
Se in Europa si vende una certa quantità di un prodotto (moto), nei paesi emergenti si può vendere molto di più. Poi la produzione, va dove c'è mercato. Venti anni fa, le supersportive facevano numeri altissimi, oggi fanno numeri bassi, questo implica che i produttori debbano adattare i loro prodotti alle esigenze e ai gusti dei mercati, che possono essere diversi da quelli europei. Ad esempio, la rinuncia al cavalletto centrale, salvo trovarlo disponibile come optional, la rinuncia all'uso di materiali pregiati come l'alluminio, per ridurre i costi e il peso della moto.
L'adozione del motore bicilindrico, più economico, più semplice e affidabile rispetto al quattro cilindri. Designers di moto con il gusto per i Manga, visto l'orientamento stilistico con moto che sembrano uscite da un fumetto Giapponese, che inutile negarcelo, trova il favore del mercato, visto che sempre più case motociclistiche hanno in listino modelli di questo tipo dove l'estetica prevale sulla praticità.
Moto sempre più sofisticate con tanta elettronica, forse troppa! Un tempo bastava portarsi dietro un cacciavite e una chiave inglese per porre rimedio a un problema di tipo meccanico, con le moto odierne non basta più, se si brucia un sensore si deve chiamare il carro attrezzi. Ma è pur vero che ci si deve rendere conto che l'innovazione non è il male assoluto, anzi... anche se personalmente preferisco una moto di 15/20 anni fa, senza fronzoli, anche se per molti erano dei tubi di ferro con due ruote. Ma non si può restare ancorati al concetto delle moto anni '60/'70/'80 dove la moto, per alcuni, era un mezzo utilitario, oggi giorno in gran parte la moto è visto come mezzo di puro svago, spesso viene dopo l'automobile, pertanto non più come prima scelta, che va ad incidere con un' altra spesa da mettere in bilancio.
Oggigiorno si acquista una moto per coronare un sogno e una passione, tanto più è forte e grande la passione tanto più si è disposti a fare un sacrificio economico nel mettere a bilancio una spesa extra non proprio trascurabile visto che per poter acquistare una moto entry level occorrono non meno di 6/7 mila euro per una moto nuova, di piccola o media cilindrata e qualcosa meno per una moto di seconda mano. Peccato solo che dagli anni 70'/80' gli stipendi medi non hanno subito un aumento esponenziale come l'aumento del costo di acquisto delle moto. Mettiamoci poi il cambio della lira in euro, l'aumento del costo della Vita, una produzione motociclistica sempre più tecnologicamente avanzata, non aiutano a calmeriare i costi all'acquirente finale.
Buona strada sempre



