Tutto nasce da un’idea di atomicthebest, che propone un giretto di due giorni in moto con nottata a San Moritz, in Svizzera.
Detto fatto, si organizza e martedì 14 agosto si parte, ecco i partecipanti:
- atomicthebest (Kawasaki Z750)
- kanzler68 (Yamaha R1)
- dvdistus86, (Yamaha R1)
- amico di atomicthebest, Lauro (Suzuki V-Strom 650).
Ritrovo il martedì mattina alle 6.45, ci incontriamo con dvdistus86 a Pergine con 20 minuti di ritardo…nel frattempo lui ha provveduto a “nutrirsi per bene” nel bar del ritrovo.
Si parte tutti assieme direzione Val di Non, quindi Mezzolombardo e poi Cles; si prosegue verso Fondo ed ecco il primo valico della giornata, Passo delle Palade.
Peccato per il tempo, in questo tratto una leggera pioggerellina ci ha accompagnato per tutta la salita; dall’altra parte ha però contribuito a far rimanere miti e gradevoli le temperature.
Il Passo Palade è davvero piacevole da percorrere, molto scorrevole e con un asfalto ben fatto. 8)
Eccoci in cima.




Si riparte quindi direzione Lana-Merano, per poi proseguire verso la Val Venosta: obbligatoria la sosta alla Forst per panino con Wurstel e un buon boccale di birra.

Arriviamo quindi a Sluderno e poi a Glorenza, si varca il confine dell’Italia e si arriva in Svizzera: il finanziere ci ferma alla dogana, ci gira intorno per vedere le targhe e con tono minaccioso proferisce solo due parole: “Dove andate?”.
atomicthebest, per nulla intimorito, risponde con altrettanta freddezza: “San Moritz!”
Tutto a posto, possiamo passare senza problemi, ecco il paesaggio subito dopo il confine italo-svizzero.

Da questo momento in poi bisogna stare attenti, in Svizzera la Polizia è molto severa e i limiti vanno rispettati: la cosa fondamentale è mantenere i 50 km/h nei centri abitati dove ci sono molti controlli, fuori città e sui passi si può scorrere un po’ più veloce.
Proseguiamo e arriva il primo valico svizzero, il Passo del Fuorn: è una strada a dir poco spettacolare, una sequenza di curve con un asfalto da far invidia ad una pista, praticamente appena rifatto. 8) Affrontarlo dal versante italiano è una vera goduria, la discesa verso Zernez è tutto il contrario: strada all’apparenza ben fatta ma ricca di sconnessioni, braccia e sospensioni di chi ha le carenate soffrono non poco in questi km…

Arrivati nella cittadina di Zernez decidiamo di fermarci per il pranzo e per rabboccare di benzina le moto

Ed ecco dove ci siamo fermati per rifocillarci, o meglio la cameriera che ci ha servito.

Ripartiamo e dopo qualche decina di km eccoci entrati a San Moritz: inizia qui un’altra avventura, la ricerca di un posto dove dormire.
Giriamo per vari ostelli e Bad & BreakFast, ma alla fine scegliamo un albergo carino dove dormire per una notte soltanto.

Dopo aver fatto una super doccia ristoratrice e aver cenato, usciamo per un giretto la sera: andiamo a piedi in centro, ma sorpresa la città è praticamente deserta!
Durante il giorno centinaia di persone occupavano tutte le vie, appena arrivata la sera invece ci ritroviamo praticamente da soli.
Ecco qualche scatto delle vie di San Moritz. 8)



Verso l’1 decidiamo di ritirarci in albergo per un buon sonno ristoratore, la mattina alle 9.40 siamo sulle moto per proseguire il nostro giro. Direzione Pontresina, si sale poi sull’ultimo passo svizzero da affrontare prima di tornare in Italia, il Bernina. 8)
Ognuno sale con il proprio ritmo, anche in questo caso la strada è praticamente perfetta e fortunatamente poco trafficata.
Ecco la cima.




Le prime due arrivate in cima al passo.
8)

Panorama e foto di gruppo.

Proseguiamo per la discesa, anche in questo caso il gruppo si spezza per via delle diverse andature: ci ritroviamo però tutti a Poschiavo, sulla riva del lago.





Ripartenza e ultima sosta a Campocologno, appena prima del confine: pieno per tutti (in Svizzera la benzina costa molto meno, addirittura il diesel costa di più) e si acquista qualche stecca di sigarette e di cioccolata.
Entriamo in Italia e altro passo, l’Aprica che ci porta in un attimo ad Edolo: ed ecco l’ultimo valico dei due giorni, il Tonale.
Sosta panino sulla cima.

Di nuovo quindi Val di Non per arrivare a Trento, quindi in successione Vermiglio, Pelizzano, Mezzana, Malè, Cles e Dermulo.
Facciamo una sosta di ricongiungimento a Mezzolombardo: anche in questo caso il gruppo si è spezzato per via del traffico e delle andature diverse.

Eccoci ai saluti, dvdistus86 a Trento salirà verso Bosentino dalla parte di Vattaro, mentre io e gli altri valsuganotti imboccheremo la SS47 della Valsugana fino a Tezze.
Due giorni davvero piacevoli e in ottima compagnia, un ringraziamento a tutti e un arrivederci alla prossima!






