Moto
Filosofie a confronto, da 600 carenata jap a 1000 naked italiana
Scritto da raf275 - Pubblicato 27/09/2008 15:56
Nascono spesso discussioni tra i cultori del 4cilindri e del bicilindrico, tra i filojap e filoitalici, tra gli amanti dei semimanubri e quelli del manubrione alto, tra gli estimatori delle urlanti 600 e dei roboanti 1000...

Sarebbe bello fare chiarezza tra questi due modi di vedere la moto così vicini eppure così contrastanti.
Approfittando della mia esperienza personale, proverò ad esemplificare in poche parole le sensazioni e le differenza di guida di queste due filosofie motoristiche.

Motociclisticamente parlando sono nato con una 600 giapponese, una Kawasaki zx-6r ninja del 2004 per la precisione, passando poi ad un'Aprilia Tuono 1000 r sempre del 2004, l'unica vera street fighter esistente sul mercato.
Le differenze tra le due moto sono evidenti a colpo d'occhio, d'orecchio, di tatto.

Appena a bordo si nota subito che si è su mondi diversi; posizione china sul serbatoio coi polsi caricati e ginocchia piegate sulla giapponese; alta, con le braccia e gambe più distese sull'italiana.
Allo starter poi sonorità differenti per due motori totalmente diversi; pacato al minimo e urlante dopo gli ottomila giri per la prima, borbottante per la seconda, rombante appena si apre di un pelo il gas.

In marcia cominciano poi le vere differenze. Innestata la prima la ninja sale piano e regolare fino ai 7000 giri per poi esplodere in tutta la sua potenza fino al limitatore a 14.500 giri. La Tuono, invece, risponde con vigore fin da subito col reale rischio di ribaltarsi alla prima accelerata. Il motore sale con una facilità impressionante fino ai 10500 giri dove si attiva il limitatore anche se già molto prima si può tranquillamente cambiare marcia.

Anche il comportamento dinamico delle due moto è molto differente, un pelo più nervosa nell'inserimento e nell'uscita di curva la giapponese, precisa e fluida invece l'italiana. Queste differenze sono evidenti soprattutto nella guida in pista. Con la ninja bisogna stare sempre attenti a correggere la traiettoria, al minimo errore ci si sente chiudere lo sterzo in ingresso, e poi allargare la traiettoria in uscita.

Ben diverso invece è il comportamento della Tuono, precisa, come su di un binario, dove si posa l'occhio del pilota lì ci si ritrova dopo pochi istanti; in ingresso è una piuma, scende facile, progressiva, asseconda ogni desiderio di chi la guida, in percorrenza di curva né una sbavatura né un minimo accenno di sbandata. Il manubrione, inoltre, aiuta nel controllo dell'anteriore anche se, rispetto alla guida coi semimanubri della ninja, si percepisce ogni difetto e ogni piccola sconnessione dell'asfalto con un po' di ritardo e con meno sensibilità.

In uscita di curva con la Tuono bisogna stare attenti alle aperture di gas, è difficile, pressoché impossibile non ritrovarsi con la ruota anteriore galleggiare per aria, magari ancora con la moto di traverso; la potenza del bicilindrico di Noale è esplosiva, proietta ad ogni regime e in ogni marcia lo sguardo del pilota verso il cielo.

Sui rettilinei vince di gran lunga la giapponese, grazie alla migliore penetrazione aerodinamica e all'allungo del suo 4 cilindri. Le velocità di punta sono quasi equivalenti, ma la Tuono impiega un po' più tempo per raggiungerla.
In staccata entrambe hanno un impianto frenante degno di nota: Brembo oro per l'italiana (il top della produzione per le pinze assiali), Nissin radiali per la Ninja. Per quest'ultima, per l'uso in pista, è consigliabile la sostituzione dei tubi freno originali con quelli in treccia metallica (la Tuono ne è provvista di serie).

Aiuta molto al limite, per contrastare gli effetti del freno motore molto invadente del bicilindrico la frizione antisaltellamento di serie presente sulla Tuono, che evita di arrivare col posteriore impazzito nell'ingresso in curva. La ninja, almeno il modello da me posseduto, la versione del 2004 ne è sprovvista, non i modelli successivi.
 
Insomma, la pista è l'habitat naturale dove chiedere il massimo ad entrambe le moto: piste veloci per la giapponese, dove può sfruttare tutta la progressione e l'allungo del suo motore, piste tortuose per l'italiana, dove ha dalla sua lo scatto bruciante, la ciclistica più a punto e precisa ed il maggior controllo grazie al manubrione.

Di difetti, sostanzialmente non ce ne sono; dipende dall'uso che si vuole fare delle moto, la 4 cilindri presenta l'angolo di sterzo ridotto, comune a tutte le moto dotate di semimanubri, il motore un po' lento e fiacco nel salire di giri ai bassi regimi di rotazione, la guida un po' nervosa data dalla ciclistica non al top della produzione, la posizione di guida molto stancante per i tragitti stradali e i lunghi viaggi.

Della bicilindrica, qualcuno troverà un po' discutibile l'estetica (di certo le linee non seguono quelle dettate dai designer negli ultimi anni), la scarsa protezione aerodinamica (affidata non ad una carenatura integrale ma solo ad un semplice cupolino), la maggior attenzione richiesta nella cura e nel mantenimento della stessa (soprattutto a causa di un impianto elettrico sottodimensionato).

Sostanzialmente sono moto così diverse che può sembrare da folli il salto dalla piccola di Akashi al millone di Noale. Io ho rischiato e, dopo 20mila km con la prima e 3mila con la seconda spesi tra strada e pista, posso dire che ne è valsa proprio la pena. E anche la zavorra ringrazia; la Tuono è molto più comoda della Ninja.

In definitiva, il raffronto diretto tra le due moto è improponibile: la Tuono è un mezzo portato più per il turismo, per la passeggiata domenicale, per un utilizzo stradale, ma di certo non si tira indietro per una tirata in pista, derivando direttamente dalla sorella Rsv, che ha corso, e con ampie soddisfazioni, anche in campionati mondiali; la Ninja invece è per un pubblico prettamente pistaiolo, di certo per dare il massimo necessita di qualche modifica alle sospensioni (un kit aftermarket alle forcelle e un mono racing possono migliorarne notevolmente le qualità dinamiche).

Per le differenze finora esposte, penso sia chiaro che non rinnego il passaggio, anzi,ne sono ben felice e soddisfatto. Ciò non toglie che la Ninja sia un gran mezzo. Avessi potuto le avrei lasciate convivere nel mio garage, la prima per le mie uscite stradali, la seconda, denudata di fari e di targa, per usarla solo in pista!
 

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Re: Filosofie a confronto,da 600 carenata jap a 1000 naked italiana.
Commento di: Valerio91 il 27-09-2008 22:01
ottimo articolo hai spiegato bene le differenze facendo chiarezza , anche se devo ammettere che si nota che stai un pò dalla parte del bicilindrico!
Re: Filosofie a confronto,da 600 carenata jap a 1000 naked italiana.
Commento di: skizzetto il 28-09-2008 11:26
Ottima la tua descrizione tra la differenza dei 4 cilindri in linea , confronto hai 2 cilindri di casa noale .

Complimenti ottime spiegazioni
Re: Filosofie a confronto,da 600 carenata jap a 1000 naked italiana.
Commento di: smonter il 30-09-2008 16:04
wow Raffino hai scritto un pezzo d'autore... utile anche per chi come me presto, dovendo cambiar moto, si troverà davanti al dilemma 2 o 4 cilindri?? stradale o naked?? diciamo che ora una vaga idea in più me la sono fatta grazie anche al tuo articolo
Re: Filosofie a confronto,da 600 carenata jap a 1000 naked italiana.
Commento di: mandrake il 01-10-2008 10:14
ehehehe te l'avevo detto che ti saresti innamorato ....
Commento di: gixorr il 02-10-2008 10:03
hai fatto un vero resoconto delle diferenze tra i due motori io possiedo sia una suzuki k6 1000 che una ducati 1098r..vado sia in pista che su strada su strada mi trovo meglio con il bicilindrico ma anche perche' possiedo la 1098r...poi secondo me la scelta viene dettata dalle emozioni che ci puo' dare l uno o l altra moto..ciaoo
Commento di: Loky il 02-10-2008 10:23
ottima analisi. Completa e chiara.
Secondo me i 2 soggetti sono troppo differenti pero' per essere comparati. forse un analisi incrociata tra tuono e rsv per le differenze a livello di ciclistica (partendo dal fatto che si predilige solo l'analisi ciclistica tra naked e supersportiva in quanto e' poco compromessa dalla differenza di tipologia di motore) e quella tra una tuono e una mille a quattro cilindri renderebbe piu' chiaro un eventuale dubbio, perche', se e' noto che le millone a quattro cilindri girano bene agli alti regimi, e' anche noto che hanno una migliore spinta ai bassi rispetto ad un 600( ho provato sulla mia pelle la differenza tra r1 ed r6 e ti assicuro che sono due mondi diversi).Io poi sono l'ultima persona che dovrebbe parlare, non sono ne' un meccanico ne' un pistaiolo...
Commento di: raf275 il 02-10-2008 21:39
tranquillo,questo confronto arriverà presto....ho appena comprato i semimanubri da montare sulla mia tuono da poter usare su piste più veloci,vediamo quale moto vincerà!
Commento di: MAK1 il 02-10-2008 11:58
Io mi appresto a fare il passaggio inverso, appassionato di Italiane , dei bicilindrici e monocilindrici pronti a strapparti le braccia da 0 ai 5000 giri, passerò ad un 4 cilindri regolare , con meno vibrazioni e più rilassante se stai sotto i 5000/ 6000.
Commento di: raf275 il 02-10-2008 21:41
beh,appena arriva puoi rispondere tu ampiamente al mio articolo argomentando la scelta e le sensazioni nel passaggio inverso!
Commento di: Ospite il 02-10-2008 13:04
In un confronto del genere hai dimenticato di menzioneare il prezzo...
Commento di: bigandrea il 02-10-2008 13:44
Paragone senza senso! Secondo me hai sprecato del tempo.
sport/naked 600/1000 queste comparative non esistono.
Commento di: bigandrea il 02-10-2008 17:39
...e aggiungo, non ci sono paragoni in fluidità di marcia tra un bicilindrico e un plurifrazionato. Avete mai provato una ducati in città a 40km/h in sesta marcia? beh! ti si inchioda la ruota e si spegne, cosa che non accadrà mai a un 4 cil. e c'è ne da dire sui bicilindrici italiani, non solo di impianti elettrici sottodimensionati.....i massmedia hanno voluto ripopolare le strade di bicilindrici (sotto la spinta delle case costruttrici) vedi ora....Aprilia che esce col 4 cil. e la prossima sarà la ducati ...per poter correre in superbike, controcorrente KTM con rc8. Vale...c'è!!!!! E Yamaha.....pure!!!!
Commento di: thinkspeed il 02-10-2008 19:22
Quoto quello che hai detto e aggiungo oltre al confronto "improponibile" per la cilindrata, la differenza di prezzo, non dimentichiamoci mai l'affidabilità. Voglio vedere la Tuono dopo 30.000 Km come ci arriva e quanto hai speso per la manutenzione. Il confronto vero si fa 1000 vs 1000 senza dimenticare il prezzo. Bye
Commento di: raf275 il 02-10-2008 21:37
differenze di prezzo???
ormai il prezzo dell'usato è quello,poco più di 4.000 euro per un usato del 2004,quindi non ci sono differenze.
valentino,stoner e chiunque altri professionista non c'entra nulla col mio articolo,indi per cui non ne parlo.
sull'affidabilità?so di moto(rsv 1000 con 140mila km,con la normale manutenzione) per ora ho ricontrato solo il problema alla ruota libera sulla tuono,è genetico,lo so,ma con poche modifiche lo si risolve all'origine.
il confronto vero infine lo si fa tra ciò che si prova davvero non tra ciò che si legge sui giornali.io ho scritto le mie impressioni su queste due moto,solo perchè sono le moto che ho posseduto,e che quindi più conosco,ho fatto molti km con entrambe,tra viaggi,passeggiate e pista,altre così a fondo non ne ho proate,che scrivo di un confronto tra una r1 e una tuono???sono 1000 e 1000 no?eppure una è carenata 4 cilindri coi semimanubri,l'altra è sempre la bicilindrica italiana col manubrione!
Commento di: A9L0E il 02-10-2008 21:58
innanzitutto salve a tutti e complimentoni per l'articolo davvero bello!!! comunque gira e rigira secondo me alla fine la MOTO è MOTO e che sia monocilindrica, bicilindrica, a 3cilindri o a 4 cilindri, supersport, naked o touring,2t o 4t, le sensazioni che ti dà quando l'accendi, ci sali sopra, premi quella benedetta leva sinistra, ingrani la marcia e rilasci la frizione accelerando e piegando curve curve, sono uniche e per questo che secondo me TUTTE le moto sono un qualcosa di fantastico!!! e che le distingue da qualsiasi altro mezzo di trasporto!!! un saluto a tutti!!!
Commento di: raf275 il 02-10-2008 21:40
ma perchè senza senso?
io l'ho fatto,hai letto.
leggi il commento di smonter,indecisa tra una giapponese e una bicilindrica mille,ora verso che moto è orientata?
tra tanti utenti,se ne ho aiutato solo uno con questo mio articolo,sicuramente non lo riterrò inutile.
Commento di: Ospite il 02-10-2008 23:56
il mio sarà un commento di parte.................molto di parte..................a me basta sentire quel borbottio di qualsiasi pompone (a maggior ragione quello prodotto a Borgo Panigale) per entare in estasi............
e poi vogliamo mettere come facciamo le moto noi italiani??????????
Commento di: bigandrea il 03-10-2008 09:32
...a parte il discorso molto di parte di antonio155.......borbottio?....appunto......borbottio!!! no rombo....wrooooooooooooommmmmmmmmmmmm!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ripeto è improponibile un confronto tra quelle due moto, non ho parlato di RSV vs R1 ma ho parlato di bicilindrici e quadricilindrici e in Italia quattro cilindri non c'è ne sono, (escluso MV) e mi sà neanche in Europa (escluso BMW) se sbaglio correggetemi o se ho dimenticato qlc.
RSV/FZ1
RSV/CB1000R
RSV/B-KING (QUANTO E' BRUTTA!!!!!)
RSV/BRUTALE
RSV/RS4RS
RSV/ecc.
questi potrebbero essere dei confronti!
Commento di: bigandrea il 03-10-2008 09:43
..."ma perchè senza senso?
io l'ho fatto,hai letto.
leggi il commento di smonter,indecisa tra una giapponese e una bicilindrica mille,ora verso che moto è orientata?
tra tanti utenti,se ne ho aiutato solo uno con questo mio articolo,sicuramente non lo riterrò inutile."

...Per Smonter.............abbiamo solo alimentato la sua indecisione!!!!ahahahahahah
e per quanto riguarda finiture, materiali, tecnologia c'è tanta strada da fare per noi italiani (lo dico a malincuore, perchè non ci batte nessuno, con il....... cuore) siamo dei passionali.

Commento di: bigandrea il 03-10-2008 09:54
AH!!! Dimenticavo, il mio kimco people 50 2t, ha all'attivo 120.000Km cambiando una cinghia e una candela. (altro che i 140.000Km dell'RSV, vero/falso....non l'hai visto) un saluto e un lapeggio a tutti i motociclisti!
Commento di: raf275 il 06-10-2008 13:28
il mio aprilia rally 50 2t ne ha 80mila,mi spieghi che c'entra?
140mila,sono reali,con foto,un utente stesso del forum ha una rsv con questi km...
critichi le mie esperienze e il paragone che ho voluto fare,perchè?ho posseduto queste 2 moto,nessuna in più,posso parlare di queste e non di altre,le ho provate in ogni condizione,eppure continui a sindacare ciò che ho scritto,sono le mie sensazioni,non penso tu possa essere in grado di giudicarle.
lamps.
raf.
Commento di: bigandrea il 06-10-2008 14:34
non sai leggere tra le righe! Era in senso ironico, per dire che se anche ha percorso 140.000Km chissà quante riparazioni ha dovuto subire. Poi non è assolutamente una critica, solo che per me (e dico per me) non sono confrontabili due cilindrate e due tipologie di moto diverse! ti faccio un altro paragone un T-MAX con una honda cr450 non può esistere come confronto, come una ipermotard con una 1098! Credo sia inutile continuare su questa strada, tu resterai convinto del tuo confronto, io tecnicamente parlando dell'esatto contrario. Ti auguro tanta strada con ambedue le moto, un lampeggio.
Commento di: rick11 il 12-05-2009 09:09
A me il tuo articolo è piaciuto soprattutto perché parli di cose che hai provato e conosci e cerchi di riportare le tue impressioni. I confronti son belli sia fra cose che si assomigliano (e allora si giudica quale è meglio e quale è peggio nelle stesse condizioni, cioè si paragona le somiglianze) sia fra cose che si assomigliano meno (e qui invece si sottolinea proprio le differenze)
Purtroppo sono molti quelli che parlano di cose che non conoscono.
Commento di: Giux il 28-06-2009 00:51
Io sono passato da un GSX-R 750 k8 ad una Tuono Factory del 2005...l'articole è ben descritto e lo condivido pienamente...!
Commento di: Crazy65 il 03-09-2009 16:04
Complimenti per l'articolo, veramente ben fatto e sopratutto fatto su impressioni tue veramente provate.
Anche io però ritengo che forse sarebbe più utile, per orientarsi su un eventuale acquisto, un paragone tra si filosofie diverse di moto ma con una cilindrata comune che permetta di valutare il comportamento delle stesse in quanto un incremento così sostanziale della cilindrata va a modificare non poco il modo in cui possono rispondere i 2 motori.