davidsnow ha scritto:
Lentulo prima di darmi dell'ingenuo rileggi bene quello che scrivo:
- i nostri politici ci dicono che il nucleare ci serve per non pagare più la bolletta di energia prodotta dall'estero (principalmente Francia)
- attualmente non mi risulta ci sia alcuna richiesta energetica da parte di altri paesi circa quella francese
- quindi perchè l'accordo sia proficuo per i francesi questi dovranno continuare a venderci energia
Tu stesso hai scritto che il nucleare costruito in italia servirebbe per renderci meno dipendenti dal petrolio...
Mi sembrano evidenti le contraddizioni...
Allora: bisogna essere precisi quando si scrive. Ovvero: i nostri politici dicono che il nucleare avrebbe 2 effetti : diminuire la dipendenza dal petrolio, e diminuire il costo dell'energia comprata dall'estero. E fin qui mi pare non ci sia nulla di strano.
La crescita economica va di pari passo con la disponibilità di energia, ed è per questo che la Francia non avrà problemi a vendere in futuro l'energia in eccesso ad altri clienti europei. In alternativa, la Francia potrebbe dismettere le centrali più vecchie e più costose da mantenere, quindi risparmiando.
L'accordo è proficuo per entrambi, come già detto, in quanto la Francia non venderebbe solo il "pezzo di ferro", ovvero la centrale, ma anche la sua manutenzione. I francesi guiadagneranno su vendita e manutenzione, e potendo o risparmiare sulla manutenzione degli impianti vecchi, o vendendo l'elettricità in eccesso quando prima o poi servirà. En passant, col costo del petrolio sempre più in altro, e di pari passo quello del gas, il costo del kwh nucleare attualmente sta diventando più conveniente, in una prospettiva di breve-medio termine. L'Italia invece avrebbe i vantaggi da essa cercati, ovvero meno dipendenza eccetera.
Per questo ti dicevo che eri ingenuo: in quanto valutavi solo le cose a te più evidenti, mentre invece in questioni che implicano la valutazione di tantissimi fattori ( io ne ho citati solo due o tre in più, ma ce ne sono tantissimi altri ) bisogna pesare tutto e fare considerazioni che vanno oltre la sfera economica immediata. Spesso queste cose fanno parte di un'altra categoria: quella degli investimenti. Ovvero: spendo tanto oggi, per avere di più domani.
Pensa, ad esempio, a quanto gli USA hanno speso negli anni '60 per fare una cosa apparentemente insensata e assolutamente priva di riscontri economici quale l'andare sulla Luna. E adesso pensa a quanto, venti o trent'anni dopo, ci hanno guadagnato ( in know-how applicato all'industria ).
Più in generale, OGNI accordo commerciale è proficuo per entrambi: altrimenti l'accordo non si farebbe...! A meno che una delle due parti non sieda al tavolo delle trattative con la pistola in mano: ma non mi pare sia questo il caso.