Moto
Le donne nella velocità
Scritto da Jeanne - Pubblicato 21/11/2013 14:48
Breve (e non esaustiva) storia italiana sulle donne nella velocità e riflessioni sulla promozione femminile nel motociclismo agonistico.

INTRODUZIONE

E' fuori da ogni dubbio che l'immagine della donna in moto sia di grande impatto, per quella combinazione di forza, passione per i motori e coraggio che, per errata convinzione comune, sembrano non poter far parte di un animo femminile, ma che invece sempre più spesso si incontrano nelle donne che scelgono di dedicarsi alla passione della moto, sia in strada che in pista.

Forse è proprio in virtù di questa convinzione comune che si è creata una cultura che ci porta a pensare alle donne in moto come alieni provenienti da un altro pianeta (sicuramente più evoluto!) e nell'ambito sportivo-agonistico non si creino le possibilità per dare il giusto risalto al talento, al coraggio ed alla passione delle donne che scendono in pista per confrontarsi con loro stesse e con gli altri.
Ma se c'è poca attenzione nei confronti delle motocicliste, come si può dimostrare, in ambito agonistico, se queste abbiano le capacità per poter gareggiare con i loro colleghi uomini?

Prendendo spunto dal recente titolo di Letizia Marchetti, Campionessa 2013 del National Trophy 1000 Superbike, oltre a rimanere sorpresi ed ammirati da questa donna e dalla sua impresa, ci domandiamo se l'affermarsi di questo talento sia un episodio straordinario ed isolato oppure se invece possa essere il risultato di anni di esperienza nelle gare, anche grazie all'istituzione di trofei interamente dedicati al femminile.

Non tutti conoscono la storia della promozione del motociclismo agonistico in rosa, che ha portato tante ragazze, come Letizia, a correre in competizioni di grande livello.
L'istituzione di gare per sole donne, non ha mai avuto lo scopo di isolarle perché inferiori o meno capaci (il motociclismo è uno dei pochi sport in cui non esiste differenziazione tra i sessi), ma al contrario, sono serviti per scoprire e favorire quelle ragazze che sentivano lo spirito di competizione ma che non avevano, per motivi economici o di scarsa esperienza, la possibilità di provare a competere in gare di livello troppo alto: a partire da questa idea, nel 2004 fu organizzato dalla community di motocicliste.net, il primo trofeo per sole donne, patrocinato dalla Federazione, che creava l'opportunità di gareggiare ufficialmente.
Ma... prima di fare un "salto" nel 2004, andiamo con ordine e partiamo da qualche anno prima!


LE "PIONIERE"ED IL FEMMINILE DAL 1991 AL 1993

La presenza femminile nelle gare risale, anche se nei toni dell'eccezionalità, da molto prima di quel che pensiamo: si parla addirittura del 1922 quando si deve risalire alla prima pilota italiana della quale abbiamo notizia, ovvero Vittoria Sambri; continuando le ricerche sul web in cerca di fonti, trovo un articolo sul "Gilera Ladies Cup" del 1989, nella cui classifica figurano ragazze che provenivano da altri trofei, come Aurora Sensi esordiente nel Trofeo Laverda, Graziella Gava dal monomarca Honda e Letizia Bagolini dalla Gilera MX 1 Cup; dunque ci sono state delle pilote, delle vere e proprie pioniere.

Scorrendo fino in fondo l'albo d'oro del femminile presente sul sito del campionato italiano velocità, scopro l'esistenza delle classifiche per gli anni che vanno dal 1991 al 1993, corso con le 125 SP.
Difficile trovare qualcosa di piú riguardo questi tre anni, a parte, ovviamente, le classifiche. Nel 1991 il titolo venne vinto da Daniela Tognoli, seguita da Susanna Chiatti e Michela Pasini.

La Tognoli fu anche la prima donna a vincere una gara di rilevanza nazionale, e più precisamente la quinta prova del Trofeo Italia, disputatasi a Misano Adriatico nel 1992; inoltre gareggiò nel motomondiale dal 1993 al 1994.
Nel 1992 e nel 1993 la classifica incoronò campionessa Susanna Chiatti, seguirono al secondo e terzo gradino Cristina Cristofolini e Marzia Carassai nel 1992 ed Ombretta Stizzoli e Luana Antonelli nel 1993.
Dopo questa iniziale e breve esperienza, dovremo aspettare 11 anni per avere nuovamente gare tutte al femminile.


CAMPIONATO ITALIANO MOTOCICLISTE (2004 - 2009)

Come già anticipato nell'introduzione, dal 2004 al 2009 si svolse un'intensa attività di promozione della velocità agonistica femminile, tramite l'istituzione di un trofeo (che divenne "Campionato" dal 2007 in poi), organizzato dal motoclub motocicliste.net.
Nel 2004 si partì con tre categorie: "Naked", "carenate fino ai 650cc" ed "over", nel 2005 le categorie si ridussero a due: "600" ed "over", ma dall'anno dopo, il 2006, si aggiungono altre classifiche: "Coppa speciale Kawasaki", prima, e poi nel 2007, altre 6 classifiche, tra cui quella per le straniere: difatti questo campionato, nel frattempo, riuscì ad attirare l'attenzione a livello europeo, diventando un vero e proprio richiamo per le pilote di altri paesi; del resto era già dal 2005 che il trofeo/campionato poté godere addirittura di una copertura televisiva che riuscì ad accrescerne la notorietà.

E' del tutto corretto affermare che in questi anni si creò un ambiente adatto alla scoperta ed alla formazione delle pilote, ed il loro livello, in termini di tecnica e competitività aumentò notevolmente, come testimoniano anche i record femminili stabiliti in quegli anni.
Nel 2009 ebbe termine l'organizzazione a cura di motocicliste.net, e subentrò la federazione.
Grazie all'impegno di questo motoclub, ci fu modo di far crescere molte ragazze che negli anni successivi presero parte a competizioni miste di ottimo livello, come, ad esempio, Alessia Polita, Paola Cazzola, Samuela De Nardi e la già citata Letizia Marchetti.
Per le classifiche e le vincitrici rimando alla sezione "FONTI E LETTURE PER APPROFONDIMENTI".


TROFEO FEMMINILE FMI "BEATRICE BOSSINI" (2010 - 2012)

Nel 2010 l'organizzazione del trofeo passò quindi alla Federazione, e fu intitolato a Beatrice Bossini, giovane promessa del motociclismo, scomparsa a diciotto anni a seguito di un incidente accaduto durante un allenamento nella pista croata di Rijeka, il 12 agosto del 2009.
Nonostante ci fu un importante passaggio del testimone, nel 2010 vennero disputate due sole prove: la prima dedicata alle esordienti il 27 giugno a Magione e la seconda, decisiva per il titolo, del 12 settembre, corsa in concomitanza dell'ultima prova della Coppa Italia FMI a Vallelunga, che vide trionfatrice Manuela La Licata.
Le esordienti di quell'anno furono impegnate dunque in un'unica gara e le prime cinque poterono correre a Vallelunga; la migliore esordiente fu Giulia Atzori.

Nel corso della stagione 2010, nell'ottica dell'avvicinamento alla pista delle neofite e delle aspiranti pilote, vennero organizzate due giornate di training organizzate dalla Federazione in collaborazione con la Scuola Federale Corsetti, il 19 Aprile a Magione ed il 24 Agosto a Franciacorta.
Nel 2011 il trofeo fu articolato su 4 date: Vallelunga in Aprile e Giugno, Misano Adriatico ed infine Franciacorta.
Le campionesse furono Letizia Marchetti nella classe superstock 1000 e Monica Jaworska nella superstock 600, mentre tra le esordienti spicca Morenita Ferrari.
Nel 2012 si prosegue con altre 5 gare: Misano Adriatico, Vallelunga, Varano, Franciacorta e Mugello.
L'ultima campionessa è Martina Fratoni, seguita dalla neozelandese Avalon Biddle e Ilena Faeckl.
Nel 2013 si interrompe l'esperienza del Trofeo Femminile a cura della federazione; da parte dell'organizzazione del Trofeo Amatori venne fatto un timido tentativo per non disperdere le pilote proponendo una classifica femminile all'interno della categoria "600 base", ma non si concluse nulla a causa dello scarso feedback da parte delle pilote esordienti: anzi, a causa della scarsità di iscritti la categoria stessa fu accorpata a quella superiore.

Purtroppo l'alto costo delle gare, la mancanza di sponsor (lamentato anche da piloti di maggiore esperienza), l'aumento della competitività e quindi l'incertezza della qualificazione , rende sempre più difficile esordire (e rimanere) nel mondo delle gare, non solo per le ragazze.
Le pilote più esperte, fattesi notare negli ultimi due anni, presero parte ad altri trofei.


OLTRE L'ITALIA: L'EUROPEAN WOMEN'S CHAMPIONSHIP (2005 - 2008)

Nel 2005 nacque ufficialmente l'"EUROPEAN WOMEN'S CUP", il primo Trofeo Europeo di Velocità Femminile, fortemente voluto da due organizzazioni di donne, il Motoclub italiano Motocicliste e l'Associazione francese Women's Sport Project, sotto il patrocinio dell'UEM e della Federazione Motociclistica Italiana.
Furono create due categorie: "600" (quattro cilindri fino a 600cc e due cilindri fino a 750cc) e "1000" (quattro cilindri oltre i 600cc e due cilindri oltre i 750cc) - nelle quali si poteva partecipare anche con moto non carenate.

Nell'anno di esordio, tre le date: Vallelunga (I), Rijeka (HR) e Schleiz (D); le campionesse per quell'anno sono le italiane Samuela De Nardi (cat. 1000) e Alessia Polita (cat. 600). Nel 2006 il campionato si arricchisce con una tappa in più: Vallelunga (I), Hengelo (NL), Rijeka (HR) e Cartagena (E). Le campionesse furono Paola Cazzola - nella categoria 1000 - e Chiara Valentini nella categoria 600.
Nel 2007 l'European Women's Cup diventò un Campionato ovvero l'"European Women's Championship", disputato su tre tracciati: Vallelunga (I), Assen (NL), e Oschersleben (D).

Le italiane vennero scalzate dal trono di campionesse da Nina Prinz nella Superstock 1000 ed Iris Ten Katen nella Superstock 600.
Il 2008 vide il concludersi dell'avventura europea con tre gare: Misano (I), Assen (NL), Albacete (E).
Per il gran finale, la gara del femminile si disputò in concomitanza dell'europeo, garantendo quindi alle ragazze una grandissima visibilità agli operatori del settore ed agli sponsor presenti. Fu permessa anche la partecipazione delle wild card per quella sola gara e per agevolare ulteriormente queste ultime, fu offerta la possibilità di ritirare una licenza per quella singola gara.

Le due pilote risultate campionesse sarebbero state ammesse alla gara maschile, sempre in considerazione del best realizzato: solo Nina Prinz riuscì a prendere parte alla superstock 1000 maschile.
Si riconfermarono le campionesse del 2007: Nina Prinz per la Superstock 1000 e Iris Ten Katen per la Superstock 600.


FIM WOMEN'S ROAD RACING TRAINING CAMP (OTTOBRE 2013)

Il tema della promozione motociclistica femminile è molto attuale, basti pensare che il mese scorso si è tenuto il primo "training camp" a carattere internazionale interamente dedicato alle pilote; questo evento è nato dalla volontà della Federazione Internazionale (FIM), sviluppato in collaborazione con la federazione spagnola (RFME) e sponsorizzato da BMW, Alpinestars e Pirelli.
L'evento si è svolto dal 4 al 6 Ottobre presso il circuito di Albacete, in corrispondenza dell'Europeo.

Le 26 partecipanti, provenienti da 14 diverse nazioni del mondo, sono tutte pilote licenziate e partecipanti a trofei di livello nazionale, e, a fronte di una cifra simbolica, hanno potuto partecipare ad un training con istruttori di tutto rispetto: Ismael Bonilla, ex pilota nella classe 250 dal 1996 al 2001 e Shelina Moreda, pilota californiana, prima donna ad aver corso all'Indianapolis Motor Speedway ed unica donna a gareggiare nell'AMA Pro Harley class.

Nita Korhonen, Direttrice della "Commission for Women in Motorcycling" della FIM ha dichiarato:
E' stato bello vedere la risposta estremamente positiva che abbiamo ricevuto da tutto il mondo per il nostro progetto. Sembra che ci sia un reale bisogno di investire di più nelle donne. E ora, avere BMW come partner per il nostro progetto è davvero sorprendente. Le loro S1000 RR sapranno rendere il nostro campo di addestramento ancora più attrattivo e stiamo già programmando altre edizioni per il 2014 ed il 2015, assieme ad un campionato dedicato alle donne. Non vedo l'ora di avviare questo incredibile progetto sul circuito di Albacete assieme a Dorna, BMW e RFME.

Ed ancora:
Sapevamo che le ragazze sono veloci, ma non avevamo idea che avrebbero potuto esserlo a tal punto, Ismael Bonilla, che nel 2010 è stato il primo pilota al mondo a vincere una gara ufficiale con una BMW S 1000 R in questa stessa pista, ha detto di aver dovuto spingere per stare al passo delle pilote più veloci. Ora sappiamo che siamo sulla strada giusta per portare più donne alle corse in pista, e che le donne sono in grado di affascinare gli spettatori perchè vanno davvero forte.

Sfortunatamente l'evento non ha visto alcuna pilota italiana tra le partecipanti, a causa di una fatale mancanza di scambio di informazioni tra la federazione italiana e la FIM; purtroppo questa è un'occasione persa per le ragazze italiane che sono state impegnate nei vari trofei nazionali nel corso di questa stagione!
Confidiamo che questi problemi comunicativi vengano risolti e che nelle prossime edizioni possano partecipare anche le nostre ragazze, che rappresentano un paese con una forte tradizione motoristica e che non meritano di essere messe in secondo piano.
Dispiace anche notare che, mentre a livello mondiale iniziano ad esserci importanti segnali di interesse nella promozione delle donne nel motociclismo, in Italia invece si registrino delle difficoltà nel continuare ad organizzare un trofeo in rosa che fino all'anno scorso era l'unico al mondo e quindi rappresentava un forte richiamo per le pilote estere.


CONCLUSIONE

A fronte di alcuni episodi ed esperienze positivi, sembra che promuovere il motociclismo femminile sia difficoltoso.
Molti ritengono ragionevole che non debba essere istituito un trofeo/campionato appositamente per le donne, ma è anche vero che un'iniziale "corsia preferenziale" favorirebbe una crescita tecnica fondamentale dato che da quel punto di vista si è spesso più carenti rispetto ai colleghi uomini, perché si parte tardi a praticare, spesso senza una guida valida e quindi non opportunamente supportate e incoraggiate.

Anche se le ragazze dotate di talento emergono ugualmente, mi domando a quale livello potrebbero giocarsi le loro carte se le loro abilità fossero da subito coltivate ed affinate! Per fare un esempio, in Spagna, in un campionato agguerrito come il CEV, Maria Herrera è in lotta per il titolo e quest'anno ha debuttato nel motomondiale (dove ricordiamo che corre una sua conterranea, Ana Carrasco), ad Aragon come wild card senza sfigurare.

Ma non è solo per questo fattore che si dovrebbero avere gare al femminile: avere uno spazio dedicato permetterebbe di creare "cultura" e far capire che il motociclismo è uno sport in cui anche le donne possono partecipare per dare un contributo importante; e questo è un messaggio che deve arrivare anche alle motocicliste stesse!
A mio parere questo sarebbe il momento ideale per portare avanti questo tipo di promozione, soprattutto perché in ambito amatoriale è in aumento il numero delle donne che stanno muovendo i primi passi in pista o che stanno affinando la loro guida: da motociclista frequentatrice di prove libere, negli ultimi due anni ho notato una presenza femminile più alta che nei miei primi anni di frequentazione; il livello tecnico non sarà elevato, ma basterebbe organizzare giornate mirate alla formazione ed all'introduzione all'agonismo, ed ovviamente ritornare a proporre quel trofeo che è stato eliminato da quest'anno.

Anche gli organizzatori delle prove libere per amatori, dovrebbero muoversi in tal senso, magari organizzando pareggiamenti o classifiche dedicate alle ragazze all'interno di queste giornate, per cercare non solo di far appassionare maggiormente le motocicliste, aumentando così il bacino di utenza, ma anche per favorire la creazione di uno spirito agonistico (appagato dalla gratificazione di un risultato) che possa poi crescere, svilupparsi e portare alla partecipazione nel mondo agonistico.

Una doverosa segnalazione va fatta per un'associazione tutta al femminile, le RacinGirls, che si occupa della promozione del motociclismo in rosa attraverso l'organizzazione di eventi in pista, siano essi eventi inseriti in prove libere oppure unicamente riservati alle motocicliste neofite e non, e di attività orientate al turismo, ai corsi di guida ed alla preparazione tecnica.

A testimonianza del loro carattere racing, un buon numero di ragazze iscritte nel motoclub hanno partecipato (come presenze fisse o wild card) nel corso delle ultime stagioni, a trofei di rilievo come motoestate, cbr600rr cup, hornet cup, Trofeo Femminile FMI, Roadster Cup, Continental Black Cup e Bridgestone.
Ed il loro impegno continua cercando di creare un gruppo sempre più esteso e di coinvolgere anche dal punto di vista competitivo.


Questo è tutto quel che ho da di dire su questo argomento... spero di aver esposto la mia argomentazione senza essere di "parte"!
Se così fosse, la colpa è solo del mio entusiasmo nell'apprendere delle pilote che hanno scritto nelle pagine della storia del motociclismo, dimostrando che anche le donne possano "dire la loro" in uno sport tradizionalmente considerato maschile.
E spero che nel mio articolo non ci siano eventuali dimenticanze e/o errori! in caso positivo, mi scuso fin d'ora e vi invito a farmelo notare!

Grazie! Smile


POST SCRIPTUM

Nel corso delle mie ricerche e letture, ho trovato un'intervista alla pilota americana Shelina Moreda, che ha pronunciato parole che reputo interessanti ed incoraggianti, le voglio condividere con voi:
Credo non ci siano differenze tra piloti maschi e femmine: se vuoi fare qualcosa, falla. Se è una cosa che ami, ci metti tutto il tuo cuore. Da noi si dice "where there's a will, there's a way" e credo sia vero. E' uno sport dominato dagli uomini, ma per le donne è una sfida: noi non abbiamo la forza dei ragazzi, ma questo sport non è solo fisico, è mentale. Gli uomini sono più aggressivi, ma se sei una donna competitiva, puoi batterti anche con loro!

Non credo ci sia altro da aggiungere, se non una dedica, un paio di auguri ed un ringraziamento.
La dedica è per tutte le ragazze che vivono per la moto e per la competizione... Five
Gli auguri vanno invece ai 15 anni che saranno compiuti, a giorni, dal club motocicliste.net! Auguri!!! Up
...ed auguri anche a... a me! Mr. Green in questo mese festeggio il mio compleanno e la pubblicazione di questo articolo è una specie di regalo che faccio a me stessa! Embarassed

Ed infine, il ringraziamento è per chi ha avuto il tempo e la voglia di leggere. Very Happy




FONTI E LETTURE PER APPROFONDIMENTI
Ho passato molto tempo a leggere articoli, notizie e biografie delle pilote su:
Arrow Motocicliste.net
Per altre informazioni sul trofeo/campionato ITALIANO, sulle pilote, le gare e le classifiche dal 2004 al 2009 consultare:
Arrow Campionato motocicliste
Classifiche dal 2004 al 2009 (PDF):
Arrow Classifica 2004
Arrow Classifica 2005
Arrow Classifica 2006 e Esordienti 2006
Arrow Classifica 2007
Arrow Classifica 2008
Arrow Classifica 2009
Per altre informazioni sul trofeo/campionato EUROPEO, sulle pilote, le gare e le classifiche dal 2005 al 2008 consultare:
Arrow EWC
Record femminili sui principali tracciati italiani:
Arrow Record Femminili
Sul sito del CIV potrete trovare tantissimi articoli sulle gare e sulle protagoniste del Trofeo Bossini:
Arrow Campionato Italiano Velocità
Se siete curiosi di vedere l'albo d'oro del femminile dal 1991 al 2012:
Arrow Albo d'oro femminile (PDF)
Qualche informazione in più su Daniela Tognoli:
Arrow Articolo su "Riders"
Arrow Intervista su motowinners
Se volete leggere l'intervista a Shelina Moreda della quale ho preso la citazione con la quale concludo il mio P.S.:
Arrow Intervista a Shelina Moreda
Per capire di cosa si occupa la "Commission for Women in Motorcycling" della FIM, eccovi il sito di riferimento:
Arrow Commission for Women in Motorcycling
Per leggere in maniera approfondita l'esperienza del training camp di Albacete da chi l'ha vissuto:
Arrow Comunicato della FIM (PDF)
Arrow Il report di Ismael Bonilla (in Spagnolo)
Arrow Il report di Avalon Biddle (in Inglese)
Infine, ci tengo molto a segnalare la pagina FB della onlus dedicata ad Alessia Polita, uno dei talenti femminili del motociclismo italiano, purtroppo rimasta gravemente infortunata a seguito di un incidente durante le qualifiche del CIV nella stock 600 a Misano Adriatico il 15 giugno di quest'anno:
Arrow Lady Polita 51
 

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Commento di: Maryj-Raptorina il 21-11-2013 15:46
Bellissimo articolo,brava!
... manco solo io,perchè non mi hai citata? :p
A parte gli scherzi, è bello vedere che il mondo delle corse abbia un tocco di rosa..d'altronde quando noi ci mettiamo d'impegno riusciamo a fare le cose (a modo nostro) anche meglio .
Commento di: Jeanne il 21-11-2013 15:49
Grazie!!! Abbraccio
ah, ma ne mancano di pilote!!! le avrei citate tutte, perchè tutte sono speciali!!! :mrgreen:
Speriamo che in futuro se ne aggiungeranno molte altre! DoppioOk
Commento di: annette il 21-11-2013 16:00
Bell'articolo Jeanne! Complimenti!! Applause
Parlando di organizzatori e di pareggiamenti o classifiche dedicate alle ragazze, per fortuna la Rehm da anni ha una classifica e un challange dedicato alle ragazze....a volte con presenze importanti! (ricordo lo scorso anno 15 ragazze schierate alla Rehm, bellissimo! Mr. Green )
Commento di: Jeanne il 21-11-2013 16:11
Grazie Abbraccio
Verissimo!! Up
Anzi, se qualcuna fosse interessata, io metto il link a Rehm race days

Per chi legge: annette ha partecipato al femminile del 2011, classificandosi seconda tra le esordienti (tutti i suoi report sulle gare sono anche pubblicati qui sul Tinga) ed è istruttrice presso la Two Wheels Camp
Commento di: Maryj-Raptorina il 21-11-2013 17:02
Curiosità..quanto costa all'incirca un campionato del genere?
Commento di: annette il 21-11-2013 17:25
ciao maryj, ti stai riferendo al trofeo femminile del CIV o a quello della rehm?
Commento di: Maryj-Raptorina il 21-11-2013 18:28
mi riferivo a quello della rehm, ma visto che ci sono vorrei farmi un'idea anche sul civ...
Commento di: annette il 22-11-2013 14:21
bhe le rehm sono organizzate come we di prove libere, con pareggiamenti suddivisi per categoria.
il venerdì ci sono turni di prove libere suddivisi per tempi, quindi assolutamente sicure, divertenti ed efficaci.
il sabato mattina ci sono due turni di qualifiche, che determinano le liste per le varie partenze, il pomeriggio altre prove libere suddivisi sempre per tempi.
la domenica mattina ci sono i pareggiamenti, suddivisi per varie categorie: 600, 1000, lady, naked, crazy old man (over 40), partenza "lanciata" (quindi non da fermi, altrimenti si deve avere la licenza), classifica per somma dei tempi (non per ordine di arrivo).
un we del genere a misano costa 490 €, dipende poi dai periodi (inizio stagione ed agosto costa meno), ci sono già le date per il 2014 e a breve usciranno anche i prezzi.
secondo me è una formula fantastica, si "respira" il we di gara, si gira tantissimo, l'ambiente è fenomenale.
turni gratuiti per neofiti, giro della pista per tutti con qualsiasi mezzo a due ruote....in più -cosa fondamentale e più importante di tutte- c'è pure la birra gratis la sera ghghghghg! Mr. Green

per il trofeo femminile e discorsi sono ben diversi...
solo di "costi vivi", oltre i 180 € di licenza femminile (a cui aggiungere visita medica), ci sono 310 € di tasse federali per ogni gara (che comprendono 2 turni di qualifiche + la gara) e il costo di iscrizione al trofeo (nel 2011 per rilanciarlo il prezzo era ottimo)
a cui si devono aggiungere i turni di prove libere del venerdì (di media 50-60 € cad)
ovviamente le gomme sono escluse, qui va a discrezione, potenzialmente si può fare una gara con gomme usate, dipende ognuno che obiettivi si prepone Wink
Commento di: Jeanne il 21-11-2013 16:11
Grazie Abbraccio
Verissimo!! Up
Anzi, se qualcuna fosse interessata, io metto il link a Rehm race days

Per chi legge: annette ha partecipato al femminile del 2011, classificandosi seconda tra le esordienti (tutti i suoi report sulle gare sono anche pubblicati qui sul Tinga) ed è istruttrice presso la Two Wheels Camp
Commento di: Maryj-Raptorina il 21-11-2013 16:59
Siii, vado subito a dare un'occhiata!! Grazie!
Commento di: gsrteo il 21-11-2013 18:20
Grande Jeanne, bell'articolo ;-)
Anche io mi auguro di vedere sempre più donne con la tuta nelle giornate di prove libere in pista ed effettivamente noto anche io un aumento negli ultimi anni...
spero che le istituzioni motociclistiche si muovano meglio anche in questa direzione anche se mi sembra che ci sia un disinteresse generale per il motociclismo sia maschile che femminile, bha
Commento di: Jeanne il 22-11-2013 18:33
Grazie Teo!!! Mr. Green Lo spero anche io!!! Basterebbe diminuire burocrazia e tasse... o almeno aumentare i servizi...
....pensandoci questa sembra la formula magica per sistemare l'Italia.... Think
Commento di: MacMickey il 22-11-2013 12:33
Che bello leggere di Moto in ROSA!!!
La mia passione per le moto è tutta di derivazione rosa: è mia moglie che mi ha "attaccato" questa malattia, ed in casa nostra fino a questa estate la prima guida era lei!
Mi è piaciuto molto leggere che le donne non solo guidano le moto ma VOGLIONO e rivendicano l'agonismo motociclistico!

In effetti nel mondo dei motori in generale l'immagine della donna è stereotipata a complemento del mezzo e non a PILOTA dello stesso, ovviamente questo per assoluta colpa dell'universo maschile, che governato dal testosterone spesso non vede molte evidenze assolute.
Commento di: Jeanne il 22-11-2013 18:29
Ma è fantastico che sia stata tua moglie a farti scoprire questa passione, grande!!!! Very Happy Very Happy Very Happy

E' piaciuto molto anche a me leggere e scrivere di questo argomento, mi ha dato molta energia e spero di aver incuriosito ed entusiasmato altri Up
Commento di: MacMickey il 23-11-2013 23:48
Eh si mia moglie aveva la A già a 16 anni, io solo a 27 dopo averla sposata, e dopo aver preso la prima moto "nostra"!!!

Mi sento incredibilmente fortunato nel poter condividere con lei questa passione, e condividere anche fisicamente la stessa moto, alternadosi tra guida e passeggero, non fa che cementare la fiducia reciproca.

Fare da passeggero sapendo guidare una moto non è facile, ma ti assicuro che era difficile anche guidare con un passeggero così esperto dietro: mi sentivo sempre sotto esame i primi tempi :-)

Non mi dispiacerebbe condividere la nostra storia, anche se personale, credo contenga molti aspetti inusuali nel mondo delle due ruote.
Commento di: Jeanne il 25-11-2013 09:47
Se vuoi condividere la vostra storia su due ruote, vai di articolo!!! Up
Io la leggerò con grande interesse!!! Very Happy
Commento di: Argenta il 25-11-2013 09:59
Bell'articolo Jeanne Applause
Penso che con un po' di volontà potrebbe tranquillamente rinascere un trofeo (magari anche un campionato) femminile...in parte manca forse anche un po' di volontà di partecipazione da parte delle donne, a volte paiono sentirsi "sminuite" a gareggiare con persone dello stesso sesso...se non ci sono garanzie di rientro nessuno si impegnerà mai per una cosa del genere Sad non capisco perché in Italia ci si ostini a campare su fenomeni isolati anche nel femminile invece di coltivare un vero vivaio Sad
Commento di: Jeanne il 25-11-2013 10:44
Il discorso partecipazione, come fai giustamente notare tu, è un altro punto importante, in effetti!!
Però secondo me è più vario... nel senso che ci sono tanti atteggiamenti differenti: quelle che si sentono sminuite, come dici tu, della serie:"voglio essere all'altezza dei maschi", quelle che non si sentono in grado, della serie:"Ma no, che ci vado a fare, io??!!", quelle che si sentono minacciate dall'esuberanza delle altre pilote, della serie:"No, no tra donne c'è troppa cattiveria" (essì, ne ho sentite di cose assurde!)
Altre magari non hanno tutti questi problemi ma non hanno mezzi/possibilità... Rolling Eyes

Comunque fa rabbia pensare che nel 2010 tutto è passato alla Federazione, hanno fatto le due giornate di training (che erano gratuite Exclamation ), hanno diminuito i costi di iscrizione, licenza, etc... e poi non hanno avuto la pazienza di perseverare... perchè effettivamente è come dici tu, bisogna investire qualcosa nel lungo termine, per poter far crescere l'interesse sia del pubblico che delle pilote... Rolling Eyes

Una cosa buona e positiva che vedo è che in alcuni trofei ufficiali iniziano ad essere fatte anche classifiche femminili... anche se, ammetto con un pò di amarezza, non so a quanto possa servire se le ragazze sono poche.... Confused
Commento di: Kattivik il 25-11-2013 14:52
Boh, Forse si fa' fatica a creare campionati al femminile per questioni logistiche e di costo. Non credo si possa fare una gara di motociclismo che, a parità di giri, duri una decina di ore Mr. Green Mr. Green immagino che per il noleggio della pista ci si debba fare un leasing Cool

Un bel torneo di uncinetto?

DoppioOk


Si scherza naturalmente. Ebbrava la gianna
Commento di: Jeanne il 26-11-2013 08:46
...mi stavo già affilando le unghie sulla tastiera!!!! Mr. Green
Grazie!!! Five
Commento di: Argenta il 26-11-2013 10:35
Finalmente riesco a rispondere...dal telefono non mi riusciva :(
A livello di partecipazione già farsi vedere nelle giornate di libere sarebbe fondamentale...se non altro per far capire che di soldi da prendere ce ne sarebbero, se non si è esosi e si dà la possibilità di crescere. I training day erano stati forse l'unica cosa positiva del 2010 visto che davano alle ragazze la possibilità di provare il motociclismo sportivo a costo zero, seguite da gente competente e in compagnia di persone simili...senza una spinta del genere non tutte sono abbastanza coraggiose (folli? ASD ) da lanciarsi senza alcun sostegno. Per il resto purtroppo sono stati fatti solo passi indietro, ma questo non vuol dire che non si possa ripartire! Wink
Commento di: Jeanne il 27-11-2013 10:15
A proposito dei giorni grauiti di training del 2010, qui ci sono i report delle ragazze che hanno partecipato:

Corso Femminile - Magione 19 Aprile 2010
Report Corso Femminile Franciacorta, Martedì 24 Agosto 2010

Avendo partecipato a quello che si tenne a Franciacorta, posso confermare che in generale per noi andò bene, fu ben organizzato e dato il poco tempo a disposizione, furono veloci nel rendersi conto di come aggiustare il tiro nella suddivisione delle ragazze; gli istruttori erano di ottimo livello (Polita, Cazzola, Ghirarduzzi, Antonioli, Baiocco, etc...) e il briefing fu tenuto da Corsetti, quindi, insomma, gente di un certo livello! Quindi tutto OK, la volontà c'era e, col senno di poi, appare straordinario come sforzo fatto dalla federazione Exclamation
L'unica nota "negativa", che però certamente non dipese da nessuno, fu come i gruppi pensati inzialmente si "frantumarono" evidenziando molti livelli di esperienza... Ad ogni modo, per essere davvero efficaci penso che queste giornate non dovessero essere un "una tantum", ma per essere proposti anche negli anni successivi e magari su un paio di giornate: purtroppo cosa abbastanza utopica pensando al costo dell'affitto di una autodromo per una giornata intera e a tutte le altre spese.... Rolling Eyes
Pensiero a margine, spero davvero che la federazione non pensasse di invogliare le ragazze alla competizione con questa sola iniziativa... sono d'accordo con te sull'importante fatto che sia stato da stimolo per convincere un buon numero di ragazze a dedicarsi seriamente alla pista oppure a togliersi lo sfizio nel provare... ma di ragazze che l'anno dopo si iscrissero al trofeo come esordienti, ce ne saranno state 2-3... Think
Comunque anche per il discorso "prove libere" sono convinta che sarà solo questione di tempo... ormai la passione motociclistica sta prendendo piede anche tra le ragazze, c'è solo da attendere l'escalation verso l'agonismo... nel frattempo ben vengano tutte le iniziative incentrate sulle motocicliste... l'unico freno sono come al solito, i costi, che nel motociclismo sono ingenti, come ben sappiamo!!!
Commento di: Jeanne il 27-11-2013 10:37
Rileggendomi.... o mio Dio... spero di non essere partita per la tangente!!!!!! ahahahah!!!
Avrei voluto includere anche delle foto con la Polita che fu l'istruttrice per me e la Katia (Presidente dell'associazione RacinGirls), ma non so dove siano... Piango Brick wall Boxed
Commento di: Argenta il 29-11-2013 13:02
Ahahahahah sono argomenti che ci stanno a cuore ;)
Comunque sì, doveva non essere un una tantum ma un percorso più articolato...secondo me l'ideale sarebbe stato accordarsi con dei circuiti che abbiano al loro interno delle scuole di pilotaggio (tipo Modena) e organizzare delle giornate per fare dei corsi a costo politico...oppure incoraggiare le ragazze a fare la tessera Sport includendoci magari un mini-corso teorico o un turno su un circuito convenzionato...cose così.
Manca secondo me una certa comunione di intenti tra le parti interessate...spero che prima o poi si riesca a trovare una soluzione comune! Quello che intanto possiamo fare noi è partecipare, partecipare e partecipare (alla Giorgio Gaber ASD )
Commento di: esimiomigna il 17-12-2013 11:08
mi sfugge però il senso di parlare di un "campionato femminile". perchè le donne dovrebbero gareggiare in gare dedicate a loro e solo a loro? A mio parere potrebbero e dovrebbero competere con i piloti maschi, che senso ha separare le categorie mi potete illuminare gentilmente?
Capisco una gara di 100 metri piani in corsa, in cui per genetica i muscoli di una donna partono svantaggiati rispetto a quelli di un uomo (ma anche lì ci sarebbe da aprire un capitolo a parte..a mio parere uno gareggia per essere il migliore in qualcosa, se uno ha dei limiti fisici e/o genetici che senso ha far una gara dedicata? vabbè Very Happy )
Commento di: Jeanne il 17-12-2013 11:40
Nell'articolo è specificato il "perchè"... :wink:
Comunque ripeto: competizioni di questo genere servono a spronare ed incentivare le ragazze che vorrebbero gareggiare, quindi una corsia preferenziale che aiuti nella crescita agonistica le esordienti, che ne metta in mostra il talento e che sdogani un pò la figura femminile alle volte percepita come "inetta" o poco portata per la guida delle moto.
Molte delle pilote migliori e più conosciute, come la Marchetti, arrivano dai trofei/campionati femminili istituiti dal 2005 in poi quindi anche queste esperienze un peso l'avranno avuto, no? Si
Anche il fatto che le federazione italiana si sia occupata dell'organizzazione del trofeo e che la federazione internazionale si stia muovendo per la promozione del femminile nella velocità, la dice lunga... tutto questo ha come obiettivo quello di portare le donne nella competizione mista, dando spazio, visibilità e opportunità di crescere tecnicamente... cavolo, non mi sembra "poca roba"...
Poi ognuno libero di pensarla come crede Up Mr. Green
Commento di: esimiomigna il 18-12-2013 12:53
ma infatti io non sto dicendo che le donne non dovrebbero avere questa opportunità, e ci mancherebbe anche!
sto dicendo l'esatto contrario: a mio parere dovrebbero essere "lanciate" già nelle gara fino a dora dedicate ai maschi: che senso ha "isolarle" in gare dedicate quando non esiste una reale motivazione fisica causata dalla differenza di genere?
Per quale motivo una donna non dovrebbe poter arrivare a gareggiare con i Rossi e i Marquez? Le moto son quelle, conta il manico. e lì o ce l'hai o non ce l'hai, non è che se sei donna ne hai (per forza) di meno!

A mio parere la crescita agonistica di cui parli può benissimo avvenire allo stesso identico modo per il quale avviene per gli uomini. Non ne comprendo davvero il motivo di una cosa "diversa". La donna è scoraggiata a cominciare la trafila competitiva in gare maschili?? è svantaggiata in qualche modo? è limitata per via di essere donna quindi partirebbe con l'handicap?
Commento di: esimiomigna il 18-12-2013 12:55
che tra l'altro è lo stesso concetto espresso al termine del tuo articolo (Shelida Moreda):
"Credo non ci siano differenze tra piloti maschi e femmine: se vuoi fare qualcosa, falla. Se è una cosa che ami, ci metti tutto il tuo cuore. Da noi si dice "where there's a will, there's a way" e credo sia vero. E' uno sport dominato dagli uomini, ma per le donne è una sfida: noi non abbiamo la forza dei ragazzi, ma questo sport non è solo fisico, è mentale. Gli uomini sono più aggressivi, ma se sei una donna competitiva, puoi batterti anche con loro!"

e quindi??? :)
chiedo da ignorante sia chiaro, voglio capire non criticare Smile (lo dico perchè è difficile far emergere da un testo scritto il proprio "modo")
Commento di: Jeanne il 18-12-2013 14:51
Chiaro che l'intento non è di "isolare", ma di "promuovere"... promuovere la donna in uno sport che per tradizione è considerato "da maschi"... guarda che tutto sta nel fattore culturale, che influenza persino le donne stesse, secondo me... ovviamente non per tutte è così, ci sono ragazze che hanno partecipato al femminile per crescere e per farsi conoscere, altre non vi hanno partecipato e mai lo faranno perchè credono che il motociclismo sia uno sport misto e che non debbano esserci differenze. Io sono dello stesso avviso, ma se si può in qualche modo dare una spinta iniziale che faccia entrare nell'ottica del "si può fare, ce la fanno anche le altre, perchè non dovrei farcela anche io?", perchè non approfittarne? magari a fronte di un buon lavoro di promozione iniziale, in futuro non ci sarà neanche necessità di fare tutto questo cinema... negli ultimi tre anni di organizzazione del femminile non è che sia andata così bene, diversamente andò con una gestione in cui la federazione aveva un ruolo secondario e in quella esperienza, oltre ad esserci stato un bel numero di partecipanti (guarda le classifiche che ho linkato), si sono distinte ragazze che sono poi andate a gareggiare assieme agli uomini.
Pensiero a margine: mi viene da pensare che esista una promozione un pò più "blanda" che viene fatta anche in altri modi e non per le donne: parlo delle varie classifiche che esistono nei trofei nazionali, per esempio; parliamo a livelli più bassi e più umani della motoGP o della SBK, parliamo della realtà: classifiche per i rookie, per quelli che hanno un certo tipo di moto, per gli over..., per gli under..., e chi più ne ha, più ne metta! secondo te è necessario fare queste classifiche? non conta solo chi ha il "manico", solo chi arriva primo? dunque a che servono? a promuovere lo spirito agonistico, a dare una motivazione in più a chi vuol gareggiare, ed anche, in ultima analisi, ad aumentare il numero dei piloti, con tutto quel che ne consegue. La promozione è favorire in qualche modo una categoria che ha delle potenzialità per crescere e dimostrare che può fare bene e che in futuro può arrivare ad alti livelli... Spero di essermi chiarita! Smile
Inoltre anche la Moreda crede in questo tipo di promozione dato che si è prestata come istruttrice nel training camp organizzato dalla FIM in Ottobre Wink
Commento di: esimiomigna il 18-12-2013 15:05
ho capito benissimo, sei stata molto chiara.
in parte è un mio "limite" se vogliamo: da ex competitore (in ambito totalmente opposto rispetto ai motori Very Happy ) io sono per il totale appiattimento di ogni sorta di "categoria" se non ne esiste ragione.
a mio modo di vedere se crei una gara è per trovare IL migliore. non il migliore fra i mori e il migliore fra i biondi. altrimenti non saprai mai se è meglio uno o l'altro. questo, in particolare e lo ripeto, se non esistono degli oggettivi limiti fisici (anche se in prosettiva io son proprio per il totale appiattimento senza condizioni Very Happy )

Comunque il tuo discorso è chiaro, assolutamente. grazie
Commento di: Jeanne il 18-12-2013 15:25
Quindi come li vedi i vari trofei? intendo quelli organizzati da determinati club oppure i monogomma (bridgeston, dunlop, continental, etc), teoricamente dal tuo punto di vista determinano il migliore per quel tipo di competizione o di gomma... è così?
Commento di: esimiomigna il 19-12-2013 10:38
si esatto...dipende da quanto uno vuole "limitare" o circoscrivere il perimetro di competizione.
Dipende dai punti di vista: c'è chi adora essere il migliore con gomme bridgestone e chi vuole essere IL migliore, in assoluto.
Ovvio che ci son tutti i discorsi che hai fatto (visibilità, pubblicità, sponsor, etc etc)
Commento di: Jeanne il 06-02-2014 16:34


Riporto la notizia anche qui....
Dopotutto questo articolo mi ha ispirato moltissimo ed è un pò grazie a "lui" che ho deciso di affrontare questa nuova avventura...
Grazie a Racingirls ed a Ligurbike che saranno il mio motoclub di appoggio per la licenza Exclamation