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Caucaso: 8200 km - Grecia, Turchia, Georgia e Armenia - 2015
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15518846 Inviato: 21 Dic 2015 9:02
 

pinocaponord ha scritto:
Gilos........... eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif !!!

Leggerti è un vero piacere; per chi, come me, ha temporaneamente sospeso i viaggi in moto (figlia piccola) le tue parole sono un vero turbinio di sogni ed emozioni!!!! 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif

Attendo trepidante il prosieguo!!!

0510_abbraccio.gif 0510_abbraccio.gif 0510_abbraccio.gif 0510_abbraccio.gif 0510_abbraccio.gif


Grazie!!!! eusa_boohoo.gif
 
15518862
15518862 Inviato: 21 Dic 2015 9:31
 

Giorno 10
04/10/2015 – KM 210

Mattina dedicata alla visita di Yerevan. Il tempo non è dei migliori, il cielo plumbeo non promette niente di buono.

Visitiamo subito il Cascade Complex, anche se le cascate sono chiuse. Alcune statue sono molto particolari, come ad esempio il leone fatto con i resti dei copertoni. Poi ci dirigiamo al museo del genocidio. Davvero toccante guardare le immagini esposte.





La strada è lunga, si riparte per rientrare in Turchia, ma il confine è chiuso per i noti motivi (da cui il museo… icon_cry.gif icon_cry.gif ) quindi è necessario tornare in Georgia e poi Turchia.

Purtroppo dobbiamo rinunciare a visitare alcuni monasteri armeni, la data di rientro è sempre più vicina.

Prima di raggiungere il confine di Bavra, inizia a piovere e si toglie per la seconda volta la catena alla moto mentre ero in marcia 0510_grattacapo.gif .
È parecchio lenta, ma qui di chiavi inglesi e officine non se ne parla. Fortunatamente accade vicino una specie di capanna e possiamo anche ripararci dalla pioggia.

Mentre eravamo alle prese con l’antipioggia, arriva una vecchia Lada Niva, fuoristrada sovietico mi pare icon_question.gif . Scendono due armeni e si mettono sotto il capanno insieme a noi. Aprono delle buste e prendono del pane, formaggio e biscotti. Inoltre hanno una bottiglia, quella dell’acqua da mezzo litro, senza etichetta. Contiene un liquido trasparente , lo versano in un bicchierino da caffe (uno solo) e bevono passandosi il bicchiere. Poi lo riempiono di nuovo e lo offrono a noi, insieme al cibo.
Cortesemente rifiutiamo, ma insistono al punto che si avvicinano col bicchierino e lo spingono verso la bocca. A questo punto non abbiamo alternative, non sia mai che un biker italiano rifiuta un bicchierino. icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif

Era vodka moooolto forte. 0509_boxed.gif 0509_boxed.gif 0509_boxed.gif

Ci passiamo il bicchierino (uno solo) in cinque, un sorso l’uno. Poi lo riempie di nuovo e ricominciamo il giro. Insomma è finita a tarallucci e vino, ops… a biscotti e vodka… 0510_abbraccio.gif 0510_five.gif rotfl.gif

Ripartiamo con l’antipioggia e la catena montata e raggiungiamo la frontiera di Bavra. Dopo pochi minuti siamo di nuovo in Georgia, ma è tardi e sta facendo buio. la zona non sembra offrire molti posti per dormire.

Troviamo un hotel a Ninotsminda. Una signora anzianissima che non parla una sola parola d’inglese, ci accoglie e ci chiede 50 gel a camera circa 18 euro. Le camere sono doppie quindi dobbiamo prenderne per forza due al costo totale di 100 gel, circa 36 euro.

Il fatto è che non avevamo molta moneta locale e della carta di credito non credo che ne conoscesse l’esistenza. 0509_si_picchiano.gif

Svuotiamo tutte le tasche e racimoliamo 96 gel. La signora sicuramente ci verrà incontro, in fondo mancano solo 4 gel (poco più di un euro) veniamo dall’Italia e l’hotel è palesemente vuoto, e poi siamo in un paesino sperduto e fa freddo.
Dopo diversi minuti di suppliche 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif dove tra l’altro abbiamo offerto euro, lire turche e dram armeni, la signora si prende i 50 gel di una camera e ci lascia gli altri. È fatta, addirittura ci fa uno sconto ulteriore e si paga solo una camera... icon_lol.gif

NO!!!! eusa_naughty.gif eusa_naughty.gif Due possono dormire in una camera, e uno che si arrangi!!!! icon_eek.gif

Ma vaff…

Dopo un ulteriore estenuante trattativa riusciamo a convincerla che se ci fosse un bancomat potremmo prelevare e ci consente di prendere posto nelle due stanze. Ormai si fida ciecamente di noi e così prende un fazzoletto e se l’annoda intorno al dito come promemoria dei 50 gel mancanti. Non sia mai che si dimentichi… icon_eek.gif

Ma vaff…

Finalmente troviamo un bancomat, preleviamo e ritorniamo in hotel. Ormai siamo davvero stanchi e vogliamo solo dormire. Diamo i 50 gel mancanti alla signora e la invito, cortesemente, a togliersi il fazzoletto dal dito!!!
La signora inizia a farneticare chiede 150 gel e non più 100. Inizio a spazientirmi tant’è che alzo pure la voce gridando in italiano (tanto inglese o italiano non lo capiva uguale icon_mad.gif ) che mi ha stancato e che non le darò nulla oltre al pattuito. eusa_naughty.gif

Inizia una altra mezz’ora di trattative. Come in una commedia, entriamo in scena con un teatrino surreale e tragicomico.

Cominciamo a scrivere somme su un foglietto: 100 ti dobbiamo, 96 ti abbiamo offerto , 50 hai preso e 50 ti dobbiamo portare.

Ti ricordi il fazzoletto annodato? eusa_snooty.gif Ti ricordi il bancomat? eusa_snooty.gif

Ovviamente ad ogni cifra scritta seguiva una serie di imprecazioni e di traduzione “gestuale” di cosa volevamo dire. 0510_saluto.gif

Ora tocca a lei e perentoria scrive solo una cifra 150 punto icon_exclaim.gif . Cerco di stare calmo, grido solo un po’ eusa_liar.gif . Così finalmente interviene anche un interprete icon_exclaim.gif , una sua amica anziana che parla solo dialetto locale e, dopo aver parlato con la signora crede di aver capito tutto e scrive anche lei sullo stesso pezzo di carta: 150 punto. icon_eek.gif

MI STATE PRENDENDO PER IL CULO??? icon_evil.gif

Non ne usciamo fuori. Finalmente la signora decide di tentare una comunicazione sperimentale e all’avanguardia, mi dice di seguirla e ci mostra la camera dove dormiamo e fa il gesto di 50 gel (ripeteva la parola pidisciat) poi mostra l’altra camera e ripete lo stesso gesto “pidisciat” poi ne mostra una terza e ripete la trafila con un “pidisciat” finale. Ora è chiaro pensava volessimo tre camere. Si fa una risata e se si congeda. eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif

Ma vaff….

e pensare che all'inizio era pure simpatica...

 
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15518866 Inviato: 21 Dic 2015 9:38
 

Giorno 11
05/10/2015 – KM 460

L’obbiettivo di oggi è rientrare in Turchia e avvicinarci il più possibile al Nemrut Dagi, una delle mete classificate imperdibili del nostro pseudo programma.

È parecchio distante 1200 km con una frontiera da attraversare. Partiamo di buon mattino, pioviggina, c’è un po’ di nebbia e fa freddo. icon_confused.gif

Quando siamo arrivati, ieri sera, era completamente buio, ora il panorama si mostra per com’è. Si tratta di una zona dove si vive di allevamenti e agricoltura, quindi incontriamo trattori e mandrie di mucche che invadono la carreggiata e che rilasciano sulle strade rispettivamente terra ed escrementi.
Tanti escrementi. icon_neutral.gif Tonnellate di escrementi. icon_lol.gif

La strada comunque è piacevole, intorno a noi verde a perdita d’occhio. Poi inizia a seguire per molti km il corso di un fiume in una vallata. È molto bella e si incontrano anche fantasiose soluzioni come un treno-ponte:



Facciamo una piccola deviazione per visitare la Vardzia



Non distante c’è una frontiera con la Turchia, passando da Kartsakhi, che ci permetterebbe di accorciare di qualche centinaio di km il percorso, ma sui forum molti viaggiatori la portavano come chiusa, e la gente del posto non sapeva darci indicazioni. Così, per evitare poi di ritornare indietro perdendo almeno un paio d’ore, decidiamo di andare direttamente alla frontiera principale di Posof, dove arriviamo verso l’ora di pranzo.

Siamo di nuovo in Turchia, rimettiamo le lancette dell’orologio indietro di un’ora e proseguiamo verso Erzurum, dove decidiamo di passare la notte spendendo 28 euro per una camera tripla.
 
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15518880 Inviato: 21 Dic 2015 10:10
 

Giorno 12
06/10/2015 – KM 650

L’hotel è posizionato in un quartiere frequentato solo da gente del posto, e al mattino, prima di partire, prendiamo un chay in un locale di fronte dove sono seduti solo turchi. Sembra essere molto antico, gli arredi e i bollitori del chay ne sono la dimostrazione. Entriamo e ci guardano con sospetto. Siamo palesemente fuori contesto con il nostro abbigliamento. 0509_marlowe.gif

Sono le 7:00, e ci sono 5 gradi icon_confused.gif , ma almeno non piove. Sulla mappa sono indicate due strade principali per arrivare al Nemrut Dagi, da noi chiamate “da sopra” e “da sotto” icon_lol.gif . Scegliamo quella “da sotto”; sembra più veloce e ci consentirebbe di tentare di arrivare per il tramonto, momento consigliato per una visita al sito archeologico.

Le strade turche, anche quelle minori, sono molto scorrevoli, larghe, ben tenute. C’è poco traffico e quasi sempre sono a due corsie per senso di marcia. Alcune sono molto panoramiche, passano attraverso vallate e alte gole tipo canyon.

Mentre ne percorriamo una, ci fermiamo per una breve sosta in uno spiazzo. C’è un ristorantino locale. Subito esce il cuoco/proprietario che viene verso di noi, ci stringe la mano e poi se la batte sul cuore e ci offre un chay. 0510_abbraccio.gif

La stessa scena si ripeterà diverse volte nel corso del viaggio. Una volta addirittura fermi al semaforo, arriva un auto, nota le targhe straniere, ci chiede da dove arriviamo e poi ci invitano a prendere un chay.

Se non amate il thè, non andate in Turchia… icon_razz.gif

Nonostante l’impegno, non riusciamo ad arrivare in tempo e ci fermiamo a dormire a circa 80 km dal sito, a Siverek, molto vicino alla Siria. Vediamo passare sopra di noi, vicinissimi, i caccia armati della NATO che vanno verso Siria. La sera al tg parleranno dei bombardamenti.

Non sono un meccanico esperto, anzi nemmeno inesperto. Non sono un meccanico punto. Le mie conoscenze si limitano al fatto che se la moto cammina va bene, se non cammina non va bene. Così arrivati in hotel, scarichiamo i bagagli e ispeziono la moto per stabilire le condizioni della trasmissione. L’esito, anche per un inesperto è: impossibile continuare!!!




I dentini della corona sono così sottili che sembrano delle lame. La catena forma un arco verso il basso che sfida le leggi della fisica. Si potrebbe togliere anche solo con il vento. Serve un meccanico. Urgente! eusa_wall.gif

È sera, e chiedo alla reception se c’è un officina e tento di spiegare il problema per indirizzarli verso l’officina giusta. Dopo alcuni minuti di inutile tentativo, dato che non parla inglese eusa_whistle.gif , prende il telefono è chiama qualcuno.

Capita in un viaggio, soprattutto nei momenti di difficoltà, di conoscere la grandezza di un popolo dalle persone che incontri. Emre è uno di questi. icon_smile.gif

Chiamato dalla reception scende dalla sua stanza dove pernotta e fin dal primo istante si rivela per quello che è: una persona squisita. È un medico chirurgo trentenne di Istanbul che presta servizio a Siverek. Ha partecipato a un campus di due mesi a Bologna e per questo parla italiano discretamente.

Spiego il problema e lui lo traduce al ragazzo della reception che gli spiega cosa fare. Il dott. Emre ci riferisce che c’è un officina a pochi metri, e che domani ci accompagnerà personalmente per aiutarci a tradurre.

Poi ci invita a bere qualcosa. Era in abiti “comodi” pantaloncini e pantofole. Probabilmente era già a letto, rifiutiamo con garbo e parliamo un po’ fuori l’hotel. Dopo pochi minuti arriva un signore con dei mini sgabelli e un mini tavolino. Poi ne arriva un altro con il chay. Ci sediamo e conversiamo. È molto stimato da tutti e chiunque passa lo saluta.
Riceve una chiamata e si congeda dicendo che lo hanno chiamato per un intervento al pronto soccorso, ci mostra pure le foto di un piede maciullato che ha ricevuto via whatsapp icon_eek.gif . Ci da appuntamento all’indomani e ci scambiamo il numero di telefono per ogni evenienza.

A proposito di hotel, nelle nostre ricerche la priorità era sempre il parcheggio per le moto. In realtà quasi mai l’abbiamo trovato icon_neutral.gif , ma gli albergatori ci rassicuravano sul fatto che nessuno le avrebbe toccate. Invece questa volta ci consigliò di non parcheggiarle per strada. Ancora una volta interviene Emre, che prende accordi col benzinaio di fronte e ci permette di parcheggiarle da loro. Gratis. icon_biggrin.gif
 
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15518905 Inviato: 21 Dic 2015 10:46
 

Bello, il carattere di un popolo che emerge quando non si fa un viaggio "sterile", è fra i ricordi più belli che si conservino. Ed è una lezione importante che distrugge gli stereotipi e fa crescere in tolleranza e rispetto. Se tutti facessero i viaggiatori (non solo i turisti) come momento di passaggio alla vita adulta, difficilmente ci sarebbero guerre...
 
15519153
15519153 Inviato: 21 Dic 2015 16:49
 

Giorno 13
07/10/2015 – KM 380

Ci alziamo di buon ora, Emre ci invita a fare colazione. Ha già il camice verde, dopo che avremo sistemato la moto dovrà andare in ospedale. Ma l’officina è ancora chiusa, chiama i colleghi per avvisarli che andrà più tardi. Aspetta con noi e riceviamo il chay da chiunque passi tant’è che i bicchierini si accumulano. 0509_boxed.gif

Ogni tanto si allontana per verificare se l’officina è aperta, lo becca pure un temporale e torna tutto bagnato ma ci scherza su. eusa_whistle.gif

Finalmente, con calma eusa_snooty.gif , l’officina apre. Va a parlare col meccanico e iniziano una serie di discorsi che vanno avanti per parecchi minuti indicando la mia moto e la trasmissione.

Non capisco nemmeno una parola. Ma è chiaro che sta insistendo molto verso di lui. Poi il meccanico comincia a chiamare mezza Turchia. Non ha pezzi di ricambio e nemmeno tutte le officine chiamate in diverse città nel raggio di centinaia di km 0510_sad.gif . Mi suggerisce di “tentare” a Istanbul (a circa 1400 km !!! icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif ) e che nel frattempo tirerà e ingrasserà per bene la catena. Non mi assicura che ce la farò, dice che è messa male. Tanto male. eusa_wall.gif

Ovviamente non paghiamo nulla. Emre chiama i suoi amici di Istanbul e li allerta che avremo bisogno d’aiuto. Poi ci dice di chiamarlo per qualsiasi problema e una volta arrivati a Istanbul, così da farci incontrare con l‘amico. 0510_five.gif

Ripartiamo verso il Nemrut Dagi, dista circa 80 km di. Il GS800 entra in riserva, di solito i distributori sono numerosi, quindi non ci preoccupiamo e proseguiamo per fare rifornimento strada facendo. Il primo distributore vende solo gas icon_exclaim.gif , andiamo avanti, il secondo è chiuso da tempo icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif , andiamo avanti, il terzo di nuovo solo gas!!! icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif eusa_wall.gif Ora cominciamo a preoccuparci. La mia moto, il GS650, ha ancora autonomia per una settantina di km, (fa 30 a litro…) ma il GS800 è praticamente a secco. Non abbiamo molte alternative, si prosegue a oltranza. Per fortuna dopo poche curve troviamo un altro distributore. 0509_campione.gif

Il Nemrut Dagi, patrimonio dell'umanità, si raggiunge percorrendo una caratteristica e ripida stradina che si inerpica fino in cima. Poi a piedi fino alle statue. In realtà è molto più piccolo di quanto lo immaginassi, ma è davvero interessante. Le statue si trovano sia sul lato del tramonto (ovest) sia sul lato dell’alba (est), per cui il maggior afflusso di turisti si concentra all’alba e al tramonto per apprezzarne le sfumature donate dal sole.

Noi, ovviamente, siamo arrivati a mezzogiorno ed eravamo praticamente da soli con il vento gelido e le nuvole basse… eusa_clap.gif



Ci rimettiamo in viaggio, la prossima meta è la Cappadocia.

Quando il meccanico di Siverek ha tirato la catena e sentenziato che ero seriamente a rischio, disse che dovevo evitare di dare strappi alla trasmissione soprattutto in salita. Il nostro amico chirurgo precisò che era nostra intenzione arrivare a Nemrut Dagi e lui aggiunse “Impossibile, troppo ripida eusa_naughty.gif eusa_naughty.gif ”.

Ripensavo a questa discussione mentre ero fermo al lato della strada a rimontare la catena che si era tolta nuovamente mentre ero in moto. 0510_confused.gif

Per non parlare del fatto che inizia a slittare sempre più frequentemente, anche in pianura! Ho bisogno di chiavi inglesi per tirare ancora la catena. In un paese notiamo una ferramenta. Entro e mostro la foto di una chiave inglese sul telefonino. Il negoziante prende il telefonino e allarga l’immagine per vedere il numero, tento di spiegare, inutilmente, che non mi serve quel numero, ma due diverse per la ruota.

Riesco a farglielo vedere all’esterno e dopo qualche secondo diverse persone si avvicinano, iniziano a parlare tra di loro, poi fanno qualche telefonata, arriva un altro che ci porta a piedi ad un negozio che vende di tutto. Ma il numero che serve a me non ce l’anno. Non si arrendono, chiamano ancora, poi scoprono che poco più avanti potrebbe esserci un rivenditore fornito. Infatti le trovo. 0509_campione.gif

Dopo pochi km tiro la catena e vedo i dentini della corona che praticamente sono ridotti a pochi millimetri. La situazione si fa seria. Mando foto ad amici in Italia per un brainstorming, magari ne esce un idea. Mi suggeriscono, come estremo rimedio, di limare gli incavi per permettere alla catena di agganciare. Non male, vedremo, intanto compro anche una lima.



Riusciamo, con calma, ad arrivare a Kahramanmars, dove pernottiamo.
 
15519157
15519157 Inviato: 21 Dic 2015 16:55
 

Certo anche voi!

Partire per l'Armenia senza una chiave inglese!!!
 
15519506
15519506 Inviato: 22 Dic 2015 9:21
 

E' partito con la catena così per farci leggere questo report! icon_asd.gif
Comunque, a parte gli scherzi, il viaggio è bellissimo, ma anch'io che sono uno che organizza con una certa dose d'improvvisazione, sarei partito con catena, corona e pignone nuovi! icon_rolleyes.gif
 
15519764
15519764 Inviato: 22 Dic 2015 14:36
 

Vogliamo la fine del racconto!!! 0510_inchino.gif

O la catena non permette di proseguire!?!?! 0509_si_picchiano.gif

icon_xd_2.gif
 
15519828
15519828 Inviato: 22 Dic 2015 16:42
 

marktbike ha scritto:
E' partito con la catena così per farci leggere questo report! icon_asd.gif
Comunque, a parte gli scherzi, il viaggio è bellissimo, ma anch'io che sono uno che organizza con una certa dose d'improvvisazione, sarei partito con catena, corona e pignone nuovi! icon_rolleyes.gif


Hai ragione Martbike, ammetto che ho sottovalutato la situazione icon_redface.gif .

L'esperienza (in questo caso il buon senso) insegna. Anche se...in effetti...pensandoci bene...in un altro viaggio ho commesso un errore simile (con la batteria). Ma è un altra storia... eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif
 
15519830
15519830 Inviato: 22 Dic 2015 16:46
 

biazM695 ha scritto:
Vogliamo la fine del racconto!!! 0510_inchino.gif

icon_xd_2.gif


Anche tu hai ragione biazM695, solo che ho scoperto che che scrivere un report è molto più impegnativo di quanto pensassi... eusa_doh.gif eusa_doh.gif eusa_doh.gif
 
15519835
15519835 Inviato: 22 Dic 2015 16:53
 

Giorno 14
08/10/2015 – KM 370

Prima delle 8:00 siamo pronti a partire. La città è abbastanza grande, ma è tutto ancora chiuso, per cui decido che aspettare l’apertura delle officine, per sentirmi dire che non hanno pezzi di ricambio eusa_naughty.gif , è inutile.
Quindi si riparte con l’ottimismo che non ci ha mai abbandonato.

Per sicurezza si procede a medie basse, cioè poco sotto i limiti di velocità sui 70-80 km orari, mentre normalmente procedevamo sui 120 km orari eusa_shhh.gif .

Nel frattempo individuiamo una città molto grande, Kayseri, da dove dobbiamo transitare. Mando messaggi in Italia se riescono a trovare su internet officine di una certa dimensione. Ricevo diverse risposte e una volta arrivati iniziamo a cercare la prima. Dopo molti tentativi avanti e indietro, ci arrendiamo perché all'indirizzo e al civico non esiste officina.

Ci fermiamo in una via che sembra promettere bene, ci sono varie officine ma riparano solo biciclette. Così torniamo alle origini, lasciamo stare internet e i messaggi e ci rivolgiamo alla gente del luogo che, ovviamente non parla inglese. 0510_saluto.gif

Mimo il gesto di riparare la moto e mostro la catena. Come al solito l’ospitalità turca non tarda a farsi vedere. Un gruppetto di persone inizia a parlare decidendo che l’unica officina che potrebbe aiutarmi è quella di Polat. Pola..chi? icon_exclaim.gif icon_question.gif Ok, segui la macchina che ti ci portiamo noi.

Arriviamo da Polat, e vedo qualcosa che mi commuove. Moto di grossa cilindrata in una officina! Forse, almeno saprà di cosa stiamo parlando!

Infatti capisce subito il problema e iniziamo una conversazione surreale tramite google traduttore. Scrive in turco cose che, tradotte da google, non hanno senso, come “link a USA”, “non è mia squadra” e cose simili.

Cose da turchi…(!!!) icon_asd.gif icon_asd.gif

Mi rendo conto che probabilmente anche ciò che scrivo io potrebbe non avere senso per lui.
Cambio strategia, scrivo una parola alla volta, la traduco, lo porto alla moto e mostro il pezzo, chiedo se ha compreso. Tipo “Corona”, “rotta”, “cambiare”. È quasi divertente, lui annuisce e conferma. Poi inizia a scrivere lui seguendo lo stesso metodo. “non nuova”, “ok?”, ”no originale”, “ok?”

Vai Polat, sei un grande cambia tutto 0509_up.gif . Dopo diversi minuti in cui scava nei sui pezzi di ricambio usati, tira fuori una corona e un pignone, sono visibilmente consumati ma confronto ai miei sono nuovi. La catena invece la monta nuova di pacco. È una catena color oro luccicante che non si può guardare icon_cool.gif ; stona completamente con lo stile della moto e con gli strati di fango e sporcizia accumulata nel viaggio.

Salutiamo Polat con un selfie, ci offre anche un chay e io, i miei amici e la mia catena d’oro ci incamminiamo verso la Cappadocia.




Devo dire che non mi sono mai preoccupato del fatto che sarei potuto rimanere a piedi o spaccare qualche pezzo. La mia unica paura era che la catena potesse togliersi mentre ero in fase di sorpasso di qualche TIR. Ma è andata bene…

Euforici per la ritrovata mobilità, arriviamo a Goreme al tramonto. Dormiamo in una grotta/hotel molto bella pagando 40 euro per la camera. eusa_dance.gif eusa_dance.gif
 
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15519843 Inviato: 22 Dic 2015 17:13
 

Giorno 15
09/10/2015 – KM 804

La mattina all’alba andiamo a visitare la Cappadocia. Il cielo è pieno di mongolfiere, si crea un’immagine molto suggestiva. Il paesaggio è davvero incantevole. Visitiamo il museo all'aperto, ci sono diverse chiese scavate nella roccia.








Ci rendiamo conto che abbiamo ancora tanta strada da fare e pochissimo tempo a disposizione icon_cry.gif icon_cry.gif icon_cry.gif . Ormai si deve rientrare, quindi nessuna deviazione che non sia lungo la strada del ritorno. icon_cry.gif icon_cry.gif

Superiamo Ankara, e costeggiamo il Tuz Golu, un lago salato. Di tanto in tanto si scorge un panorama bellissimo formato da una distesa di sale bianca. Cerchiamo di capire dove poter accostare per vederlo da vicino, ma non ci sono strade. A un certo punto, quasi verso la fine del lago, si intravede uno spiazzo con alcune persone dentro il lago a piedi. La strada e a due corsie con lo spartitraffico, ma dopo pochi metri c’è la possibilità di un inversione. Avevo letto su internet che c’era un punto dove si poteva camminare sul sale, ma le informazioni erano poche e discordanti, a beneficio di tutti, il punto esatto è ad una ventina di km dopo Sereflikochisar sul lato est del lago, più o meno all’altezza del Tuz Golu restaurant.
Se qualcuno è interessato invio le coordinate di questo e di tutti i posti che racconto.

Il paesaggio è bellissimo. Si cammina prima sul sale per un centinaio di metri, poi in uno strato sottilissimo di acqua che da l’impressione di camminare sulle acque. Sono Gesù!!! icon_cool.gif . Giusto il tempo di qualche foto e ci rimettiamo in marcia.




È chiaro ormai che Istanbul non la visiteremo nemmeno al ritorno (sigh…). eusa_wall.gif Domani abbiamo il traghetto e siamo ancora a 1500 km di distanza.

Decido che forse è meglio così. Istanbul merita alcuni giorni di visita, non una fugace sosta, ci tornerò appositamente. Il bicchiere è sempre mezzo pieno! icon_wink.gif

A questo punto ci sorge il dubbio su quale strada conviene prendere. L’autostrada veloce con attraversamento di Istanbul con forte probabilità di traffico intenso “strada di sopra” o passare da Canakkale evitando il traffico ma strada più lenta “strada di sotto”.

È buio, panorami non ne vedremo in ogni caso, decidiamo per la diretta e veloce “strada di sopra”, che attraversa Istanbul…purtroppo… eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif

Nei miei viaggi ho attraversato città e percorso strade che per definizione comune erano classificate come trafficatissime e perennemente intasate: New York, Roma, Lima, Los Angeles addirittura la Salerno – Reggio Calabria icon_asd.gif

Ora immaginate tutte queste città, sommate il traffico di ognuna, moltiplicatelo per N volte e avrete un idea di ciò che voglio raccontarvi. 0510_sad.gif 0510_sad.gif 0510_sad.gif 0510_sad.gif 0510_sad.gif 0510_sad.gif

Tutte le corsie della strada che attraversa Istanbul sono completamente invase da auto e TIR. Non c’è spazio nemmeno per una bicicletta. Se Dante volesse descrivere l’inferno, vi porterebbe qui icon_evil.gif icon_twisted.gif . Non esiste aggettivo che può rendere l’idea. Decine e decine di km di un unica, lunga, interminabile colonna di ruote che viaggia a velocità sostenuta. La strada è molto larga, non sono in grado di dire quante corsie perché erano sommerse di auto e TIR e non si potevano vedere; da ogni lato auto e camion a folle velocità tentano di infilarsi ovunque, clacson, sgommate, una tensione continua, non è fatta per stomaci deboli; Non è ammessa la minima distrazione, se cadi con la moto, o semplicemente ti fermi per un guasto al centro della strada non hai nessuna possibilità di uscirne vivo. 0510_sad.gif 0510_sad.gif

Immaginate una mandria di elefanti, bufali e bisonti durante la transumanza che corre all’impazzata per sfuggire al leone. Non esistono regole. Chi corre più forte sopravvive. 0509_mitra.gif 0509_mitra.gif 0509_mitra.gif

Finalmente il traffico diminuisce eusa_pray.gif eusa_pray.gif eusa_pray.gif eusa_pray.gif . Ci fermiamo qualche minuto a smaltire la tensione. eusa_pray.gif eusa_pray.gif eusa_pray.gif Poi proseguiamo fino a Kumburgaz, dove troveremo un hotel a 40 euro.
 
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15519845 Inviato: 22 Dic 2015 17:17
 

Giorno 16
10/10/2015 – KM 900

Anche oggi tappone, è l’ultimo giorno e dobbiamo arrivare a Igoumenitsa in orario per il traghetto, che ovviamente non abbiamo prenotato. icon_asd.gif

Arriviamo alla frontiera con la Grecia (Ipsala) intorno a mezzogiorno, sbrighiamo i controlli e proseguiamo. Finché il tempo dura dobbiamo approfittarne, il meteo porta temporali in Grecia.

All’altezza della città di Komotini, 300 km a nord di Salonicco, dopo il rifornimento il quadro strumenti della mia moto si spegne. Non ho più il tachimetro e contagiri, completamente spento. Inizialmente temo che sia dovuto alla batteria e che non appena avessi spento la moto mi avrebbe abbandonato. Poi noto che non funzionano nemmeno le frecce, lo stop e il sensore che spegne la moto quando si innesta la marcia a cavalletto laterale inserito. Controllo i fusibili, uno è saltato. Lo sostituisco e salta di nuovo immediatamente. Meglio così, almeno non è la batteria. Scoprirò solo a casa che in una delle sei- sette volte che si è tolta la catena, si è tranciato il cavetto della luce stop posteriore, quello vicino la pedalina del freno. eusa_snooty.gif

Intanto il sole è tramontato. È buio pesto, accentuato dal fatto che non ho nessuna luce della strumentazione accesa, oltre al fatto che il faro funziona solo come abbagliante. Una sensazione strana. Inizia a piovere forte, fa freddo e nelle montagne della Grecia facciamo conoscenza con una nebbia fittissima. Incontriamo TIR fermi ai lati della strada e nessuna macchina in giro. Troppo pericoloso icon_exclaim.gif , visibilità zero. Siamo anche in quota. Purtroppo non possiamo permetterci soste, il traghetto partirà tra poche ore e siamo ancora lontani. Si va avanti! Avanti adagio… eusa_pray.gif eusa_pray.gif eusa_pray.gif

Arriviamo a Igoumenitsa che ha smesso di piovere, c’è ancora posto sul traghetto e riusciamo a imbarcarci, siamo esausti e sulla nave crolleremo in un sonno profondo. Al mattino ci riferiscono che abbiamo incrociato una burrasca, onde altissime, gente in preda al panico, urla e pianti. E noi che dormivamo… icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_cry.gif icon_cry.gif icon_cry.gif
 
15519846
15519846 Inviato: 22 Dic 2015 17:20
 

Giorno 17 e conclusioni
11/10/2015 – KM 334

Appena sbarcati inizia a piovere forte. Indossiamo per l’ultima volta l’antipioggia, sto cominciando ad odiarla icon_confused.gif . I km che ci separano da casa sono una passeggiata, confronto agli ultimi due giorni.

Un altro viaggio si è concluso, anche se io sostengo che si inizia a viaggiare dall’istante in cui decidi la meta e si continua per molto tempo dopo il rientro.

Ognuno ha il suo modo di viaggiare. Ma se si vuole raggiungere mete così distanti bisogna avere molti giorni a disposizione e 17 giorni sono pochini. Ma io questi avevo… icon_cry.gif icon_cry.gif

La Turchia, merita un viaggio a parte, è molto interessante e gli abitanti sono cordiali e simpatici. Mentre per Georgia e Armenia, la parte che interessava a me, cioè il Caucaso, è affascinante e ti permette di trovare quel pizzico di avventura in più percorrendo tratti di fuoristrada anche impegnativi, mentre le restanti zone sono abbastanza monotone (per il mio gusto personale).

Per quanto ci si possa preparare un programma, è molto difficile rispettarlo, almeno per me icon_cry.gif , e gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. Gli episodi più belli sono avvenuti grazie agli imprevisti, senza i quali non avremmo conosciuto veramente la gente del posto. 0509_welcome.gif

Per quanto riguarda la parte economica, la spesa maggiore è la benzina. Noi abbiamo consumato circa 700 litri per due moto, 316 litri la mia BMW F650GS e 385 litri la F800GS per percorrere in totale 8200 km.
Per tutto il resto dipende molto dalle vostre tasche e capacità di adattamento. Se non si hanno molte pretese, come noi, si può tranquillamente considerare una media di 20-25 euro a giorno a persona per dormire e mangiare. L’hotel più caro è stato di 18 euro a persona, mentre il più economico meno di 8 euro a persona, sempre dignitosi (dalle 2 alle 4 stelle). Volendo si può spendere anche di meno. Per mangiare vale lo stesso discorso, una cena normalmente non superava 7-8 euro a persona.

Spero che il report vi piaccia e soprattutto che sia utile per qualcuno. Per qualsiasi domanda sono qui…

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15520201
15520201 Inviato: 23 Dic 2015 7:13
 

Complimenti......bel report....vien voglia di salire in sella...Giorgia ed Armenia mi mancano nel palmares icon_smile.gif
Hai un modo di scrivere molto piacevole.....si legge volentieri 0509_up.gif
comunque ragazzo, non si parte per un viaggio del genere con la trasmissione finale in uno stato pietoso e senza due chiavi, due! Ti e' andata bene, ma se ci ripensi... eusa_naughty.gif
Grazie comunque per averci reso partecipe....e buon natale icon_wink.gif
 
15520207
15520207 Inviato: 23 Dic 2015 8:15
 

[quote="Gilos"#15519846]Giorno 17 e conclusioni
11/10/2015 – KM 334

...si inizia a viaggiare dall’istante in cui decidi la meta e si continua per molto tempo dopo il rientro.

Come non quotarti.....grazie di aver condiviso con noi questa vostra splendida avventura...
Per il prossimo viaggio però...un bel tagliando PRIMA di partire!! 0509_si_picchiano.gif
 
15520226
15520226 Inviato: 23 Dic 2015 9:07
 

Bellissimo racconto, in anni in cui i viaggi lunghi mi sono preclusi perché ho due bimbi piccoli, mi ha fatto vivere le atmosfere che mi mancano tanto. Alla fine gli imprevisti non hanno avuto conseguenze pesanti e si sono trasformati in opportunità d'incontro con la bellezza dell'essere umano. E' vero che non si può contare sulla fortuna ma, se non la si ha, non si può arrivare da nessuna parte. Ti resta il bel ricordo di un viaggio che fa parte della vita e, ora, fa un pò parte anche della nostra. Grazie e...alla prossima!
 
15520637
15520637 Inviato: 23 Dic 2015 20:17
 

Complimenti per tutto. eusa_clap.gif
Bellissimo viaggio ed ottimo report. 0509_up.gif
 
15520762
15520762 Inviato: 23 Dic 2015 22:54
 

Sono rimasto con la tensione addosso per te!!! icon_eek.gif
Che spettacolo di viaggio, complimenti eusa_clap.gif
Io non credo che riuscirei ad affrontare tutti quei km ogni giorno per 17 giorni eusa_doh.gif
Butterei via la schiena e dovrei rifarmi le chiappe nuove! icon_asd.gif
Ancora complimenti 0509_up.gif
 
15522393
15522393 Inviato: 27 Dic 2015 19:22
 

Porca vacca, più che un viaggio è sembrata un'odissea! Bel racconto. Personalmente non mi azzarderei a fare viaggi extraeuropei quando le condizioni climatiche possono essere potenzialmente avverse. Mi sembra che abbiate preso più acqua voi di quelli che vivono nella foresta equatoriale!
Capisco altresì che, magari, ingombri lavorativi non vi consentivano altri periodi dell'anno. L'importante è essere tornati a casa a raccontarlo questo viaggio!
 
15526689
15526689 Inviato: 4 Gen 2016 12:13
 

tornato dalle ferie e finito di leggere il racconto. Ha rievocato i ricordi delle zone che adoro.

bel racconto e bel viaggio!
 
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