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Polimi sostituisce l'italiano [Lezioni in inglese dal 2014]
13314041
13314041 Inviato: 4 Mag 2012 17:34
 

Io in linea di principio non ci vedo nulla di male: quelli che escono dal polimi si devono occupare di tecnica e scienza, e al momento (*) la lingua franca di chi si occupa di scienza e tecnica è l'inglese. Prendere una laurea ad indirizzo tecnico-scientifico senza saper spiccicare una parola di inglese è come pretendere di fare il cantante d'opera senza conoscere l'italiano, se lo fanno studiare in tutti i conservatori del mondo ci sarà un motivo...


*) almeno per ora, poi bisognerà 研究中国的语言 e io infatti mi sto attrezzando icon_cool.gif


EDIT: naturalmente sto dando per scontato che gli insegnanti del polimi siano in grado di tenere lezioni e rispondere a domande in inglese, altrimenti faccio scorta di popcorn e mi metto in attesa dei video su youtube icon_asd.gif
 
13314246
13314246 Inviato: 4 Mag 2012 18:23
 

io dico questo:
l'universita' statale e' l'istituzione piu' rappresentativa della nostra cultura.
Inoltre con le economie emergenti asiatiche, per quanto tempo rimarra' ancora in voga l'inglese come lingua ufficiale mondiale?
Tra 10 anni cambieremo lingua nuovamente per trovarci a non capire piu' nulla tra chi parlera' inglese, chi cinese, avendo ormai perso la strana usanza di comunicare in italiano?

Guarda caso a proporre non la soluzione di fare un universita' bilingue ma solo lingua straniera e' un politecnico nato in epoca relativamente recente (dopo l'unita' d'Italia) che non e' inserito in un'universita' piu' ampia che lo porrebbe piu' a stretto contatto con altri corsi di laurea e che praticamente e' molto legato al mercato proposto dalle aziende.
 
13314402
13314402 Inviato: 4 Mag 2012 19:01
 

DemaDev ha scritto:
qui non si sta programmando una dipartita dell'italiano


Il punto è proprio questo! Insegnare Aeroelasticità in inglese non significare buttare nel cesso la storia della nostra lngua e delle nostre origini come Italiani. Nel contesto di una facoltà di ingegneria la lingua assurge unicamente alla funzione di "mezzo" per permettere le comunicazione fra i docenti e gli studenti. Non si pretende di fare dizione, bella calligrafia, analisi linguistica, ma solamente spiegare e far capire i concetti delle materie insegnate. Ed in ambito tecnico l'inglese è spesso più efficacie dell'italiano ed i libri hanno una scrittura molto semplice, proprio per mirare meglio all'obbiettivo.

In questi termini, quindi, questa scelta è un arricchimento per le facoltà, cosa che reputo positiva considerando che il nuovo ordinamento ha mediamente portato ad un progressivo calo del livello e della qualità dell'insegnamento.

Questo permetterà anche di aumentare l'appetibilità dell'Ateneo oltre i confini, sia per gli studenti che vogliano venire a farsi un po' di Erasmus da noi (di solito è sempre il contrario...), sia per i docenti. Ai tempi un mio compagno di corsi andò a fare un anno in Svezia e potè farlo il fatto che lì il 90% delle lezioni erano in inglese già da tempo immemore (ed i professori erano contatabili tramite ICQ dai PC a disposizione degli studenti in facoltà, si parla del 2000-2001, ma questo un altro discorso...).

Infine, una laurea tecnica come ingegneria non può prescindere dall'inglese. Spesso si usano testi in quella lingua ed una volta nel mondo del lavoro se appena si finisce in un'azienda grossina saper blaterare un po' di inglese è praticamente necessario...
 
13314451
13314451 Inviato: 4 Mag 2012 19:14
 

PaoloG ha scritto:

Nel contesto di una facoltà di ingegneria la lingua assurge unicamente alla funzione di "mezzo" per permettere le comunicazione fra i docenti e gli studenti. Non si pretende di fare dizione, bella calligrafia, analisi linguistica, ma solamente spiegare e far capire i concetti delle materie insegnate. Ed in ambito tecnico l'inglese è spesso più efficacie dell'italiano ed i libri hanno una scrittura molto semplice, proprio per mirare meglio all'obbiettivo.

Mi oppongo signori della corte icon_asd.gif icon_asd.gif

la nostra lingua in nessun contesto assume solo lo scopo di permettere una comunicazione di concetti; comunicare in italiano o tramite sequenze di bit ha un impatto nettamente differente sull'apprendimento e la motivazione degli studenti; oltre che cambiando lingua escono fuori idee e soluzioni diverse.
Contesto fermamente la visione dell'universita' come mero strumento per trovare lavoro perche' questa visione potrebbe essere l'ultima grande stangata che un paese gia' in crisi potrebbe sopportare.
Alla fine stiamo portando le nostre universita' ad essere sempre piu' simili alle altre universita' europee... quando basterebbe introdurre l'inglese come seconda lingua, con corsi paralleli in ignlese per quei gruppi di studenti magari stranieri che non conoscono l'italiano.

Inoltre l'ultima beffa e' quella di uscire dall'universita' fatta in lingua inglese ed accorgersi che il tutto non e' servito ad imparare l'inglese perche' la difficolta' non e' studiare l'inglese scientifico ma e' parlare in inglese del piu' e del meno con inglesi madrelingua che parlano pseudoinglese distorto.

Comunque buona fortuna a tutti i neo laureandi, sicuramente questa novita' procurera' un rallentamento negli studi e qundi un incremente medio della durata di questi... e tutto questo senza che l'Inghilterra ci abbia invaso con mezzi corazzati icon_asd.gif icon_asd.gif .
 
13314819
13314819 Inviato: 4 Mag 2012 20:18
 

tetraedro ha scritto:
il tutto non e' servito ad imparare l'inglese perche' la difficolta' non e' studiare l'inglese scientifico ma e' parlare in inglese del piu' e del meno con inglesi madrelingua che parlano pseudoinglese distorto.


Oppure con orde di studenti stranieri che decidono di fare l'Erasmus da noi perchè ci sono i corsi in inglese e perchè l'Italia non è così un brutto paese per passarci un periodo, specie per quelli dell'Europa del nord che il sole lo vedono per cartolina... icon_asd.gif

Se la lezione viene tenuta in inglese non significa che poi quando si va a far domande e/o si discute col professore lo si debba fare in inglese.
Ripeto, la vedo unicamente una cosa positiva, perchè fa entrare nell'ordine di idee che se uno vuol fare l'ingegnere l'inglese ci vuole.
 
13314850
13314850 Inviato: 4 Mag 2012 20:23
 

Doc_express ha scritto:
Non vado a mangiare al kebab e nemmeno ai vari etnici (così come non mangio il topoburgher) ,preferisco "avvelenarmi" con la mia cucina,così come non rivolgo manco la parola a chi mi parla in una lingua che non conosco,sia il buntù che l'inglese.

e io che pensavo che mio nonno fosse chiuso di mente! icon_eek.gif
 
13315051
13315051 Inviato: 4 Mag 2012 20:59
 

da studente del PoliMi, sono più che favorevole a questa scelta.
L'inglese è fondamentale in un settore come quello ingegneristico!! Che poi come ha detto qualcuno è utile saperlo parlare fluentemente e non conoscere solamente il linguaggio tecnico è vero, per questo sarebbe utile seguire anche corsi per approfondire al meglio questa lingua. Nel mondo del (nostro) lavoro è di importanza fondamentale, per i contatti con l'estero, per la reperibilità di informazioni, testi e tutto quel che volete.

Il presunto attentato alla nostra cara lingua fa abbastanza ridere.

42 ha scritto:
E' vero che un ingegnere deve conoscere l'inglese (e bene)...
Pero' pretendere che questo sia un prerequisito per INIZIARE a diventare un ingegnere mi sembra un tantinello eccessivo.

Si rischia di perdere per strada menti eccelse che hanno avuto la sfiga di non avere un buon insegnante di inglese.

già ora al PoliMi per accedere ai corsi di laurea magistrale in ingegneria devi avere delle conoscenze certificate di inglese (livello B2 oppure C1 a seconda dell'indirizzo)
 
13315067
13315067 Inviato: 4 Mag 2012 21:02
 

io dei corsi di ing so poco, però non mi pare che nello spiegare il concetto di deportanza con annesse formule (perché l'ing non è una figura che sta lì a blaterare e a filosifeggiqre. quello spetta a "noi" icon_asd.gif) non credo sia utile mettersi a parlare per endecasillabi.

c'è un concetto da apprendere e questo va imparato.

poi che c'entra se il polimi non insegna tutte le materie del mondo? sinceramente non vedo l'utilità di sapere che mentre io son lì a capire come far star su un arco reticolare c'è a 100m uno che sta studiando come si trapianta un fegato!
anzi l'estrema specializzazione è l'unica via per poter gestire al meglio tutto ciò che la cultura ha da offrirci.
il mondo è così competitivo che un'equipe di persone ognuna specializzata in un campo lavorerà meglio di una piena di professionisti "generici".
 
13315134
13315134 Inviato: 4 Mag 2012 21:15
 

DemaDev ha scritto:
io dei corsi di ing so poco, però non mi pare che nello spiegare il concetto di deportanza con annesse formule (perché l'ing non è una figura che sta lì a blaterare e a filosifeggiqre. quello spetta a "noi" icon_asd.gif) non credo sia utile mettersi a parlare per endecasillabi.

c'è un concetto da apprendere e questo va imparato.

vero! tanto più che se leggi libri scritti da qualche inglese/americano (il famoso Meccanica dei fluidi di Çengel-Cimbala, per restare in tema) il modo di scrivere e strutturare le frasi è tipicamente anglosassone, molto più schematico (ingegneristico icon_wink.gif) dell'italiano e senza strani barocchismi linguistici; da lì a passare a leggere un testo completamente inglese, avendo ovviamente delle conoscenze (già obbligatorie) di base della lingua, la differenza non è troppa!! se poi non si conoscono determinati vocaboli, li si cerca e poi è tanto di guadagnato.

DemaDev ha scritto:
poi che c'entra se il polimi non insegna tutte le materie del mondo? sinceramente non vedo l'utilità di sapere che mentre io son lì a capire come far star su un arco reticolare c'è a 100m uno che sta studiando come si trapianta un fegato!
anzi l'estrema specializzazione è l'unica via per poter gestire al meglio tutto ciò che la cultura ha da offrirci.
il mondo è così competitivo che un'equipe di persone ognuna specializzata in un campo lavorerà meglio di una piena di professionisti "generici".

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13315293
13315293 Inviato: 4 Mag 2012 21:50
 

morale: chi ci è dentro o ci è passato trova la cosa positiva perché in linea con il modo di fare del polimi.

chi non sa nemmeno dove sia piazza leonardo da vinci trova la cosa un oltraggio.

sarà forse che chi ha scelto questo ateneo ha aspettative diverse e vuole una facoltà concreta, dinamica, attuale ed in grado di formati come professionista?

non come ing ma come studente del poli mi rendo conto come la priorità sia stare al passo con l'europa. perché sapere che è un'università "nuova", senza tradizioni e bla bla bla non mi tange nel momento in cui comparo quello che faccio io a quello che fa mia cugina (sempre arch ma a trieste) e quasi mi viene da darle una carezzina ed un lecca-lecca per l'abisso di cose insegnate e per il livello tremendamente differente di ciò che civiene richiesto.

quasi ot: sto scrivendo dal cellulare e anche solo rileggere è un'impresa. perdonato eventuali bestialità icon_asd.gif
 
13315408
13315408 Inviato: 4 Mag 2012 22:13
 

DemaDev ha scritto:

il mondo è così competitivo che un'equipe di persone ognuna specializzata in un campo lavorerà meglio di una piena di professionisti "generici".

Anch'io la pensavo così, però poi ho avuto modo di lavorare con gli americani... eusa_wall.gif icon_asd.gif
 
13315430
13315430 Inviato: 4 Mag 2012 22:19
 

DemaDev ha scritto:
dove sia piazza leonardo da vinci


...a Mestre...
 
13315913
13315913 Inviato: 5 Mag 2012 8:56
 

uno studente ad esempio di ingengeria deve pensare cosi secondo me

1) sono una persona che vuole trovare un lavoro nella meccanica;
2) prima di essere quello che e' scritto al punto 1 sono una persona appassionata di meccanica che ha scelto di approfondire la meccanica;
3) prima di essere uno studente di meccanica, sono innanzitutto un ingegnere e quindi appassionato di ogni cosa che riguarda l'ingegneria;
4) prima di essere un ingegnere sono innanzitutto una persona che ha scelto di impegnarsi nello studio per affinare la propria cultura e per rendere la propria vita e quella degli altri migliore;
5) prima di essere tutto questo sono innanzitutto una persona con un cervello appassionato della conoscenza

allora per come vedo io la cosa, il sostituire l'inglese con l'italiano e' una cosa che risolve un problema relativo al punto 1) il problema e' che scombina tutti i punti successivi e quindi il baratto e veramente misero visto che cediamo un pezzo di cio' che ci rende unici per ottenere in cambio un miglioramento di un qualcosa di pratico che puo' essere ottenuto per altra via.

Poi se uno crede che le opportunita di lavoro stiano a portata di mano perche' sa parlare inglese sono azzi amari....
Il problema non e' l'inglese ma e' rapresentado dai nuovi piani di studio.
 
13315950
13315950 Inviato: 5 Mag 2012 9:23
 

DemaDev ha scritto:

poi che c'entra se il polimi non insegna tutte le materie del mondo? sinceramente non vedo l'utilità di sapere che mentre io son lì a capire come far star su un arco reticolare c'è a 100m uno che sta studiando come si trapianta un fegato!
anzi l'estrema specializzazione è l'unica via per poter gestire al meglio tutto ciò che la cultura ha da offrirci.
il mondo è così competitivo che un'equipe di persone ognuna specializzata in un campo lavorerà meglio di una piena di professionisti "generici".

icon_confused.gif icon_confused.gif icon_confused.gif icon_confused.gif icon_confused.gif icon_confused.gif icon_confused.gif icon_confused.gif
e' qui il punto cruciale di tutto

manca una visione generale e quindi si prende una decisione solo in base ad un aspetto.... e cosi si fanno le grandi gazzate

visto che si e' abituati a ragionare sul pratico e sullo specialistico... vari esempi capitati a me:
Io ho capito nuovi aspetti sulle giunzioni pn che (sono praticamente i diodi) studiando ..... taratata ..... su un libro di biologia..... eh si caro dema, i diodi non sono concetti solo appartenenti all'elettronica ma servono per modellizzare se non ricordo male (sono passati 10 anni) le membrane osmotiche; la differenza e' che in un diodo di silicio ci sono 2 portatori di carica, in un barriera osmotica ce ne sono anche 10.
Cosi anche per i circuiti elettrici dei muscoli degli animali.... pensa allora ad un'universita' di biologia scollegata da una di ingegneria e viceversa icon_confused.gif icon_confused.gif icon_confused.gif icon_confused.gif
Immagina la bioingegneria scollegata dalla medicina icon_confused.gif icon_confused.gif icon_confused.gif icon_confused.gif
Quando ho fatto la tesi c'era una ricerca nel laboratorio in cui stavo che riguardava il cuore artificiale... secondo te c'era bisogno solo di ingegnere li?
In un esame per studiare i superconduttori hanno dovuto creare un laboratorio comune tra fisica e ingengeria perche' altrimenti non se ne usciva.
Ne ho veramente miliardi di tali esempi.

Diventi architetto e credi che le cose che hai studiato siano competenza unica degli architetti?
icon_confused.gif icon_confused.gif

Non immagini quanti concetti di ingegneria sono derivati dalle universita' di lettere e filosofia

Chiaro il concetto

siccome hai parlato di Leonardo, secondo me qui si sta ragionando come quel tipo di cui non ricordo il nome che ha avuto la brillante idea di prendere il codice di Leonardo (unico) e smembrarlo in vari codici icon_confused.gif
oppure se vuoi come chi legge la geometria di Euclide solo teorema per teorema perdendosi la struttura generale che e' cio' che ha fatto grande quel lavoro.

il politecnico di Milano sarebbe ora che si unisse a qualche altra universita' ( ad esempio Pavia ) e non collaborasse solo andando poi per la propria strada dettata da ragioni spesso solo economiche.
 
13316311
13316311 Inviato: 5 Mag 2012 12:01
 

ok. ma visto che di università così ne è piena l'italia perché levare ad una la possibilità di offrire qualcosa di differente?
 
13316346
13316346 Inviato: 5 Mag 2012 12:10
 

DemaDev ha scritto:
non mi pare che nello spiegare il concetto di deportanza con annesse formule (perché l'ing non è una figura che sta lì a blaterare e a filosifeggiqre. quello spetta a "noi" icon_asd.gif) non credo sia utile mettersi a parlare per endecasillabi.

Ottimo paragone... quindi per accedere all'universita' occorre (giusto per fare un parallelo) saper declamare l'amleto con tutte le sfumature dell'inglese di Guglielmo Crollalanza icon_asd.gif ?
 
13316353
13316353 Inviato: 5 Mag 2012 12:12
 

che poi, io sono in agraria a Milano, eppure seguiamo seminari in inglese e diversi corsi sono tenuti da insegnanti che hanno lavorato per anni in USA o comunque all'estero, dunque portano presentazioni e testi in inglese..

Non vedo dove sia il problema visto che se ti vuoi tener al passo, in campo medico, ingegneristico, alimentare devi conoscere l'inglese perchè le riviste più prestigiose sono in inglese! icon_biggrin.gif

Quindi....dov'è il problema?
 
13316399
13316399 Inviato: 5 Mag 2012 12:26
 

d accordissimo sarebbe ora di mettere inglese obbligatorio
 
13316439
13316439 Inviato: 5 Mag 2012 12:40
 

DemaDev ha scritto:
ok. ma visto che di università così ne è piena l'italia perché levare ad una la possibilità di offrire qualcosa di differente?

Perche' essendo il polimi un'universita' statale inserita in un sistema piu' ampio, sta cosa si potrebbe diffondere a macchia di leopardo se se ne iniziasse soprattutto a vedere un beneficio economico immediato;
inoltre
non puoi pretendere una conoscenza non obbligatoria come obbligatoria per l'iscrizione ai tuoi corsi, che cavolo di diritto allo studio e' questo, in sostanza e' una discriminazione nei confronti degli italiani rispetto agli stranieri; potresti invece semplicemente mettere dei corsi di inglese e pretendere cio' per l'accesso ai corsi del 5 anno essendoti assicurato di aver messo a disposizione mezzi e corsi per poter sostenere sta cosa; invece ho l'impressione che qui si voglia lo scoop in Italia per poter avere anche un tornaconto in immagine.

Io sta cosa la vedo un po' come l'inizio della fine eusa_wall.gif eusa_wall.gif .


inewca ha scritto:
che poi, io sono in agraria a Milano, eppure seguiamo seminari in inglese e diversi corsi sono tenuti da insegnanti che hanno lavorato per anni in USA o comunque all'estero, dunque portano presentazioni e testi in inglese..

Non vedo dove sia il problema visto che se ti vuoi tener al passo, in campo medico, ingegneristico, alimentare devi conoscere l'inglese perchè le riviste più prestigiose sono in inglese! icon_biggrin.gif

Quindi....dov'è il problema?

nessun problema riguardo allo studio di una lingua (es inglese) che permetta di ampliare i propri mezzi di comunicazione; il problema e' se si impone in un struttura pubblica di sostituirla all'italiano in un intero settore come quello delle lezioni; questo non lo accetto.
Spero sia chiaro su cosa mi sto lamentando 0509_up.gif 0509_up.gif .

Ultima modifica di tetraedro il 5 Mag 2012 12:47, modificato 2 volte in totale
 
13316448
13316448 Inviato: 5 Mag 2012 12:44
 

orso il poli offre e propone già i corsi per il toefl.
 
13316473
13316473 Inviato: 5 Mag 2012 12:49
 

tetraedro ha scritto:
non puoi pretendere una conoscenza non obbligatoria come obbligatoria per l'iscrizione ai tuoi corsi, che cavolo di diritto allo studio e' questo, in sostanza e' una discriminazione nei confronti degli italiani rispetto agli stranieri; potresti invece semplicemente mettere dei corsi di inglese e pretendere cio' per l'accesso ai corsi del 5 anno essendoti assicurato di aver messo a disposizione mezzi e corsi per poter sostenere sta cosa; invece ho l'impressione che qui si voglia lo scoop in Italia per poter avere anche un tornaconto in immagine.

mi autoquoto e quoto Dema:

DemaDev ha scritto:
orso il poli offre e propone già i corsi per il toefl.

Panzo ha scritto:
già ora al PoliMi per accedere ai corsi di laurea magistrale in ingegneria devi avere delle conoscenze certificate di inglese (livello B2 oppure C1 a seconda dell'indirizzo)

non è una scelta discriminatoria, una certa conoscenza della lingua inglese è già, da anni, un requisito per poter prendere una laurea in ingegneria ed accedere a determinati corsi.
 
13316474
13316474 Inviato: 5 Mag 2012 12:50
 

DemaDev ha scritto:
orso il poli offre e propone già i corsi per il toefl.

0510_amici.gif chi e' orso?
icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif
e cos'e' il toef?
e cos'e' il bachelor?
e cos'e' il master's degree?
icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif
 
13316483
13316483 Inviato: 5 Mag 2012 12:54
 

Panzo ha scritto:

mi autoquoto e quoto Dema:

DemaDev ha scritto:
orso il poli offre e propone già i corsi per il toefl.

Panzo ha scritto:
già ora al PoliMi per accedere ai corsi di laurea magistrale in ingegneria devi avere delle conoscenze certificate di inglese (livello B2 oppure C1 a seconda dell'indirizzo)

non è una scelta discriminatoria, una certa conoscenza della lingua inglese è già, da anni, un requisito per poter prendere una laurea in ingegneria ed accedere a determinati corsi.

Lo so
 
13316484
13316484 Inviato: 5 Mag 2012 12:54
 

lo chiedi per simpatia o vuoi una risposta? 0509_up.gif
 
13316558
13316558 Inviato: 5 Mag 2012 13:11
 

DemaDev ha scritto:
lo chiedi per simpatia o vuoi una risposta? 0509_up.gif

icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif

a parte gli scherzi

tempo fa si e' iniziato ad insegnare inglese nelle universita'
poi e' stato introdotto l'esame obbligatorio per poter accedere agli anni successivi
poi si e' introdotta la certificazione obbligatoria
ora si mettera' l'inglese al posto dell'italiano nelle lezioni
mi chiedo... ci si fermara' qui? eusa_think.gif
Io sono fuori da quell'ambiente da molti anni ormai, mi chiedo pero'... ma gli studenti si stanno muovendo? Fanno presente il loro punto di vista? C'e' qualcuno che sta almeno chiedendo al rettore spiegazioni?
eusa_think.gif eusa_think.gif
 
13316579
13316579 Inviato: 5 Mag 2012 13:16
 

tetraedro ha scritto:
Io sono fuori da quell'ambiente da molti anni ormai, mi chiedo pero'... ma gli studenti si stanno muovendo? Fanno presente il loro punto di vista? C'e' qualcuno che sta almeno chiedendo al rettore spiegazioni? eusa_think.gif eusa_think.gif

quelli che conosco io sono tutti stra favorevoli, e comunque un minimo di inglese lo sanno tutti... oppure bisogna per forza lamentarsi e protestare sempre per qualsiasi cosa? eusa_think.gif
 
13316612
13316612 Inviato: 5 Mag 2012 13:21
 

bande ha scritto:
tetraedro ha scritto:
Io sono fuori da quell'ambiente da molti anni ormai, mi chiedo pero'... ma gli studenti si stanno muovendo? Fanno presente il loro punto di vista? C'e' qualcuno che sta almeno chiedendo al rettore spiegazioni? eusa_think.gif eusa_think.gif

quelli che conosco io sono tutti stra favorevoli, e comunque un minimo di inglese lo sanno tutti... oppure bisogna per forza lamentarsi e protestare sempre per qualsiasi cosa? eusa_think.gif

tutti d'accordo?
migliaia di studenti tutti favorevoli?
eusa_think.gif eusa_think.gif
vabbe' sono l'unico in Lombardia a trovare strana sta cosa;
contenti gli studenti inizio a farmene una ragione pure io ...
vabbe' ho parlato gia' troppo, lascio che anche gli altri possano parlare icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif
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13316636
13316636 Inviato: 5 Mag 2012 13:26
 

migliaia no, mica li conosco tutti icon_lol.gif
però non ho sentito nessuno che abbia trovato la cosa negativa, e sinceramente l'unica ragione che trovo per la quale uno studente dovrebbe essere contrario è il non avere voglia di sbattersi un pochino per seguire le lezioni in un'altra lingua con cui bene o male comunque avrà a che fare...

poi oh, a me la cosa riguarda molto relativamente perchè al 99% non farò nessuna specialistica, però non sarebbe mica questo a farmi cambiare idea!
 
13316644
13316644 Inviato: 5 Mag 2012 13:28
 

Django ha scritto:
DemaDev ha scritto:

il mondo è così competitivo che un'equipe di persone ognuna specializzata in un campo lavorerà meglio di una piena di professionisti "generici".

Anch'io la pensavo così, però poi ho avuto modo di lavorare con gli americani... eusa_wall.gif icon_asd.gif

Infatti, la specializzazione spinta può andare bene, sempre che però ci sia qualcuno che ne sappia un po' di tutto per fare da collante ed avere la visione d'insieme. Spesso l''mmerigano esperto universale, chessò, dei rivetti a strappo se gli chiedi qualcosa su un bullone ti dice "I'm sorry, ask to my collegue, the "master of the bolts".... Oh... he's ill now. See you next week". Il che non va bene al pari di chi sa poco di tutto ma non approfondisce... Serve il giusto compromesso.

tetraedro ha scritto:
Poi se uno crede che le opportunita di lavoro stiano a portata di mano perche' sa parlare inglese sono azzi amari...
Il problema non e' l'inglese ma e' rapresentado dai nuovi piani di studio.

Ma l'inglese è un "di più" che se c'è sicuramente aiuta. Nella mia azienda al di sotto di un minimo sindacale nemmeno troppo infimo, non ti assumono proprio...

tetraedro ha scritto:
Cosi anche per i circuiti elettrici dei muscoli degli animali...

Ok, ma ammetti che hai portato casi abbastanza particolari. Il nuovo polo del Polimi in Bovisa ha dentro solo ingegneria, io stesso ho fatto anni in cui c'eramo solo noi ed i meccanici. e di più non serviva, perchè per studiare le azioni interne di una trave incastrata non mi avrebbe giovato ad una mazza avere di fianco uno che si faceva le ossidoriduzioni...

tetraedro ha scritto:
mi chiedo... ci si fermara' qui? eusa_think.gif

No, perchè è giusto che un Ateneo modifichi la propria offerta formativa in base a quello che viene richiesto dalla società all'interno della quale si trova ad operare. E questo è un bene per gli studenti, perchè si troveranno in mano una formazione più adatta a ciò che viene richiesto dal mondo del lavoro. Perchè stante un po' di filosofia sul "sapere" sul "sacro fuoco dell'ingegneria" come diceva un mio Prof, eccetera, uno... ma diciamo io stesso, ho scelto la Facoltà che ho fatto intanto per la passione verso un determinato ambito tecnico (e prima mettiamoci quindi la passione e l'attitudine verso il mondo tecnico), quindi per la volontà di approfondire e saperne di più su quell'ambito ed infine perchè mi dava una ragionevole certezza di poterci portare a casa la pagnotta con quello che avevo studiato. Perchè non giriamoci attorno: uno può anche prendere 3 lauree per il gusto della conoscenza e del sapere, ma o vive alla corte di un ricco magnate che lo mantiene per il diletto di averlo a suo fianco mentre filosofeggia o lo aggiorna sulle ultime erudizioni, oppure non lo vedo così sconveniente sfruttare quel sapere per guadagnarsi da vivere...

E' poi ovvio che siccome parliamo di Università e non di "corsi di formazione", l'evoluzione dev'essere fatta in modo da non snaturare il fine sociale, appunto dell'Università, che è appunto quello di custodire e diffondere il Sapere in quel determinato campo. Ma dal mio punto di vista, ho già appurato come questa modifica linguistica rappresenti solo un'evoluzione positiva con pochi svantaggi e molti vantaggi anche per gli studenti.
 
13316735
13316735 Inviato: 5 Mag 2012 13:53
 

PaoloG ha scritto:

tetraedro ha scritto:
Poi se uno crede che le opportunita di lavoro stiano a portata di mano perche' sa parlare inglese sono azzi amari...
Il problema non e' l'inglese ma e' rapresentado dai nuovi piani di studio.

Ma l'inglese è un "di più" che se c'è sicuramente aiuta. Nella mia azienda al di sotto di un minimo sindacale nemmeno troppo infimo, non ti assumono proprio...

ripeto, non sono contro lo studio dell'inglese ma contro la metodologia che sta adottando il polimi; l'inglese che sia necessario ok.
PaoloG ha scritto:

tetraedro ha scritto:
Cosi anche per i circuiti elettrici dei muscoli degli animali...

Ok, ma ammetti che hai portato casi abbastanza particolari. Il nuovo polo del Polimi in Bovisa ha dentro solo ingegneria, io stesso ho fatto anni in cui c'eramo solo noi ed i meccanici. e di più non serviva, perchè per studiare le azioni interne di una trave incastrata non mi avrebbe giovato ad una mazza avere di fianco uno che si faceva le ossidoriduzioni...

non concordo assolutamente perche' puoi arrivare agli stessi concetti partendo dalla filosofia, dall'ingegneria, dalla fisica, dalla biologia... ecc.....
ho fatto degli esempi molto specifici ma ho detto anche che ne posso portare miliardi di esempi e ce ne sono in ogni campo; un luogo dove si fondono le conoscenze sicuramente puo' garantire una preparazione migliore di un luogo dove ci sono solo conoscenze specialistiche.... poi se il tuo discorso e' il lavoro.... quello oggi segue anche vie parallele o alternative alla preparazione.

PaoloG ha scritto:
tetraedro ha scritto:
mi chiedo... ci si fermara' qui? eusa_think.gif

No, perchè è giusto che un Ateneo modifichi la propria offerta formativa in base a quello che viene richiesto dalla società all'interno della quale si trova ad operare. E questo è un bene per gli studenti, perchè si troveranno in mano una formazione più adatta a ciò che viene richiesto dal mondo del lavoro. Perchè stante un po' di filosofia sul "sapere" sul "sacro fuoco dell'ingegneria" come diceva un mio Prof, eccetera, uno... ma diciamo io stesso, ho scelto la Facoltà che ho fatto intanto per la passione verso un determinato ambito tecnico (e prima mettiamoci quindi la passione e l'attitudine verso il mondo tecnico), quindi per la volontà di approfondire e saperne di più su quell'ambito ed infine perchè mi dava una ragionevole certezza di poterci portare a casa la pagnotta con quello che avevo studiato. Perchè non giriamoci attorno: uno può anche prendere 3 lauree per il gusto della conoscenza e del sapere, ma o vive alla corte di un ricco magnate che lo mantiene per il diletto di averlo a suo fianco mentre filosofeggia o lo aggiorna sulle ultime erudizioni, oppure non lo vedo così sconveniente sfruttare quel sapere per guadagnarsi da vivere...

ma, in passato, diciamo 20 anni fa; cos'e' che faceva dei laureati italiani dei laureati eccellenti eusa_think.gif
oggi quel qualcosa c'e' ancora?
 
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