Antefatto e Organizzazione
Come ogni report che si rispetti partiamo dalle origini. Le origini di questo viaggio risalgono al lontano 2013 quando eravamo (noi tre "pirenaici" e altri quattro amici) in giro per l'arco alpino a caccia di passi ( Report 20 passi (o quasi) - 5 stati - 4 giorni ), al ritorno da quei 4 giorni, quando si tirano le somme dell'esperienza che sta per concludersi e inevitabilmente i pensieri spaziano verso nuove avventure, l'obiettivo Pirenei era condiviso da Marcello, Paolo, Emanuele e me.
Varie vicissitudini, piacevoli e meno piacevoli, hanno impedito per i successivi 5 anni il raggiungimento della meta. Il 2019, finalmente, si rivela l'anno buono. Già in inverno cominciamo a parlarne, a tracciare un percorso, a valutare opzioni per il trasferimento, a coinvolgere partecipanti
.
Al momento di arrivare al dunque, tra chi c'è già stato
e chi ha cambiato lavoro
ci troviamo in tre: Marcello (topomotogsx), Paolo (ElVufero68) ed io (bastiancontrario).
Optiamo per il trasferimento via nave da Genova a Barcellona poiché ci fa risparmiare un po' di chilometri di "dritto" e di autostrada e qualche euro tra pedaggi e pernottamenti
, il programma prevede un buon numero di passi di montagna
, la visita di luoghi interessanti e piacevoli e qualche tappa prettamente turistica.
Abbiamo definito tutto, non resta che preparare moto e bagagli e attendere la partenza!



Oltre alla cartellonistica scarsa anche le indicazioni su cosa fare lo sono... allo sportello le operazioni di check-in si svolgono in un battibaleno; come noi, altri non avevano convertito la prenotazione in biglietto e gli operatori erano piuttosto stupiti, pensavano ci fosse coda in autostrada.

, digestivo, quattro chiacchiere e due risate finché ci abbandoniamo al sonno ristoratore sulla nostra fila di poltrone. In realtà vorremmo abbandonarci al sonno ristoratore ma la scomodità delle poltrone e il freddo causato dall'aria condizionata sparata a manetta non ci consentono di riposare in modo soddisfacente. Abbiamo voluto fare i "supergiovani" prendendo il posto poltrona ma ci rendiamo conto che non abbiamo più vent'anni... (però quattro anni fa sul traghetto verso l'Irlanda ricordo di aver dormito come un bimbo sui divanetti del bar...).



), passiamo per la prima volta il confine e ci portiamo in Francia. L'iniziale tratto costiero ricalca quello finale in Spagna (vento e scorci suggestivi) ma lo abbandoniamo dopo pochi chilometri dirigendo le nostre prue, cioè le nostre ruote anteriori, verso l'interno per affrontare l'anonimo e trafficato passo del Perthus (sulla frontiera con la Spagna) che abbandoniamo alla volta del Col de Panissars e del forte di Bellegarde che sorge lì nelle vicinanze.



Deve ancora entrare nel vivo e sto già rosicando , beati voi ragazzi




e salviamo capra e cavoli! Alla sosta vediamo altri motociclisti, spagnoli e non, con espressioni al limite dell'estasiato, come le nostre 

), ci diamo del gas e raggiungiamo la cima. Arrivo prima dei miei due compagni di viaggio e riesco ad immortalarli mentre giungono al passo. Il paesaggio fa sembrare la quota più alta di quella che è in realtà, dalla cima soprastante il passo si gode un bellissimo panorama a 360° dalla pianura ai monti.



... vuoi mica lasciare la confezione aperta), un bicchiere di digestivo e ci abbandoniamo al sonno del giusto.

























, riusciamo comunque a tornare sulla strada principale e per il fondovalle giungiamo a Saint Jean de Luz e qui, al bordo dell'oceano, ci ricongiungiamo a Paolo. L'oceano, il golfo di Biscaglia, sono uno spettacolo della natura, un po' mossi e battuti dal vento con le scogliere a picco. Ci fermiamo a fare delle foto.









. Recuperiamo Paolo e le chiavi e scopriamo che l'appartamento è a qualche centinaio di metri dalla reception, vicino a dove abbiamo lasciato le moto.
), usciamo a spostare le moto parcheggiandole in un luogo più consono (le avevamo lasciate un po' a membro di segugio 















). Usciamo dal porto, ci immettiamo nella viabilità di Genova, siamo ad un incrocio semaforizzato, nei pressi del semaforo, verde, sulla destra con le quattro frecce c'è un'auto ferma. Paolo è il primo del gruppo e la sfila sulla sinistra (ci sono due corsie) quando improvvisamente l'auto inizia a muoversi verso sinistra per fare inversione. Paolo tenta di scansarla ma, quando pareva avercela quasi fatta, avviene l'irreparabile: il parafango anteriore dell'auto aggancia la moto tra pedana e borsa laterale provocando la caduta, in mezzo all'incrocio del nostro amico.