Moto
Scelta, utilizzo e manutenzione del casco
Scritto da aleksjboss - Pubblicato 18/03/2013 10:53
Il casco: questo 'oggetto' a volte sottovalutato: scopriamo insieme tutti i punti fondamentali per viaggiare sicuri e cerchiamo di capire tutti gli accorgimenti che danno vita ad una scelta corretta.

Una piccola intro...

Ultimamente mi è capitato di partecipare a discorsi dove il punto chiave era focalizzato sull'abbigliamento di un motociclista. Quante ne ho sentite, di idiozie. Sopratutto sui caschi. "I caschi sono tutti uguali...", " Il casco integrale..bah, non mi piace..è scomodo!" e altre...

Ammesso e non concesso che il casco possa "non piacere" o che sia "scomodo" (io personalmente non lo trovo per nulla scomodo), esso è la parte fondamentale dell'abbigliamento per non subire lesioni gravi alla nostra amata testolina in caso di (aihmè) caduta.

Il casco non è da sottovalutare anzi, deve "ricadere" come primissima scelta del nostro abbigliamento, addirittura prima della tuta.

Cercherò di scrivere un articolo che aiuti nella scelta, tenendo presente gli aspetti fondamentali per un acquisto corretto, la manutenzione (aspetto molto importante e spesso "dimenticato") e anche sull'uso corretto di esso.
Nel caso (probabile) di qualche mia dimenticanza e/o possibile errore, la segnalazione è molto gradita, per il raggiungimento finale di un articolo utile e ben strutturato.



Paragrafo I: La scelta e l'utilizzo del casco

Scegliere correttamente il nostro casco aiuterà nell'evitare spiacevoli e sgradevoli conseguenza in caso di incidente. Oltre a non beccarci "inutili" contravvenzioni (e qui mi rivolgo ad un pubblico più junior, rispetto ai centauri più senior), il casco ci protegge nell'impatto con l'asfalto.
Quando ci apprestiamo alla scelta del nostro caro e fedele compagno di viaggi, cerchiamo di seguire queste piccole regole: ci aiuteranno nell'acquisto corretto o per lo meno ci daranno un valido aiuto.

Punto 1: L’omologazione, elemento essenziale
Elemento importantissimo è l’omologazione. I caschi che troviamo in commercio devono essere omologati ai sensi della normativa Europea. Li riconosciamo facilmente perché all'interno presentano un etichetta composta da un cerchio dentro del quale si trova la lettera E, seguita dal numero distintivo del paese che ha accordato l’omologazione (l’Italia, per esempio, è il numero 3) e del numero d’omologazione.

L’etichetta deve essere cucita sul sistema di ritenzione del casco.
Su questa etichetta oltre alla lettera E indicante appunto che il casco è omologato per l’Europa, vi è una seconda lettera (posta dopo il carattere ‘’/’’) che indica la tipologia di casco:

P = integrale;
J = jet
NP = modulare con mentoniera non protettiva;
P-J =  modulare con mentoniera protettiva.

Mio consiglio è scegliere per esempio un casco modulare che abbia l’omologazione P-J in quanto offre maggiore protezione rispetto ad uno con omologazione NP.
Resta inteso che un casco integrale (quindi con lettera P) offre la maggior e miglior protezione rispetto a tutte le altre tipologie.



Punto 2: il materiale e l'imbottitura del casco
La calotta esterna dei caschi può essere costruita da materiali termoplastici oppure in fibra di kevlar e carbonio. Mentre l'interno è quasi sempre fatti di schiuma di poliuretano ricoperto da un tessuto di nylon e cotone molto morbido al tatto, è importante che sia traspirante per far disperdere l’umidità e possibilmente antiallergico. L’imbottitura interna deve anche essere removibile, sia per permetterci di lavarla sia per essere sostituita del tutto dopo qualche anno.



Il massimo
Avere una moto potente ed altamente performante, adatta per la ricerca di forti emozioni e delle prestazioni al limite (tutto in pista ovviamente eh!), il casco più adatto è un super leggero in Kevlar-Carbone, che consente di non affaticare il collo e sopratutto una resistenza agli impatti molto elevata.
Questi caschi sono stati progettati e realizzati direttamente dal mondo delle corse per ottenere il massimo in ogni condizione. Ovviamente i costi sono "alti", un ottimo casco per l'uso di noi comuni mortali si aggira intorno ai 1.000/1.200 Euro. (Anche qui si potrebbe aprire un capitolo infinito sui costi dei caschi...)

Spendere "il giusto"
Si può anche spendere qualcosina meno ed avere un casco sempre ottimo, costruito in resina HIR-TH (High Resistant Thermoplastic). Si tratta di una speciale resina termoplastica che resiste benissimo agli urti violenti, garantendo al tempo stesso una buon assorbimento delle forze.
Resta comunque molto resistente e poco pesante, avendo un rapporto qualità/prezzo eccezionale. Inoltre sono studiati per essere confortevoli e freschi in tutte le stagioni, l’ideale per l’uso di tutti i giorni.

Lo scooterista cittadino
Per parcondicio scrivo anche due righe per gli scooteristi (dai più novizi ai più esperti, in termini di età intendo!) vasta fetta che percorre chilometri e chilometri per le nostre città italiane.
La scelta rimane altrettanto ampia quanto per i motociclisti, inutile dire di non circolare con le famose "scodelle", severamente vietate dal codice della strada e poi inutili in termine di sicurezza.

Guidare uno scooter non significa essere immuni (rispetto alle moto) perciò mio consiglio è per un casco in resina HIR-TH: leggero, comodo e abbastanza sicuro per l’uso cittadino; ovviamente un casco integrale sarebbe sempre consigliato!



Punto 3: sistemi di chiusura e comodità nell'indossare il casco
Per allacciare il casco (e mi raccomando, sempre!) esistono due tipi di sistema: quello rapido o quello ad anello. I primi sono sicuramente più pratici, ma a voler essere proprio pignoli sono da preferire quelli ad anello poiché evitano uno sgancio involontario e risultano in sostanza più efficaci.



Indossare il casco
Il casco deve calzare sulla nostra testa in maniera perfetta e confortevole e non deve risultare troppo largo, ma di contro non impressionatevi se vi sembrerà stretto perché dopo qualche tempo l’imbottitura si adeguerà alle vostre forme.
Un casco perfettamente aderente eviterà di oscillare o muoversi una volta che siamo in moto garantendo così un perfetto funzionamento anche in caso di impatto.

Mentre siamo in fase di acquisto dal rivenditore, teniamo il casco indossato per qualche minuto, se avvertiamo fastidiose pressioni al volto o alla nuca, evidentemente la misura o il modello non è quello che fa per noi.
Facciamo attenzione al cinturino che deve essere di buona fattura. Se presenta l’attacco a sgancio rapido, assicuriamoci che questo sia agevolmente azionabile in qualsiasi situazione.

Controlliamo anche che il casco ci permetta di percepire i rumori esterni, come il clacson delle auto o frenate improvvise, e che non ci limiti la visuale di ciò che ci circonda.
Ricordo anche che i caschi migliori anno una vita limitata oltre la quale sarebbe bene sostituirli, pertanto 2/3 anni di utilizzo giornaliero sono più che sufficienti per procedere alla sostituzione.



Punto 4: il sistema di areazione
Ultimo punto sulla scelta del casco e comunque importante, il casco deve avere un buon sistema di areazione. Questo per permettere in estate di disperdere il calore e non sudare inutilmente, mentre in inverno per evitare che la visiera si appanni.


Paragrafo II: la manutenzione del nostro casco
Ogni volta che utilizziamo il casco e sopratutto dall'uso che ne facciamo esso è soggetto a deterioramento ed usura: una accurata manutenzione aiuta a mantenerlo efficiente e a preservare la sua utilità in termini di sicurezza in caso di urto.


Punto 1: la pulizia del nostro casco
Non mi stancherò mai di ripeterlo: pulire il casco (sia dentro che fuori) permette una maggiore longevità ed aiuta a capire anche se il casco si sta deteriorando (micro-crepe ect..).
Per la pulizia sia dell’interno che dell’esterno e per le visiere, occorre utilizzare un panno morbido, con acqua e sapone neutro. In alternativa sul mercato si trovano degli ottimi prodotti (es. Pulicasco della MA-FRA, Helmet interior cleaner della LiquiMoly, o detergente casco Arexons) che grazie alla loro formula neutra detergono interamente il casco dissolvendo i cattivi odori senza intaccare vernici, plastiche o guarnizioni (aspetti fondamentali, non dobbiamo corrodere il casco!).

Gli interni staccabili dei caschi, in caso di sporco eccessivo, possono anche essere lavati in lavatrice a temperatura massima di 30 gradi. Per la fase di asciugatura invece, lasciamo agire a temperatura ambiente prima di riposizionare il tutto all’interno dello stesso.

Altro punto fondamentale: la visiera.
Se siamo in possesso (come il sottoscritto) di visiere oscurate o a specchio, dobbiamo avere cura di utilizzare un panno morbidissimo (si consiglia un panno in microfibre).
Per rimuovere i moscerini senza graffiare la visiera basta appoggiare uno straccio inumidito con acqua tiepida e lasciare agire per 10 minuti, passare poi un panno umido e pulito ed il gioco è fatto (lo stesso metodo può essere utilizzato per il cupolino della moto, per esempio).

Da non utilizzare mai prodotti diluenti o aggressivi quali benzina, nafta o altri con agenti corrosivi, mi sembra inutile specificarlo, ma nei famosi discorsi che ho accennato all'inizio dell'articolo, alcuni se ne son saltati fuori con "Bhè, l'acquaragia pulisce bene..." e dopo questa frase (la goccia che ha fatto traboccare il vaso) ho deciso di scrivere questo articolo...



Punto 2: teniamolo curato e abbiamone cura

Sfatiamo il mito del casco che cade e non si è fatto "nulla". Un casco che ha subito urti, che è stato lasciato in posti umidi o sotto il sole per lungo tempo, o che peggio ha già fatto la sua parte in un incidente (salvandoci magari) non è più in grado di svolgere la sua funzione. In questi casi deve essere sostituito. Se il casco ci (stavo per scrivere casca eheh) cade a terra anche da soli 30 cm, ha perso almeno il 30% della sua capacità di assorbire gli urti..fate voi le conclusioni.

Altra cosa spesso sottovalutata è la visiera, la cui integrità è fondamentale soprattutto nei caschi Jet, la quale non deve riportare rotture, graffi o lesioni che possano compromettere la visione ottimale soprattutto in condizioni meteo avverse.

Evitate la brutta abitudine di appoggiare il casco per terra, così come quella di lasciarlo sul serbatoio o sulla sella esposto ai raggi solari, soprattutto nella stagione più calda. Evitate anche di lasciare il casco infilato sugli specchietti, in quanto a lungo andare gli interni si danneggiano. Sembrano piccole cose ma determinano la durata e l'efficienza di un casco.


Punto 3: ma quanto dura la vita di un casco?

La vita di un casco è proporzionale all’utilizzo che è stato fatto ed alla cura degnata, però in media si parla dai 3 ai 5 anni (in condizioni ottimali e curandolo). Con il passare degli anni potrebbero apparire dei segni di usura, quali leggere crepe, cinturino sfilacciato, malfunzionamenti della parte di aggancio e sgancio, usura dell'imbottitura interna, etc. Se scoprite una di queste sul vostro casco, è giunta l'ora di riporlo sulla mensola dei "validi" e procedere con l'acquisto del suo successore.


Per concludere, vorrei spendere due parole sull'acquisto di un casco usato.
Il casco è uno strumento personale e come tale deve rimanere. Non sappiamo come esso sia stato trattato (tutte le dovute cure che ho decritto sopra) e anche se ci raccontano che non è mai caduto diffidiamo.
Compriamolo sempre nuovo scegliendolo sommando tutti i fattori: estetica, sicurezza, omologazione, efficienza, utilizzo ect. e ricordiamoci che da questa scelta seguirà il continuo utilizzo della nostra moto.

Per qualsiasi aggiunta, precisazione e commenti atti ad un miglioramento di questo articolo, tutte le segnalazioni son ben accette.

Sentitevi liberi di migliorarle questo articolo in ogni sua parte!
 

Commenti degli Utenti (totali: 27)
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Commento di: roby89 il 18-03-2013 11:36
Bell'articolo complimenti! Un'informazione: a me il casco è caduto da un'altezza di circa un metro e mezzo battendo sulla presa d'aria posteriore che comunque ha riportato solo qualche graffio, quindi non credevo potesse aver riportato danni consistenti per quanto riguarda la capacità di proteggere. Dici che invece potrebbe essere da sostituire? Magari lo faccio controllare al negozio dove l'ho preso che fa anche assistenza e sento cosa mi dicono... E' che mi scocciava doverlo cambiare Rolling Eyes ma in effetti anche io sapevo che se cade non è più sicuro...
Commento di: aleksjboss il 18-03-2013 12:37
Ciao! un metro e mezzo comunque una "bell'altezza"...quasi sicuramente si è indebolito, in quanto la calotta ha assorbito l'urto accidentale. Una controllata è sempre meglio Up e il consiglio è di sostituirlo, anche se appunto da fastidio (lo so, è capitato anche a me).
Commento di: ruggibrante il 18-03-2013 12:50
Ciao, articolo interessante!
Secondo me però, se si parla di sicurezza e di caschi va assolutamente citato Sharp! È l'unico modo per valutare quanto sia protettivo un casco, il materiale della calotta in sé purtroppo non è garanzia di protettività :-/

http://sharp.direct.gov.uk/
Commento di: aleksjboss il 18-03-2013 22:09
perfetto, grazie per migliorare sempre più l'articolo! Five
Commento di: Ospite il 19-03-2013 18:22
Sharp non è un vangelo, diamo il giusto peso è solo uno degli indici da tenere a mente nella scelta di un casco non bisogna affidati totalmente a questi test
Commento di: ruggibrante il 20-03-2013 18:00
Sono d'accordo che non è il solo fattore da prendere in considerazione all'atto dell'acquisto, ma se vogliamo rispondere alla domanda "è sicuro il casco in caso di caduta", credo sia quanto di più imparziale e con numero di modelli testati a cui possiamo accedere.
Lamps!
Commento di: marcus905 il 18-03-2013 17:14
Buon articolo.

Giusto come aggiunta non esiste solo la calotta termoplastica o carbonio/aramidici/kevlar, ma anche la validissima fibra di vetro e il policarbonato, due soluzioni intermedie con grande sicurezza, specie la fibra di vetro, ma anche costo contenuto! Il mio casco in Fibra di vetro e 5 stelle sharp mi è costato poco più di 100 euro!

Inoltre volevo dirti che esiste anche un terzo sistema di chiusura, quello ad aggiustamento micrometrico dove al posto dell'anelletto a sgancio rapido (seatbelt style), c'è il sistema micrometrico a "ratchet", con un "rack" ed un "pawl", anch'esso un sistema intermedio tra il doppio anello e lo sgancio rapido.

Lamps
Commento di: Alberich il 18-03-2013 17:35
Ehm..... che casco hai? Anxious Whistle
Commento di: marcus905 il 18-03-2013 17:42
Un MDS Sprinter Heritage, clone del Nitro Aikido!
Commento di: aleksjboss il 18-03-2013 22:12
magari in un prossimo articolo sempre dedicato al casco, inserisco la "tecnologia" al servizio del casco..specificando appunto le differenze tra i vari materiali..pro e contro...e come ho risposto ad un commento poco più sotto, incentro l'articolo anche differenziandone le tipologie (con i relativi pro e contro). Up
ovviamente più commenti e "aiuti" si raccolgono, più il tutto verrà utile e ben strutturato!
Up Up
Commento di: marcus905 il 19-03-2013 13:52
Ottimo! Se ti serve una mano, sono a disposizione!
Commento di: Monoruota96 il 18-03-2013 21:48
Io però avrei aggiunto anche una guida con i vari tipi: Casco integrale, Casco JET, Casco Scodella, Casco Cross.. e per ognuno avrei aggiunto le caratteristiche, i pro e i contro.
Commento di: aleksjboss il 18-03-2013 22:08
potrebbe essere un bello spunto per un prossimo articolo, almeno si differenzia appunto la scelta, l'uso e la manutenzione con la tipologia. Up grazie per lo spunto! Five
Commento di: gspreca il 18-03-2013 23:11
Solo una precisazione in merito all'omologazione. Non tutti i caschi omologati sono legali, in questo momento lo sono gli " euro 5 " e questo può essere individuato dal primo numero dopo lo 0 nella serie di numeri sotto al cerchio con la lettera. L'etichetta mostrata in alto come esempio è quindi legale ad oggi. Personalmente colleziono ancora dei caschi 03 e 04 che mio malgrado non posso usare anche se in ottimo stato. In caso di controllo da parte delle autorità oltre ad un'ammenda, è previsto il sequestro immediato del mezzo. La fonte di questa informazione mi è stata data personalmente da un esaminatore della motorizzazione, mentre controllava appunto il casco di mia figlia prima dell'esame di guida per il conseguimento del patentino nello scorso novembre.
Commento di: aleksjboss il 18-03-2013 23:22
L'etichetta mostrata in alto come esempio è quindi legale ad oggi.
Up Ottima precisazione, a livello legislativo però non riesco a trovare una data di decorrenza di queste normative, mi stavo giusto informando per capire (e scoprire) una data di cambio-obbligatorio (aihmè) di un casco, in quanto in fase d'acquisto, se la normativa entra in vigore dopo un paio di mesi...sto circolando con un casco non più omologato ma nuovissimo. Ho reso l'idea? DoppioOk
Commento di: gspreca il 18-03-2013 23:44
Certamente, con i tempi che corrono poi una beffa così sarebbe la ciliegina sulla torta. Per completezza inoltre dovrei aggiungere che alle sanzioni già dette, e per me assolutamente esagerate, l'esaminatore ne indicava altre tipo punti e/o sospensione patente, ma francamente non ricordo bene in quanto distratto dall'evento. Up complimenti per l'articolo che merita di essere approfondite con le ricerche che stai portando avanti. Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked
Commento di: gspreca il 18-03-2013 23:45
Certamente, con i tempi che corrono poi una beffa così sarebbe la ciliegina sulla torta. Per completezza inoltre dovrei aggiungere che alle sanzioni già dette, e per me assolutamente esagerate, l'esaminatore ne indicava altre tipo punti e/o sospensione patente, ma francamente non ricordo bene in quanto distratto dall'evento. Up complimenti per l'articolo che merita di essere approfondito con le ricerche che stai portando avanti. Doppio Lamp Naked Doppio Lamp Naked
Commento di: aleksjboss il 18-03-2013 23:52
cercherò di informarmi al meglio! appena ho tempo (e anche ispirazione eh Very Happy / Up ) cerco di stilare un secondo articolo..e aggiungo un paragrafo anche per questo...non so quando..giusto il tempo di raccogliere info e studiare! ASD ASD grazie a te per le preziosi info!
Lamps
Commento di: madjack il 19-03-2013 15:12
Ottimo articolo! Sono pienamente d'accordo su tutto!
C'è solo un'altra cosa che manca e che è molto importante.
Come l'acquaragia e tutti quei prodotti che contengono solventi, a volte, come in questo caso ci si dimentica delle famose bombolette spray. Colorare, decorare il proprio casco con quest'ultime danneggia la calotta esterna e ne pregiudica il comportamento in caso di urto. Aggiungilo nell'articolo perchè vedo spesso, soprattutto ragazzini, che hanno personalizzato il loro casco con le bombolette.
Commento di: aleksjboss il 19-03-2013 22:22
Hai ragione, questo è un altro punto fondamentale per la sicurezza del casco. Hai già spiegato tutto tu. Aggiungerei solamente che le varie aerografie sono eseguite con tecniche particolari atte a non danneggiare il casco, chiaramente. DoppioOk
Commento di: madjack il 20-03-2013 14:32
L'aerografia, sul casco usa vernici e tecniche apposite, che non danneggiano la calotta, la comune bomboletta spray invece la danneggia eccome!
Smile
Commento di: Mk il 28-03-2013 13:23
Complimenti, bell'articolo davvero, però come tutte le cose ben fatte spesso ci si sofferma sui difetti.

Trovo l'introduzione troppo spiccia e con aggettivi "non idonei" all'articolo, in fondo gli utenti Dei forum dicono le cose in base alla loro esperienza, quindi perché denigrarli.

Spero che questo piccolo appunto non passi per personale anzi, rinforza la stesura del tuo ottimo articolo.
Commento di: aleksjboss il 28-03-2013 14:11
Eheh..non era rivolto ad utenti dei forum ma di persone con le quali ho avuto "a che fare" di persona Up
Non è per denigrarle..ma per far conoscere loro la vera "funzione" del casco...e non solo!
Grazie per i complimenti! Five
Commento di: Wolf_7 il 10-07-2015 18:25
Ottimo articolo per chi come me deve scegliere il suo primo casco.
Solo una domanda: quanto deve muoversi il casco una volta indossato? può muoversi leggermente a destra e sinistra o deve stare immobile?
Dalle tabelle che ho trovato su internet sarei una L ma provando un casco della stessa marca mi calzava largo..la M mi veste aderente ma oscilla leggermente mentre la S forse è un po' corta sul mento.
Voi cosa mi consigliate?
Commento di: aleksjboss il 11-07-2015 17:01
Nella linguetta di aggancio ci devono passare due dite (indice e medio), fai leva da dietro e controlla che non si scalzi dalla tua testa.
Inizialmente il casco sulle guance può risultare stretto, ma con il passare del tempo la calotta interna si "smolla" e prende la forma del tuo capo.

Perciò non deve essere né troppo stretto né largo (sbagliatissimo) ma deve risultare leggermente stretto sulle guance (non sulla testa in alto oppure sulla nuca, solo sulle guance).

Per rispondere alla tua domanda di movimento laterale, non deve muoversi. Eventualmente solo il giusto legato alla taglia. Non di più.
Commento di: lib2r il 16-07-2015 12:13
Dopo aver letto quest'articolo sono corso a lavare il casco e mi sono accorto che è sfoderabile.
Quante cose che si imparano su sto sito.


Commento di: Andrewyoungs il 07-10-2021 14:30
Ciao innanzitutto bellissimo articolo!! Mi ha dato moltissime informazioni! Mi piacerebbe acquistare un buon casco di qualità, navigando sul web, vivendo in provincia di Reggio Emilia quindi google probabilmente mi ha localizzato e restituito i risultati vicini a me, ho trovato Forbikes (il sito è questo https://www.forbikes.it/) e ho visto che producono al proprio interno le visiere, a primo impatto mi è sembrato positivo e sinonimo di qualità, secondo voi ha un buon assortimento? Come prezzi come sono? Conoscete altre aziende che producono caschi made in italy? O dite che la provenienza non è per forza collegato alla qualità?