Nessuna cinghia, ma attenzione in caso di forte vento: evita di andare in prua e stai con la moto. Evita di andare in prua perchè piccole onde di mezzo metro ti fanno la doccia (parlo per esperienza) e stai con la moto perchè anche con il cavalletto centrale la sicurezza che non cada non è garantita.

Sei praticamente in Veneto: da li ti consiglio il Monte Grappa, la Valsugana e la Paganella

Io ti consiglio di fare tappa ad Arabba: da li si apre un mondo, soprattutto verso l'Austria. Io mi ero fermato al l'Hotel Genziana **, vicino al ponte, che ha su richiesta garage coperto con caldaia e appendini per tuta, guanti e caschi in caso di pioggia, mitici! E già che ci sei una puntatina alla Grossglockneralpenstrasse non la farei mancare: a pagamento, puoi prenderla da Lienz, una goduria su e giù per le cime a 2000mlsm e più, con paesaggi mozzafiato a partire dal ghiacciaio del Glockner.

Il modo di utilizzare la frizione, come descritto nei post precedenti, mi è stato insegnato da Fred Bolley in una giornata Aprilia (allora possedevo l'rsv) sul circuito di Varano, non ricordo l'anno ma ancora non avevo i capelli bianchi : lo trovo un metodo interessante sia in pista che in strada e permette di avere sempre la moto col motore in tiro ed un conseguente ottimo controllo del mezzo anche in una eventuale sbandata o in una sbandata controllata. Detto ciò, ognuno utilizza il numero di dita che lo fa sentire a proprio agio ed in piena sicurezza

Però lui parla della frizione non del freno... Sto parlando della frizione e di come la uso in frenata; in accelerazione si possono usare quante dita si vogliono, oppure si può anche omettere di usare la frizione. Il tuo commento, mod, mi fa pensare che ci sia gente che si attacca ai freni per fermarsi e non usa il freno a motore (anche in pianura e salita) con conseguente modulazione della frizione: se non avete mai provato, fatelo, vi si aprirà un nuovo mondo

10k km non sono molti, ma nemmeno pochi. Ognuno di noi ha il proprio passo, e ciò dipende dal tipo di moto che si guida, dal tipo di giornata, dal tipo di asfalto, dalla condizione delle gomme, da come ci sentiamo, da come ci agevola o contrasta la zavorrina. Se gli amici sono più veloci... e sticazzi, l'importante è divertirsi con il proprio stile di guida, sempre in sicurezza. Sono certo che fra altri 10k km il passo sarà più lungo

Direi che usare tutte e 4 le dita aiuta a gestire la staccata (soprattutto in strada), distribuendo il peso della forza opposta della leva dall'indice al mignolo per poter meglio calibrare l'entrata in curva. Personalmente finisco la frenata a moto piegata, circa 1/3 della curva, e con solo due dita sarebbe sicuramente un problema

L'importante è rialzarsi

2021 Cattolica Assicurazioni per un Big Bear 350: annuale €280 sospendibile. Io lo uso 6 mesi all'anno, perciò sono €140 all'anno in provincia di Como.

Tieni i piedi sulle pedivelle in modo corretto, ovvero: appoggia le punte e non la pianta del piede. In vicinanza di un tornante spingi sulle pedivelle con le gambe (quadricipiti per intenderci), così da lasciare rilassati avambracci e soprattutto polsi, soprattutto se si è in due... vedrai che andrà meglio

Io vado contro la maggior parte delle opinioni dandoti dei consigli: la premessa è che a 25 anni con la Rsv + zainetto mi son tolto soddisfazioni in piena sicurezza, perciò dipende tutto da te. Prima di fare il fenomeno in due bisogna avere la moto a posto (e non parlo di documenti), una piena fiducia nelle gomme, nelle proprie capacità e una piena fiducia dello zainetto e nelle sue capacità, oppure appena alzi il ritmo sei per terra. Detto questo andrei comunque per gradi: se cerchi il ginocchio a terra in due con un 125 vai oltre il limite, semplicemente perchè non hai un 180/190 al posteriore ma se va bene un 160, e questo non aiuta. La passeggera deve essere un tutt'uno con te, leggera, seduta senza toccarti (fondamentale): per essere libero e per andare bene (magari forte) e sicuro non ci deve essere contatto! Il corpo del pilota dev'essere completamente libero e distaccato dallo zainetto per poter spostare il baricentro e poter governare al meglio la moto. Se lo zainetto c ...

Il grip dipende da diversi fattori: -condizioni dell'asfalto -precarico posteriore -pressione gomme -sicurezza zainetto Le condizioni in solo o in due sono completamente differenti, l'importante è che le gomme non siano finite e che le condizioni dell'asfalto siano buone. In solo o in due ci si sente bene se la moto è settata bene e se lo zainetto fa il suo dovere, altrimenti spesso si viene messi in seria difficoltà; perciò alla domanda meglio soli o in due la risposta (per me) è: uguale! Stesso divertimento, diverse sensazioni

Como Lake Conductor, la tua guida in moto sulle splendide strade del triangolo Lariano. Da qualche anno mi capita saltuariamente di guidare amici motociclisti provenienti da altre regioni, in un tour di un giorno, per far loro godere di strade, paesaggi e luoghi caratteristici sul lago di Como. Un giorno, chiacchierando a tavola, mi venne proposto di aprire un servizio saltuario per far provare a tutti quei motociclisti, italiani e stranieri, la gioia di vivere la stessa esperienza che loro stavano vivendo in quel momento.​ Link a pagina di Milomolteni.wixsite.com Como Lake Conductor nasce dalla passione per la motocicletta e la buona cucina, la passione per le curve e per ammirare splendidi paesaggi: Como Lake Conductor nasce dalla voglia di stare insieme e condividere una magnifica esperienza sulle strade del triangolo Lariano.

Ciao Possiedo un big bear 350 4x4 del 1998 ed il vecchio proprietario ha cambiato gomme e cerchi; a libretto ho queste misure: 185/80 R14 che non trovo da nessuna parte e non mi passano la revisione (ora monta cerchi da 12). Non ho il libretto di uso e manutenzione: qualcuno di voi ha a libretto altre misure di gomme? Grazie

Ciao Ho preso un Aeon Crossland 4x con ridotte e possibilità 2x4 (quad utility) un paio d'anni fa: all'attivo ha quasi 12.000km e a parte gomme e tagliandi devo dire che è perfetto! Link a pagina di Igquad.com

Mha, ti diro', ci sono stato un sacco di volte cosi' come sulle dolomiti ed in austria: mi è capitato li di dover pagare (tipo il grossglockner) per avere la possibilita' di percorrere strade stupende in sicurezza e tranquillita'.. è una questione di vedute diverse. Comunque rispetto chi non concorda con me

concordo, se non ti sposti troppo a est viaggi tranquillamente con inglese e italiano.. si sa che siamo come il prezzemolo e gli altri stati si adattano

La prima volta che ho fatto il Gavia era ancora sterrato sul versante bresciano.. l'importante come al solito è la testa, non la strada.. vai tranquillo e goditelo

Potrebbe anche trattarsi di un motivo ecologico: meno smog sulle nostre alpi aiutano flora e fauna a mantenersi in forma.. e poi se l'iniziativa dovesse ripercuotersi positivamente sui servizi (magari nuovi) offerti al turista, perche' no?

State all'occhio ragazzi nel pubblicare video di bravate: a volte anche senza la targa è sufficiente il modello della moto ed il paesaggio per risalire al "colpevole"... la polizia postale ha mille occhi

Magari butta un'idea almeno sulla valle da percorrere e sulla trattoria

Non ti perdere le valli vicino al monte bianco: val Veny e la passeggiata al lago del Miage e la val Ferret. Da Courmayeur consiglio una puntatina sulla funivia del monte bianco fino all'aguille du midi.

Io quest'anno ci porto le mie bimbe: appassionate di danza non vedono l'ora di poter danzare sul bellissimo prato del bosco del Peuterey.

Posti strepitosi, grazie per il report, può essere un'ottima guida per futuri itinerari

passo Gavia e Mortirolo, Val Taleggio e passo Culmine fino in Valsassina, passo Esino e Valvarrone

Non saprei, è vero quello che dici però poi si rischia che da motoraduno si passi ad una manifestazione ... che forse, dato che si tratta di un evento che esiste da più di trent'anni, ci sta pure

Concordo con voi quando dite che così facendo si lede la libertà del singolo individuo, ma leggendo i giornali e il blog del sindaco mi sembra di capire che sarà un piccolo raduno d'elite,tanto per cominciare

Io ho guidato dal 2000 al 2009 quattro modelli di rsv e ho provato nel corso degli anni tutte le jap che uscivano sul mercato: onestamente una guida spinta in strada è difficoltosa con entrambe le tipologie di moto, solo che il bicilindrico in montagna e nel misto stretto è una goduria e va via perchè prende già a 1500 giri mentre sugli allunghi soffre un po' di coppia perchè si ferma a 9800 giri di utile. La grossa differenza sta nello stile di guida e nell'uso delle marce, a parità di telaio. Rimane il fatto che ci vuole qualche mese per saper interpretare una moto e per raggiungere i propri limiti su quella moto: perciò sono considerazioni molto personali, da prendere con i guanti

Non penso che il messaggio sia dichiarare guerra ai motociclisti ma organizzare una bella manifestazione nel rispetto delle regole. Allo Stelvio ci sono andato per la prima volta nel 1992 e l'ultima mia edizione l'ho vissuta nel 2005: nel corso degli anni c'è stato un degenero totale al quale gli organizzatori non hanno potuto dare freno: tra marmitte aperte, gomme alle tele, gente senza casco che sfrecciava su e giu per la valle e per il paese, ubriachi caduti nel fiume, canne e cocaina, a mio avviso, si è davvero toccato il fondo. Penso che si voglia ricominciare da capo partendo da chi ha maggiori possibilità economiche (soggiorna in hotel e cena al ristorante) piuttosto che privilegiare l'aspetto più "on the road" con accampamenti improvvisati e possibili danni al territorio. Chiaramente, parere opinabile

Sos Traffico, (motonoleggio con conducente)... grandi distanze a portata di mano. Un'idea che mi è venuta utilizzando la moto a 360°, quest'anno ho provato anche con la neve ed ora riesco a capire chi va all'elefantentreffen (possiedo una Honda Varadero) Un sito nel quale ho descritto come trasformare la passione per la moto in una vera e propria professione: unico sbattimento la solita burocrazia, ovvero: -C.A.P. (abilitazione professionale) per patente A (KA) -iscrizione alla camera di commercio -rilascio licenza dal proprio comune di residenza tramite bando di concorso pubblico Per il resto è solo e unico divertimento unito a passione ed amore per le due ruote; nota negativa: sopportare pazientemente e svicolare il traffico dei grandi centri urbani. [b]