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Sicurezza Stradale: norme barriere ferme a 30 anni
Scritto da Maurizio60 - Pubblicato 14/11/2025 16:18
L'Allarme di AISICO: 'Norme sulle Barriere Vecchie di 30 Anni, Aggiornarle è Essenziale per Salvare Vite'...



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In occasione della Giornata Mondiale in ricordo delle Vittime della Strada, l'Associazione Italiana per la Sicurezza della Circolazione (AISICO) ha lanciato un forte appello alle istituzioni, sottolineando l'urgente necessità di aggiornare le normative relative alle barriere stradali, in molti casi ferme a trent'anni fa.
L'Italia si trova di fronte a cifre drammatiche sulla sicurezza stradale, con migliaia di vittime e feriti ogni anno (ad esempio, oltre 3.100 morti nel 2022). Per ridurre questi numeri, secondo AISICO, è fondamentale intervenire sulle cause strutturali, in particolare sulle infrastrutture di protezione.

L'Inadeguatezza delle Barriere per i Veicoli Moderni
Il cuore dell'allarme risiede nella discrepanza tra le vecchie norme di collaudo e la realtà del parco veicoli circolante oggi. Come sottolineato da Stefano Calamani, presidente di AISICO, le attuali barriere di protezione non sono più adeguate alle auto e ai mezzi pesanti di nuova generazione, che presentano caratteristiche diverse, come un peso maggiore e un baricentro più alto.
Un esempio emblematico riguarda i mezzi pesanti: le prove di crash test sulle barriere vengono ancora eseguite utilizzando specifiche tecniche stabilite da una normativa di circa 30 anni fa, che prevedeva, ad esempio, l'uso di autobus di 13 tonnellate. Oggi, invece, i veicoli immessi sul mercato hanno spesso un peso minimo superiore, con mezzi che superano le 16 tonnellate e veicoli a doppia altezza o con batterie sul tetto che pongono rischi strutturali non contemplati dalle vecchie barriere.

Rischio di Scavalcamento e Necessità di Intervento
Questa inadeguatezza solleva la preoccupazione che in caso di incidente grave, le barriere non riescano a contenere efficacemente i veicoli moderni, aumentando il rischio di scavalcamento o ribaltamento con conseguenze fatali. "Se lasciamo circolare mezzi a doppia altezza o con batterie sul tetto, dobbiamo essere consapevoli che, nel caso disgraziato quel mezzo dovesse avere bisogno di una barriera, quella non funziona," ha avvertito Calamani.
AISICO invoca, quindi, un intervento normativo tempestivo ed efficace.
Aggiornare i criteri di prova e le specifiche tecniche delle barriere stradali è considerato un passo cruciale e non più rimandabile per allineare l'infrastruttura di sicurezza stradale italiana agli standard e ai veicoli del terzo millennio, rendendo le strade più sicure per tutti gli utenti.


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