Stavo quasi per abbandonare la sedia a rotelle per sostituirla con le stampelle..
Mi muovevo principalmente in sedia ma iniziavo ad utilizzare sempre più frequentemente le stampelle quando "venivo trattato" dai fisioterapisti. Venne aggiunta oltre alle due ore giornaliere di fisio anche 30 minuti di elettrostimolazione applicata al quadricipite perché il tono muscolare era in ottimo stato ed era in grado di sopportare un’ulteriore incremento di lavoro.
Ero entusiasta perché iniziavo a vedere i miglioramenti, ero anche riuscito a trovare un sistema per vestirmi da solo ed infilarmi le calze, da solo.. (con una gamba rigida, utilizzando un braccio solo, postura non in piedi perché altrimenti cadevo quindi da seduto, non era stato immediato trovare un sistema per infilarmi le calze di spugna, tutte le mattine.. che conquista fantastica!!).
Nel mentre non mi era ancora chiaro come mai con gli occhi avessi quegli enormi problemi di visione, ad esempio camminando con le stampelle, per uscire da una stanza attraversando una porta, avevo difficoltà a rendermi conto degli ingombri della soglia e non percepivo correttamente la profondità di campo.. Non mi sembrava gravissimo, considerando i progressi con braccio e gamba, galvanizzato dai risultati, non ero preoccupato.
L’iter riabilitativo in casi come il mio, prevedeva di sostenere sedute di 60 minuti da uno psicologo e da un neurologo, eseguivo una miriade di test e non avevo la più pallida idea del motivo per cui era necessario. Al momento dell'impatto, oltre alle varie fratture avevo avuto un trauma cranico, due lesioni celebrali, degli amatomi e degli edemi celebrali ma, da profano, non sapevo cosa comportasse e nessuno mi aveva detto a cosa sarei potuto andare in contro, senza contare che non sapevo fino ad allora che avevo perso, anche, quasi circa 5 litri di sangue. A livello caratteriale mi sentivo tale e quale a prima quindi non ci davo importanza anche se, avevo iniziato ad accorgermi che c’ era qualche cosa che non andava con la memoria e mi sentivo senza particolari inibizioni molto di più rispetto a prima!
Il giorno più bello è arrivato quando vengo inviato all’ospedale Oftalmico per sostenre un chek-up agli occhi .
Vengo visitato da un ortottista, in soldoni il fisioterapista degli occhi.
Una serie di test oculistici.. mentre consulta l’esito inizia a commentare con espressioni tipo.. mamma mia, caspita, ahh, aiaiai.. e via dicendo, alla quarta esclamazione intervengo:
Dottore, è tanto grave?
iniziavo a preoccuparmi seriamente
Lui
mah, non diventerà cieco
io
(Grazie al c***o che m*****a di risposta è?) ma potrò migliorare, almeno un minimo?
Lui:
Non penso proprio ormai è vecchio per qualche miglioramento, dora in poi vedrà così. Ora dovrebbe essere visitato dal dottore oculista, vuole che la accompagni.
Io:
no grazie non si disturbi (c***o hai la sensibilità di un elefante in un campo di uova)
Un brivido glaciale mi pervase completamente, mi rese un senso di sconforto non indifferente mentre procedevo verso la stanza ove mi attendeva l’oculista. Arrivato a destinazione, stanza vuota, attesi mezzora. Ero da solo, iniziai a pensare agli sforzi senza alcun risparmio che avevo compiuto fino a quel punto, mi sembravano perdere valore, pensa se dimesso dall’ospedale non potrò più guidare? Con i problemi che ho ora avrò difficoltà anche a camminare, tutto per gli occhi, ma c***o non mi sono mai arreso ma ora cosa serve continuare a combattere in questo modo?..
Arriva l’oculista, donna e mi visita..
Lei
Ho letto poco fa cosa le è capitato, poteva perdere l’occhio considerando l’entità del trauma però è andata bene. Vuole che le prescriva una ricetta per un paio di occhiali?
Io:
(Oramai a cansiderare quello che ha sentenziato lo s*****o di prima) Considerando che ero miope ma dopo l’incidente penso sia peggiorata la vista, se non posso recupera lo strabismo, almeno che possa vedere a fuoco. Ma dottoressa, è sicuro che rimarrò così?
Lei:
adesso è assolutamente prematuro dirlo, bisogna far passare del tempo, attenzione però potrebbe migliorare e difficilmente peggiorare.
Io:
Ma in che ordine di misura il tempo, 1 mese od anni?
Lei :
almeno 1 anno.
Ma c***o, tu mi dici una cosa completamente diversa rispetto “all’idiota di prima”, la versione reale quale c***o è?
Non vedendo l’ora di uscire da quella struttura e non avere più a che fare con questi macellai. Mi sentivo come carne da macello. Ma c***o, sarò anche in una situazione sfigata, ma se non si può sapere se potrò migliorare o meno, cosa c***o sentenzi in quel modo, figlio di p*****a! Ma pezzi di m***a, avete idea di cosa possono generare tali informazioni dette in questo modo?
Nei giorni seguenti non facevo altro che pensare a ciò che mi avevano detto, credevo più a ciò che aveva detto il medico che non l’ortottista, non perché sembrava meno grave ma perché aveva più senso.
Presi una decisione, volevo conoscere tutta la verità almeno della situazione ortopedica e quello a cui sarei potuto andare in contro. In quel periodo ero tornato in possesso del mio cellulare, con qualche telefonata avevo fatto in modo che mi venisse a trovare un ortopedico in gamba e che mi dicesse in base ai vari referti, com’era la situazione di braccio e gamba. Il risultato era che avrei avuto una mobilità limitata del braccio, chiusura a 90° apertura a circa 110°, con la gamba forse sarei tornato come prima.. Il braccio a causa della complessità delle fratture, sarà sempre un po’ debole e fragile!
Pure il braccio, con il passare dei giorni la tristezza che accumulavo diventava sempre più pesante in più la vita sociale di quel periodo non aiutava a ritornare allegri. La struttura dove mi trovavo era molto bella per essere un ospedale però, mi sembrava di essere in geriatria, l’età media dei degenti era circa 70 anni, così bassa perché io avendone solo 33 abbassavo la media..
Una sera arrivai sulla linea di confine e
Descritta nel capitolo 7
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