Leggi e Burocrazie
Stop agli Autovelox 'Nascosti': Scade il 30 Novembre il termine per i comuni
Scritto da Maurizio60 - Pubblicato 03/10/2025 16:05
Una data segna la svolta per la trasparenza e la legalità nell'uso degli strumenti di rilevazione della velocità in Italia: il 30 novembre...

Entro questa scadenza, Comuni e altri enti proprietari delle strade dovranno aver completato il censimento e la registrazione di ogni singolo autovelox sulla piattaforma telematica del Ministero dei Trasporti. In caso contrario, gli apparecchi "nascosti" dovranno essere spenti e le relative multe rischiano l'annullamento.



La corsa contro il tempo per il censimento
L'obbligo di comunicazione dei dati deriva dal Decreto Ministeriale n. 305/2025 (o provvedimento equivalente, ndr) e mira a fare chiarezza su un argomento spesso controverso: il numero effettivo, l'ubicazione e l'uso degli autovelox su tutto il territorio nazionale. Per anni, i cittadini e le associazioni di consumatori hanno denunciato l'eccessiva proliferazione di questi dispositivi, spesso accusati di essere utilizzati più per "fare cassa" che per la reale sicurezza stradale.
La piattaforma telematica, operativa presso il centro elaborazione dati della Motorizzazione, funge da vero e proprio catasto nazionale degli autovelox. Gli enti hanno avuto a disposizione 60 giorni per inserire una serie di informazioni dettagliate per ogni dispositivo:
• Denominazione dell'ente accertatore.
• Codice catastale.
• Estremi del decreto di approvazione/omologazione.
• Tipo, marca e modello dell'apparecchio.
• Ubicazione precisa.

La condizione necessaria per la legittimità
Il punto cruciale è che l'inserimento dei dati è stato definito dal Ministero come la "condizione necessaria per il legittimo utilizzo" dei dispositivi stessi. Questo significa che, a partire dal 1° dicembre, qualsiasi autovelox non presente nel registro ufficiale non potrà più essere utilizzato per elevare sanzioni. L'inosservanza dell'obbligo comporta lo spegnimento immediato e rende le eventuali multe elevate da tali apparecchi tecnicamente illegittime e quindi nulle.
Questa operazione di trasparenza mira a smentire, o quantomeno a verificare con dati certi, le stime non ufficiali che parlavano di decine di migliaia di autovelox attivi in Italia, spesso in posizioni poco chiare o non segnalate adeguatamente.

Il nodo irrisolto dell'omologazione
Nonostante l'importante passo avanti sul fronte della trasparenza e del censimento, rimane aperto un problema che da anni alimenta ricorsi e contenziosi: il cosiddetto "caos omologazione".
Il Codice della Strada stabilisce chiaramente che gli strumenti di rilevazione della velocità debbano essere "debitamente omologati" e sottoposti a taratura periodica. Tuttavia, da decenni manca un decreto attuativo che definisca in modo univoco le procedure e gli organismi preposti per l'omologazione di tutti i modelli di autovelox.
Questo vuoto normativo ha portato a una giurisprudenza confusa, con sentenze di Giudici di Pace e Tribunali spesso in contraddizione tra loro, che in alcuni casi hanno portato all'annullamento di migliaia di multe. Sebbene il nuovo censimento assicuri la conoscenza della posizione e dell'esistenza degli apparecchi, non risolve completamente il sottostante cavillo legale sulla validità della loro "approvazione" in assenza di norme chiare sull'omologazione.

Cosa cambia per l'utente della strada
Con la scadenza del 30 novembre, gli automobilisti avranno uno strumento in più per difendersi contro multe ritenute ingiuste. L'elenco degli autovelox regolarmente registrati sarà infatti pubblicato e aggiornato sul Portale dell'Automobilista, rendendolo accessibile a tutti.
D'ora in poi, nel caso si riceva una multa:
• Verifica la presenza: Si potrà verificare sul Portale se l'autovelox che ha elevato la sanzione risulta effettivamente registrato nel catasto nazionale.
• Possibile ricorso: Se l'apparecchio non è censito (o è stato spento per inadempienza), l'automobilista avrà un solido argomento per presentare ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto, chiedendo l'annullamento della sanzione.
La data del 30 novembre non è solo un termine amministrativo per i Comuni, ma segna una potenziale rivoluzione nel rapporto tra automobilisti, enti accertatori e sicurezza stradale, ponendo la trasparenza come nuova e indispensabile condizione per la legalità della sanzione.



Fonte:
Arrow https://www.dueruote.it/


Buona strada sempre Up
Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked
 

Commenti degli Utenti (totali: 0)
Login/Crea Account



I commenti sono di proprietà dell'inserzionista. Noi non siamo responsabili per il loro contenuto.

Commenti NON Abilitati per gli utenti non registrati