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Taranto, Ilva sequestrata [Per disastro ambientale]
13673823
13673823 Inviato: 17 Ago 2012 17:59
 

Diabloi ha scritto:


a maggior ragione come dici te:
l'azienda mica fà beneficienza anzi sono li per creare profitto e basta
se non c'è profitto non conviene produrre

l'azienda se non è in regola chiude!!! visto che loro non fanno beneficienza, noi non facciamo sconti a livello legislativo!! la legge è uguale per tutti se inquini chiudi!!! vai a produrre altrove se i parametri imposti in italia non ti soddisfano....



Non hai ancora ben chiaro una cosa

le aziende in particolare di quella dimensione portano REDDITO al paese e non SOLO pagando lo stipendio ai vari operai ma pagando le tasse su tutto anche sulle vendite

Senza Aziende lo stato MUORE

Voglio propio vedere chi è la nazione che manda via le Aziende che versano MILIONI e Milioni di Euro in Tasse icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif

Quest'Azienda deve provvedere alla ristrutturazione e alla rimordenizzazione ma adesso hanno pure beccato sia il PDL che Bersani quindi destra e sinistra che hanno ricevuto soldi per stare zitti ...
Ecco Allora che propongo di fare una CAUSA contro questa Gente e spillargli un bel pò di soldi per la ristrutturazione 0509_mitra.gif 0509_mitra.gif 0509_mitra.gif 0509_mitra.gif 0509_mitra.gif 0509_mitra.gif
 
13674405
13674405 Inviato: 17 Ago 2012 23:42
 

condivido Topo

milioni di € solo di iva fiumi di acciao per Italia e resto del modo ...questo è ilva
ok non facciamo più produrre aziende inquinanti!!giusto
ma tu che sostieni questo:(giusto che se vadano se non in regola)
sei disposto a comprare e girare solo con una moto elettrica prodotta in Italia(a prezzo alto) e smetterla di comprare moto e motori inquinanti prodotti in Cina Giappone America Asia India Brasile Serbia ..ad esempio ?? eusa_doh.gif

rimango dell'idea che i mercati siamo noi e il nostro modo di comprare li incentiva . 0510_help.gif

Perchè guardiamo solo qualità e prezzo?IMPARIAMO A GUARDARE L'INQUINAMENTO E L'IMPATTO AMBIENTALE !! 0509_welcome.gif

facile

Più facile che chiudere Ilva ,ma forse non faremo in tempo a rimediare ,questo paese sta diventando peggio di quello che era.

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13675828
13675828 Inviato: 18 Ago 2012 20:13
 

hanno appena fatto vedere che le polveri sottili non sono state trattate come da regolamento!!!
anzi se ne infischiano delle regole.... quindi chiudono fino ad adeguamento!!!
filmati girati dagli operai!!!
non concepsco che per pochi vadano di mezzo molti!!! questo è come un trattamento sanitario obbligatorio, per proteggere molti lo stato ti impone le vacinazioni.
quindi per potreggere molti più di 12000 persone l'aziend deve essere chiusa fino ad adeguamento
 
13680735
13680735 Inviato: 21 Ago 2012 11:12
 

ufficiale: ditta rimane chiusa, i titolari rimangono agli arresti domiciliari, in quanto erano perfettamente a conoscenza di quello che stavano provocando, e non hanno fatto nulla per evitarle.
 
13682580
13682580 Inviato: 21 Ago 2012 21:52
 

mmm rimane chiusa è una parola grossa visto che al momento non si è mai fermata,l'area a caldo.

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chissà cosa ci racconteranno dopo l'incontro di domani icon_asd.gif eusa_think.gif

è interessante saper quel che si dice ma è ancora più divertente saper che non è vero quasi niente... icon_xd_2.gif

ma secondo me l'affare si ingrossa.. nel senso che il governo "pare"stia preparando una specie di licenza per conduttori di impianti speciali tra i quali le acciaierie ed una nuova tabella di valori da non superare rispetto ai precedenti...vi ricordate l'antrazina del riso i pesticidi e quegli acquedotti che avevano soglie alte e l'acqua nn si poteva bere?

ecco adesso il problema è risolto è tornata potabile ...alzando le soglie...

bhe dai gli U.S.A. si comprano le quote d'aria degli altri paesi per poter avere amissioni più inquinanti ,vuoi che noi non riusciamo a dire che la dissina fa bene alla pelle?
bhe e Seveso ???ci abitano ,ci bevono e ci mangiano...
Ma se l'ilva produce Ghisa dal carbone e dalla terra alle temperature di un vulcano come
l'Etna ma in quantità molto ridotta rispetto la vulcano ,pechè non mettiamo i sigilli anche al vulcano?
e perchè non a Stromboli che ci vanno pure i turisti!! icon_xd_2.gif icon_xd_2.gif icon_xd_2.gif
sequestriamo le solfatare e mettiamo ai domiciliari Lucifero!!! 0510_help.gif 0510_help.gif
 
13697137
13697137 Inviato: 27 Ago 2012 15:10
 

vins01-09-61 ha scritto:
quindi siete stati in acciaieria Riva in Germania ?
avete visto gli impianti?
misurato le emissioni(anche se sarà dura)
e quanto e di cosa parlano esttamente questi limiti?
Quante acciaierie avete visitato e visto nel mondo?
pensate che l'aria inquinata dalle accierie Russe non arriva da noi -Чернобыльская????

Purtroppo io ne viste molte, tutte queste aziende sono uguali ,se non cambiamo il nostro modo di produrre e trasformare l'acciao e l'energia ,siamo destinati al suicidio...

Se i proprietari se vanno dall'italia(italia ancora più povera) l'acciaio si fa altrove e molti per vivere andranno a fare gli schiavi dove si sono spostate le aziende 0510_sad.gif



Se continuavi con quelle domande, finivi col chiederti/ci come mai i bambini in Italia non lavorano come fanno in Vietnam...
Secondo me c'è sempre un'alternativa quando si ha la salute per trovarla, diversamente, se non si ha la salute, oltre all'alternativa si perde anche il lavoro all'ilva.
 
13702781
13702781 Inviato: 29 Ago 2012 12:01
 

bhe devo dire che l'alternativa cè eccome qualche riga più sopra l'avevo suggerita icon_rolleyes.gif

SPONSORIZZARE PESANTEMENTE LA RICERCA PER CAMBIARE I SISTEMI DI CICLO PRODUTTIVO E DI SCAMBIO DELL'ENERGIA!!!

Non è più sostenibile per il PIANETA continuare con il petrolio eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif
Attualmente però chiudere un azienda o tentare di filtrare cose come la marmitta dell'auto o un altoforno..è un PAGLIATIVO 0509_down.gif
bisogna TOGLIERLA e fare l'auto elettrica!!E L'ALTO FORNO DIVERSO!!
ma non serve chiudere le aziende per decreto icon_cry.gif
i cosiddetti limiti di soglia cambiano fra Cina India ..e Italia se l'acciao non lo fai qui lo fai là!!
Ma l'aria che respiriamo è poca 5km di altezza ...è sempre quella!!!

per cui Noi che il cervello un po lo usiamo per il futuro dobbiamo tentare di spingere verso la ricerca ...con i soldi di stato e aziende per CAMBIARE ,e fare costare meno i sistemi produttivi in modo da diventare competitivi ..meno consumi meno scarto più prodotto 0509_up.gif
Altrmenti sulla strada presa ora ,SOLO IMPOSIZIONI (molte inutili)se Ilva chiude o deve spendere troppo ...ciao acciaio made in Italy l'unica cosa che accadrà!!

W la Cina tanto tutti si parla e poi si comprano le loro cose che costano meno...(tanto là Se inquinano a noi..) icon_smile.gif
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13702830
13702830 Inviato: 29 Ago 2012 12:17
 

Quoto Vins....

Di fatto possiamo chiudere l'ILVA e avere l'aria pulita a Taranto....ma il problema si sposta solo geograficamente....

Abbiamo fatto la stessa porcata rinunciando al nucleare, per poi avere sui nostri confini non so quante centrali nucleari degli altri paesi.

Il problema è che bisogna portare avanti questa ricerca per non sporcare più acqua, aria e terra.

P.S.: a Pechino, le soglie di allerta per le polveri sottili nelle aree soggette a traffico urbano sono 10 volte più alte che in Italia....e riescono pure a sfondare quei limiti....figurati cosa può generare una acciaieria cinese....
 
13833217
13833217 Inviato: 9 Ott 2012 23:53
 

per la cronaca
la produzione sta continuando
anche se forse AFO1 forse lo fermeranno ,se non lo fermano però siamo alle solite
solo chiacchere e distintivo (come dicevano nei film di AL CAPONE ) eusa_think.gif


BHO
Spero per me e per tutti quelli che lavorano con Ilva che si trovi una benedetta via di uscita
purchè per via di uscita non si intenda dalla fabbrica ...senxza ritorno 0509_down.gif
perchè lo stato sociale pressochè alle canne del gas non so quanto può durare per le famiglie . 0510_help.gif
 
13836673
13836673 Inviato: 11 Ott 2012 0:55
 

questo è quello che è successo a Genova, e gli operai sono ancora al loro posto








TUTTE LE ILVA D'ITALIA
In un Paese che per decenni si è adeguato a un tacito patto tra imprese, lavoratori e società, i nodi ambientali creati dall'inquinamento "produttivo" vengono ora al pettine. E deflagra con forza il caso Taranto. Ma altri casi appena più piccoli sono in agguato. Per risolverli ci vorrebbe un mare di soldi. Che non ci sono
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LA REPUBBLICA
di MARIO REGGIO
con servizi di DONATELLA ALFONSO, GIUSEPPE BALDESSARO, MARIO DILIBERTO e LORENZO TONDO
IL CASO ITALSIDER di DONATELLA ALFONSO
Cornigliano, così le donne hanno risolto
l'eterno scontro tra ambiente e lavoro

La storia dello stabilimento siderurgico genovese nato in riva al mare nell'immediato dopoguerra. Un patto tra industria e operai rotto dall'insopportabile tasso d'inquinamento e dai fumi. La rivolta di un gruppo di mogli e madri. La difficile lotta durata vent'anni. Nel 2005, l'ultima colataComincia, raccontano le cronache, con le foto in bianco e nero dei quotidiani, nel luglio dell'85. Basta con la polvere di carbone nel piatto, si dice Aureliana Graffione, che non ne può più delle stoviglie sporche di nero, quando mette tavola, nella casa di Cornigliano, ponente operaio di Genova. La casa affacciata su dove una volta c'erano una spiaggia e il mare, cancellati negli anni '50 dai giganteschi altoforni: il fumo, il cielo rosso ad ogni colata.

GUARDA LE FOTO

E nel 1985 sono ormai trent'anni che dallo stabilimento dell'Ilva - nel tempo, poi Italsider, poi Cogea e ancora Ilva, siderurgia di Stato e infine privata nell'orbita del gruppo Riva - escono i fumi che ammorbano Cornigliano, delegazione del ponente genovese, antico luogo di villeggiatura dei patrizi genovesi e quasi un angolo di riviera fino alla fine degli anni '30 con il suo Castello Raggio affacciato sul mare. Cornigliano che "resiste", benché stretta tra le già fortemente industrializzate Sampierdarena e Sestri ponente. Poi, la trasformazione, o meglio lo stravolgimento, arriva con la scelta di Oscar Sinigaglia, pioniere della siderurgia italiana, presidente dell'Ilva dal '32 al '35 (poi messo da parte perché ebreo), di realizzare a Cornigliano un grande stabilimento costiero a ciclo integrale. Un progetto abbandonato per la guerra e poi ripreso per garantire l'acciaio necessario a fabbricare beni durevoli di cui l'Italia postbellica ha una grande fame.

Lo stabilimento cresce sul mare, riempito con la terra e le pietre della retrostante collina di Erzelli, letteralmente decapitata per creare un'area di 350 mila metri quadri sufficiente ad ospitare gli impianti. Gli altoforni entrano in funzione nel '53, nel 1960 producono la metà dei laminati piani italiani, i dipendenti sono quasi 7000, gli abitanti di Cornigliano salgono a 29 mila. La fabbrica porta il nome di Oscar Sinigaglia e porta lavoro. I nuovi operai vengono dalle vallate dell'entroterra genovese, vengono dal sud. E crescono i palazzi, anche a ridosso degli impianti. Case e lavoro, certo. E fumi. A Cornigliano se ne accorgono già negli anni sessanta, che non si respira più. C'è un primo sciopero nel 1965. L'azienda - di Stato, allora - mette i filtri necessari, poi si va avanti. E si respira sempre peggio, è chiaro che quella polvere fa male, ma come fai a rinunciare allo stipendio che gli uomini portano a casa?

Aureliana e le altre donne s'incrociano a far la spesa al mercato di piazza Monteverdi, ognuna parla della propria esperienza, dicono che non si può resistere ancora. Costi quel che costi, il mostro che mangia i polmoni e fa vivere nel nero va fermato. Il 28 agosto 1985 le donne, che si sono passate parola, prendono pentole e coperchi e bloccano via Cornigliano. Due giorni dopo, in strada c'è molta più gente, che dice di no all'inquinamento di origine industriale, e sceglie di svincolarsi dalla tutela politica di partiti o altre organizzazioni. Trovano un luogo dove riunirsi le donne, il centro Civico di Cornigliano nella antica villa Spinola-Narisano. Trovano le idee e la passione di due trentenni agguerrite e appassionate, Leila Maiocco che al Centro Civico organizza le attività culturali e territoriali, e Patrizia Avagnina che è stata segretaria della sezione Pci del quartiere. Entrambe cresciute nella politica tradizionale, entrambe cercano una strada diversa per esprimersi: quella delle donne.

Nasce il Comitato Salute e Ambiente, le cronache si accorgono delle "Donne di Cornigliano". Sarà una battaglia durissima, lunga vent'anni. Le manifestazioni di piazza non si contano. E' difficile anche rapportarsi con il sindacato, con le istituzioni, con la stessa sinistra: perché come si fa a dire di no al lavoro? Nei primi '90, quando il confronto ormai ha raggiunto i palazzi della politica, le Donne e tutti coloro che le affiancano - a partire da don Giacomo Pala, storico parroco che apre anche le porte della chiesa di San Giacomo di Cornigliano per le riunioni - scoprono però che la loro idea, coniugare il lavoro con la salute, ha cominciato a fare breccia. La accoglie il Piano territoriale di Coordinamento che l'allora assessore regionale all'Urbanistica Ugo Signorini, anomalo dc vicino alla gente piuttosto che all'apparato di partito, descrive con il superamento della siderurgia a caldo e la sua sostituzione con attività non inquinanti. E la accoglie un sindacalista carismatico e scomodo come Franco Sartori, responsabile Cgil del Ponente, che su questa strada lavorerà fino alla morte. Qualcosa inizia a muoversi, cresce il numero delle centraline che controllano i fumi. E confermano che vivere nelle polveri è un pericolo per la salute. Legambiente dimostra che a Cornigliano c'è un tasso di insorgenza dei tumori quattro volte superiore al resto della città, che i dati dell'inquinamento sono tra i più alti d'Italia.

"Più lavori, più vita, più conoscenze" c'è scritto sullo striscione che il Comitato Salute e Ambiente porta nei cortei. Intanto a Cornigliano, nel 1996 è arrivato il Gruppo Riva, proprietario anche dello stabilimento di Taranto. Il confronto, con il ruvido patron Emilio Riva, peraltro capace di paternalistica ma indubbia empatia con i suoi operai, non può che essere duro. E intanto la magistratura, sollecitata dai dati inoppugnabili che portano le Donne e tutti coloro che le sostengono, ha iniziato a muoversi. Diffide, imposizione di nuovi impianti di abbattimento dei fumi, prescrizioni relative prima alla cokeria - la parte più inquinante del complesso - poi agli altoforni.

Gli enti locali, a loro volta, hanno deciso: sviluppo e lavoro non si possono pagare con la vita. La faticosa tessitura delle diverse esigenze ha una fine con una data e un nome preciso: l'accordo di programma, unico finora in Italia, con il quale nel 2005 Governo, Comune, Provincia, Regione e sindacati hanno concordato le modalità con le quali a Genova non si produce più acciaio con gli impianti a caldo. Previsto un forte impegno dello Stato per la bonifica e la riconversione che coinvolgono anche parte dei 2300 operai rimasti; il 29 luglio del 2005 l'ultima colata è un evento che a Cornigliano e in tutto il Ponente genovese nessuno ha ancora dimenticato.

Il dopo, però, ancora non si è completato, anzi. Il cielo su Cornigliano è tornato azzurro, chi arriva in aereo al "Colombo" sfiora gli impianti a freddo dell'Ilva, le banchine alle quali attraccano le navi con le lamiere grezze prodotte a Taranto, mentre sulla destra le gru sulla collina di Erzelli costruiscono i palazzi per la cittadella hi-tech che vorrebbe essere la vera svolta produttiva genovese. Appena più a monte si vedono le ruspe che lavorano sulla strada a mare, necessaria arteria di scorrimento che unirà il porto all'aeroporto. Non ci sono più i giganteschi gasometri che proiettavano la loro ombra su Villa Bombrini, l'antica palazzina nobiliare che ora accoglie la sede della Film Commission e alcuni studi di produzione cinematografica. C'è un giardino, le case hanno rifatto le facciate e aumentato il valore, anche se ora l'urgenza del quartiere è trovare l'intesa con la fortissima immigrazione dal Sudamerica, l'Ecuador in particolare.

Emilio Riva, intervenendo cinque anni fa all'inaugurazione dell'infopoint che, nella ex mensa dello stabilimento, voleva essere il luogo di elaborazione delle idee di cosa fare di quasi cinque ettari di terreno da restituire alla città, ammetteva: "Riconosco che nel centro di Genova un altoforno e una cokeria , in questo momento, non possono esistere. Scusate se qualche volta, anzi molte volte, abbiamo avuto degli scontri, Ma la mia intenzione era di mantenere il posto di lavoro a chi lavorava qua". Oggi, il rischio disoccupazione riguarda tanti lavoratori: da Genova a Taranto: si scende in piazza, si lotta per non perdere altri posti. E di nuovo, lo scontro sembra essere tra ambiente e lavoro. Ma la storia delle donne di Cornigliano che seppero dire basta alla polvere di carbone nel piatto, senza rinunciare al lavoro, insegna ancora qualcosa: che l'antico scontro si poteva affrontare senza l'intervento dei giudici, studiando i dati, le carte, elaborando proposte e convincendo una città.


Link a pagina di Inchieste.repubblica.it
 
13840023
13840023 Inviato: 12 Ott 2012 0:22
 

eyme
quello che dici è sacrosanto (devono fare il possibile per ridurre il problema)
rimane il fatto che dovresti partire dalla tua auto la tua maglietta quello che mangi e la televisione
queste cose uccidono con la loro produzione e non dimenticatre con i loro rifiuti più di tutte le Ilva in 100 anni!!
in altri posti del mondo allo stesso modo .
Qualche riga fa ho provato a dire che forse non è l'obbiettivo giusto chiudere Ilva ma dovrebbe essere il finanziamento sulla ricerca per produrre in modo redditizio senza distruggere ambiente.
Il pianeta se una fonderia si sposta da Italia a India viene inquinato anche peggio sulla testa abbiamo 4 km di aria e poi E' LA FINE della vita .l'aria Inquinata qui o altrove non cambia .
Qual è il punto? semplice l'acciao di Ilva lo produrrà qualcun altro !!!
ALLO STESSO MODO SE VA BENE O ANCHE PEGGIO!
ed io andrò a mettere in servizio parte di questi impianti là come altri colleghi e qui vi gratterete la testa !!
questo è quello che accadrà
Per questo motivo dobbiamo pensare a fare qualcosa che ci aiuti a produrre a bassi costi
acciaio e benzina e cemento ecc... in modo da inquinare di meno e VENDERLA AI CINESI INDIANI ECC..!!non sono i Magistrati il futuro!!
ALTRIMENTI: i ns figli dovranno pensare come sopravvivere ..
ITALIANI SONO E DOVRANNO SEMPRE ESSERE DEI GRANDI NEI MOMENTI DIFFICILI!
inventori navigatori ,eroi poeti e santi siamo sempre stati un popolo di grandi uomini
0509_banana.gif
ce la dobbiamo fare
perchè se cadono i ns sistemi produttivi non ci rimane più nulla
80% delle ns ricchezze è lì
 
13842917
13842917 Inviato: 13 Ott 2012 0:49
 

vins01-09-61 ha scritto:
eyme
quello che dici è sacrosanto (devono fare il possibile per ridurre il problema)
rimane il fatto che dovresti partire dalla tua auto la tua maglietta quello che mangi e la televisione
queste cose uccidono con la loro produzione e non dimenticatre con i loro rifiuti più di tutte le Ilva in 100 anni!!
in altri posti del mondo allo stesso modo .
Qualche riga fa ho provato a dire che forse non è l'obbiettivo giusto chiudere Ilva ma dovrebbe essere il finanziamento sulla ricerca per produrre in modo redditizio senza distruggere ambiente.
Il pianeta se una fonderia si sposta da Italia a India viene inquinato anche peggio sulla testa abbiamo 4 km di aria e poi E' LA FINE della vita .l'aria Inquinata qui o altrove non cambia .
Qual è il punto? semplice l'acciao di Ilva lo produrrà qualcun altro !!!
ALLO STESSO MODO SE VA BENE O ANCHE PEGGIO!
ed io andrò a mettere in servizio parte di questi impianti là come altri colleghi e qui vi gratterete la testa !!
questo è quello che accadrà
Per questo motivo dobbiamo pensare a fare qualcosa che ci aiuti a produrre a bassi costi
acciaio e benzina e cemento ecc... in modo da inquinare di meno e VENDERLA AI CINESI INDIANI ECC..!!non sono i Magistrati il futuro!!
ALTRIMENTI: i ns figli dovranno pensare come sopravvivere ..
ITALIANI SONO E DOVRANNO SEMPRE ESSERE DEI GRANDI NEI MOMENTI DIFFICILI!
inventori navigatori ,eroi poeti e santi siamo sempre stati un popolo di grandi uomini
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ce la dobbiamo fare
perchè se cadono i ns sistemi produttivi non ci rimane più nulla
80% delle ns ricchezze è lì


con stì discorsi avvaloriamo ancora chi specula sulla vita della gente, il punto è 1 e 1 solo, ai Sig Riva l'ILVA praticamente gli è stata regalata (perchè inquinava e loro dovevano metterla a norma) hanno fatto lauti guadagni (mld di euro) hanno inquinato a più non posso, sono responsabili della morte di uomini, donne e BAMBINI, sono responsabili delle malattie che la Sanità Pubblica si assume di curare (NOI), e ora che vogliono ?????? aiuti di Stato................. e no tirino fuori i soldini e mettano l'ILVA a norma, e facciano le bonifiche, con gli operai che sono loro in forza, quindi niente disoccupazione e tutti contenti, la vita della gente viene prima di tutto
 
13843022
13843022 Inviato: 13 Ott 2012 8:50
 

l'ilva se non ricordo male aveva presentato un piano di bonifica di 400mln
rifiutato


poi lo stato quando investe i soldi sà già che li riprenderà con pure gli interessi grazioe alle tasse



vogliamo chiudere la fabbrica per colpa delle polveri ... ok chiudiamola almeno più nessuno si dovrebbe ammalare

ma poi che opportunnità di lavoro ci sono in quella regione

non dimentichiamo che al sud non è che ci siano molte industrie con grande fatturato come l'ilva
a questo punto diventerebbe un altro peso enorme ... già le regioni del sud sono in continuo riosso poi togliendo un altra fabbrica ad alto fatturto andiamo ancora più in rosso
a questo punto diventerebbe un altro carico fiscale non da poco
 
13843907
13843907 Inviato: 13 Ott 2012 16:34
 

L'ultima pensata dei nostri "pseudo governanti": diminuiamo l'inquinamento DIMEZZANDO la produzione da 15 a 8 milioni di ton icon_eek.gif

Link a pagina di Ilvelino.it


Anch'io ho la RICETTA per DIMEZZARE il costo della percorrenza annuale con le vostre moto, basta fare la META' dei km.
Ma andate a scopare il mare... 0509_si_picchiano.gif
 
13843927
13843927 Inviato: 13 Ott 2012 16:47
 

ripeps ha scritto:
L'ultima pensata dei nostri "pseudo governanti": diminuiamo l'inquinamento DIMEZZANDO la produzione da 15 a 8 milioni di ton icon_eek.gif

Link a pagina di Ilvelino.it


Anch'io ho la RICETTA per DIMEZZARE il costo della percorrenza annuale con le vostre moto, basta fare la META' dei km.
Ma andate a scopare il mare... 0509_si_picchiano.gif


che genio mamma mia propio un genio

si cosi si perde molto fatturato e si alzano pure i costi siccome produrre 16 tonnellate costa quasi meno a produrne solo 8 tonnellate
siccome il costo si ammortizza e non poco


si vede che queste persone non hanno mai zappato la terra
 
13844579
13844579 Inviato: 13 Ott 2012 21:15
 

Raga
se non mi sbaglio si trattava di chiudere AFO 1 AFO5 2 altiforno entro il 2015 e AFO1 da lunedì

AVETE PRESETE QUANTO E' GRANDE ILVA A TARANTO ?
decine di km
ce ne sta della roba pre lavorata e non ancora prodotta quindi si dimezza la produzione ...per poi riprendere a produrre al doppio della velocità icon_asd.gif icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif
Ma quanto è bello essere Italiano qui si fa tutto e il contrario di tutto
dicevo che noi italiani siamo inventori? siii è verissimo ci invetiamo leggi con le quali ci si inventa il modo di aggirarle ... 0509_pernacchia.gif
Ci inventiamo come non pagare le tasse e chi ci governa si inventa come farci tirare fuori i soldi senza dire che sono tasse!!!
siamo quanto di meglio sul pianeta sim possa trovare ...ITALIANI DI CIELO DI TERRA E DI MARE ...
speriamo un giorno di tornare ad inventare qualcosa come faceva il nostro Leonardo
0510_inchino.gif 0510_inchino.gif
basta con ste tie.gif tie.gif tie.gif
doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif
 
13863542
13863542 Inviato: 20 Ott 2012 23:06
 

rimanendo in tema Ilva
le ultime notizie hanno de particolarmente incredibile ,mi spiego meglio:
sembra che finalmente ci sia qualcosa di chiaro su cosa si deve fare per portare l'azienda nei nuovi parametri indicati...(la faccio breve)
Però adesso ci saranno riserve da parte di Ilva sul fatto che si possano_vogliano fare e in che tempi 0510_sad.gif
quindi se non ho capito male :adesso è l'azienda a valutare la convenienza di continuare a produrre in queste condizioni ... eusa_think.gif icon_rolleyes.gif
Stress è la sola cosa che tocca a chi lavora eusa_doh.gif
0510_help.gif
 
13863545
13863545 Inviato: 20 Ott 2012 23:07
 

Ovvero che se l'azienda si adegua continua a produrre, oppure chiude del tutto? eusa_think.gif
 
13863859
13863859 Inviato: 21 Ott 2012 10:04
 

Praticamente (voci dicorridoio)adesso è l'azienda che ha espresso riserve sulla continuità produttivaa queste condizioni in italia o in alcuni stabilimenti ,le regole dovrebbero valere per tutta europa ma eusa_think.gif
siccome in America e in altri paesi sono meno restrittive ...l'europa perderebbe unità produttive
poi(sempre siccome) il pianeta rimane ancora questo per tutti 0510_sad.gif e l'aria gira ,siamo punto e a capo icon_confused.gif
 
13958603
13958603 Inviato: 27 Nov 2012 11:04
 

5000 persone a casa oggi senza più uno stipendio, più chissà quante altre che lavorano in aziende che ruotano attorno all'ilva.

è meglio morire di cancro fra 15 anni...o di fame fra 1 mese?
 
13958616
13958616 Inviato: 27 Nov 2012 11:14
 

le stime dicono 25000 persone siccome si pensa chiuderanno anche a genova e le altre aziende collegate all'ilva

quindi calo del PIL drastico e molti chiederanno la disoccupazione quindi lo stato dovrà spillare altri soldini ... quindi prepariamoci ad una nuova mega supertassa eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif

quindi o aumentano le accise oppure mettono una bella tassa di lusso sulle moto 0510_sad.gif
 
13958838
13958838 Inviato: 27 Nov 2012 12:43
 

Io penso che:

Quando tutto andava bene, pensare a infilarsi i soldi in tasca era l'unica preoccupazione.

Quando le cose hanno cominciato a cambiare, La pressione dell UE e balle varie, la testa ha cominciato a nascondersi e ruba ruba tutto quel che puoi....

Quando in definitiva ci hanno sbattuto in faccia, e obbligato moralmente a non passare sopra a questo suicidio... allora è scattato il Panico. Tutto Chiuso. Gente a casa. Picchetti. Un disastro.

Invece di obbligare le aziende a investire piano piano nella sicurezza... nessuno se fregato di niente... e siamo arrivati al punto che esse devono chiudere. Come giusto che sia, Perchè non hanno forza per poter investire in sicurezza dei lavoratori accondiscendenti vuoi per necessità, vuoi per negligenza, vuoi per menefreghismo...

Che Stato di m***a.
 
13959718
13959718 Inviato: 27 Nov 2012 17:40
 

Mi ricorda un poco la fine dell'Italsider di Napoli: Nata come un vanto per la città, anzi, per l'Italia intera, ha di fatto ucciso uno dei più bei golfi del mondo, contaminando e continuando ad inquinare con la sue semplice presenza.

Da colosso porta lavoro si trasformò in una voragine fallimentare. La sua esistenza ed il suo funzionamento, per decenni, non sono mai stati caratterizzati da un attivo, ma solo dalla necessità di offrire lavoro.

Anche in quel caso, ricordo, gli operai protestarono. Io non credo che la fame, la paura dell'indigenza, o semplicemente il fastidio di cercarsi un altro posto di lavoro, possano giustificare un disastro ambientale a danno di tutti, compreso chi ci lavora. icon_confused.gif
 
13960258
13960258 Inviato: 27 Nov 2012 20:38
 

manalb ha scritto:
5000 persone a casa oggi senza più uno stipendio, più chissà quante altre che lavorano in aziende che ruotano attorno all'ilva.

è meglio morire di cancro fra 15 anni...o di fame fra 1 mese?


Meglio di tutti sarebbe ne l'uno ne l'altro.
E credo che ci sia la possibiltà, se veramente l'azienda ha intenzione di mettersi in regola e di sistemare le cose.
Questo sarebbe il primo punto da definire.

Se l'azienda non ha intenzione di farlo hanno fatto bene ha chiuderla, ma se l'azienda avesse avuto intenzione di "sistemarsi" così non riuscirà mai a farlo (hanno perfino sequestrato il prodotto finito) così oltre ad avere un mucchio di gente a spasso, con tanto di cassa integrazione da pagare, dovremo anche provvedere alla bonifica del sito, dopo che sarà fallita.


doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif doppio_lamp.gif
 
13961134
13961134 Inviato: 28 Nov 2012 1:07
 

la differenza da Ilva Bagnoli è negli utili e nei numeri della produzione il paragone non è corretto .Ilva era un barcone dello stato inquinante da chiudere in passivo cronico comprato e risollevato è diventato sempre inquinante ma produttivo 1% del pil Italiano al momenmto Monti ha detto che le spese sanitarie non sono più sostenibili,e nel mentre crolla la produzione (aspettatevi altre stangatine)non penso che se chiude Ilva ci possiamo fatre un allevamento di cozze pelose o pomodorini e mozzarella di bufala al suo posto,per cui immagino che la rovina sarà uguale o peggio che a Bagnoli e uguale sarà una città come Taranto che finirà nella direzione di Napoli dove come tutti sanno l'azienda più fiorente è rimasta la camorra -
esisteva un piano approvato e di accordo fra il ministro e Ilva per il risanamento, ma senza il dissequestro non si lavora quindi si chiude-------------, con una catena di altri 5 stabilimenti indotti 30.000 uomini e un numero di clienti e fornitori da stabilire
(me compreso)
rimane una domanda
perchè le aziende straniere dovrebbero investire in Italia ?

ricordo anche brevemente la nuova legge sull'elusione dove anche se sei in regola ma fai in modo di pagare meno tasse sei passibile di sanzione (informatevi vi è stata in data odierna un interrogazione parlamentare)
auguri di cuore a tutti coloro che pensano che si vivrà tutti di servizi e turismo
 
13962576
13962576 Inviato: 28 Nov 2012 18:10
 

per me sono un ammasso di incompetenti ... come diavolo si fà a sequestrare il prodotto finito eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif
cosi blocchi altre aziende


oggi tromba d'aria che ha portato un pò di danni sia alla fabbrica ma sopprattutto alla città


per me chiudono siccome lo stato non cerca di tutelare le imprese

e napolitano e li che fà una cippa


poi al nostra costituzione è basata sul lavoro ... si come no
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13962708
13962708 Inviato: 28 Nov 2012 18:39
 

Per me la cosa assurda (anzi dovrei dire normale visto che assurdo è 'sto paese...) è che per 50 anni chiunque è stato "poltronificato" se ne è sbattuto della salute dei cittadini, che dietro alle relazioni ambientali c'è dei giri di mazzette è tanto scontato quanto (purtroppo) normale in Italia (cioè: che i rilevamenti venivano concordati con l'azienda è un cosa certa e risaputa; ma ci siamo a capire? CONCORDATI??? Come dire:"Oh bottegaio domani alle 11.00 passo di qua a vedere se fai gli scontrini"), un problema enorme è stao "non" affrontato... e per, per lo meno, parlarne e iniziare a ragionare su cifre e possibili rimedi è dovuta intervenire.... LA MAGISTRATURA????? Cioè in seguito agli esposti di cittadini e associazioni per una questione di portata nazionale è "scoppiata la bolla"? Ma ci rendiamo conto che 'sto stato è tutto sottosopra? C'hai l'acciaieria piu' grossa d'Europa e non fai studi sulle incidenze di tumori/leucemie/malformazioni neonatali????????

Io non ho certo le competenze per entrare nel merito di quanto dovrebbe inquinare una fabbrica del genere, possibilità di incidenze sulla salute dei cittadini, sistemi da adottare per la riduzione dell'impatto ambientale, costi per l'azienda ecc. ecc. ma di una cosa sono certo: se neanche una questione che direttamente o indirettamente coinvolge circa 20.000 famiglie non riesce a smuovere tutto il paese di prendere a calci in culo un pò di gente perchè non si può sempre chinare la testa al dio denaro... allora il grande popolo italiano finirà a fare a fucilate tra poveri.... con grande soddisfazione di chi nel marcio ci sguazza agevolmente! Il problema non è l'ILVA, il problema è come vengono gestite le cose o meglio piu' che gestite... non affrontate!
 
13962759
13962759 Inviato: 28 Nov 2012 18:53
 

topo ha scritto:
per me sono un ammasso di incompetenti ... come diavolo si fà a sequestrare il prodotto finito eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif
cosi blocchi altre aziende


oggi tromba d'aria che ha portato un pò di danni sia alla fabbrica ma sopprattutto alla città


per me chiudono siccome lo stato non cerca di tutelare le imprese

e napolitano e li che fà una cippa


poi al nostra costituzione è basata sul lavoro ... si come no
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Non ti do torto, ma fai un pò di confusione su quelli che sono i ruoli dello stato:
un problema del genere dovrebbe essere affrontato dalla politica; quindi dall'esecutivo che cerca una mediazione, tramite il proprio ministro competente, con l'azienda; nello specifico quali sono i rimedi da affrontare per far convivere lavoro e salute. Lo stato non è che non tutela l'impresa; lo stato, nello specifico, non ha fatto assolutamente nulla (quindi piu' che altro non ha tutelato i cittadini), ha lasciato che una situazione (tra l'altro risaputa) continuasse a degenerare fino a che.....

...fino a che è intervenuta la magistratura! In seguito ad esposti di cittadini e associazioni che (stanchi del continuo non intervento della politica) hanno deciso di agire in prima persona denunciando la cosa. Evidentemente la magistratura "qualcosina" ha trovato e dunque nell'agire secondo i regolamenti ha provveduto ad eseguire ciò che la legge dice e dunque sequestri e via dicendo...
Il problema è questo: che nessuno ha fatto assolutamente nulla fino a che è intervenuto... l'organo meno adatto nel risolvere una questione di questo tipo.
Se la politica vuole fare ripartire la fabbrica basta che fa un decreto e dice che gli sta bene che l'ILVA ambientalmente è OK... può anche fare una legge per cui all'interno dell'ILVA si possa spacciare e prostituirsi legalmente, basta che fa la legge!

Napolitano che c'entra? La nostra mica è una repubblica presidenziale o semi-presidenziale; da noi praticamente il Presidente della Repubblica conta niente... promulga leggi, scioglie camere se il presidente del consiglio sale al colle, dichiara la guerra e taglia nastri...
 
13963078
13963078 Inviato: 28 Nov 2012 20:31
 

lo so ma il capo dello stato deve tutelare la costituzione e in questo caso non è molto tutelata



poi per me la VOGLIONO far chiudere
cosi rendono il nostro paese molto più povero e qualche altro paese (chissa perchè la Germania) ancora più potente

sotto sotto per me c'è questo complottino eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif

La politica non fà niente e se fà deve sempre avere il compenso dietro

io a questo punto se chiudesserono tutte le fabbriche annesse all'ilva e l'ilva quindi 25000 persone andrei ad occupare il parlamento

tanto la politica come detto non fà niente oltre che mettere le tasse e tagliare


poi ovvio potevano intervenire prima ma ovviamente finche ci sono una miriade di persone che mangiano dietro con bustarelle ecc non si interviene

tagli alla politica cosa sono ? rotfl.gif rotfl.gif rotfl.gif rotfl.gif rotfl.gif rotfl.gif (per non piangere)
 
13963296
13963296 Inviato: 28 Nov 2012 21:51
 

Io lo sapevo che si sarebbe arrivato a questo, hanno portato avanti un po' l' agonia e adesso affamano una città... eusa_naughty.gif
Ma dove stiamo arrivando icon_question.gif Non si può parlare, giustamente, di politica sul forum, ma ce ne sarebbero di cose da dire... icon_rolleyes.gif

In ogni caso la tromba d'aria di oggi non ha aiutato, staremo a vedere che cosa succederà. Della serie "piove sempre sul bagnato"... icon_rolleyes.gif
 
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