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Catena Vs Cinghia Vs Cardano [analisi tecnica pro e contro]
15778762
15778762 Inviato: 14 Mar 2017 16:27
Oggetto: Catena Vs Cinghia Vs Cardano [analisi tecnica pro e contro]
 

Nella scelta di una moto vi sono tante caratteristiche da tener in conto: peso, cavalli, erogazione ma molto spesso non viene valutato un aspetto fondamentale della moto: la trasmissione.

La trasmissione è quell'elemento o insieme di elementi meccanici che appunto trasmettono il moto da un sistema all'altro; nel caso della motocicletta dall'albero di trasmissione al cerchio posteriore e comprendono una serie di elementi meccanici che andremo a valutare e scoprire.

Analizzeremo i 3 sistemi più diffusi quali catena, cinghia (dette trasmissioni flessibili) e cardano lasciando a se sistemi fluidodinamici per applicazioni particolari.

Iniziamo con la più diffusa:
La catena: è composta dal pignone ( ruota dentata di diamentro inferiore) corona (ruota dentata di diamentro superiore) e catena Galle inventata da Leonardo da Vinci e formata da piastre e perni in acciaio i quali hanno solo un grado di libertà e quindi può flettere su un solo asse.
Questo sistema è vecchio ed abbastanza affidabile: consente un peso limitato del sistema e una discreta inestensibilità inoltre è poco costoso, poco ingombrante ed ha il vantaggio di poter modificare il rapporto di trasmissione con una spesa irrisoria. La catena è mediamente inestensibile patisce però un allungamento dovuto a fatica che implica un'attenta regolazione nel tempo, i vantaggi di questa media inestensibilità sono però la rara rottura della stessa in caso di forze impulsive, infatti la catena tenderà ad allungarsi (snervamento) prima di spezzarsi quindi ha una resilienza abbastanza elevata.
Il difetto principale di questo sistema antichissimo è l'esposizione ad agenti atmosferici, alla polvere (silice) che procederà ad una più o meno marcata usura della stessa ed alla necissità di pulizia e lubrificazione periodica nonché al classico rumore d'innesto dei denti e ad un'inerzia non del tutto trascurabile.
Inoltre dato il suo peso, alle alte velocità sviluppa una tensione accessoria sul ramo che sviluppa perdite per maggior attrito e ovviamente usura.
Le catene classiche sono state sostituite da catene a chiusura ermetica (oring) che ne hanno allungato la vita e diminuito la manutenzione in quanto l'accoppiamento perno piastra è lubrificato praticamente a vita.
La catena, per via del suo moderato tensionamento, non è molto precisa nella trasmissione del moto
almeno nel momento “apri chiudi” nel quale ovviamente si tenderà da un lato e distenderà dall'altro.

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La cinghia: è meno diffusa ed ha alla base del funzionamento il principio della catena.
Con questa soluzione si è cercato di eliminare i difetti della catena quali il rumore, la lubrificazione, la regolazione dell'allungamento e le inerzie.
La cinghia è leggerissima rispetto alla catena ed alla sua sostituzione non è necessario sostituire anche le pulegge sulle quali ruota.
E' la soluzione definitiva? Non proprio, vediamo il perchè: se è vero che le fibre (kevlar e ad altre fibre) che la compongono sono più resistenti dell'acciaio a parità di peso è anche vero che hanno una resilienza inferiore cioè sono meno resistenti alle forze impulsive (gli strappi) ed hanno il grosso difetto che non possono ruotare intorno a pulegge con diametri piccoli pena la rottura delle fibre e soffrono di surriscaldamento dovuto alla potenza trasmessa (e non la coppia in se) data dall'attrito generato visto che il tensionamento della cinghia è di gran lunga superiore a quello che ha una catena.
A parità di coppie hanno bisogno di dimensioni più generose in larghezza che si traducono in un sistema molto più ingombrante; sono molto sensibili agli urti che possono verificarsi in strada con sassolini taglienti o pietre che possono andare a lacerare le fibre oltre ad essere molto più esposte ai malfattori che possono tagliarla molto facilmente con un qualsiasi oggetto acuminato ed essendo composta da gomma esternamente è soggetta alla temperatura esterna ed ovviamente a deterioramento dovuto da usura e da ossigeno e raggi UV.
Le cinghie sono moderatamente elastiche e hanno una discreta precisione di trasmissione grazie al loro elevato tensionamento.
In caso di rottura o sostituzione si deve necessariamente tirare il forcellone perchè non c'è modo di montarle aperte e chiuderle al momento.

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Il Cardano: è una soluzione completamente meccanica in senso stretto ed è praticamente priva di manutenzione. È composta da alberi in rotazione e da un quadrilatero articolato che ha il difetto di non essere propriamente omocinetico, inoltre soffre di svantaggi quali il peso che tra l'altro scarica su un solo lato e le inerzie date dalla rotazione dell'albero che danno in definitiva un effetto “ribaltamento” sull'asse longitudinale del veicolo.
Questi effetti sono stati eliminati grazie a contralberi di bilanciamento e sistemi atti a diminure gli effetti indesiderati.
Ogni casa ha il suo sistema più o meno efficiente, inoltre questo sistema non ammette cambi veloci ed economici di ingranaggi quindi è molto più difficile se non impossibile cambiare il rapporto di trasmissione in base alle esigenze.
La grossa differenza è che con il cardano non c'è bisogno di allineare la ruota posteriore ed il suo montaggio/smontaggio che risulta molto più pulito, semplice e comodo data anche l'assenza di regolazioni di tensionamento.
Con il cardano l'interasse della moto e quendi il suo assetto è sempre uguale e non viaria con il variare del'usura della catena la quale pretende un allontanamento della ruota porteriore e quindi un allungamento dell'iterasse.

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Vediamo i pro e i contro di ogni sistema:

Catena
Pro: basso costo, buona affidabilità in condizioni avverse, possibilità di cambiare rapporti, range di tensionamento vasto.
Contro: Lubrificazione, rumore, registrazione, marcato effetto on off, inerzia media.

Cinghia:
Pro: Rumore, assenza di lubrificazione e pulizia, precisione nella trasmissione, bassa inerzia.
Contro: Delicatezza, usura, costo, minore possibilità di cambiare rapporti, dimensioni, surriscaldamenti, ridotto range di tensionamento pena lo slittamento, impossibilità di sotituzione veloce.

Cardano:
Pro: assenza totale di manutenzione (se non il cambio olio), estrema precisione di trasmissione.
Contro: costo, peso, inerzia, effetto ribaltamento (da valutare su ogni singolo sistema), impossibilità di cambiare rapporti, delicata in caso di caduta per rottura carter.


In definitiva non c'è il sistema migliore ma come sempre accade nelle materie ingegneristiche c'è sempre un certo compromesso tra i vantaggi e gli svantaggi.


Considerazioni personali:
Sulle moto si viaggia si va a lavoro e si smanetta (sopratutto).

La catena secondo me è ancora la soluzione più appropriata, bada bene appropriata non migliore, proprio perchè racchiude in sè una semplicità costruttiva e un'affidabilità degna di nota, inoltre ha un range di utilizzo vasto che non comporta particolari problemi in qualunque condizione la si usa, è il sistema più “universale” possibile, di facile sostituzione e di facile reperibilità.

La cinghia sulle trasmissioni esterne ha più contro che pro, io non la prenderei in considerazione se non nelle tasmissioni chiuse quali possono essere gli scooter infatti lì la cinghia è praticamente la migliore soluzione.

Il cardano. Soluzione raffinata ed eterna: bella pulita e precisa.
Finchè funziona è stupenda ma se si rompe anche solo un cuscinetto sono dolori.
Soluzione per grandi viaggiatori che usano la trasmissione su lunghi percorsi poco accidentati e non amano ungersi le mani.
Indiscutibili i vantaggi, un po' meno i costi e la semplicità di riparazioni.


Le moto sono sopratutto cuore e passione e allora io preferisco la più comune ed universale catena, con il suo rumore, la sua sporcizia e la sua ignoranza: un'ingrassatina ogni tanto ruba poco tempo e la pulizia fa parte del gioco, Alla fine facendo un calcolo in 1500 km si sta più tempo fermi a far benzina che tempo per pulire una catena.
Il cardano come seconda scelta è comodo per affrontare lunghissimi viaggi ma alla fine è comunque relativamente delicato e se si rompe nel bel mezzo del nulla sei fregato. Hai bisogno di pezzi specifici e di chi li sa/può montare.
La cinghia è praticamente inutile su trasmissioni esposte come possono essere quelle delle moto.
 
15778770
15778770 Inviato: 14 Mar 2017 16:42
 

La mia classifica è

1) Catena da 530
2) Catena da 525
3) Catena da 520


poi verso il 99° posto c'è il cardano

e poi verso il 999° posto c'è la cinghia
 
15778786
15778786 Inviato: 14 Mar 2017 17:27
 

Anche io avessi un XJR 1300 sceglierei quella classifica. Se non altro per un fattore di durata.
Il mio "amore" per la catena si e' pero' un po' raffreddato quando per un paio d'anni ho usato la moto per andare al lavoro.

Il cardano mi piace. Peccato sia poco diffuso, specie sulle moto di media cilindrata. Tra quelle recenti mi pare che solo il Deauville 650/700 lo monti.
 
15778787
15778787 Inviato: 14 Mar 2017 17:29
 

gtdesmo ha scritto:
La mia classifica è

1) Catena da 530
2) Catena da 525
3) Catena da 520


poi verso il 99° posto c'è il cardano

e poi verso il 999° posto c'è la cinghia

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15778812
15778812 Inviato: 14 Mar 2017 18:53
 

Articolo interessante e ben scritto 0509_up.gif

Mi permetto di fare una aggiunta. Dato che in moto "sopratutto" si smanetta, vorrei spendere due parole in più sulle prestazioni.

La trasmissione finale, come dice il nome, trasmette la coppia dal motore alla ruota; questa trasmissione comporta delle perdite. Per motivo la coppia, e conseguentemente la potenza, disponibili alla ruota sono sempre inferiori rispetto a quelle all'albero.

Il punto è: quanto inferiori? E qua bisogna fare il distinguo.

Il cardano è la soluzione prestazionalmente peggiore, con una perdita vicina al 20% nel passaggio motore-ruota. La cinghia è decisamente più efficiente, con una perdita del 15% circa.

La catena merita due parole in più. In una situazione ideale, con catena ben tesa, ben lubrificata e correttamente dimensionata, la perdita è intorno al 10% circa. Se però non viene curata (tensione, lubrificazione, pulizia), il rendimento cala decisamente fino ad arrivare ad una perdita anche del 15%! icon_eek.gif

Certo, finché si parla di percentuali astratte il concetto è poco chiaro. Prendiamo un caso concreto, diciamo una moto da 200 cavalli tondi all'albero:
-col cardano, alla ruota abbiamo sui 160 cavalli;
-con la cinghia, sui 170;
-con la catena, sui 180... purché ben tenuta, altrimenti se ne possono perdere anche 10 !!!

E qua mi permetto di tirare una amichevole frecciatina a coloro che spendono cifre assurde in modifiche per prendere 3 cavalli all'albero, e poi c'hanno la catena con una spanna di gioco... icon_asd.gif

Tuttavia, la catena ha un vantaggio non da poco: è possibile migliorare in modo sensibile il rendimento riducendo le masse in gioco. Nello specifico, si può optare per un "passo alleggerito" (es: da 530 a 525, o da 525 a 520) e/o scegliere degli ingranaggi in leghe leggere (solitamente ergal).

Con queste modifiche, la perdita nel passaggio motore-ruota può scendere dal suddetto 10% fino all'8 o anche 7%. Taluni dicono anche il 5, ma sinceramente credo sia una roba ottenibile solo in MotoGP.

Di nuovo, queste percentuali non dicono molto, ma sulla nostra moto ipotetica da 200 cavalli, il 3% di differenza significa sei cavalli in più o in meno. E sto parlando di potenza reale, alla ruota.

Concludo dicendo che queste percentuali non sono scolpite nella pietra, non è che tutte le moto col cardano perdono così tanti cavalli e tutte le moto a catena ne perdono così pochi. Prendetele per ciò che sono, cioé una semplice indicazione. E sopratutto, come spunto di riflessione sulle condizioni delle vostre catene, se le avete 0509_pernacchia.gif

PS: pour parler, nel mondo delle trasmissioni finali per due ruote, il primato negativo in termini di efficienza è la CVT (il variatore degli scooter insomma), con una perdita del 25% circa.
 
15778830
15778830 Inviato: 14 Mar 2017 19:40
 

Ottima aggiunta.
A questo punto bisognerebbe anche nominare l'effetto del tiro catena, e di come questo venga sfruttato a beneficio (nel caso di cose fatte bene, altrimenti...) dell'assetto della moto, specie in fase di accelerazione.

Lascio pero' a voi la parola. Le mie (scarse) capacita' di scrittura non mi permetterebbero di descriverlo a dovere senza metterci mezz'ora icon_rolleyes.gif
 
15778854
15778854 Inviato: 14 Mar 2017 20:24
 

Vorrei aggiungere un altro difetto della cinghia rispetto alla catena:
la cinghia essendo piu' larga sollecita maggiormente i cuscinetti e alberi del albero secondario del cambio
 
15778858
15778858 Inviato: 14 Mar 2017 20:27
 

TommyTheBiker ha scritto:
Articolo interessante e ben scritto 0509_up.gif

Mi permetto di fare una aggiunta. Dato che in moto "sopratutto" si smanetta, vorrei spendere due parole in più sulle prestazioni.

La trasmissione finale, come dice il nome, trasmette la coppia dal motore alla ruota; questa trasmissione comporta delle perdite. Per motivo la coppia, e conseguentemente la potenza, disponibili alla ruota sono sempre inferiori rispetto a quelle all'albero.

Il punto è: quanto inferiori? E qua bisogna fare il distinguo.

Il cardano è la soluzione prestazionalmente peggiore, con una perdita vicina al 20% nel passaggio motore-ruota. La cinghia è decisamente più efficiente, con una perdita del 15% circa.

La catena merita due parole in più. In una situazione ideale, con catena ben tesa, ben lubrificata e correttamente dimensionata, la perdita è intorno al 10% circa. Se però non viene curata (tensione, lubrificazione, pulizia), il rendimento cala decisamente fino ad arrivare ad una perdita anche del 15%! icon_eek.gif

Certo, finché si parla di percentuali astratte il concetto è poco chiaro. Prendiamo un caso concreto, diciamo una moto da 200 cavalli tondi all'albero:
-col cardano, alla ruota abbiamo sui 160 cavalli;
-con la cinghia, sui 170;
-con la catena, sui 180... purché ben tenuta, altrimenti se ne possono perdere anche 10 !!!

E qua mi permetto di tirare una amichevole frecciatina a coloro che spendono cifre assurde in modifiche per prendere 3 cavalli all'albero, e poi c'hanno la catena con una spanna di gioco... icon_asd.gif

Tuttavia, la catena ha un vantaggio non da poco: è possibile migliorare in modo sensibile il rendimento riducendo le masse in gioco. Nello specifico, si può optare per un "passo alleggerito" (es: da 530 a 525, o da 525 a 520) e/o scegliere degli ingranaggi in leghe leggere (solitamente ergal).

Con queste modifiche, la perdita nel passaggio motore-ruota può scendere dal suddetto 10% fino all'8 o anche 7%. Taluni dicono anche il 5, ma sinceramente credo sia una roba ottenibile solo in MotoGP.

Di nuovo, queste percentuali non dicono molto, ma sulla nostra moto ipotetica da 200 cavalli, il 3% di differenza significa sei cavalli in più o in meno. E sto parlando di potenza reale, alla ruota.

Concludo dicendo che queste percentuali non sono scolpite nella pietra, non è che tutte le moto col cardano perdono così tanti cavalli e tutte le moto a catena ne perdono così pochi. Prendetele per ciò che sono, cioé una semplice indicazione. E sopratutto, come spunto di riflessione sulle condizioni delle vostre catene, se le avete 0509_pernacchia.gif

PS: pour parler, nel mondo delle trasmissioni finali per due ruote, il primato negativo in termini di efficienza è la CVT (il variatore degli scooter insomma), con una perdita del 25% circa.


In effetti ho tralasciato questo discorso perchè sarebbe troppo vasto da definire, si cadrebbe nel teorico che, spesso, è molto lontano dalla realtà.
Comunque si può modificare il thread iniziale in modo che queste informazioni siano subito visibili.

In merito a ciò che dici bisognerebbe fare un distinguo anche sulle catene, mi spiego:
Una catena con oring avrà necessariamente perdite superiori rispetto a quelle senza in condizione iniziale (appena spacchettate) poi con il tempo quella con oring supererà quella senza per via del minor attrito.
La perdita di una catena è data da tanti paramentri tra cui i materiali la temperatura e anche la lungezza della catena stessa (più maglie più attrito) quindi è un discorso abbastanza complesso da affrontare se non lo parametrizziamo in condizioni definite.

Il cambio CVT è pessimo come rendimento ma ha una semplicità costruttiva ed un ingombro ridotto disarmante, inoltre è di facile taratura su più modelli di motore con diverse prestazioni.
Dicevo appunto che è da preferire perchè sugli scooter non c'è la corsa all'ultimo cavallo ma c'è bisogno di linearità e semplicità d'uso nonchè economicità costruttiva.

In merito ai cambi CVT alla mia università stavano sperimentando un cambio cvt particolare per applicazioni pesanti da montare su veicoli a guida automatica.
 
15778861
15778861 Inviato: 14 Mar 2017 20:37
 

Il mio parere è che la migliore scelta è la catena. Oltre che per le ragioni dette in favore soprattutto per l'estetica .... è l'espressione di Motocicletta!
 
15778865
15778865 Inviato: 14 Mar 2017 20:39
 

snowstorm ha scritto:
Vorrei aggiungere un altro difetto della cinghia rispetto alla catena:
la cinghia essendo piu' larga sollecita maggiormente i cuscinetti e alberi del albero secondario del cambio


Non ci avevo mai riflettuto su questo difetto.
Interessante osservazione.
 
15778866
15778866 Inviato: 14 Mar 2017 20:40
 

p0ld0s ha scritto:
La perdita di una catena è data da tanti paramentri tra cui i materiali la temperatura e anche la lungezza della catena stessa (più maglie più attrito) quindi è un discorso abbastanza complesso da affrontare se non lo parametrizziamo in condizioni definite.
Infatti, ho presupposto il "correttamente dimensionate"; la media è circa quella lì, il 10%.

Poi certo, se ci perdiamo ad analizzare tutti i fattori non la finiamo più, e non ha neanche senso farlo direi. Come mi capitò di rispondere una volta in una discussione sulle modifiche: che ti frega di mezzo cavallo in più o in meno, in sella cosa vuoi sentire, mica abbiamo il c**o a rulli! icon_lol.gif

p0ld0s ha scritto:
In merito ai cambi CVT alla mia università stavano sperimentando un cambio cvt particolare per applicazioni pesanti da montare su veicoli a guida automatica.
Interessante. Presumo tu lo sappia già, ma casomai interessasse ad altri lo faccio presente: il cambio CVT è già stato sperimentato sulle auto; in particolare, Nissan ha ideato un interessante sistema con convertitore di coppia idraulico e cinghia metallica, che ha riscosso un discreto successo nei mercati asiatici. Qualche dettaglio in più qui:
icon_arrow.gif Link a pagina di Alvolante.it

Bimbo7 ha scritto:
Il mio parere è che la migliore scelta è la catena. Oltre che per le ragioni dette in favore soprattutto per l'estetica .... è l'espressione di Motocicletta!
Effettivamente... sopratutto se la si prende colorata! icon_mrgreen.gif
 
15778873
15778873 Inviato: 14 Mar 2017 20:52
 

Bimbo7 ha scritto:
Il mio parere è che la migliore scelta è la catena. Oltre che per le ragioni dette in favore soprattutto per l'estetica .... è l'espressione di Motocicletta!


Dal semplice punto di vista estetico devo dire che anche il cardano non e' male, anzi! icon_wink.gif
 
15778877
15778877 Inviato: 14 Mar 2017 20:56
 

Il cardano per me la fa somigliare ad un Ape!
 
15778913
15778913 Inviato: 14 Mar 2017 22:03
 

TommyTheBiker ha scritto:
cut

A tal proposito, hai qualche ottima modifica a buon prezzo da proporre?
Sarebbe interessante guadagnare più in prestazioni da un semplice cambio di catena-corona-pignone rispetto a quanto non accadrebbe spendendo svariate centinaia di euro in scarica-filtro-centralina icon_asd.gif
 
15779101
15779101 Inviato: 15 Mar 2017 10:44
 

Ugo51 ha scritto:
Ottima aggiunta.
A questo punto bisognerebbe anche nominare l'effetto del tiro catena, e di come questo venga sfruttato a beneficio (nel caso di cose fatte bene, altrimenti...) dell'assetto della moto, specie in fase di accelerazione.

Lascio pero' a voi la parola. Le mie (scarse) capacita' di scrittura non mi permetterebbero di descriverlo a dovere senza metterci mezz'ora icon_rolleyes.gif


Mezzora ? Magari ne bastasse cosi poco per chiudere il discorso =)
Ho avuto un esperienza personale esaminando alcune quote ciclistiche "spiccie" di diversi 50ini da enduro, anche iscritti competitivi per il titolo italiano, ed è stato quasi "affascinante2 capire che in un mezzo quale la prima generazione di Caballero moderni ( quelli di circa 10/12 anni fa per capirci ), che per l'appunto mettendolo in parte alle Honda cre era sovradimensionato quasi come un 125, andava (dopo aver rivisto pure il leveraggio del mono posteriore ... ) alzato il motore per avere un pignone più alto proprio per accentuare il tiro catena ... Prima della modifica, grazie anche interasse ben più corposo della rivale, praticamente la moto in confronto si scomponeva poco non caricando il posteriore in accelerazione, verrebbe da dire meglio cosi, in realtà nonostante la poca potenza ( diciamo una decina di cv ) ci si ritrovava che nelle prime marce sullo sconnesso non riusciva a scaricare a terra bene e restava lenta in accelerazione dopo ogni curva...
 
15779460
15779460 Inviato: 15 Mar 2017 23:08
 

In questo sito si vede i vari sistemi per controllare le variazioni d' assetto per l' effetto del tiro della catena
Link a pagina di Lista.it
 
15779615
15779615 Inviato: 16 Mar 2017 9:51
 

snowstorm ha scritto:
In questo sito si vede i vari sistemi per controllare le variazioni d' assetto per l' effetto del tiro della catena
Link a pagina di Lista.it


Proprio il sito su cui avevo iniziato ad imparare le basi del tiro catena e dei fenomeni correlati.
Ottimo link 0509_up.gif
 
15779702
15779702 Inviato: 16 Mar 2017 12:58
 

Interessante. Forse manca qualche approfondimento sui costi.

In 50mila km è probabile che al cardano vada solo cambiato l'olio, la cinghia forse la si cambia una volta, mentre il trittico catena-corona-pignone lo cambieremo due volte.

Il primo caso... boh, sarà qualche decina di euro. Il secondo non so. Il terzo, se fatto da un meccanico, non costa meno di 400. Poi ci sono i prodotti per la pulizia della catena, facciamo anche solo una bomboletta ogni 10mila, quindi 50€, poi, in teoria, la manodopera del meccanico per il tensionamento. Non saprei quantificarla, fingiamo solo altri 50€.

In 50mila km la catena costa 500€ più del cardano e sono stato basso.
 
15779711
15779711 Inviato: 16 Mar 2017 13:09
 

Avrei un divertente (per me, per il proprietario della moto meno icon_asd.gif ) aneddoto sulla questione, ma non posso raccontarlo per motivi di privacy.

Diciamo che il cardano richiede interventi di manutenzione minimi, però quelli vanno fatti tassativamente. Sennò fidati che sul lungo periodo diventa molto più costoso di qualsiasi trittico ccp! icon_lol.gif
 
15779732
15779732 Inviato: 16 Mar 2017 13:44
 

Vero il cardano forse è nato per chi non ama .....le regolazioni!
 
15779773
15779773 Inviato: 16 Mar 2017 15:17
 

Caramon77 ha scritto:
Interessante. Forse manca qualche approfondimento sui costi.

In 50mila km è probabile che al cardano vada solo cambiato l'olio, la cinghia forse la si cambia una volta, mentre il trittico catena-corona-pignone lo cambieremo due volte.

Il primo caso... boh, sarà qualche decina di euro. Il secondo non so. Il terzo, se fatto da un meccanico, non costa meno di 400. Poi ci sono i prodotti per la pulizia della catena, facciamo anche solo una bomboletta ogni 10mila, quindi 50€, poi, in teoria, la manodopera del meccanico per il tensionamento. Non saprei quantificarla, fingiamo solo altri 50€.

In 50mila km la catena costa 500€ più del cardano e sono stato basso.

Non è proprio così perché un trittico tradizionale originale, se ben trattato dura ben oltre i 40mila km (dipende molto anche da moto a moto).
Calcolando che il grasso costa 10€ a bomboletta e dura nella peggiore delle ipotesi 5000km in 50 mila km abbiamo speso 100€ di grasso ed eventualmente 150 di catena corona e pignone (salvo acquistare ergal o roba particolare).
Una cinghia costa relativamente poco in produzione ma dato che non sono universali c'è necessità di prendere una cinghia adatta
Che costa dai 150 in su. Calcola poi che, bisogna togliere il forcellone a differenza della catena e calcola che nel prezzo della cinghia non sono comprese le pulegge.
A conti fatti, la catena è molto meno onerosa di una cinghia.
Il cardano si, è meno oneroso se non si guasta ma...ma costa di più all acquisto costa di più se si rompe ed è impossibile da sistemare "in casa" o in viaggio, hai bisogno necessariamente di un'officina ben attrezzata e dei pezzi (da ordinare) originali.
Facendo un analogia con L' auto se ti si spacca un differenziale molto difficilmente riusciresti a sistemarlo dal primo meccanico dietro L' angolo.

Per quanto riguarda invece il tensionamento di una catena, beh se non si è capaci di farselo da soli è meglio prendere il cardano (o lasciar proprio perdere le moto). Sarebbe come un ciclista incapace di mettersi la catena a posto nel caso deragli fuori dai rocchetti...
 
15779783
15779783 Inviato: 16 Mar 2017 15:41
 

Oddio che un trittico duri ben oltre 40mila non mi risulta, vedo spesso qui sul forum gente che le deve cambiare entro i 25mila, io stesso ho già una maglia grippata a 15mila. Ho inoltre visto la ricevuta della sostituzione di un trittico, fatta sulla Versys 650 di un mio amico mi pare verso i 18/20mila km, e la spesa è stata di 240€ (non so che marca abbia messo su, niente ergal di sicuro, la catena, però, ora è dorata).

Può essere che il suo meccanico (che poi in teoria è anche il mio) sia troppo scrupoloso o poco economico, per carità.
 
15779788
15779788 Inviato: 16 Mar 2017 15:49
 

p0ld0s ha scritto:

Per quanto riguarda invece il tensionamento di una catena, beh se non si è capaci di farselo da soli è meglio prendere il cardano (o lasciar proprio perdere le moto). Sarebbe come un ciclista incapace di mettersi la catena a posto nel caso deragli fuori dai rocchetti...


Non è così banale. Ci vuole, intanto, lo spazio, mica puoi farlo in strada, poi devi essere di quelli che hanno il coraggio di svitare il dado ruota...

Io il tensionamento me lo faccio, ma ho garage, dinamometrica, cavalletto, manciate di coppiglie ed un po' di manualità, però capisco chi non vuole farselo.

Solo per dire che l'esigenza del tensionamento è un parametro da non sottovalutare soprattutto oggi che in teoria abbiamo intervalli di tagliando notevoli, anche superiori ai 10/12mila km (che poi molti preferiscano farseli ogni 5/6000 è altra faccenda), ma non è così noto che non dovremmo far passare tanta strada tra una verifica di tensionamento ed un'altra.
 
15779793
15779793 Inviato: 16 Mar 2017 16:05
 

240 € ci può stare se uno proprio non vuole sporcarsi le mani, certo che, salvo eventuali plastiche, sono 5-6 dadi e una copiglia sul pignone, passi dal gommista cosi gli dai 10 euro e ti controlla pure la bilanciatura della ruota con la corona nuova già che ci sei ... E' vero che ci son kit di tutti i prezzi, però ...
 
15779796
15779796 Inviato: 16 Mar 2017 16:12
 

Dici che il gommista cambia il trittico, tensiona ed ingrassa per 10€? Se è così mi informo, un kit si trova facile intorno ai 100€.
 
15779809
15779809 Inviato: 16 Mar 2017 16:35
 

Caramon77 ha scritto:
Ci vuole, intanto, lo spazio, mica puoi farlo in strada


Mi permetto di essere in disaccordo icon_wink.gif
 
15779819
15779819 Inviato: 16 Mar 2017 16:59
 

Ugo51 ha scritto:
Mi permetto di essere in disaccordo icon_wink.gif


Ci mancherebbe doppio_lamp.gif

Ma a me non verrebbe di piazzarmi in strada con cavalletto, petrolio bianco, dinamometrica... poi, per carità... non è fisicamente impossibile.
 
15779823
15779823 Inviato: 16 Mar 2017 17:03
 

Il punto è che una catena è molto più facile da manutenere e da cambiare in qualunque caso.
Un cardano è più longevo, più comodo e più pulito ma NON ti da nessuna possibilità di sostituzione riparazione in tempi brevi.
Per assurdo, se ti trovassi in viaggio e la catena ti si spezza potresti anche solo cambiare perno e salvare tutto per rientrare a casa. Se ti si spacca un cardano hai bisogno necessariamente di un carro attrezzi di un'officina che sappia dove mettere le mani e dei pezzi di solito originali del tuo modello. In teoria e dico in teoria una catena potresti sistemarla con un chiodo ritorto pure in mezzo alla giungla un cardano no. Tutto qui.
I costi, sulla semplice manutenzione sono lì tra cardano e catena perché l'olio non è proprio economicissimo inoltre, volendo, la catena non è necessario lubrificarla con la bomboletta spray un kg di grasso costa una sciocchezza.
Per il kilometraggio della catena: si cambiano a kilometri limitati più per seghe mentali che per reale necessità, in realtà una catena durerebbe molto molto a lungo se correttamente lubrificata e pulita idem la corona ed il pignone.
 
15779875
15779875 Inviato: 16 Mar 2017 18:56
 

Ognuno è padrone di scegliere il cardano che vuole io preferisco la catena anche se la libertà non ha prezzo icon_asd.gif
 
15779899
15779899 Inviato: 16 Mar 2017 19:58
 

p0ld0s ha scritto:
Se ti si spacca un cardano


Concordo con quello che dici, ma questo "se" e' importante. Uno parte con il presupposto che il cardano non si rompa mentre la catena, prima o poi, bisogna comunque cambiarla.

Certo, il cardano puo' rompersi, ma allora si puo' rompere tutto: l'albero motore, una valvola, il mozzo ruota. E' tutto un discorso di possibilita'.
 
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