Moto
La piramide dell’incidente - Riflessioni
Scritto da Fermone_DOC - Pubblicato 16/05/2011 09:38
Moltissime volte veniamo a conoscenza, dalle testate giornalistiche, leggendo sulle pagine dei forum o perché ne siamo diretti testimoni, di incidenti occorsi a motociclisti...

Vi siete mai soffermati a cercar di capire cosa ha provocato l'incidente, al di là di quello che facilmente appare dai dati in nostro possesso ? Avete mai riflettuto profondamente su cosa ha veramente scatenato l'incidente ovvero se è nato nel momento stesso o immediatamente prima di quello dell'impatto o le cause scatenati siano da ricercare in qualcosa nato in realtà parecchio tempo prima ?

La risposta giusta è SI', l'incidente non è iniziato al momento dell'impatto, ma molto prima… adesso vi spiego perché !

Innanzitutto facciamo una doverosa precisazione: è quasi sempre sbagliato parlare di “incidente” mentre sarebbe molto più corretto parlare di collisione. Questo perché la parola incidente significa (Dizionario Italiano Hoepli) “fatto imprevisto che si inserisce in una azione interrompendola”, ovvero qualcosa che accade per caso, in modo imprevisto. Mentre “collisione” significa lo scontro tra due corpi (oggetti) di cui almeno uno in movimento. Da quello che vi descriverò di seguito, si capisce facilmente che raramente questi eventi nefasti sono degli “incidenti”, ovvero delle cose impreviste o almeno che all'apparenza lo sembrano essere; mentre sono quasi sempre delle “collisioni” ovvero qualcosa che ha poco a che vedere con la casualità, anche se a volte a causa della nostra poca attenzione sembrano esserlo.

Per poter spiegare meglio questo concetto, userò lo schema piramidale che aggiungo:



La piramide qui sopra schematizza la possibilità di incorrere in una collisione ogni qual volta usiamo le nostre motociclette; potete vedere i sei piani che vanno da 0 a 5, dove 0 rappresenta l'assenza di rischio di collisione ed il numero 5 che sicuramente avremo una collisione. Purtroppo per noi, devo dire che a livello 0 ci siamo solo quando la nostra moto è ferma nel nostro parcheggio o in garage; ma fortunatamente al livello 5 ci arriviamo solo se siamo arrivati prima al livello 4, ovvero se ci siamo messi nella situazione di avere un altissimo rischio di collisione.

Ogni volta che accendiamo la moto, anche solo per fare un giro dell'isolato o per andare a comprare le sigarette al bar più vicino, così come se facciamo un giro più lungo, anche se ci impegniamo ad attuare le più scrupolose norme ed attenzioni alla salvaguardia della nostra ed altrui incolumità (prudenza) ci ritroviamo già nella condizione del livello 1, ovvero che siamo già a leggero rischio di collisione, dato che è insito nell'attività stessa di utilizzare un mezzo a due ruote. Inoltre possono succedere tutta una serie di eventi, anche in questo caso senza nessun nostro errore o coinvolgimento diretto, che ci fanno schizzare al numero 5. Per esempio se voi siete fermi ad un semaforo, ben in vista, ed un automobilista distratto non ha visto il rosso e voi fermi e vi colpisce, avremo un “incidente” !

Ma quante volte, in realtà, accendendo la nostra moto per utilizzarla siamo fermi al primo gradino della piramide ? Mi dispiace dovervelo dire ma quasi mai!

Cosa peggiore è che schizziamo subito al gradino numero 3, alto rischio di collisione, solo per colpa nostra: lo sapete che nella quasi totalità delle collisioni tra moto e autoveicoli, in fase di indagine da parte delle autorità di polizia, il 90 % dei conducenti delle quattro ruote dichiara di NON AVER VISTO LA MOTO !!! E già!

Questo è dovuto ad un nostro grande errore, ovvero di non renderci sufficientemente visibili. Molti di noi hanno moto nere o scure o addirittura con colori molto neutri come certe tonalità del grigio; alcuni si scordano (anche se ormai è raro) di accendere le luci anche di giorno e, cosa sbagliatissima, la quasi totalità dei motociclisti usa abbigliamento nero ! Questo ci rende “invisibili” di giorno, figuriamoci di notte ! Avete mai fatto caso che alla guida di un automobile immettendoci in una carreggiata, magari da una strada secondaria o uscendo da un benzinaio, se abbiamo il sole che proviene proprio dalla direzione dove stiamo guardando che è quasi impossibile vedere una moto, soprattutto se sopraggiunge ad alta velocità? Si potrebbero fare infiniti esempi come questo. Da qui se ne deduce che il primo passo che possiamo fare per non essere proiettati subito verso i gradini alti della piramide è quello di far in modo di essere altamente visibili cercando di attuare tutte le misure possibili allo scopo, primo fra tutte quello di scegliere un abbigliamento che abbia un forte contrasto cromatico e, se possibile con colori fluorescenti e che abbia abbondanti parti catarifrangenti per l'uso notturno.

Per salire i successivi gradini della piramide, fino ad arrivare al numero 4, basta aggiungere poco: basta guidare distrattamente (ho visto guidare scooteristi mentre parlavano al cellulare e a volte anche leggere messaggi mentre guidavano), motociclisti che si giravano completamente per parlare con la “zavorrina”, basta fare uso di alcool o di sostanze stupefacenti prima o durante l'utilizzo delle due ruote (l'Italia e' al 1° posto nell'Europa per uso di cocaina), basta non avere la moto in un buono stato di manutenzione (frecce, luci e/o stop guasti – freni inefficienti – gomme usurate) o mancante di parti necessarie (specchietti retrovisori), basta non saper adeguare la propria velocità al contesto in cui si guida.

Ed è proprio quest'ultima la voce che più frequentemente pone i motociclisti nel gradino numero 4, quello dell'altissimo rischio di collisione… troppi di noi scambiano le strade per piste e tendono a correre al di là di ogni “ragionevole” rischio sempre e comunque! Troppi azzardano continuamente lasciandosi trasportare dall'adrenalina e dai cavalli dei propri motori, tanti si sentono dei provetti piloti da pista senza considerare di non essere in pista ! E poi basta un niente, un poco di sfortuna per arrivare al disastro, al peggio!

Le cronache sono piene di incidenti mortali, tanti motociclisti, troppi, perdono la vita ogni anno!

Fermiamo questa carneficina!

Possiamo fare molto, durante la guida per cercare di restare ai gradini più bassi della piramide, è un nostro dovere… lo dobbiamo prima di tutto a noi stessi e poi ai nostri cari, che non abbiano a soffrire per causa nostra!

Sicuramente la cosa più bella per un motociclista è quella di poter continuare a guidare per il resto della vita… Riflettiamo!!!
 

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Commento di: The_Smart il 16-05-2011 09:59
Bellissimo articolo Enrico! Complimenti !
Commento di: Fermone_DOC il 16-05-2011 10:02
Grazie Lorenzo del tuo giudizio...
Commento di: SpanknapS il 16-05-2011 10:12
Wow!! Direi che è un periodo molto fertile per noi Isolani! :D

Bravo Enrico, complimenti! :)
Commento di: Fermone_DOC il 16-05-2011 10:30
Grazie Giorgina... onorato !
Commento di: Spazzoletta il 16-05-2011 10:22
L'accento va posto effettivamente sull'etimologia dei termini.
La scelta è decisamente azzeccata.
Troppe volte è infatti la nostra "distrazione" a renderci più vulnerabili.
Anche se, non dimentichiamo, che la stessa distrazione coglie molto più facilmente in auto (il cellulare che squilla, la stazione radio che non ci piace, i bambini che urlano…).

Complimenti per l'esauriente e illuminante "costrizione alla riflessione" :)))
Commento di: Fermone_DOC il 16-05-2011 10:32
Emanuela è vero, in macchina in genere ci si distrae di più e questo aumenta di molto la casistica delle collisioni !

Grazie per il commento....
Commento di: Ospite il 16-05-2011 10:24
Buottimo articolo Enrico, veramente buono!!!
Commento di: Fermone_DOC il 16-05-2011 10:34
Alex, mio caro amico.... sono contento che ti sia piaciuto !
Commento di: shadow830 il 16-05-2011 10:51
Bellissimo articolo Enrico, Complimenti!!!
Anna:-)))
Commento di: Fermone_DOC il 16-05-2011 10:52
Grazie anche a te Anna.... siete molto gentili !
Commento di: JH il 16-05-2011 10:59
Ciao Enrico, lo sai quanto siamo d'accordo, ne parliamo spesso ed è un argomento sempre 'caldo', purtroppo...

Io aggiungerei un'altra riflessione: la collisione avviene quasi sempre al culmine di tutta una serie di situazioni che, sviluppandosi, portano all'evento.
A quante collisioni mancate assistiamo ogni giorno? E perché non lo diventano? Fortuna? Forse, ma io direi più che è mancata la 'sincronicità' delle situazioni che avrebbero scatenato l'evento.
In pratica: le condizioni che possono portare alla collisione POSSIAMO fiutarle molto prima che diventino pericolose.
Commento di: Fermone_DOC il 16-05-2011 11:14
Infatti Gianrico siamo d'accordo, anche con quello che, giustamente, scrivi tu ! Certamente le condizioni che possono portare a una collisione le possiamo "fiutare" molto tempo prima... ma questo presuppone che si abbia il cervello acceso oltre che il motore... condizione questa che non sempre si verifica !!!

Ciao caro
Commento di: simo2990 il 16-05-2011 11:40
Caro fermone, un complimento e un applauso per te e per chi non si stanca mai di scrivere articoli sulla sicurezza e di "far parlare" di questi argomenti che spesso (sopratutto dai motociclisti) vengono ignorati per una specie di scaramanzia. Purtroppo la sensibilizzazione dell utenza stradale è un punto cruciale, poichè nell'uomo le due forze maggiori che fanno agire ed ascoltare sono l'amore e la paura, abbiamo due metodi per far sì che tutti si rispettino, amare o aver paura di tutti gli utenti della strada. Mi spiego meglio. Da quando ho la passione per le due ruote quando vado in macchina guardo sempre negli specchietti, faccio in modo da non far effettuare frenate al limite nelle precedenze con un veicolo a due ruote perchè sò che basta un attimo di panico e l'errore è dietro l'angolo causando un incidente. Da quando amo le due ruote tendo a rispettare ancora di più tutti quelli che ne fanno uso perchè sò del pericolo costante che corrono (dal livello 1 in sù perennemente). Esistono però categorie di utenti che purtroppo ragionano in questo modo:" tanto se mi viene addosso io non mi faccio niente, cade lui". Questo tipo di utenza si può solo educare con il metodo della paura. A un corso di guida sicura che ho frequentato, dopo i vari esercizi, tutti i gruppi di guida sono stati portati nel gazebo allestito dai vigili di milano,fatti sedere e abbiamo assistito ,volenti o nolenti, a dei video "on board" (una ricostruzione simil vero) di una serie di incidenti stradali senza censure. Si passava dai due innamorati che per abbracciarsi meglio nei sedili dietro venivano sbalzati in avanti e letteralmente catapultati sul parabrezza (con conseguenze che vi risparmio, ma ci tengo a ricordare che il video era senza censure,all'altezza delle migliori serie televisive più cruente e splatter),all automobilista che alza la musica per sentire la sua canzone preferita non sentendo un motociclista che sopraggiunge mentre l'automobilista cambia corsia senza frecce e senza niente in preda all' euforia della canzone. Beh devo dirvi la verità, molti sono usciti e sono stati male ma vi assicuro che da quel momento ogni volta che salgo in macchina senza cintura mi sento agitato e obbligo qualsiasi persona a metterla, nonostante sia visto come "il rompi palle",cagasotto,pignolo ecc. Lo stato dovrebbe far vedere in televisione,magari negli intermezzi pubblicitari dei film vietati ai bambini, questi filmati di incidenti reali, magari il video di un motociclista che "entra" nell abitacolo di un suv facendo vedere cosa capita al motociclista ma sopratutto la reazione dei familiari del motociclista. Così magari la prossima volta, quegli utenti che vanno in giro con il suv per essere invincibili e fanno ogni tipo di manovra, ripensano al dolore di bambini, mogli , amici e conoscenti di un motociclista sconosciuto, ucciso dalla sua voglia di invincibilità.

Detto questo, la sensibilizzazione è l'unica via di prevenzione.
Buona moto a tutti.

Lamps
Commento di: simo2990 il 16-05-2011 11:44
Scusate per la spaziatura, se riuscite a correggerla per rendere più fruibile la lettura ve ne sarò grati.
Commento di: Fermone_DOC il 16-05-2011 12:06
Innanzitutto ti ringrazio per la risposta che mi hai dato. Poi ti dico che concordo pienamente con te con quello che hai scritto ! Sono convinto infatti che una buona prevenzione sarebbe quella di iniziare fin dalle scuole superiori, nell'insegnamento dell'educazione civica, a far visionare filmati di incidenti sia in moto che in macchina e di far vedere, commentandole, le immagini di quello che succede dopo... del dolore dei parenti, dei dolori fisici dei traumi dei sopravvissuti ! Sono convinto che in pochi anni calerebbero di molto le statistiche degli incidenti. Ricordo, per fare un esempio, di un filmato crudissimo sul fumo e dei suoi danni che fu proiettato nelle scuole tedesche e che fu criticato pesantemente dal resto dell'unione europea... il risultato però fu che moltissimi ragazzi in età scolare smisero di fumare !

Ciao e grazie
Commento di: DISOSSATO il 16-05-2011 12:10
Bell'articolo "smanettone" mio..............................non ti nascondo che mentre leggevo mi davo pure una grattatina non si sà mai !!!!
Purtroppo sai come la penso in merito........................................io sono un convinto "fatalista"; è vero, tutto giusto quello che ho letto, oltre a tutte le risposte date, ma il mio pensiero è un'altro pur rimanendo sempre con il cervello su "on" quando vado in moto mi sono reso conto che morire è un'attimo per quanto tu possa prendere tutte le precauzioni possibili ed allora io adotto questo metodo: la prima cosa quando sono pronto a partire è quella di dire sempre a voce alta e con convinzione 2 preghiere ( Padre nostro ed un'Ave Maria.................ma questo per i credenti come me ) la seconda è un'incrocio di sguardi con gli occhi di mio Padre che è lassù dallo scorso Novembre.................come a dirgli "" se semo capiti """ e la terza cosa portare il mio passo cioè guidare come sono abituato piaccia o no !!!
Te vojo bene fratello !!!
Commento di: Fermone_DOC il 16-05-2011 12:29
Silvano grazie della tua replica, anche se sai che non condivido appieno quello che dici: assolutamente non credo che due preghiere ci tengano lontano dalla morte... e se è vero che per morire basta un attimo e che si muore anche se non ce lo siamo cercati, è pure vero che dare una mano alla "fortuna" mi sembra una saggia cosa !

Ti conosco, e non mi sembra che guidi da dissennato o sfidando il pericolo ogni volta ! Ma ti assicuro che tanti lo fanno !

Ciao caro
Commento di: brusca il 16-05-2011 14:14
è tutto corretto, condivisibile e non fa una grinza... peccato però che l'esperienza personale mi dica altro.
con questo non voglio dire che bisogna fare per forza i teppisti ma che bisogna mantenere quella concentrazione anche quando si va a spasso, in coda, dietro alle macchine.
Commento di: Fermone_DOC il 16-05-2011 15:16
Certo è che se il cervello è sulla posizione "OFF", vai a farti male anche se vai piano.... però è decisamente più probabile che muori se vai forte !

L'attenzione e la prudenza devono esserci sempre e comunque, altrimenti si risale la piramide anche a velocità turistiche. Sono tante le cose che ci possono mettere nella situazione di un altissimo rischio di collisione, la velocità è solo una di queste, non l'unica !

Ciao
Commento di: motociclope il 16-05-2011 16:11
A parte che è un articolo bello, è, purtroppo, vero. Non voglio fare il bravo bello e precisino, a volte anch'io caamino un pò, ma non sempre e non in ogni condizione. Però è vero basta poco, anche la disattenzione degli altri. . . . e l'imprevisto è dietro l'angolo. . . . oggi posso dire di guidare con più prudenza, sono più fermo e non me ne dolgo. Ogni tanto una scavallata la faccio. . . . ma come dico sempre, chi è senza peccato. . . . Giusto e bello però fare prevenzione. Bravo Enrico, grazie. . . .
Commento di: Fermone_DOC il 16-05-2011 17:14
Max, carissimo... grazie per il tuo commento !!!

Ciao
Commento di: MotoPaolo55 il 16-05-2011 21:07
Fermone, complimenti per l'articolo.
Ogni tanto, spesso, un pò di riflessione non gusta.
Proprio questa mattina mentre accompagnavo mio figlio a scuola un ragazzo in moto mi ha fatto gelare il sangue. Si è infilato tra una macchina che stava accostando e un camioncino che superava l'auto e svoltava a destra con il rischio di restare schiacciato.
Ben vengano articoli come il tuo!!!!
Paolo
Commento di: Fermone_DOC il 16-05-2011 21:30
Grazie anche a te Paolo... spero di incontrarti presto !

Ciao
Commento di: Ospite il 16-05-2011 21:30
Canto fuori dal coro.
Mi sembra, nel suo contenuto, una vera sagra dell'ovvio.
Dici un sacco di cose che, prese una per una, sono così logiche che è persino inutile il sottolinearle.
Che poi l'incidente (insisto nel chiamarlo così perchè puoi lasciarci le penne per colpa altrui anche se non c'è "collisione") sia figlio di così tanti padri da non poter obiettivamente fare un elenco, mi sembra inconfutabile.
Chiamalo in tutti i modi che vuoi ed elenca pure i mille motivi; non cambierai nulla.
Non solo il tuo ma tutti i discorsi su questo argomento sono "fumo di pipa": gradevole, soddisfacente, ma col vento se ne va ......
Commento di: Fermone_DOC il 16-05-2011 22:12
Grazie per il costruttivo commento....
Commento di: Ospite il 17-05-2011 08:22
Ciao.
Non avertene a male ma a farmi dire (e pensare) in quel modo saranno forse i 43 anni trascorsi
a gestire sinistri stradali e non, al 95 % originati da comportamenti folli, incoscienti, derivati da ignoranza, scarsa propensione per gli altri, menefreghismo ecc. ecc. (aggiungere a piacere).
Ho forse acquisito una sorta di cinismo che mi ha portato a far risalire il tutto ad una solo cosa: la fatalità. Mi dico che era scritto, punto e basta.
Ecco, forse in cima alla mia personale piramide c'è proprio la fatalità.
Comunque, solo il fatto che qualcuno solleciti gli altri a pensare e ad agire positivo è già un bel passo.
Complimenti.
A proposito, tu parli bene ma come razzoli?
Commento di: Fermone_DOC il 17-05-2011 09:42
Io ho quasi 50 anni, vado ancora in moto e sono vivo.... giudica tu !
Commento di: Ospite il 17-05-2011 18:56
Mi spiace, ti batto. Ne ho 66 e, udite, udite, vado ancora in moto e ci vado, udite, udite, a lavorare.
Dimmi, se alla nostra età andiamo ancora in moto cosa vuol dire?
Che la nostra buona stella ha sempre brillato perchè puoi dire che il fato è una favoletta ma se era scritto da qualche parte che io non scrivessi questo intervento stai sicuro che, prudenza o no, non te lo scrivevo.
Comunque "ad maiora" ed una bella stretta di mano.

Commento di: Fermone_DOC il 17-05-2011 20:46
Certo, una bella stretta di mano ! E spero che tu possa credere piu' in te stesso e sulle tue capacita', che certamente hai data l'eta' e l'esperienza motociclistica, che non sul "fato"... che e' una bella parola ma nulla di piu' !

Ciao
Commento di: Ospite il 17-05-2011 21:52
Questo contraddittorio meriterebbe una bella birra da seduti ma la distanza è troppa.
Ti faccio due esempi e poi ti lascio in pace circa il fatto che il "fato" non esiste.
Se tu viaggi tranquillo (guarda che è capitato veramente) e da una macchina davanti un sasso ti schizza sul casco, caschi male e ci lasci le piume non lo chiami fato? Oppure sfiga, ma il concetto è quello.
Secondo esempio, anche questo avvenuto in varie versioni, quando per un danno meccanico la moto ti si impianta e cadi anche qui in modo sfigato.
Capisci che la fatalità non è solo ciò che ti accade non per colpa tua ma anche le conseguenze che, sempre per fatalità, possono essere lievi per altri e infauste per te.
Come chiami queste circostanze ?
Commento di: Fermone_DOC il 17-05-2011 22:24
Certo che cose "casuali" possono accadere ! Magari uno se ne va' tranquillo su una strada dritta e gli si apre una voragine sotto i piedi, casca dentro e muore !!! Ma questo che vuol dire ?!? Magari sei attentissimo quando guidi la moto e poi scendi, attraversi la strada e ti tira sotto un tir !
La casualita' e' una cosa, il dover guidare con prudenza e attenzione e' ben altra... se pensi che puoi guidare andando forte come ti pare senza badare a nulla tanto c'e' il "fato" che sa se devi morire o no, credo che ti stai sbagliando di grosso !!! Inoltre da qui a dire che non serve a nulla parlare di sicurezza perche' e' "fumo di pipa" e' come dire non serve studiare e fare gli esami per prendere la patente, tanto se sai guidare basta quello !!!

Quando guardo la cronaca e vedo che praticamente ogni giorno qualche motociclista muore non per "caso" (fato) ma perche' correva come un matto, mi fa pensare che invece sia il caso di parlare tanto di sicurezza, che sia il caso che si inizi fin da giovani, nelle scuole, ad insegnare un po' di senso civico, un po' di rispetto per se stessi e sopratutto per gli altri, a far capire che le strade non sono piste !!!

Buona strada
Commento di: tilt il 17-05-2011 10:54
ofh2o a un corso come prima cosa mi hanno detto che la fatalità non esiste, esistono concause, sempre (o quasi) ponderabili che portano all'incidente... Basta muoversi con prudenza e attenzione.
Commento di: JH il 17-05-2011 11:28
Hai ragione, sono ovvietà, a tal punto che non se ne ricorda mai nessuno.
Sembra che su strada, come anche tu ammetti, il 'pensiero' normale venga sopraffatto da una specie di 'pensiero' rozzo e primitivo e tutte quelle ovvietà di cui parliamo vengono incredibilmente (e spaventosamente) meno.
Lasciamo perdere il fato, poi, che non è altro che una bella favoletta per far si che, come al solito, non sia colpa di nessuno...
Commento di: motodome62 il 21-07-2011 18:18
posso essere d'accordo sulla fatalità, ma quando a procurare l'incidente sono guidatori ubriachi o drogati, più che fatalità sono assassini.
Uno come te che di incidenti ne ha rilevati tanti.
saluti motodome
Commento di: BlackSkorpion il 16-05-2011 22:22
Complimenti per l'articolo Enrico!!! Sai bene quanto condivido quello che hai scritto! ;)
Divertirsi in moto è fantastico.... ma l'obiettivo n°1 rimane portare la pelle sana e salva a casa (o almeno poco abrasa! :D ).
Un grande abbraccio!
Commento di: Fermone_DOC il 17-05-2011 09:42
Ciao Vale, grazie... un grande abbraccio anche a te !!!
Commento di: Maurizio60 il 16-05-2011 23:55
Bell'articolo Enrico!!! Lo vedrei bene come argomento di discussione in un Meeting AMV..

Un'abbraccio!!!
Commento di: Fermone_DOC il 17-05-2011 09:49
Carissimo Maurizio, mi fa molto piacere che hai apprezzato il mio scritto ! Tu sai bene a quanto ci tengo alla sicurezza... quella sicurezza che deve iniziare da noi stessi, non aspettata da altri o altro ! Forse pecco di presunzione, ma nel mio essere motociclista c'è anche la convinzione che devo fare del tutto per diffondere la "cultura" della sicurezza e per essere d'esempio... che si può vivere la moto, divertendosi, senza necessariamente rischiare !

Ciao
Commento di: Maurizio60 il 17-05-2011 17:48
E su questo la pensiamo allo stesso modo.. all'interno del Forum quale migliore punto di partenza se non l'AMV per fare cultura sulla sicurezza pro-Motociclisti.
Commento di: JUZA il 17-05-2011 11:41
Che dire Enrico. Hai ragione. Io cerco sempre di guidare anticipando gli eventi. Finora mi è andata quasi sempre bene. Il quasi è un VFR e un po' di ginocchio lasciati su un tornante a Viù. Ma in 20 anni di moto lo considero un successo.
Solo su una cosa non riuscirò mai. Per me l'abbigliamento scuro è un dogma.
Sbaglio lo so ma se faccio tutto preciso preciso divento un automobilista. Doppio lampeggio. Juza
Commento di: Fermone_DOC il 17-05-2011 13:27
Grazie Juza per il tuo commento... Si, 20 anni di moto e 0 incidenti sono un successone...

lo so che all'inizio è un pò strano vestirsi "a colori".... ma quando ti ci abitui ti assicuro che dopo non torni più indietro e pensi a come era "triste" prima !!! Se ci riesci è soltanto un pò di sicurezza passiva in più, che non guasta mai !

Buona strada
Commento di: Playboy89 il 17-05-2011 19:07
io ho moto bianca! giubbino bianco! e catarifrangenti e se vogliamo anche il casco bianco!!
eppure più di una volta "non mi hanno visto arrivare!" per forza! c'è chi non si gira nemmeno a guardare prima di immettersi da una laterale! oppure vedono una moto e buttano già mezza macchina di fuori!
Commento di: Fermone_DOC il 17-05-2011 20:41
Certo, e' vero... nonostante facciamo di tutto per essere attenti e per farci vedere, ci sono cog....ni che non vedono nulla o che semplicemente se ne fregano di noi motociclisti perche' si sentono forti nelle loro macchine ! Cosi' come ci sono anche motociclisti e scooteristi che sono altrettanto pericolosi (vedi quando ti passano sfrecciando a due centimetri di distanza)! E' per questo che dobbiamo essere sempre attenti e prudenti... non basta guardare quello che fanno gli altri, bisogna saper prevedere quello che potrebbero fare e se immagini qualcosa di veramente sbagliato, puoi star sicuro che qualcuno la fara' ! Ogni giorno, perche' ogni giorno uso la moto, mi accorgo che sono sfuggito ad una possibile collisione solo grazie alla mia attenzione e alla mia prudenza... ogni giorno accadono piccole cose... ma se corressi, se guidassi senza la stessa attenzione sono sicuro che ne avrei gia' avute parecchie di collisioni ! Alcune volte mi sono salvato proprio per un pelo... ma e' quel pelo che ha fatto la differenza !!!

Buona strada
Commento di: Ospite il 18-05-2011 13:23
C'è poco da fare... Tre settimane fa ho preso in pieno la macchina di un maresciallo che ha fatto un'inversione a U senza guardare. Stavo passeggiando a 40/45 km/h quando questo, da quasi fermo, mette la freccia e gira, contemporaneamente (E stiamo parlando di un caramba).
Ora, non che io fossi visibie al massimo (giubbotto e casco neri), ma erano anche le 12:30, quindi pieno giorno, sole a picco e velocità contenuta! Gli sarebbe bastata un'occhiata allo specchietto, ma anche prestare orecchio, visto che ha continuato a fare la manovra fino al momento dell'impatto, non sentendo né il mio clacson, né tantomeno la sgommata.
Sforzarsi di rispettare al massimo il codice e seguire il buonsenso purtroppo non basta. È la mentalità della gente che deve cambiare.
Comunque ottimo articolo, condivido tutto in pieno, complimenti!
Commento di: JH il 18-05-2011 14:08
Ormai la freccia non la si usa più per svoltare, la si usa solo in caso di 'manovra pericolosa ed illegale'!
Commento di: Ospite il 18-05-2011 14:20
Quoto in pieno, quasi come se mettendo la freccia uno si sollevi da qualunque responsabilità. Il bello è che ha anche avuto la faccia tosta di chiedermi se non avessi visto la freccia!
Commento di: Fermone_DOC il 18-05-2011 19:19
Quello che scrivi non fa altro che confermare che le strade sono piene di pericoli ! E a volte la nostra prudenza ed il far di tutto per evitare collisioni, non basta ! C'e' da dire, purtroppo, che il mondo e' pieno di stupidi e a volte anche di delinquenti assassini che con il loro comportamento e la loro guida arrivano ad uccidere innocenti !

Per questo dobbiamo fare sempre tutto il possibile per la nostra incolumita' e quella altrui... ma questo non ci garantisce, purtroppo, di scamparcela al 100 % !!!

Grazie del commento...
Commento di: StreetBiker il 18-05-2011 23:37
Beh, diciamo che fra i rimedi più efficaci e "divertenti"... ci sono gli scarichi aperti! Uno scarico rumoroso segnala inequivacabilmente la tua presenza, visto o meno!
Commento di: JH il 19-05-2011 09:38
Su questo avrei i miei dubbi; uno scarico aperto, infatti, ha un suono molto 'direttivo' e si sente bene solo quando si è affiancati o dietro.
Questo porta chi viene sorpassato (a me capita spesso, sia in auto che in moto, con susseguente lancio di improperi) a sobbalzare ed alla possibilità di manovre impulsive ed imprevedibili, specialmente se chi guida è distratto o armeggia con qualche gadget.
Commento di: Fermone_DOC il 19-05-2011 11:31
Quoto quello che ha scritto JH !

Inoltre, a mio parere e sentendo i commenti delle persone quando capita, quello delle moto troppo "rumorose" è un'altro dei motivi che spinge la gente ad odiarci !

Ciao
Commento di: Littleflower il 19-05-2011 16:10
Ciao, questo è un periodo in cui certe riflessioni prendono più corpo. Si prende la moto di più, fa più caldo e a volte viene voglia di "spingere" dicendoci che tanto "la strada è libera, cosa vuoi che succeda?"...personalmente non prendo la moto da tempo, per motivi di salute e proprio ora che sto riprendendo confidenza con la mia bimba, mi arrivano notizie di amici, amici di amici, che perdono la vita in moto, o che si fanno (buon per loro) solo male, ma intanto se ne fanno...
Credo davvero che sia importante continuare a parlarne, sensibilizzare tutti quanti e insistere per fare tutto quello che è in nostro potere per "andar per strada in modo intelligente" e riuscire a stare per quanto possibile ai primi gradini di quella piramide...perchè se è vero che tante volte non ci vedono, se è pur vero che qualche volta la fatalità ci mette una zampa, purtroppo è altrettanto vero che a volte siamo proprio noi che, per un attimo di disattenzione o perchè abbiamo voglia di "sboronare" ci mettiamo in situazioni pericolose...

Lamps!!!
Commento di: Fermone_DOC il 19-05-2011 16:22
E' proprio vero quello che dici ! Ed è per questo che io ho scritto questo articolo. E' stata la voglia di volerne parlare, di far in modo che qualcuno ci potesse riflettere su...

questa nostra passione della moto è una cosa bellissima, che si può però trasformare in qualcosa di pericolosissimo ed anche mortale... è necessario quindi che ognuno di noi faccia tutto il possibile per ridurre al minimo i rischi, così da poterci dare la possibilità di godere di questa passione per lungo tempo, senza farci male e senza far male a nessuno !!!

Ciao
Commento di: JH il 19-05-2011 17:37
Questo è il periodo più pericoloso: migliaia di 'motoinsettoni' che escono dal letargo e iniziano a sfrecciare (e a spiaccicarsi) come pazzi, saturi delle ore passate dentro la scatola.
Chi ci rimette è chi se ne va tranquillo per i fatti propri e che non ha proprio nulla di cui sfogarsi...

Commento di: Ospite il 19-05-2011 17:46
Ma che bello scambio di opinioni che si è generato.

Diciamo innanzitutto che il caso esiste. Una donna che si prende un vaso di gerani in testa per colpa di una maestralata e muore è caso puro a meno di non voler processare il vento.

Parimenti, un tubatismo di un TIR che si rompe inaspettatamente e inonda la strada di olio davanti ad un motociclismo non saprei come definirlo se non come caso. Perché ci sono cose che si rompono in un caso su un milione e non è questione di cattiva manutenzione ma proprio di sfiga.

E io non vorrei nemmeno viverci in un mondo ove non ci sia il caso a sparigliare le carte.

D'altro canto non si può ragionare in senso opposto perché se punto un muro a 100 Kmh e mi schianto non potrò certo dire che era destino: è stata la mia precisa volontà di ammazzarmi a portarmi a questo.

Detto questo è fondamentale, quando stiamo in moto, avere l'esatta percezione di tutto quello che succede intorno a noi: dovremmo costantemente controllare, a rotazione, la strumentazione, gli specchietti, la strada intorno a noi, la strada davanti a noi sulle brevi, medie e lunghe distanze e tutti i rumori ambientali che possiamo percepire, da quelli prodotti dalla nostra moto a tutti quelli provenienti dalla strada e dagli ambienti circostanti.
Ho sempre fatto così e mi sono sempre trovato bene: le poche volte che mi distraggo e mi sorpassano senza che me ne sia accorto mi prendo una tale strizza che mi riconcentro immediatamente.

Poi, certo, ci sono le strade deserte, in mezzo a foreste e a vallate in cui percepisci un auto a Km di distanza e allora ci si può rilassare e guardare la natura circostante... salvo schiantarsi contro il cinghiale di turno...

Insomma... stiamo attenti... è l'unica cosa che ci può permettere, caso permettendo, di riportare la buccia a casa
Commento di: Fermone_DOC il 19-05-2011 20:30
Alex, e' proprio li il punto.... dobbiamo essere attenti !!! E la giusta attenzione e' uno stato mentale che inizia molto prima di accendere la moto e finisce quando chiudiamo gli occhi per dormire !

Secondo me essere motociclisti, dico con la M maiuscola, e' qualcosa che coinvolge tutto il tuo essere alla ricerca di un piacere "puro" che e' dato anche dalla sicurezza ed il rispetto per te e per gli altri... cosi' che si possa godere, tutti, motociclisti e non, di questa meravigliosa passione !!!

Ciao carissimo
Commento di: elekktra il 22-05-2011 16:26
Grande enrico!!!!! Hai detto la parola giusta ..... IL RISPETTO.... quello che a volte viene a mancare!!!
Commento di: elekktra il 22-05-2011 16:25
Bello bello bello!!! grande Enrico.... e cosa dire sui guasti che potrebbe avere la moto mentre e' in movimento? Si potrebbe fare un articolo che tratta dei vari guasti? Come evitarli? Forse e' impossibile vero?
A me e' successo ieri... moto che si spegne di colpo per ben 2 volte e pensare che potevo rischiare seriamente....

sigh sigh... :(
Commento di: Fermone_DOC il 23-05-2011 09:07
Ciao cara, certo che quello dei guasti è un'altro dei tanti problemi, a volte imprevedibili, che fanno si che appena accesa la moto siamo già e comunque al primo gradino della famosa piramide. Una moto che ti si spengne di botto nel bel mezzo di una curva, in sorpasso od in mezzo al traffico veramente ti mette tantissimo a rischio ! Cosa saggia nel tuo caso è quella di verificare subito a cosa sia dovuto lo spengimento del motore e di metterci subito rimedio prima di affrontare altri giri !

Grazie per il commento... ciao
Commento di: loris77honda il 24-05-2011 20:09
ottimo! davvero ottimo!

credo che un'articolo cosi' dovrebbero leggerlo tutti i motociclisti, giovani e non, perche' e' dalla meditazione che si arriva ai fatti! spero che molti di noi ne facciano tesoro!
Commento di: Fermone_DOC il 24-05-2011 22:00
Grazie caro, troppo gentile !!!

Ciao
Commento di: Ralph-DTE il 26-05-2011 07:46
Bello complimenti :) Ottime riflessioni.
Commento di: Fermone_DOC il 26-05-2011 20:18
Grazie per il tuo commento !!!
Commento di: kasketta il 26-05-2011 08:07
Sulla visibilità del motociclista si pensa davvero poco...ricordo che quando ho comprato la mia prima attrezzatura tecnica l'ho voluta nera apposta, dicendo: così non mi nota nessuno... Essendo una principiante non volevo essere guardata...!!!
Poi si capisce e si cambia!!!
Adesso non sono proprio il massimo della visibilità ma almeno ho comprato una moto ..... gialla!!!
Commento di: Fermone_DOC il 26-05-2011 20:22
Una volta ho visto una pubblicita' di una giacca da moto molto visibile, colore giallo fluo... c'era una foto di una strada a piu' corsie molto trafficata, con le auto in colonna, presa dall'alto e da una certa distanza... nella foto a guardarla bene c'erano diversi motociclisti, ma l'unico che si vedeva a colpo d'occhio era quello con quella giacca ! Questa cosa mi ha fatto riflettere e mi ha fatto capire l'importanza di essere visti e, quindi, di farsi vedere !

Ciao
Commento di: ussandro il 26-05-2011 09:26
Davvero un ottimo articolo, prendiamone atto!
Commento di: yobdab il 26-05-2011 09:32
di solito scrivo poco ma stavolta vorrei aggiungere una piccola riflessione...
..poco tempo fa avevo una ducati monster del 1995 , euro 0 con terminali in carbonio aperti. La gente che non mi vedeva almeno di solito mi sentiva. Ora ho una moto del 2007, un ktm superduke , euro 3 , perfetto, sileziosissimo. così a livello sonoro sono completamente invisibile, oltre che a livello ottico. Oltretutto visto che secondo un articolo di Quattroruote di tempo fa i motocicli sono il 2 - 3 % dell inquinamento, se ben ricordo, sta storia dell euro 3 sulle moto comincia veramente a rompere i cosiddetti. A parte trovarsi la griglia per la salsiccia sotto la sella del passeggero ( KAT ) bello pesante, non vedo altre cose utili di ste marmitte moderne.. SGRUNT.
Commento di: Fermone_DOC il 26-05-2011 20:26
E' vero, le moto moderne sono silenziose... allora e' ancora piu' necessario che ci si faccia vedere...

comunque abbiamo i clacson ! Usiamoli quando pensiamo che non ci hanno visto !!!

Un'altro dato da pochi preso in seria considerazione e' che le marmitte rumorose, a lungo andare danneggiano irreparabilmente i timpani del motociclista !!!

Ciao
Commento di: Fermone_DOC il 26-05-2011 20:26
Grazie anche a te Ussandro !!!
Commento di: LadyIsabel il 26-05-2011 11:20
Ragazzi, diciamoci anche la verità...da motociclista che cerca di avere sempre la massima prudenza e rispetto per la propria vita e quella altrui, come credo molti di voi...
Alcuni di noi guidano come dei coglioni ! (scusate la volgarità....)
Mi è capitato diverse volte di essere superata, magari in curva, da baldi imitatori di valentino rossi con tanto di tuta in tinta con la moto, ad una velocità assurda, e a pochi cm di distanza....
per non parlare di quei deficienti che sculettano su e giù per creare la traiettoria della curva in strade che non hanno nulla di simile ad una pista, o che sfrecciano con il tanga della fidanzata in vista, incollata tipo koala alla schiena....
scusate ma tutto ciò lo trovo assolutamente inaccettabile e mi fa imbestialire la sola idea che qualcuno si possa far male a causa di questi ....
Commento di: Fermone_DOC il 26-05-2011 20:30
Hai perfettamente ragione e ti capisco !!! In molti, purtroppo, non conoscono i limiti di questo nostro meraviglioso gioco ! Tanto e' vero che di quei "coglioni" ne leggiamo quotidianamente le cronache nere !!! Quello che mi fa arrabbiare di piu' e' che grazie a questi signori noi veniamo aditati ed odiati da tutti gli altri utenti della strada !

Ciao
Commento di: mary73 il 26-05-2011 14:27
sacrosanta verità......!!!! ed io sono molto d'accordo sul fatto che tanti motociclisti si sentono troppo provetti piloti...... da poter sfrecciare come pazzi tra gli incroci e zig zagare tra le macchine in coda anche a velocità sostenuta!!!!!!!!..........basta andare in pista e dar sfogo alla voglia di correre

Commento di: autoscoterista il 26-05-2011 16:19
Ho letto stamane con molto interesse questa discussione.
Poi sono andato a fare le mie commissioni in scooter, e intanto pensavo a quale livello della piramide potevo essere in quel momento.
Ho iniziato a pensare che forse un giorno sul cruscotto dei nostri mezzi ci sarà un display con la piramide collegata ad una centralina che rileva i parametri del nostro comportamento e ci indica il rischio in tempo reale.
Sembra fantascienza, ma ormai un dispositivo così è alla portata di qualsiasi industria elettronica, è solo questione di volontà. Ma purtroppo non c'è sensibilità per queste cose.
Ho voluto lo scooter con l'ABS, la mia possibilità di scelta si è ridotta a pochissimi modelli, evidentemente il mercato non chiede ancora questo salvavita. Eppure io in due anni ho evitato almeno un paio di situazioni pericolose grazie alla mia scelta.
Commento di: Fermone_DOC il 26-05-2011 20:40
Sono contento che tu sia uno scooterista attento e prudente !!! Purtroppo molti scooteristi hanno il maledetto brutto vizio di avere il gas con solo sue posizioni: o tutto chiuso o tutto aperto... senza una modulazione, senza mai una via di mezzo ! Ne consegue che quasi sempre sono ad una velocita' ben superiore a quella che il conteso permetterebbe per rimanere in sicurezza. Queste persone, grazie a questa malsana abitudine, sono gia' ai gradini piu' alti della piramide non appena accendono il motore !

Ciao
Commento di: Fermone_DOC il 26-05-2011 20:34
Ecco, se tanti "bravissimi" piloti capissero che per correre ci sono le piste e che le strade NON sono piste, ci sarebbero tanti morti in meno !!!

Concordo con te !

Ciao
Commento di: pakero il 26-05-2011 21:17
BELLISSIMO , all'inizio pensavo fosse troppo lungo "di solito mi fermo alla 3° riga" invece l'ho letto con piacere, davvero complimenti ;-)
Commento di: Fermone_DOC il 27-05-2011 13:04
Grazie Pakero !
Commento di: kazzaa_89 il 26-05-2011 21:35
Davvero complimenti, nemmeno un giornalista sarebbe riuscito a scrivere un articolo così diretto ed esaustivo su un tema così maledettamente "scontato" quanto importantissimo!
Ho il foglio rosa dell'A3, giro con la mia GSR da neanche da un mese, e ho già fatto 1.000km...

Mi hai fatto davvero riflettere!

Bravo Fermone, un giorno ti offriro una bevuta...
Ciao ciao!
Commento di: Fermone_DOC il 27-05-2011 13:05
Grazie Kazzaa... speriamo di vederci !

Ciao
Commento di: FalcoStellare il 26-05-2011 22:00
Soprattutto, quando si guida un veicolo si deve azzerare la propria aggressività. In automobile, o in sella ad una moto, ci si trasforma come non mai. Individui privi di colonna vertebrale diventano mangiatori di carne umana solo per essere alla guida di un grosso SUV, replicando l'assetto del mollusco...

Oggi ho assistito ad un incidente, anzi, ad una collisione, tra due decerebrati (perché tali erano al momento dell'evento) con l'aggressività impostata ai massimi livelli: incrocio largo quanto la piazza rossa, deserto; i due provengono da direzioni diverse, uno dovrebbe semplicemente dare la precedenza, ma non lo fa; non lo fa, badate bene, PLATEALMENTE; l'altro conducente lo capisce con larghissimo anticipo, perché inizia a strombazzare a tutto spiano parecchio prima dell'evento; l'altro, sentendosi strombazzato, accentua il proprio comportamento di sfida e decide di far valere il proprio machismo sull'altro. Nessuno dei due desiste (e sarebbe bastato un nientesimo di frenata o di sterzata, non una manovra da consumato pilota). Risultato, una collisione praticamente impossibile da attuare ha avuto invece luogo. E' bastato avere, come dicevo, due decerebrati.

La cosa più interessante, per me che ho osservato tutta la scena da spettatore, sono state le espressioni delle loro facce durante l'evento: due veri delinquenti, con il QI di un paracarro (in condivisione) e la faccia di due gibboni stupidi. Un etologo avrebbe potuto girarci un documentario, per scoprire che la più lontana discendenza di antenati arboricoli non è andata a finire poi così lontano dall'albero...

Le mie, però, sono solo parole nel vento: domattina ricomincerà la solita sfida alla morte, tra aspiranti assassini ora nelle vesti della diciottenne alla guida dell'ultimo modello di automobile (comprata da papà) che tenta di rifarsi il trucco all'incrocio, ora in quelle del minorato furbacchione che manda un sms mentre sorpassa. E se si riesce a superare tutto ciò, quel che ci attende alla fine è solo la sfida estrema col mollusco dentro il SUV...

Forse dovrei comprarmi una piramide, salire sulla cima, e restare lì, forse al sicuro...
Commento di: staky67 il 27-05-2011 00:17
Avete parlato giustamente un po' di tutti i casi ma ne avete tralasciato uno che poi è la causa più frequente in assoluto di incidenti fra auto e moto: "Auto che tagliano la strada alla moto".
Noi tutti motociclisti non facciamo mai le code con le auto, bene, ma è possibile che così tanta gente pensa di poter superare una colonna di auto che procede a passo d'uomo andando a 70-100 e anche più? Ma è possibile che tutti quelli che lo fanno son così tanto sicuri che in quella colonna non c'è neanche un "furbo" che crede di esser l'unico al mondo al quale viene la geniale idea di uscir improvvisamente dalla fila per fare un sorpasso o, peggio, per far inversione di marcia? Ovviamente siccome quell'idiota che esce dalla coda in quel modo crede di esser l'unico al mondo che può aver un'idea del genere, lo fa regolarmente senza guardare dietro.
Ragazzi... una macchina ferma fà inversione in un attimo e non ha una traiettoria che ne può far prevedere il suo spostamento proprio pechè è ferma, mentre chi le arriva da dietro ad andatura notevolmente superiore alla sua (in quersto caso anche 60 all'ora diventano un'enormità, provare per credere) non ha il tempo di dire neanche una mezza bestemmia che lo ha centrato in pieno. Sarà che l'automobilista è un testa di c... Ma quello che sorpassava la colonna correndo certo non è tanto meglio. Accontentatevi di procedere a 2 km/ora più degli altri senza fermarvi a singhiozzo con la coda. Arriverete un po' dopo, ma con la moto intera, e ci arrivate a cavallo al vostro mezzo invece che in carro attrezzi.
Commento di: Fermone_DOC il 27-05-2011 13:11
Vedi, quando iniziamo a sorpassare le macchine incolonnate dal traffico, già iniziamo a salire la famosa piramide... se poi lo facciamo andando molto forte rispetto alle auto, ci poniamo agli iltimi gradini e... la collisione è vicina !!! E ne ho visti tanti di incidenti per questa ragione, proprio per quello che hai scritto tu !

Meditate gente, meditate !!!
Commento di: FalcoStellare il 27-05-2011 21:49
Io guido una (sublime) Honda Shadow 750: per me niente colonne da superare, niente zigzag tra le auto immobili. Ho scoperto che il bello dell'andare in moto sta altrove, tutte queste spericolatezze le lascio agli sputeristi :-)

Comunque, l'elemento segreto che reputo FONDAMENTALE per andare in moto nel traffico di una città mortale come Roma è un superpotere, e io ce l'ho. Questo superpotere si chiama SUPERSERENITA', ed è difficilissimo da sviluppare.

Guidando con la superserenità tutto diventa più semplice, i decerebrati si dileguano all'orizzonte, i SUV suvvano via, i pischelli sulle microcar acchittate pischellano via, le curve si stendono, e quasi quasi anche l'asfalto migliora.

La superserenità ti salva la vita sempre, ti fa tornare umano prima e bambino poi, ti porta a destinazione cullandoti nel vento e sussurrandoti parole inaudibili con il sommesso mormorare del motore.

Quel che resta è il meraviglioso godere del ritmo della moto, come sulla sabbia ascoltando il lento ripetersi delle onde.
Commento di: Fermone_DOC il 27-05-2011 13:14
IL fatto brutto è che le strade sono piene di lobotomizzati, deficienti, aggressivi, prepotenti e quant'altro !!! Ma sapendo questo, avendone coscienza sta a noi guidare in un modo che contempla anche il pericolo che deriva da questi "esseri" !

Prudenza ragazzi

Ciao
approfondimenti
Commento di: fzx53 il 27-05-2011 12:55
caro Fermone, vorrei approfondire il concetto da te espresso.
la piramide , per come è esposta, è il primo passo dell'analisi dell'"incidente". un incidente non è sempre la deriva di una collisione(anche se non sono d'accordo perchè la collisione è un evento quanto la NON COLLISIONE") ma per essere precisi si dovrebbe parlare di incidente con collisione avvenuto e incidente senza collisione e pertanto mancato, questo per essere precisi.
come hai detto un incidente si verifica quado viene alterato il flusso di normalità relativo a tutti coloro che sono coinvolti nell'azione e questo accade anche quando si inserisce oltre che l'imprevisto anche la soglia di attenzione media che poniamo IN QUEL MOMENTO di tutti coloro che vengono coinvolti direttamente e non nell'azione risultate(l'impatto).
non è solo la distrazione reale(il cellulare etc) ma anche la soglia di attenzione naturale mediata dalla stanchezza fisica e mentale e ciò che comportano gli avvenimento succedanei che comportano una variazione della soglia di attenzione che poniamo nel PREVEDERE CIO' CHE POTREBBE ACCADERE NEL RAGGIO DI VISIONE CHE PONIAMO NELLA GUIDA...non è soltato l'attenzione di tutti ma è la risultante dell'impegno messo nell'attenzione che oggi è latente per non dire mancante.
per farti un esempio: guido piano e uno mi apre lo sportello mandandomi all'ospedale oppure guido fortissimo e un coniglio mi attraversa la strada... che facciamo? cambiamo il nostro modo di essere motociclisti? essere motociclisti significa credere nell'emozionalità della moto e questo è parte fondante della sfera del comportamento naturale mentre usare la moto senza assecondare la propria indole naturale lo è dell'atteggiamento....
quindi sempre attenzione al massimo livello ma riuscire a prevedere ciò che ci POTREBBE ACCADERE è relativo alla sfera della percezioni cosa che dovrebbe essere naturale in tutti qualli che amano essere dei motociclisiti...
cercare di percepire, di intuire il cretino che potrebbe mandarci all'ospedale è il segreto per vivere a lungo e andare in moto felici
Re: approfondimenti
Commento di: Fermone_DOC il 27-05-2011 13:30
Vedi la parola "incidente" racchiude in se il fatto che sia qualcosa di imprevisto, casuale... mentre "collisione" sta a significare che impattiamo contro qualcosa. Di incidenti ne capitano veramente pochi... il fatto che siamo disattenti, stanchi, nervosi o altro non giustifica la casualità ! Invece anche se cadiamo da fermi o da soli, se impattiamo un oggetto è sempre una collisione.
E proprio per parlare di positivo atteggiamento mentale che noi motociclisti dovremmo adottare, che dovremmo vedere il sinistro non come qualcosa di causale e quindi di imprevedibile e inevitabile, ma come un incidente in cui si ha in parte o in toto una responsabilità diretta !

Grazie... ciao
Commento di: Saphira il 08-06-2011 21:03
Prima osservazione, complimenti per l'articolo...è importante dare a tutti nozioni, dati, prove ed esempi per far capire quello con cui ci rapportiamo quotidianamente ma che spesso rimane inosservato. Questo è il vero modo di fare informazione e formazione, di insegnare e portare all'attenzione di tutti (anche i più esperti) la sensibilità necessaria per vivere al meglio (e più in sicurezza) una gioia come la moto! La piramide che hai mostrato è la Frank Bird's Piramyd, un modello sviluppato nel mondo della Safety (aeronautica in primo luogo) ed ha una seconda ed altrettanto importante caratteristica:
i gradini della piramide sono più grossi in basso e più piccoli in alto...questo perchè ci sono moltissimi eventi/condizioni latenti di pericolo che ci proiettano già in una condizione di rischio minimo, ma man mano che la gravità aumenta (fortunatamente) diminuiscono NB: IN NUMERO, NON IN GRAVITA'.
Questo cosa significa? che il disastro si sfiora tante volte, ma per fortuna solo raramente si manifesta. Nelle investigazioni sugli "incidenti" aerei non si parla mai di causa ma di catena degli eventi che ha portato al verificarsi della collisione, ed è SEMPRE importante indagare e cercare di risolvere soprattutto i piccoli problemi perchè come il gradino più in basso (che è il più voluminoso) sono i più numerosi e quelli su cui in realtà è più facile intervenire.
Per intenderci è semplice e banale pensare a non mettersi in viaggio stanchi o bevuti, fare regolare manutenzione, scegliere la strada migliore, non essere in ritardo, indossare le protezioni e cavolate così; viceversa è molto più complicato intervenire sulla ruota che scoppia o sulla portiera che si apre di colpo!! ma se iniziamo col risolvere ( o quanto meno contenere) tutti le possibili fonti di "pericolo", di distrazione ecc sicuramente diminuiamo la possibilità di fare il botto.
Purtroppo molti (e io con loro) hanno la moto nera, vestono di scuro, hanno il casco nero ecc, però già rendersi visibili, notare durante la marcia se l'auto che ci precede tende da una parte, se tra le macchine incolonnate una ruota inizia a sterzare e quant'altro può aiutarci a portare a casa la pellaccia e a goderci mille altre vacanze sulla nostra moto.
basta, ho scritto pure troppo ;-) ragazzi, un abbraccio a tutti e usate (usiamo) la testa quando si viaggia...soprattutto sui brevi tragitti che sono quelli più sottovalutati!
un lampeggio
Commento di: Fermone_DOC il 12-08-2011 22:24
Grazie per la gradita risposta !!! Spero che quanto scritto serva a far riflettere ed a rendere piu' "responsabile" qualche motociclista !

Ciao
Commento di: fabiopn il 09-06-2011 17:54
Complimenti, bell'articolo, molto vero ed intelligente.
Commento di: Fermone_DOC il 12-08-2011 22:25
Grazie... troppo gentile !!!

Ciao e buona strada
Commento di: teobs il 01-08-2011 17:20
ottimo intervento e non sarò certo io a criticarlo, ma il punto sulla visibilità dei motociclisti ed in particolare sul demonizzare l'abbigliamento e la vernice scura, mi trova un pò in disaccordo.
moltissime moto hanno ormai le luci che si accendono all'avviamento del motore, così che diventi impossibile anche solo dimenticarsi di accenderle. Ebbene, credo che ancor prima di vedere se porti un giubbotto giallo fluorescente anzichè grigio scuro, si notino molto prima i fanali della moto (o sbaglio?).
alla luce di questo, penso che i conducenti che dichiarano di non aver visto la moto, (ammesso che la quasi totalità dei motociclisti coinvolti sia vestita di scuro) non avrebbero visto la moto nemmeno se il centauro si fosse vestito a mò volontario della croce rossa.
sarà che io sono di nero vestito con moto completamente nera, ma questa è la mia personalissima ed opinabile idea.
complimenti cmq per l'articolo.
Commento di: Fermone_DOC il 12-08-2011 22:30
Il fatto di avere dei colori piu' "appariscenti" ci aiuta in tutte quelle situazioni di scarsa visibilita' ! I fari della moto si vedono solo davanti o di dietro e se l'osservatore e' in linea con loro... di lato o a 45 gradi non si vedono affatto ! Per mia esperienza sulla strada ho notato che da quando ho abbandonato il nero per colori piu' vivi, vengo notato di piu' e molto prima ! Per me e' un validissimo sistema per aumentare la sicurezza passiva. Capisco che se si e' abituati sempre al nero cambiare non e' facile....ma se ci si prova poi si vede e si apprezza la differenza !!! Provare per credere !

Ciao
Commento di: AlexMastellone il 15-09-2014 17:09
Semplice e geniale.... complimenti... in poche righe credo tu abbia spalancato gli occhi a molti di noi