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Indice del forumTecnica di Guida

   

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Scivolaaaa!!!! [posizione del corpo in piega]
344264
344264 Inviato: 12 Mag 2006 14:18
 



infatti si jack se aristotele doveva zappare per procurarsi da mangiare mica ci angosciava icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif icon_eek.gif icon_cool.gif
cia'
 
344276
344276 Inviato: 12 Mag 2006 14:20
 

Iaco ha scritto:
Ma se invece fosse così:
l'aderenza c'è comunque proprio grazie alle nuove performantissime gomme, fino però agli angoli limite del pneumatico, ossia finchè la moto è inclinata ma consenta comunque al battistrada di avere contatto con l'asfalto. Se l'aderenza c'è fino a quel punto indipendentemente da come stiamo messi sulla moto, ma non possiamo spingerci oltre quel punto perchè altrimenti cammineremo sul lato della gomma e non più sul battistrada, allora sporgendosi all'interno forniamo altra forza da opporre alla forza centrifuga, ossia è come se piegassimo di più la moto senza però piegarla, e mantenendo sempre (anche se al limite) il contatto tra il battistrada e l'asfalto. Anche perchè insieme ad un discorso di tenuta laterale l'impronta a terra del pneumatico con il battistrada e non con la parte laterale è necessaria per fornire e rendere possibile la trazione e a frenata.
cia'

il problema è che se anche hai l'impronta a terra che sta sul battistrada della spalla della gomma ma la spinta è verso l'esterno è troppo inclinata, non c'è abbastanza peso sull'impronta a terra per generare l'attrito necessario a contrastare l'inerzia verso l'esterno curva (quella che genera l'illusoria forza centrifuga)... tieni conto che più alta è la velocità più attrito ti serve... più sposti il baricentro meno spinta cade sull'impronta e quindi generi meno attrito (parliamo di quando hai raggiunto il limite di piega massimo del pneumatico)... in sostanza te ne serve di più ma ne generi di meno... non è proprio il massimo per mantenere l'aderenza... sbaglio de_corsa?
 
344281
344281 Inviato: 12 Mag 2006 14:24
 

jacktornese ha scritto:
Hai considerato la variabile che la mia cosciona è pari per dimensioni a mezzo vitello? icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif

(una volta mi portava un amico su una enduro..e io a fare lo spiritoso alzai i piedi... lui si rivolse a me con tono falsamente severo dicendomi: "NO!Che mi fai freno aerodinamico!" icon_lol.gif icon_lol.gif Vi pare giusto prendersela così con me poverino solo per un 49,5 di piede? icon_lol.gif icon_lol.gif )


Ecco perchè ti sei comprato il 1200!!! E io che credevo che il 1000 non ti bastasse più........ ehehehehehe... icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif
 
344287
344287 Inviato: 12 Mag 2006 14:27
 

Iaco ha scritto:
io volevo chiedere anche un'altra cosa. Ad una certa inclinazione il peso della moto (considerando la moto anche senza pilota o con il pilota in asse) dovrebbe iniziare a diventare un problema in quanto con l'accelerazione laterale la massa che da il peso verso l'asfalto diventa massa che spinge verso la tangente, quindi più è e piè ad una certa inclinazione è sottoposta ad accelerazione laterale.
Non mi sono spiegato bene ma provo con le 4 ruote anche se non piegano tanto per farmi capire: il peso da fermo o comunque in moto rettilineo della macchina forniscono aderenza in quanto "spinta" verso il basso, man mano che si fa una curva e aumenta l'accelerazione laterale lo stesso peso che prima forniva aderenza diventa quello che "tira" la macchina verso l'esterno. Quando è che il peso diventa un problema?
Se ho una macchina e riempo il bagagliaio posteriore di 100 kg di mattoni, quei 100kg faranno reggere di più o di meno il posteriore, questo non capisco...
cia'

bella domanda... in teoria più peso = più inerzia = più attrito necessario per contrastare l'inerzia... però è vero anche che più peso = più attrito...
provo a rispondere...
poichè l'impronta del battistrada sull'asfalto rimane pressochè invariata o aumenta pochissimo perchè la gomma si schiaccia di più... direi che l'inerzia causata dal maggior peso aumenta in modo esponenziale rispetto all'aumento dell'attrito generato dallo stesso aumento di peso... e quindi aumenta "più velocemente" dell'attrito fino a superare il limite di aderenza... quello è il limite del peso da caricare... poi vabbè bisognerebbe contare anche l'abbassamento del baricentro causato dall'aumento di peso e il lavoro delle sospensioni alle quali "aumenta il precarico"... però credo che a gradi linee direi che oltre un certo limite è solo svantaggioso aumentare il peso
 
344620
344620 Inviato: 12 Mag 2006 16:51
 

Parsifal_SK ha scritto:
Iaco ha scritto:
Ad una certa inclinazione il peso della moto (considerando la moto anche senza pilota o con il pilota in asse) dovrebbe iniziare a diventare un problema in quanto con l'accelerazione laterale la massa che da il peso verso l'asfalto diventa massa che spinge verso la tangente, quindi più è e piè ad una certa inclinazione è sottoposta ad accelerazione laterale.
Non mi sono spiegato bene ma provo con le 4 ruote anche se non piegano tanto per farmi capire: il peso da fermo o comunque in moto rettilineo della macchina forniscono aderenza in quanto "spinta" verso il basso, man mano che si fa una curva e aumenta l'accelerazione laterale lo stesso peso che prima forniva aderenza diventa quello che "tira" la macchina verso l'esterno. Quando è che il peso diventa un problema?
Se ho una macchina e riempo il bagagliaio posteriore di 100 kg di mattoni, quei 100kg faranno reggere di più o di meno il posteriore, questo non capisco...
cia'


bella domanda... in teoria più peso = più inerzia = più attrito necessario per contrastare l'inerzia... però è vero anche che più peso = più attrito...
provo a rispondere...
poichè l'impronta del battistrada sull'asfalto rimane pressochè invariata o aumenta pochissimo perchè la gomma si schiaccia di più... direi che l'inerzia causata dal maggior peso aumenta in modo esponenziale rispetto all'aumento dell'attrito generato dallo stesso aumento di peso... e quindi aumenta "più velocemente" dell'attrito fino a superare il limite di aderenza... quello è il limite del peso da caricare... poi vabbè bisognerebbe contare anche l'abbassamento del baricentro causato dall'aumento di peso e il lavoro delle sospensioni alle quali "aumenta il precarico"... però credo che a gradi linee direi che oltre un certo limite è solo svantaggioso aumentare il peso


icon_confused.gif mmmh,
vi avevo portato sulla Luna proprio per farvi capire la differenza tra massa e peso ma vedo che fate ancora confusione...

...e lasciate stare le superfici d'impronta che con l'aderenza c'entrano poco o niente.


peso = massa x accelerazione di gravità

che cosa significa?

che la massa è la stessa, sempre, in qualsiasi punto dell'universo e quindi identica sarà la sua inerzia a stare ferma oppure a conservare un moto rettilineo uniforme.

ma, una volta sottoposta ad una accelerazione di tipo gravitazionale che tenda ad attirarla verso il basso (del nostro sistema Terra) la massa acquisterà anche un peso di cui senza accelerazione era priva, infatti:

m0 = 0 (massa moltiplicato zero uguale zero)

che cosa ne deriviamo, saltando tutti i passaggi?

che tanto più massa mettiamo nel bagagliaio tanto più aumentiamo la forza centrifuga che tende a portare il veicolo verso l'esterno e tanto più aumentiamo l'aderenza perché, a parità di K (coefficiente di aderenza) se aumentiamo il carico normale al suolo aumenta anche l'aderenza.
QUINDI AI FINI DELL'ADERENZA NON DOVREBBE CAMBIARE NIENTE,
mattoni o non mattoni

MA: la variazione di Ktotale in base al carico applicato è lineare solo in un certo range: il suo limite massimo è dato dal completo ingranamento tra le due superfici.
da quel momento in poi qualsiasi ulteriore carico comincerà a non produrre più effetti positivi sull'aderenza
MA CONTINUERA' AD AUMENTARE L'INERZIA CENTRIFUGA DEL VEICOLO.

questo, in teoria.

ai fini pratici, più è leggero il veicolo e più si va forte in curva: è lo stesso discorso della Luna, con delle mescole sufficientemente morbide si riesce ad ottenere lo stesso un perfetto ingranamento tra asfalto e gomma e alla fine l'aderenza prevale sulla centrifuga quindi:
AUMENTANDO IL CARICO NON POSSIAMO CHE PEGGIORARE LA TENUTA DI STRADA.

Attenzione, ripeto: questo discorso è relativo alle caratteristiche delle gomme, perché a parità di mescola, ad esempio molto dura, zavorrando il veicolo si potrebbe anche migliorare l'aderenza perché senza quel peso in più la gomma sarebbe tanto dura da non potersi ingranare nell'asfalto!

ma avete mai visto un Gran Premio da vicino?
consiglio di mettersi alla San Donato (staccata in fondo al rettilineo del Mugello) per apprezzare la differenza di velocità di percorrenza in curva tra 125 e motoGP (passando dalle 250):
dopo aver visto passare le 125, le motoGP sembrano ferme, oltre al fatto che sono costrette a cominciare la frenata mooolto prima sia per la loro maggiore velocità in rettilineo, sia per la loro minore velocità possibile in curva, sia per la loro maggiore inerzia!!!

e avete mai girato con un kart da competizione?
è talmente veloce in curva che tornando a guidare una Ferrari F355 Challenge (mi è capitato sul serio) pur essendo auto splendidamente assettata...
...'sta macchina mi sembrava inizialmente morbida e scivolosa... icon_eek.gif

Aneddoto: quando correvo con i K125 andavo in pista con una gippetta Suzuki e quando tornavo a casa dovevo sempre stare molto attento alla prima curva: rischiavo di arrivarci sempre ad una velocità spropositata, una velocità da kart!
 
345071
345071 Inviato: 12 Mag 2006 20:45
 

de_corsa ha scritto:
mmmh,
vi avevo portato sulla Luna proprio per farvi capire la differenza tra massa e peso ma vedo che fate ancora confusione...

...e lasciate stare le superfici d'impronta che con l'aderenza c'entrano poco o niente.


peso = massa x accelerazione di gravità

che cosa significa?

che la massa è la stessa, sempre, in qualsiasi punto dell'universo e quindi identica sarà la sua inerzia a stare ferma oppure a conservare un moto rettilineo uniforme.

ma, una volta sottoposta ad una accelerazione di tipo gravitazionale che tenda ad attirarla verso il basso (del nostro sistema Terra) la massa acquisterà anche un peso di cui senza accelerazione era priva, infatti:

m0 = 0 (massa moltiplicato zero uguale zero)

che cosa ne deriviamo, saltando tutti i passaggi?

che tanto più massa mettiamo nel bagagliaio tanto più aumentiamo la forza centrifuga che tende a portare il veicolo verso l'esterno e tanto più aumentiamo l'aderenza perché, a parità di K (coefficiente di aderenza) se aumentiamo il carico normale al suolo aumenta anche l'aderenza.
QUINDI AI FINI DELL'ADERENZA NON DOVREBBE CAMBIARE NIENTE,
mattoni o non mattoni

MA: la variazione di Ktotale in base al carico applicato è lineare solo in un certo range: il suo limite massimo è dato dal completo ingranamento tra le due superfici.
da quel momento in poi qualsiasi ulteriore carico comincerà a non produrre più effetti positivi sull'aderenza
MA CONTINUERA' AD AUMENTARE L'INERZIA CENTRIFUGA DEL VEICOLO.

questo, in teoria.

ai fini pratici, più è leggero il veicolo e più si va forte in curva: è lo stesso discorso della Luna, con delle mescole sufficientemente morbide si riesce ad ottenere lo stesso un perfetto ingranamento tra asfalto e gomma e alla fine l'aderenza prevale sulla centrifuga quindi:
AUMENTANDO IL CARICO NON POSSIAMO CHE PEGGIORARE LA TENUTA DI STRADA.

Attenzione, ripeto: questo discorso è relativo alle caratteristiche delle gomme, perché a parità di mescola, ad esempio molto dura, zavorrando il veicolo si potrebbe anche migliorare l'aderenza perché senza quel peso in più la gomma sarebbe tanto dura da non potersi ingranare nell'asfalto!

hemm... hops... hehe eusa_whistle.gif
è proprio quello che volevo dire io eusa_liar.gif eusa_shifty.gif
sai qual è il problema? che non siamo abituati mentalmente a distinguere massa e peso... per quello c'è chi crede ancora che un chilo di ferro pesi di più di un chilo di paglia...
comunque anche se il mio ragionamento era errato... il risultato finale è lo stesso... cioè che oltre una certa massa (che diventa peso con la gravità) non ti aiuta più... anzi il grip rimane costante ma l'inerzia aumenta... fino a superare il limite... cioè quando l'inerzia è maggiore della forza opposta generata dall'attrito dei pneumatici con l'asfalto... ma perchè in alcuni casi ne escie una bella derapata ed in altri la perdita di aderenza è talmente repentina da fare una bella (bella nel senso di brutta) scivolata icon_question.gif icon_question.gif
 
345380
345380 Inviato: 13 Mag 2006 7:35
 

Parsifal_SK ha scritto:
... ma perchè in alcuni casi ne escie una bella derapata ed in altri la perdita di aderenza è talmente repentina da fare una bella (bella nel senso di brutta) scivolata icon_question.gif icon_question.gif


che bella domanda, mica da poco!

potrei dirti questo:

l'aderenza che la gomma svolge (IN CONDIZIONI NORMALI) sull'asfalto è di tipo VOLVENTE, ovvero SENZA uno scivolamento relativo delle due superfici.

mentre nel caso di una perdita di aderenza, l'attrito (la sua componente trasversale!) diventa di tipo RADENTE, ovvero CON scivolamento relativo.

il passaggio tra questi due tipi di attrito è caratterizzato dal cosiddetto "PRIMO DISTACCO" che è una fase in cui l'aderenza è ancora abbastanza buona e poi cala repentinamente.

siccome in realtà NON E' SEMPRE VERO che l'aderenza di una gomma in curva sia caratterizzata ESCLUSIVAMENTE da un attrito di tipo volvente* il passaggio tra volvente e radente può non essere così repentino da causare una scivolata ma anzi dare la possibilità di continuare a gestire la perdita di UNA PARTE dell'aderenza.
ciò, purché la ruota non sia bloccata, in tal caso perderebbe la sua DIREZIONE PREFERENZIALE a favore di una reazione esattamente opposta alla spinta esercitata dall'inerzia del veicolo.

l'attuale stato dell'arte a cui sono giunte le gomme da competizione prevede e consente un grande controllo della perdita d'aderenza.
qualcuna gomma un pò meglio, qualche altra un pò peggio.


*) le gomme, durante il loro funzionamento, hanno un cosiddetto ANGOLO DI DERIVA che consiste nella differenza tra l'asse longitudinale secondo il quale la ruota è allineata e l'effettiva direzione verso la quale la ruota procede.
dalla differenza delle derive ant/post consegue il comportamento tipico di un veicolo (sottosterzante, neutro, sovrasterzante)
 
345817
345817 Inviato: 13 Mag 2006 14:58
 

de_corsa ha scritto:


l'attuale stato dell'arte a cui sono giunte le gomme da competizione prevede e consente un grande controllo della perdita d'aderenza.
qualcuna gomma un pò meglio, qualche altra un pò peggio.


*) le gomme, durante il loro funzionamento, hanno un cosiddetto ANGOLO DI DERIVA che consiste nella differenza tra l'asse longitudinale secondo il quale la ruota è allineata e l'effettiva direzione verso la quale la ruota procede.
dalla differenza delle derive ant/post consegue il comportamento tipico di un veicolo (sottosterzante, neutro, sovrasterzante)


durante un'intervista, Valentino Rossi ha detto che quando perde il posteriore preme la frizione in modo da sganciare la ruota dal motore e far si che quando riprende grip a causa della perdita di velocità sia libera di ruotare senza essere frenata dal motore stesso... evitando così l'effetto catapulta (che se non erro è nata con l'evoluzione delle gomme... una volta scivolavano e basta)... plausibile? (beh se lo fa e sta in piedi almeno in parte aiuterà)
ma a parte questo... come mai la perdità di aderenza è così... repentina? insomma... un attimo prima hai un sacco di grip e un attimo dopo stai a zero... cos' è che determina questo improvviso cambio di aderenza? capito che intendo? icon_question.gif icon_question.gif
 
345833
345833 Inviato: 13 Mag 2006 15:08
 

Parsifal_SK ha scritto:

durante un'intervista, Valentino Rossi ha detto che quando perde il posteriore preme la frizione in modo da sganciare la ruota dal motore e far si che quando riprende grip a causa della perdita di velocità sia libera di ruotare senza essere frenata dal motore stesso... evitando così l'effetto catapulta (che se non erro è nata con l'evoluzione delle gomme... una volta scivolavano e basta)... plausibile? (beh se lo fa e sta in piedi almeno in parte aiuterà)
ma a parte questo... come mai la perdità di aderenza è così... repentina? insomma... un attimo prima hai un sacco di grip e un attimo dopo stai a zero... cos' è che determina questo improvviso cambio di aderenza? capito che intendo? icon_question.gif icon_question.gif


lui lo fa per evitare, una volta che la moto gli è saltata via, l impuntarsi della stessa al riatterraggio. a frizione tirata la ruota è libera e non risente della trazione degli organi del motore. la ruota rallenta e si adegua piu dolcemente all asfalto. vero che lui sta in piedi ma ha anche un equilibrio da gatto che forse conta piu del fatto di tirar la frizione
 
345845
345845 Inviato: 13 Mag 2006 15:14
 

Barone ha scritto:
vero che lui sta in piedi ma ha anche un equilibrio da gatto che forse conta piu del fatto di tirar la frizione

in effetti... a volte mi spaventa... icon_eek.gif
 
345855
345855 Inviato: 13 Mag 2006 15:16
 

de_corsa ha scritto:


il passaggio tra questi due tipi di attrito è caratterizzato dal cosiddetto "PRIMO DISTACCO" che è una fase in cui l'aderenza è ancora abbastanza buona e poi cala repentinamente.

siccome in realtà NON E' SEMPRE VERO che l'aderenza di una gomma in curva sia caratterizzata ESCLUSIVAMENTE da un attrito di tipo volvente* il passaggio tra volvente e radente può non essere così repentino da causare una scivolata ma anzi dare la possibilità di continuare a gestire la perdita di UNA PARTE dell'aderenza.
ciò, purché la ruota non sia bloccata, in tal caso perderebbe la sua DIREZIONE PREFERENZIALE a favore di una reazione esattamente opposta alla spinta esercitata dall'inerzia del veicolo.




Fammi capire: non è poi quello che fanno i piloti di motard? scalare di colpo un paio di marce per fare "il saltellino" ( il primo distacco) per poi gestire la scivolata? la loro bravura sta nel sentire quando c'è il passaggio da un tipo di aderenza all altro?
 
345896
345896 Inviato: 13 Mag 2006 15:44
 

Barone ha scritto:
de_corsa ha scritto:


il passaggio tra questi due tipi di attrito è caratterizzato dal cosiddetto "PRIMO DISTACCO" che è una fase in cui l'aderenza è ancora abbastanza buona e poi cala repentinamente.

siccome in realtà NON E' SEMPRE VERO che l'aderenza di una gomma in curva sia caratterizzata ESCLUSIVAMENTE da un attrito di tipo volvente* il passaggio tra volvente e radente può non essere così repentino da causare una scivolata ma anzi dare la possibilità di continuare a gestire la perdita di UNA PARTE dell'aderenza.
ciò, purché la ruota non sia bloccata, in tal caso perderebbe la sua DIREZIONE PREFERENZIALE a favore di una reazione esattamente opposta alla spinta esercitata dall'inerzia del veicolo.




Fammi capire: non è poi quello che fanno i piloti di motard? scalare di colpo un paio di marce per fare "il saltellino" ( il primo distacco) per poi gestire la scivolata? la loro bravura sta nel sentire quando c'è il passaggio da un tipo di aderenza all altro?


certo che devono avere un culo bello sensibile... e soprattutto il pelo di non stringere le chiappe e mollare il gas...
 
345973
345973 Inviato: 13 Mag 2006 17:24
 

Parsifal_SK ha scritto:
... come mai la perdità di aderenza è così... repentina? insomma... un attimo prima hai un sacco di grip e un attimo dopo stai a zero... cos' è che determina questo improvviso cambio di aderenza?


se rileggi bene ho già risposto implicitamente a quest'interrogativo accennado al PRIMO DISTACCO...

immagina la componente d'attrito longitudinale alla gomma che gira:
quello è un attrito di tipo volvente, e i progettisti si preoccupano di tenerlo molto basso perché costituisce una delle componenti della resistenza all'avanzamento.

appena cominciamo a cambiare direzione, entra in gioco la componente trasversale dell'attrito (ovvero l'aderenza) necessaria per reagire all'accelerazione centripeta.
questa componente possiamo considerarla di attrito radente, ovvero statico!
ciò perché in ogni singolo momento in cui una porzione di gomma appoggia per terra, rispetto al suo traverso la gomma è FERMA!
ovvero non DOVREBBE esistere nessun vettore di velocità trasversale.

in queste condizioni TEORICHE abbiamo un attrito radente che avrà un certo coefficiente K (con le gomme da moto siamo arrivati a superare il valore di 1, infatti le moto odierne piegano oltre i 45° che fino a qualche decennio fa era ritenuto un limite invalicabile)
questo coefficiente è detto DI PRIMO DISTACCO e aumentando sperimentalmente la spinta trasversale parallela al suolo otteniamo ad un certo punto un vero distacco dall'intimità di compenetrazione tra gomma e asfalto e l'aderenza (ovvero il suo coefficiente) segna un calo repentino.
un pò come spingere un armadio pesante sul pavimento: per farlo partire si compie uno sforzo considerevole, appena partito sembra diventato più leggero!

ora, questo succedeva in passato ma succede ancora oggi anche se molto di rado in quanto non solo sono riusciti ad aumentare oltre l'unità il coefficiente K statico* ma sono riusciti a fare in modo che il suo calo, a seguito del distacco, non sia repentino come una volta!
ovvero sono riusciti a dare un K dinamico abbastanza elevato da poter gestire alla sbandata.
cioè la gomma, durante lo strisciamento continua (quasi sempre) a compenetrare nell'asfalto assicurando un'aderenza non trascurabile.
è come se l'armadio che spingi continuasse ad aderire ben bene al pavimento...
*) oggi, con le slick siamo a circa 1,2: significa che per ogni Kg/cmq di carico che applichiamo sulla superficie d'impronta tra gomma e asfalto possiamo contare su di una reazione trasversale pari a 1,2Kg.
il motivo per cui le auto (F1) riescono a fare le curve molto più velocemente di una motoGP non è legato ad un maggior K ma alla possibilità di sfruttare un carico accessorio privo di... massa fornito dalla deportanza aerodinamica (inapplicabile sulle moto)
inoltre l'angolo d'incidenza delle gomme al suolo, pressoché fisso, permette di sfruttare molto meglio le caratteristiche delle mescole.

così, forse, ho anticipato un'altra domanda...


---

icon_confused.gif e per quanto riguarda il motard... non mi pareva di avere una particolare sensibilità da quelle parti quando correvo eusa_think.gif

...però una volta i soliti americani fecero un esperimento con dei piloti da caccia e con degli automobilisti: anestetizzarono loro tutto il fondoschiena e la parte inferiore delle cosce.
risultato: non riuscivano più a pilotare! ovvero, ci riuscivano ma reagendo con evidente ritardo a cambiamenti d'assetto, ecc.
con la moto il contatto è meno localizzato (e più spostato verso il perineo): soprattutto nel cross la moto non si sente col sedere e nel trial... non c'è neanche la sella!

il controllo del gas nel motard in sbandata c'entra poco o nulla: si tratta di una sbandata di rallentamento, stile rally auto, e si compie in decelerazione.
la curva viene poi percorsa in (relativo) assetto lineare.
la derapata di percorrenza è quella che si fa nello speedway, con i quali si tiene il gas aperto per tutta la curva! (tanto non hanno i freni... icon_wink.gif )
 
346264
346264 Inviato: 13 Mag 2006 21:27
 

io sapevo invece che per quel che riguarda il motard (tra l'altro è facilissimo farlo basta staccare un po' forte e scalare 2 marce, con qualunque moto uno se ne accorge...certo che con le sportive poi si ha qualche problema in più per riprenderle...) si può fare quello che fanno facendo fare meno giri alla ruota di quelli che dovrebbero essere (quante volte ho usato "fare"?), in questo modo la ruota inizia a scivolare ma uno non perde l'effetto giroscopico che ti permette di stare su e non cadere. Se si bloccasse la ruota del tutto uno non avrebbe assolutamente la stessa guidabilità (anche con la ruota davanti ancora in rotazione).
Questo vale anche per la ruota davanti, la deriva da sola non fa cadere quando si blocca si cade invece all'istante.
 
346272
346272 Inviato: 13 Mag 2006 21:35
 

io non ho capito il discorso tra aderenza volvente e radente.
Per quel che riguarda le F1 è chiaro che con la portanza che hanno possono fare le curve molto più veloci delle moto, ma anche una macchina normale se non sbaglio può farlo no? Alla fine c'è molto molto più contatto tra battistrada e asfalto.
Io volevo farti una domanda che riguarda la tenuta della auto. Il rollio in teoria, se non porta al cappottamento, aiuta a dare alle ruote esterne più aderenza, no? Cioè se io avessi una auto in cui il peso fosse all'altezza dell'asse delle ruote, o anche inferiore, l'accelerazione laterale influirebbe solo spingendo lateralmente (come se mi sporgo dalla moto verso l'interno......). Insomma oltre un certo limite non conviene abbassare il baricentro di una macchina, oppure si fa perchè tanto questo è sempre supreriore all'asse delle ruote e abbassandolo si fornisce più aderenza anche a quelle interne? Non sono stato tanto chiaro mi sa che mi sono capito da solo.....
 
346400
346400 Inviato: 14 Mag 2006 0:04
 

Iaco ha scritto:
io non ho capito il discorso tra aderenza volvente e radente.

Per quel che riguarda le F1 è chiaro che con la portanza che hanno possono fare le curve molto più veloci delle moto, ma anche una macchina normale se non sbaglio può farlo no?

Alla fine c'è molto molto più contatto tra battistrada e asfalto.

Il rollio in teoria, se non porta al cappottamento, aiuta a dare alle ruote esterne più aderenza, no? Cioè se io avessi una auto in cui il peso fosse all'altezza dell'asse delle ruote, o anche inferiore, l'accelerazione laterale influirebbe solo spingendo lateralmente (come se mi sporgo dalla moto verso l'interno......). Insomma oltre un certo limite non conviene
abbassare il baricentro di una macchina, oppure si fa perchè tanto questo è sempre supreriore all'asse delle ruote e abbassandolo si fornisce più aderenza anche a quelle interne? Non sono stato tanto chiaro mi sa che mi sono capito da solo....


no no, sei stato chiarissimo, nell'ordine:

icon_arrow.gif l'attrito volvente avviene senza strisciamento macroscopico (teorico) tra le due superfici ed è caratteristico di una ruota o di un cuscinetto a sfere SE teniamo conto della sola resistenza opposta in senso longitudinale al moto.

l'attrito radente avviene per strisciamento ed è quello di un pistone nel cilindro, ecc.
la componente di attrito (aderenza) trasversale alla ruota è quella che consente alla ruota di percorrere una traiettoria curva, opponendosi alla centrifuga e possiamo considerarla di attrito radente (in ogni singolo momento per ogni singolo settore di gomma che tocca l'asfalto)


icon_arrow.gif la portanza è di segno positivo, ovvero è quella che tiene su gli aerei...
quella esercitata su di una superficie alare automobilistica è la deportanza

le auto di tutti i giorni possono essere più veloci in curva di una buona moto in curva non per ausili aerodinamici (che in pratica non hanno) ma per la natura stessa del veicolo a 4 ruote che non ha il limite dinamico posto dalla inclinazione alla quale è costretta la moto.
la molto maggiore area d'impronta totale e possibile delle gomme di un auto sposta ulteriormente il vantaggio a suo favore.


icon_arrow.gif il rollio causa sempre una diminuizione di aderenza proprio perché scarica le ruote interne: è inutile avere tanta superficie d'impronta quando poi se ne rinuncia alla metà!
per questo è sempre conveniente avere un baricentro basso, e non solo per questo motivo: un b. basso limita anche il trasferimento dei carichi in frenata consentendo alle ruote posteriori di partecipare attivamente alla decelerazione.

sul bagnato il discorso cambia perché un trasferimento di carico in curva consente alle gomme esterne di andarsi a cercare l'asfalto sott'acqua...
ovvero le mette in condizioni di rompere più facilmente il velo di umido.
ma, a parte per i kart nei quali si alza un pò il baricentro per le gare bagnate, nelle auto lo si lascia basso proprio per evitare che le ruote post. si scarichino troppo in frenata.
il maggior rollio si ottiene per lo più "scaricando" le apposite barre (anti-rollio) ovvero montandole più morbide e, ove possibile, riducendo un pò la carreggiata del solo asse posteriore (la regola, sui kart)
sul bagnato è poi normale usare anche molle un pò più morbide.

poi, per il bagnato ci sono altre accortezze da adottare, che non riguardano il controllo del rollio, ma questo è un altro discorso.

ma questo non era un forum motociclistico? icon_wink.gif
 
346670
346670 Inviato: 14 Mag 2006 11:01
 

de_corsa ha scritto:
Parsifal_SK ha scritto:
... come mai la perdità di aderenza è così... repentina? insomma... un attimo prima hai un sacco di grip e un attimo dopo stai a zero... cos' è che determina questo improvviso cambio di aderenza?


se rileggi bene ho già risposto implicitamente a quest'interrogativo accennado al PRIMO DISTACCO...

immagina la componente d'attrito longitudinale alla gomma che gira:
quello è un attrito di tipo volvente, e i progettisti si preoccupano di tenerlo molto basso perché costituisce una delle componenti della resistenza all'avanzamento.

appena cominciamo a cambiare direzione, entra in gioco la componente trasversale dell'attrito (ovvero l'aderenza) necessaria per reagire all'accelerazione centripeta.
questa componente possiamo considerarla di attrito radente, ovvero statico!
ciò perché in ogni singolo momento in cui una porzione di gomma appoggia per terra, rispetto al suo traverso la gomma è FERMA!
ovvero non DOVREBBE esistere nessun vettore di velocità trasversale.

in queste condizioni TEORICHE abbiamo un attrito radente che avrà un certo coefficiente K (con le gomme da moto siamo arrivati a superare il valore di 1, infatti le moto odierne piegano oltre i 45° che fino a qualche decennio fa era ritenuto un limite invalicabile)
questo coefficiente è detto DI PRIMO DISTACCO e aumentando sperimentalmente la spinta trasversale parallela al suolo otteniamo ad un certo punto un vero distacco dall'intimità di compenetrazione tra gomma e asfalto e l'aderenza (ovvero il suo coefficiente) segna un calo repentino.
un pò come spingere un armadio pesante sul pavimento: per farlo partire si compie uno sforzo considerevole, appena partito sembra diventato più leggero!

ora, questo succedeva in passato ma succede ancora oggi anche se molto di rado in quanto non solo sono riusciti ad aumentare oltre l'unità il coefficiente K statico* ma sono riusciti a fare in modo che il suo calo, a seguito del distacco, non sia repentino come una volta!
ovvero sono riusciti a dare un K dinamico abbastanza elevato da poter gestire alla sbandata.
cioè la gomma, durante lo strisciamento continua (quasi sempre) a compenetrare nell'asfalto assicurando un'aderenza non trascurabile.

ecco era proprio questo che volevo capire... praticamente il pneumatico ad un certo punto si "SFILA" dall'asfaltoe quindi l'attrito è quello tra 2 superfici liscie, cioè pochissimo... giusto? quindi ora sono riusciti ad ottenere un tipo di gomma che si "sfila" in maniera più progressiva... e quindi permette di controllare la derapata... più apri e più si sfila... ma come chiudi ripenetra nell'asfalto... ho interpretato bene? quindi un asfalto "granuloso" (o molto ruvido se preferite) dovrebbe consentire un buon controllo delle derapate... nel senso che maggiore è la penetrazione della gomma nell'asfalto... maggiore è il "range" in cui si muove "K"... è corretto? praticamente dove c'è più grip è più facile far scivolare la gomma in maniera controllata... tirando le somme icon_eek.gif
 
346707
346707 Inviato: 14 Mag 2006 11:41
 

Seppur affascinato da questi excursus ultra-teorici... voglio contribuire con qualcosa di concreto...

A me personalmente è sempre risultato più agevole gestire le sbandate da derapage con asfalto a basso coefficente d'attrito... se piove o se l'asfalto è scivoloso si staziona sempre vicino al limite di aderenza e quindi basta poco per iniziare (e controllare) la derapata... viceversa con un asfalto e gomma e caldo (ultra grip!)... risulta un pò più brusco il passaggio da voi citato (aderenza-->non-aderenza = inizio derapata)

icon_wink.gif
 
346746
346746 Inviato: 14 Mag 2006 12:06
 

jacktornese ha scritto:
Seppur affascinato da questi excursus ultra-teorici... voglio contribuire con qualcosa di concreto...

A me personalmente è sempre risultato più agevole gestire le sbandate da derapage con asfalto a basso coefficente d'attrito... se piove o se l'asfalto è scivoloso si staziona sempre vicino al limite di aderenza e quindi basta poco per iniziare (e controllare) la derapata... viceversa con un asfalto e gomma e caldo (ultra grip!)... risulta un pò più brusco il passaggio da voi citato (aderenza-->non-aderenza = inizio derapata)

icon_wink.gif

si infatti de_corsa ci mette sempre il suo bel "IN TEORIA" hehe icon_lol.gif
 
347363
347363 Inviato: 14 Mag 2006 20:19
 

ora vi faccio una domanda io: in base a quale principio si sceglie di montare gomme con durezza della mescola diversa tra anteriore e posteriore?
in relazione al carico sulle ruote?

tra laltro la mescola cambia su una stessa ruota: al centro è diversa rispetto alle estremità
 
347432
347432 Inviato: 14 Mag 2006 20:56
 

io credo (ma non sono sicuro) che la ricerca sia sempre quella del massimo grip in assoluto, esigenza che si va però a scontrare con il consumo dato anche dalle temperature, dai vari asfalti e dall'assetto della moto. Quindi ricercano la gomma che da loro le migliori prestazioni per tutta la gara
cia'
 
347436
347436 Inviato: 14 Mag 2006 20:59
 

de_corsa ha scritto:
ma questo non era un forum motociclistico? icon_wink.gif

è moto di più icon_cool.gif icon_cool.gif icon_cool.gif
cia'
 
347879
347879 Inviato: 15 Mag 2006 6:07
 

non solo in pratica ma anche... in teoria la gestione di una perdita di aderenza è più facile su di un fondo di scarso grip, a meno che non sia bagnato (in tal caso si gestisce meglio se il grip è tanto!

in sintesi:

- con un fondo asciutto dal grip non eccessivo la compenetrazione della mescola nelle asperità del fondo è minore per cui le fasi di distacco e di ripresa di aderenza sono più progressive.
inoltre la perdita di aderenza avviene (proprio per via del minore grip) a inclinazioni minori, ovvero con componenti trasversali più limitate!

- con un fondo bagnato dal grip non eccessivo una perdita di aderenza può comportare una vera planata di tipo nautico: l'acqua si comporta come un velo di lubrificante, distaccando del tutto o quasi le due superfici tra loro.
con gli asfalti molto granulosi e drenanti rimane un contatto che è sufficiente al controllo direzionale.

____________________________


il criterio di scelta delle mescole, per un pilota, si basa essenzialmente sulle sue sensazioni di aderenza e controllo e, fisicamente, sono dovute principalmente all'ingresso o meno a regime termico, che ovviamente può essere diverso tra gomma ant e post e anche tra le diverse fasce di contatto del battistrada (se proprio vogliamo fare i pignoli incontentabili...)

generalmente, a parità di gomma, le mescole utilizzate per le gomme posteriori sono più dure di quelle anteriori.
il motivo risiede nel fatto che la ruota posteriore è praticamente SEMPRE sollecitata attivamente da una forza in accelerazione, curva e frenata mentre l'anteriore in accelerazione ed in velocità si "limita" a guidare dritto il veicolo, cosa che unita alla migliore esposizione al flusso d'aria ne contiene l'aumento di temperatura.
 
358303
358303 Inviato: 20 Mag 2006 20:00
Oggetto: MIZZIIIIGAAA
 

avevo cominciato a leggere i post xkè mi sembravano interessanti, ma poi mè venuto un gran mal di testa!!!

ho capito ke non sono all'altezza delle varie teorie. mi restano anche un paio di dubbi:
a) sul suolo lunare, mentre sono in piega icon_rolleyes.gif , devo prestare attenzione alla striscia bianca di mezzeria o il suo grip in atmosfera zero è superiore a quello terrestre?

b) se piegando piegando, dovessi scivolare su di una buccia di banana, la "botta" sul terreno lunare sarebbe + o - dolorosa di quella dell'asfalto terrestre icon_rolleyes.gif icon_rolleyes.gif ??


asp....rileggo tutto il topic un paio di volte e vedo di chiarirmi le idee icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif

ps ma valentino, tutte queste cose le saprà?? ma la teoria, serve veramente a qualcosa?? ma perckè pur sapendo di poter contare su di un ottimo grip, quando sono in piega mi c@go addosso in modo esponenziale all'angolo di incidenza icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif
 
358339
358339 Inviato: 20 Mag 2006 20:22
Oggetto: Re: MIZZIIIIGAAA
 

scatab ha scritto:
ma perckè pur sapendo di poter contare su di un ottimo grip, quando sono in piega mi c@go addosso in modo esponenziale all'angolo di incidenza icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif

mi sa che quì si tira in ballo anche la teoria della relatività hehehehehehe (detto in maniera poco scientifica... secondo te stai piegando troppo... secondo il grip stai piegando poco icon_wink.gif (se Einstein legge sta cosa esce dalla tomba per venire a prendermi a calci in culo icon_eek.gif icon_eek.gif ))
 
358634
358634 Inviato: 21 Mag 2006 1:04
Oggetto: Re: MIZZIIIIGAAA
 

Parsifal_SK ha scritto:
scatab ha scritto:
ma perckè pur sapendo di poter contare su di un ottimo grip, quando sono in piega mi c@go addosso in modo esponenziale all'angolo di incidenza icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif

mi sa che quì si tira in ballo anche la teoria della relatività hehehehehehe (detto in maniera poco scientifica... secondo te stai piegando troppo... secondo il grip stai piegando poco icon_wink.gif (se Einstein legge sta cosa esce dalla tomba per venire a prendermi a calci in culo icon_eek.gif icon_eek.gif ))



icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif
 
3764007
3764007 Inviato: 25 Feb 2008 16:16
 

durante la frenata: spalle dritte, braccia distese, culo più indietro possibile, ma senza diventare goffo...

in curva (inserimento e curva): busto coricato in avanti, il braccio interno deve formare un angolo di circa 90°, con la testa ti spingi in avanti come se volessi toccare lo specchietto interno alla curva (se ancora hai gli specchietti), spingi sulle pedane (regolati con l'esperienza se preferisci l'interna o entrambe), e tieni il gas chiuso fino al punto di corda...

rettilineo (va dal punto di corda in poi): spingi sul semimanubrio esterno, busto tutto sull'interno curva, spingi sulla pedana interna e riapri il gas...

...il gioco è fatto
 
3781718
3781718 Inviato: 27 Feb 2008 13:00
 

Tutto questi discorsi sulla fisica e non ho capito se alla fine e' bene sporgersi all'interno curva col corpo oppure se conviene rimane un tutto con la moto e buttarla giu' quanto piu' possibile..
Se mi riassumete in breve vi ringrazio, senza formule fisico-matematiche per favor!

PS Io ogni volta che ho provato a sporgermi col culo fuori dalla moto ho sentito che la gomma dietro mi lasciava..sbaglio qualcosa ma nn so cosa.. icon_sad.gif
 
3782142
3782142 Inviato: 27 Feb 2008 13:51
 

ranma1978 ha scritto:
Tutto questi discorsi sulla fisica e non ho capito se alla fine e' bene sporgersi all'interno curva col corpo oppure se conviene rimane un tutto con la moto e buttarla giu' quanto piu' possibile..
Se mi riassumete in breve vi ringrazio, senza formule fisico-matematiche per favor!

PS Io ogni volta che ho provato a sporgermi col culo fuori dalla moto ho sentito che la gomma dietro mi lasciava..sbaglio qualcosa ma nn so cosa.. icon_sad.gif


Il fatto di uscire col sedere e sporgere il corpo all'interno curva serve per poter percorrere la curva più velocemente o con meno inclinazione.
In pratica se per una curva in sella devi piegare la moto a 40° per percorrerla a 80 km/h, la stessa curva piegata col corpo in fuori ti permettere di percorrerla o più velocemente peigando allo stesso modo o con meno inclinazione alla stessa velocità di prima, perchè cambi notevolmente il baricentro.
Spero di essermi spiegato.
 
3783118
3783118 Inviato: 27 Feb 2008 15:42
 

E come mai sento come se la moto si scomponesse e la ruota dietro mi lasciasse??
Forse e' una mia impressione....
Boh non so che dire...Mi sembra di avere + controllo sulla moto col corpo tutto sopra e spostato leggermente in avanti.
 
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