato che il capo di abbigliamento che stiamo per comprare sia protettivo, ma possiamo solo sperarlo e/o dedurlo (cosa del tutto discutibile) tramite la nostra esperienza.
E' bene chiarire che non è sufficiente la presenza del marcio CE per far si che un capo sia omologato, ma è necessario che a seconda del capo siano garantite le specifiche dettate dalla normativa per quel genere di indumento:

EN1621-1:97 questa normativa riguarda le protezioni presenti nei vari capi di abbigliamento, possono essere omologate le seguenti: spalle “S”, gomiti “E”, ginocchia “K”, tibia “L”, ginocchia-tibia “K+L” e fianchi “H”. Ogni protettore è marchiato con una lettera diversa a seconda della posizione in cui dovrà essere applicato. La EN1621-1:97 non va assolutamente confusa con la prEN1621-1:96 che è la vecchia normativa nella quale rientravano anche i back protector (paraschiena) che rilasciavano una forza residua di 35kN in seguito ad impatto; e non essendo questa normativa mai andata in pensione si potrebbero ancora trovare in commercio simili paraschiena, quindi fate sempre attenzione al momento dell'acquisto

EN1621-2 riguarda i paraschiena e all'interno di questa normativa vengono individuate due categorie di qualità in base ai kN rilasciati dopo l'impatto del test livello1<18kN mentre il livello2 (qualitativamente migliore al test)<9kN
Anche per questa normativa va fatta una notazione simile a quella fatta per la normativa precedente, ovvero la EN1621-2 non deve essere confusa con la prEN1621-2:2000 che omologava i back protector con valori residui di 25kN (quindi valori ben più alti dell'attuale livello1) ma essendo anche questa “ancora in circolazione” è sempre molto importante badare a cosa è riportato sul paraschiena, sulla sua scatola e nel foglio illustrativo per evitare di cadere in spiacevoli sorprese

EN13594 relativa ai guanti per uso motociclistico

EN13595 questa normativa (forse la più complessa) riguarda l'abbigliamento in generale quindi prodotti come giacche, pantaloni e tute, ovvero quasi tutto ciò che indossiamo per spostarci sulle due ruote

EN13634 quest'altra è relativa alle calzature per noi motociclisti e anche qui i livelli di protezione si distinguono in due possibili dove il livello 2 rappresenta quello a protezione più alta.

Queste indicate qui sopra sono le sole e uniche omologazioni che un capo di abbigliamento deve avere per essere considerato realmente omologato.

Per riconoscere un capo omologato secondo una di queste specifiche normative è sufficiente cercare il pittogramma della certificazione, che deve essere presente affinché l'ente preposto possa rilasciare l'attestato di conformità.

Ad esempio per gli stivali e i paraschiena, rappresenta un omino stilizzato sulla moto e accanto è indicato il livello di protezione e la relativa normativa



inoltre ogni capo omologato deve essere accompagnato OBBLIGATORIAMENTE da un foglietto illustrativo (che in caso di assenza del pittogramma sopra indicato da la certezza dell'omologazione) dove sono specificati tutti i valori con cui sono stati passati i test, per i guanti, le giacche, i pantaloni o per le tute deve essere riportato che superano le prove di taglio, scoppio e abrasione e in quest'ultimo caso devono essere indicati anche i secondi di resistenza al test di abrasione.



Ora il problema principale è che nella maggior parte dei casi sia l'acquirente medio che i venditori stessi non sanno dell'esistenza di queste omologazioni o forse ancor peggio le ignorano appositamente, per cui ci ritroviamo in tantissime occasioni a sentire un venditore che canta le lodi del prodotto commercializzato senza avere a disposizione il minimo dato OGGETTIVO ma solo basandosi sulle varie campagne pubblicitarie proposte dall'azienda produttrice; di conseguenza ci sentiamo dire che una giacca è il massimo per la nostra protezione quando invece molto probabilmente ha solo le protezioni per spalle gomiti e schiena omologate secondo la normativa mentre a livello di materiali e cuciture non viene garantito un bel niente.

Un aspetto poco felice per il consumatore è che le omologazioni esistono ma purtroppo non sono obbligatorie per cui il motociclista in genere non viene tutelato poiché le grandi case produttrici sono libere di omologare o meno, ma in linea di massima nessuna lo fa, o per poter risparmiare soldi o forse per incapacità ma questo non lo possiamo affermare finché omologare un capo non sarà obbligatorio per tutti i produttori di abbigliamento motociclistico.
Infatti se tutte le case omologassero i propri prodotti questo sarebbe un ottimo punto di partenza nonché un metro di paragone certo tra capi di marche diverse, mentre ora questa operazione può essere fatta solo su sensazioni e/o pareri personali.

Di conseguenza l'unico modo per poter sperare in una possibile omologazione obbligatoria è quello di far si che sempre più utenti delle due ruote siano informati su questo problema e che quindi sempre più persone chiedano e pretendano dei prodotti certificati.



un sentito ringraziamento all'utente GINOX per alcune precisazioni tecniche ;)
 

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Commento di: BlackIce il 11-11-2009 15:16
Bell'articolo e molto completo davvero, ne avevo letto uno inerente lo stesso tema in una rivista del settore ma non era così soddisfacente.
Alla fine vale sempre il detto: chi più spende meno spende.
Non è un caso che si possono contare sulle dita di una sola mano le aziende serie che producono abbigliamento omologato.
Nella sicurezza non bisogna mai risparmiare. Mai vivere col rimorso di un senno di poi del tipo: ma se avessi avuto qualcosa di più protettivo mi sarei fatto meno male o peggio ancora sarei potuto morire...
Commento di: brugo84 il 11-11-2009 23:05
in teoria potrebbe essere ancora più completo, ma sarebbe stato troppo prolisso e avrebbe scoraggiato la lettura da parte di chi non è informato ;) Comunque grazie
Commento di: sguelfaro il 03-12-2009 14:47
E' bene comunque ricordare anche dopo che ci siamo vestiti "omologati" di usare sempre il cervello e buon senso.Ciao a tutti.
Commento di: Panzo il 11-11-2009 17:50
buon articolo, anche se probabilmente sarebbe stato meglio spedere un paio di parole in più riguardo la normativa dell'abbigliamento in generale (EN13594) e dei guanti (EN13595).
Se per protezioni, paraschiena e stivali c'è una buona disponibilità di prodotti omologati, è nel settore guanti, giacche e pantaloni che si fa veramente fatica a trovare prodotti omologati! Sono veramente poche le aziende che producono questi capi...

Inoltre non tutti i prodotti omologati EN13594 sono uguali: anche qua esistono 2 livelli, con diversa destinazione d'uso: cittadino o extraurbano. Il terzo livello, uso pista, era previsto nel Cambridge Standard (la ricerca statistica dalla quale è stata poi elaborata la normativa europea), ma non incluso nell'EN13594.
Per approfondire l'argomento vi consiglio di consultare questa pagina, siccome è abbastanza lungo e complesso: http://www.motosicurezza.com/en-13595-1-en-13595-2-en-13595-3-en-13595-4-abbigliamento
per cui occhi doppiamente aperti: è ormai celebre il caso di una certa tuta in pelle di una marca italiana famosa, omologata dopo qualche vicissitudine. Omologata sì, per per uso cittadino!

Consiglio sempre di informarsi su quel che si compra, (magari visitate la sezione dedicata del forum per consigli) e puntate su abbigliamento omologato: l'unico che dia garanzie di protettività.
Tra l'altro non necessariamente spendete di più di prodotti non omologati, anzi spesso si risparmia!
Commento di: brugo84 il 11-11-2009 22:26
Ciao Panzo so benissimo che l'articolo è corto e magari non completo sotto ogni punto di vista, ma l'obiettivo di questo è quello di cercare di informare più persone possibili sull'esistenza delle omologazioni nella speranza che una volta infilata la pulce nell'orecchio qualcuno si muova per andare a vedere cosa dicono le singole omologazioni ;)
Poi non si può escludere un altro articolo che sviscera per bene ogni singola normativa :)
Commento di: Panzo il 12-11-2009 14:58
sì, hai ragione! per prima cosa sensibilizzare, visto che pochi conoscono queste importanti omologazioni...

l'idea di più articoli non è male. Sul Tinga manca proprio una serie di articoli riguardanti le omologazioni dell'abbigliamento! Sarebbe bello riuscire a crearli e avere una pagina nella sezione abbigliamento che contenga i vari link :D
Commento di: brugo84 il 12-11-2009 18:00
con un po di buona volontà POSSIAMO fare tutto ;)
Commento di: gsrteo il 13-11-2009 21:02
le cose cominciano a muoversi , le notizie cominciano a girare e l'abbigliamento omologato comincia ad essere distribuito anche in italia...
grazie per quest'articolo che ci dà un'ulteriore spunto di discussione al fine di sensibilizzare al massimo l'utente motociclista...
Commento di: elbranko il 17-11-2009 14:21
anche la tuta di valentino rossi è omologata....

eddai, sono le solite cose per farci spendere di più!
Commento di: PaoloG il 19-11-2009 21:50
No, quella non lo è... Seriamente.
Commento di: frabiker il 20-11-2009 15:19
La cosa grave e` che una cosa che deve proteggere non e` certificata.

Questo dovrebbe essere illegale.

Non si certifica il fatto che non ti fai male, ma il fatto che quella protezione ha quel potere protettivo. Mi pare il minimo.

Il fatto che non ci sia obbligo di certificazione, per me e` illegale.