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Tornanti, piega e zavorrina
16190556
16190556 Inviato: 23 Ott 2020 13:29
Oggetto: Tornanti, piega e zavorrina
 

Sono tornato di recente da un giro in moto sul Passo di Zambla (per chi lo conoscesse così si fa un'idea della strada).

Premesso che è la prima volta che porto qualcuno dietro, è circa un anno e mezzo che guido e ho circa 10000 km di esperienza (pochissimi, lo so).

Sono abbastanza sicuro sui tornanti, ho letto le guide sul forum sui tornanti e visto innumerevoli video nell'ultimo anno, sull'uso della frizione, sul freno posteriore, ecc. Insomma, anche con la zavorrina (contrariamente alle mie paure e previsioni) la moto non si è quasi mai piantata in mezzo ai tornanti in salita, a parte uno dove sono stato troppo timido con il gas.

Scendendo il pomeriggio verso Lovere, mi sono trovato molto in difficoltà a reggere il passo degli amici sui tornanti in discesa (non veloci ma allegri, posto che tenevano un ritmo con cui sono familiare), posto che la mia moto ha un on-off parecchio vivace che scompone parecchio.

Un amico, notando che li ho raggiunti un po' in ritardo, mi ha detto di "mettere fuori il c**o e piegare", perchè mi vede troppo dritto, rigido, ma è corretto sui tornanti? La domanda quindi è: come fare i tornanti velocemente, magari con zavorrina inclusa?
Vi prego non ditemi solo che è esperienza che manca, i 10000km li ho fatti quasi tutti in montagna, ma vedo un tasso di miglioramento ben diverso tra me e i compagni di motate.
 
16190563
16190563 Inviato: 23 Ott 2020 14:03
 

Portare peso verso il centro della curva è sempre giusto e favorisce la chiusura della curva piegando meno.

Nella guida in due è necessario che anche il passeggero aiuti seguendo il pilota, altrimenti le curve non si fanno. Il mio consiglio è di lasciar perdere il freno posteriore, che se hai poca esperienza rischia solo di complicarti la vita.
Bisogna lavorare molto sulle traiettorie, in modo da cercare di fare i tornanti il più "rotondi" possibile per faticare meno a far voltare la moto, non scendendo troppo di velocità con il rischio di cadere dentro la curva.

Lo zambla ha alcuni tornantini molto stretti e chiusi, non proprio semplicissimi...

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16190564
16190564 Inviato: 23 Ott 2020 14:05
 

Ma anche i tuoi amici, e quello che ti ha invitato ad una guida più efficace, erano zavorrati?
 
16190569
16190569 Inviato: 23 Ott 2020 15:19
 

io mi trovo spesso a fare i tornanti, anche stretti, con zavorrina e nonostante la RSV non sia proprio maneggevole non ho mai avuto problemi, anzi mi sono sempre trovato bene

il sedere fuori non l'ho mai messo, neanche da solo (ho imparato a guidare facendo enduro, mettere il ginocchio fuori non mi è mai venuto spontanteo)

per i tornanti in discesa rallento frenando davanti poi in inserimento sposto la frenata sul posteriore per alla fine mollo il freno passato il punto di corda
per accelerare evitando l'on/off passato il punto di corda tiro metà frizione e inizio a far salire di giri il motore per poi accelerare fuori dalla curva solo mollando dolcemente la frizione (spero si capisca)
 
16190570
16190570 Inviato: 23 Ott 2020 15:19
 

Ma soprattutto, è proprio necessario andare veloci? Insomma, affinare la tecnica va sempre bene, specie se non ti senti sicuro: ma non è necessario stare al passo con gli altri, secondo me.

Se poi questa è la prima volta che ti porti un passeggero, la pretesa di andare più veloce mi pare eccessiva: fai pratica con la compagna e probabilmente, con il tempo, riuscirai ad andare più fluidamente.
 
16190572
16190572 Inviato: 23 Ott 2020 15:22
 

Ciao .
Da ex cronoscalatore , la mia opinione è che sui tornanti non serve sporgere il corpo all' interno .
Anzi , quanto più questi sono stretti e lenti , tanto più paga la postura tipicamente fuoristradistica del "piegarsi sotto" la moto .
Sporgere il corpo verso l' interno della svolta ha un suo perchè dove si voglia ridurre l' inclinazione della moto ( a pari velocità di percorrenza ) per poter sfruttare la maggior impronta a terra .
Ma questo paga solo se in piega si ha abbastanza spazio/tempo per sfruttare il vantaggio , in termini di trazione , di questo aumento di impronta .
Nei tornanti ( in particolare quelli più stretti ) la tecnica più efficace , sia in termini cronometrici , sia dal punto di vista della gestione del mezzo , è quella della linea spezzata .
Si entra stretti , si segue la linea interna allargandola leggermente nel mezzo a gas costante , si spalanca il gas appena la moto è praticamente dritta .
Meno si stà in piega , più semplici saranno le 2 delicate fasi della staccata e della successiva riapertura in uscita .
Tenere i freni in mano fino al punto di corda ( ad es. ) , come si usa fare in svolte più veloci , è rischioso ( forze giroscopiche ai minimi termini , sterzo più incline a prender sotto ) .
Aprire il gas con decisione in uscita a moto inclinata , idem c.s.
E le reazioni del retrotreno , in un tale contesto ( primo o secondo rapporto inserito ) , non semplici da gestire .
Reazioni che , comunque , possono essere gestite meglio adottando una postura "motardistica" , serrando il corpo moto con le gambe e premendo con forza sulla pedana esterna in uscita .
A moto dritta se il "didietro" pattina o se il davanti si alza è tutto meno complicato .
Da bravo matusalemme , mi permetto un ultimo consiglio .
In 2 SI DEVE ANDARE PIANO .
Prima di tutto per rispetto del trasportato , che appollaiato dietro non ha assolutamente le stesse percezioni di chi guida .
Poi perchè la moto è meno governabile col carico aggiunto .



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16190580
16190580 Inviato: 23 Ott 2020 17:18
 

Grazie a tutti dei preziosi consigli, cerco di fare un po' di chiarezza:

Sì, anche gli amici zavorrati, quindi da qui viene un po' il mio fastidio.

Non so dire se i tornanti in discesa fossero particolarmente stretti, ma vedevo il mio compare davanti (con tanto di zavorra) andare giù liscio pelando solo un poco il posteriore e facendo poi scorrere la moto senza esitazioni o aggiustamenti per tutta la lunghezza del tornante, un esempio qui di seguito [https://goo.gl/maps/g8SFpiDfNYyFXJXf9]

Concordo sull'andare piano consigliato da ansetup e tibbs (infatti ero molto impegnato dal non spaventare la passeggera, oltretutto mai salita in moto lol): la questione è l'essere molto poco lineare sul tornante, frenare eccessivamente in entrata, ricorrere sempre alla frizione in percorrenza con linee "lente" (termine inappropriato ma ci siamo intesi) e non ideali.
Sul tornante in salita sono favorito dal tiro del motore, tiro che però mi mette a disagio in discesa facendomi guidare di frizione (e quindi male).

Mi sono sempre giustificato con un interasse a mio avviso troppo lungo (1520 mm, non pochi rispetto alle altre naked), ma conoscenze e parentele varie mi dicono che "semplicemente non butti giù la moto".
 
16190582
16190582 Inviato: 23 Ott 2020 17:39
 

La fluidità d' azione , riuscire ad amalgamare armonicamente le varie fasi di percorrenza di una svolta ( in maniera spannometrica : frenata , inserimento , percorrenza , uscita ) , sono fra le cose più difficili da assimilare .
Ed un carico aggiunto come può essere un/una passeggero/a , di sicuro rende tutto più difficile ( a proposito di passeggera , avevi adeguato la precarica molla del "mono" , vero ? ) .
Tu stesso hai scritto , se non erro , che era la tua prima esperienza di guida in coppia .
E per giunta con una "zavorra" inesperta , di sicuro inconsapevolmente poco accomodante nella dinamica di guida .
Senza dubbio vi serve esperienza e tempo/km .
Se sei fortunato , quel tuo amico così sciolto ti darà le giuste dritte per migliorarti .
E tu , da dietro , senza precorrere eccessivamente i tempi di apprendimento , potrai incrementare la tua tecnica osservandolo con attenzione .
Sempre che quel tuo amico abbia la pazienza di mantenere un ritmo adeguato al tuo attuale passo .
Meglio se con un buon margine , in modo da permetterti una più rapida e meno rischiosa assimilazione delle tecniche giuste .
Se invece ti troverai nuovamente in situazioni simili , dove il tuo orgoglio ferito non verrà compensato da un concreto aiuto , cambia amicizie motociclistiche .
Una delle condizioni più pericolose , quando si guida in compagnia , è condividere la strada con compagni che ti spingono ad andare oltre il tuo passo .
Il mare è pieno di pesci e non necessariamente si deve pescare nelle stesse acque .



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16190665
16190665 Inviato: 24 Ott 2020 11:50
 

Il Passo di Zambla è una strada abbastanza semplice, probabilmente il tuo disagio è dovuto alla mancanza di feeling con la persona trasportata e dalla foga di stare al passo di chi è più veloce che fa commettere errori.
A prescindere dal fatto che la moto non è solo velocità e che non tutti sono bravi allo stesso modo, ti consiglio di cercare le traiettorie giuste ed allenarti nell'utilizzo del freno posteriore che aiuta molto nelle curve, inoltre se la tua moto ha molto on/off, devi gestirlo con sensibilità di polso e con la frizione.
Valuta di fare un corso di guida che, se fatto bene, può servire ad incamerare utili nozioni.
 
16190800
16190800 Inviato: 25 Ott 2020 18:33
 

Possiedo da qualche mese la tua stessa moto e posso dirti che nel misto sia stretto che veloce è davvero una bicicletta da guidare, è li che si esaltano le sue caratteristiche da moto che pare uno scooter a marce ma che in realtà sfodera gli artigli in quei contesti e ti permette un divertimento inimmaginabile, si tratta solo di capire come sfruttare le sue peculiarità.
Il discorso sul passo più lungo rispetto ad altre naked lascia il tempo che trova in quanto per come è strutturata questa moto (mi riferisco alle geometrie ed alla ciclistica) la trovo estremamente facile ed equilibrata fra le curve sia andando a passeggio sia nella guida più sportiva, e devo ammettere che è stata una graditissima sorpresa, non mi aspettavo questa doppia personalità della piccola BMW.

L'uso del freno posteriore è una cosa che va allenata ed affinata a dovere nei tornanti stretti, così come il "pelare" la frizione per diminuire l'on/off e per impedire che la moto si pianti nel bel mezzo dei tornanti, e per quanto mi riguarda nei tornanti stretti uso entrambe le cose oltre a spostare il busto verso l'interno della curva.
I km che hai fatto sono relativamente pochi, oltretutto non hai mai portato una zavorrina prima di oggi e aggiungiamoci pure che lei è inesperta, direi che il discorso si riassume nella concomitanza di questi 3 fattori.
Guidare con un passeggero a bordo richiede una guida fluida in primis, quindi aperture del gas dosate a dovere (che non vuol dire aprire poco ma vuol dire non aprire bruscamente) e lo stesso discorso vale per l'uso dei freni.
Infine il passeggero non è un sacco di cemento inerme, deve partecipare "attivamente" alla guida seguendo i movimenti del pilota e della moto, cosa che diventa veramente difficile se deve costantemente attaccarsi al pilota causa brusche aperture di gas o puntarsi sulle pedane e attaccarsi alle maniglie per non spiaccicarsi al pilota causa frenate decise.

In definitiva, la guida in coppia va allenata a dovere e non si impara in un paio di uscite quindi lascia perdere i commenti degli amici sul passo che tieni, cerca di trovare una guida fluida e sicura, cioè che ti permette di tenerti un margine per eventuali errori e imprevisti vari, di spiegare alla zavorrina cosa deve e non deve fare quando sta in sella e macina km su km sia da solo che zavorrato, il resto viene strada facendo.
 
16226135
16226135 Inviato: 16 Mag 2021 12:19
 

10k km non sono molti, ma nemmeno pochi. Ognuno di noi ha il proprio passo, e ciò dipende dal tipo di moto che si guida, dal tipo di giornata, dal tipo di asfalto, dalla condizione delle gomme, da come ci sentiamo, da come ci agevola o contrasta la zavorrina. Se gli amici sono più veloci... e sticazzi, l'importante è divertirsi con il proprio stile di guida, sempre in sicurezza. Sono certo che fra altri 10k km il passo sarà più lungo icon_wink.gif
 
16226220
16226220 Inviato: 16 Mag 2021 21:35
 

Uno dei motivi per cui non mi piace il termine "zavorrina" è che se fa veramente la zavorra inerte non si riesce a guidare neanche lontanamente come quando chi sta al posto del passeggero partecipa attivamente alla guida.
Oggi per qualche curva ho detto alla mia compagna "queste le fai tu": lei spostando il peso correttamente ha fatto le curve senza che io facessi nulla sul manubrio.
Ovviamente su curve morbide e a velocità moderata, ma mi stupisce sempre quanta differenza c'è tra quando partecipa e quando invece, magari per stanchezza o perché sta guardando altro, sono solo io a portare la moto.
 
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