Arieccomi dopo qualche anno a postare due righe e quattro foto
Era già qualche anno che stavo "lumando" il Lago Sotterraneo di St. Leonard (il più grande e navigabile in Europa), ma tutte le volte che provavo ad imbastire il giro, le previsioni davano SEMPRE pioggia e temporali sulle Alpi; quest'anno, invece, mi è andata di lusso
PRIMO GIORNO
Alle 8 di mattina, sono già pronto prontissimo sulla moto ed in viaggio con direzione Lago d'Orta, sosta cappuccino alla solita pasticceria Arianna e, a Gravellona Toce, mi butto sulla statale del Sempione. Sosta plin plin e benza al confine, mi faccio fregare come al solito al cambio euro/franco e riparto.
Sono di fretta, quindi foto di rito con l'aquila alle spalle e via verso Briga!

In valle, comincia a fare caldo, ma non c'è moltissimo traffico e ad un orario accettabile arrivo a St. Leonard, appena prima di Sion, il tutto senza percorrere un metro in autostrada (40 euri per il bollino se li scordano, visto che non vivo lì). Parcheggio, faccio il biglietto e tempo 20 min saliamo sulla barca

Il ragazzo parla tedesco e inglese, ma nonostante tutto, capisco la storia del lago e remata dopo remata percorriamo quei 250 mt che ci portano quasi alla fine del lago. E' tutto molto caratteristico, peccato che in meno di mezz'ora siamo già indietro



E' ora di fare pappa, nella struttura c'è anche un bar, così mi fermo e decido di prendere le cose meno costose che trovo: una crepes con una cosa simile a marmellata liquida e una bottiglia di acqua da 25cl. Naturalmente avendo dato la mancia al barcaiolo, mi ritrovo con 20 cents in meno e mi tocca pagare in euro (16), facendomi fregare nuovamente col cambio
Vabeh, riguardo bene la strada per Martigny e scelgo quella che per buona parte costeggia il Rodano con quel colore tra l'azzurro e il grigio. Arrivo a Martigny e prendo per il Gran San Bernardo, peccato che, causa lavori in corso, mi tocca andare ad cazzum e girare mezzo centro
Arrivo al Gran San Bernardo e....tira un vento pazzesco! Trascinandomi entro a visitare l'Ospizio, la sua Cappelletta e i suoi tesori

Foto al lago dall'alto con paura che il cell volasse via per il vento e scendo a prendermi un caffè caldo

Risalgo in moto e scendo a Saint-Rhémy-en-Bosses dove ho prenotato una stanzetta all'Hotel Swiss, piccolo ma veramente grazioso e con una ottima cucina. Prendo un genepì come digestivo e me ne vado a letto.
SECONDO GIORNO
L'indomani, colazione e via verso Entreves. Tutti mi dicevano "Se vai sullo Skyway, fai anche l'ultimo tratto in territorio francese", così, faccio la fila, paga i miei 59 euri (visto che non avevo prenotato online, ho la maggiorazione di 4 euri) e iniziamo la salita stipati come sardine nella cabina. Dopo la sosta intermedia si arriva a Punta Helbronner e scopro che i francesi hanno chiuso la funivia per troppo vento
Vabbuò, vado a fare la mia coda per la vista panoramica a 3466 mt e gironzolo un po' a fare foto (volevo arrivare alla guglia ed invece...)

Prendo l'ascensore, attraverso la galleria e sbuco al Rifugio Torino, caffettino riscaldante, qualche foto e poi scendo


Giù ci sono millemila gradi e prepararsi sotto il sole cocente è stato un supplizio... E' ora di pappa e dopo Morgex, inchiodo prepotentemente dopo aver visto una cascatella sulla destra, attraverso la Dora Baltea e mi prendo una piada al Bar della Cascata. Dopodiché, mi faccio 5 min di scarpinata per fotografare la cascata da vicino

Avevo pensato di fermarmi in un B&B a Fenis, ma essendo occupato e avendo scartato l'idea di pagare 120 € per la stanza, mi arrabatto e trovo per soli 88 € una stanza in un hotel a 10 min a piedi dal centro di Saint-Vincent. Doccetta, pizza veloce, uno sguardo ad una esibizione di tango argentino in piazza e bello cotto rientro in hotel.
TERZO GIORNO
Colazione abbondante, carico la moto e parto per il Col del Joux. Le previsioni meteo per la mattina non sono le migliori, ma con una grossa botta di chiulo, le nubi nere scompaiono ed esce un bel sole
Siesta al lago Pallù dove fotografo la mia motoretta

e riparto per Brusson per un caffè con vista laghetto. Rimessomi in marcia, quasi perdo la svolta per andare a vedere la Cascata d'Arlaz, ma recupero in fretta e dopo un po' di curvette, parcheggio la moto e vado a rinfrescarmi un po' (in realtà, mi sono lavato di brutto

E mo' che fo'? Mica posso rientrare a casa subito! Rimembro un mio amico che mi consigliava di andare a mangiare a Punta Jolanda, sopra Gressoney, così, inforco la moto e mi lancio verso Tache; sono le 13.05 arrivo, parcheggio e mi fiondo alla funivia che....chiude esattamente alle 13 e riapre alle 14.30
Mangio un bel piattone di Gnocchi al Blue d'Aosta e non volendo aspettare le 14.30 mi dirigo verso Staffal, compro il biglietto e mi accomodo sulla cabina che mi porterà vicino al Lago Gabiet. Scendo, e inizio a scarpinare, sudo come un caimano, arrivo al rifugio e mi faccio fare un Bombardino per recuperare le forze, poi mi dirigo verso il lago per fare un paio di foto


Oramai è ora di rientrare, rifaccio tutto il percorso e a Quincinetto prendo la pallostrada per il ritorno a casa.
3 giorni con la mia verdona e un po' di Alpi viste













