Progetto prevenzione Ting'Alive
Noi e i mezzi pesanti
Scritto da bigsen - Pubblicato 27/12/2008 22:36
Per svago e divertimento, lavoro o turismo, in ognuno di noi, utenti delle due ruote è viva la consapevolezza che le nostre strade sono tanto belle quanto spesso possono nascondere pericoli e insidie.

L’intenzione di questo articolo è di mettere in evidenza il rapporto tra le due ruote e i mezzi pesanti, che per loro peculiarità, possono risultare potenzialmente pericolosi se l’approccio non avviene con la giusta consapevolezza.
Ovviamente i mezzi pesanti si distinguono per stazze, individuare la tipologia del mezzo predispone ad orientarci sul tipo di guida che l'autista potrebbe tenere.

Poniamo l’ attenzione prima di tutto ai catadiottri o catarifrangenti, ve ne sono di due tipi...

Il primo a strisce diagonali gialle e rosse identifica gli autocarri con massa superiore a 3,5t e le misure di questi mezzi variano molto a seconda del tipo di lavoro che svolgono

Eccolo in foto:

Catadiottro

Il secondo è giallo con il bordo rosso e indica tutti i mezzi dotati di rimorchio,sia autotreni che autoarticolati e le misure di solito si aggirano intorno ai 17/18 metri(generalizzo)a meno che non si tratti di trasporto terra in questo caso possono esse più corti,oppure di trasporto eccezionale ed allora ci si trova anche di un lampeggiante giallo a livello del paraurti posteriore.

Ecco l'immagine

Catadiottro


Ora prendiamo in esame gli autocarri, i conducenti di questa tipologia di mezzi, che comunque sono piccoli ed agili, tendono ad avere una guida d’attacco, non perché lo vogliano ma perché molti sono dei corrieri e quindi devono far fronte a numerose consegne nell'arco della giornata, in genere questi tipi di camion hanno misure che vanno dai 6 agli 8 metri. Tuttavia la situazione più rischiosa avviene quando hanno le 4 frecce inserite che non vuol dire necessariamente che stiano accostando, quando trovate questa situazione tenete a mente che sono possibili un’infinità di manovre, procedete con cautela accertandovi che il conducente del mezzo si sia accorto della vostra presenza, guardando nello specchietto per vedere se vi ha scorto e/o usando gli avvisatori acustici. (Questo in linea generale vale per ogni mezzo).

La fretta li porta, in genere a sottovalutare gli indicatori di direzione, ponete attenzione specie quando procedono a bassa velocità pur avendo la strada sgombra, prudenza, probabilmente o stanno cercando un posto oppure devono fare una qualche manovra.

Poi ci sono mezzi leggermente più lunghi fino ai 10 metri, spesso questi vengono utilizzati sia per trasporto a medio raggio che per consegne come i corrieri, essendo meno agili le probabilità che questi possano fare manovre brusche e "strane" scende, in genere hanno un numero limitato di carichi e scarichi e quindi si possono permettere più calma e meno azzardi.

Sopra i 10 metri abbiamo il medio e lungo raggio,per intenderci questi sono i mezzi che più spesso trovate in autostrada, si muovono in maniera piuttosto regolare, per loro le manovre necessitano di grandi spazi e, a causa di ampie zone cieche negli specchietti retrovisori, di norma affrontano le manovre ponderandole.


In tutti i casi dovete SEMPRE considerare che vi sono ampie zone cieche negli specchietti retrovisori sia in visuale posteriore che laterale questo perché tutti gli specchietti hanno il limite dell'angolo cieco.
A causa delle dimensioni necessariamente abbondanti degli specchietti per vedere posteriormente, essi coprono la visuale laterale del conducente in modo decisamente ampio,con un angolo di circa 45° a sinistra mentre a destra è pari ad un angolo di circa 60°, ovviamente più aumenta la distanza più lo specchietto oscura la visuale.


Ora vediamo nel particolare quattro classiche situazioni di potenziale pericolo:
  1. Il classico accostamento a destra per qualche necessità tipo consultare la cartina o ricontrollare l'indirizzo.
      
  2. Un'altra possibilità è che stia cercando la via o il civico giusto,in questo caso il mezzo procede a passo d'uomo ma NON si ferma, non abbiate fretta di passare ma accertatevi che non svolti improvvisamente perché ha visto la strada o il civico all'ultimo istante, può accadere più frequentemente di quanto non pensiate. I mezzi più pesanti impegnati in questo genere di manovra tendenzialmente, per la loro maggiore stazza, sono portati ad “inchiodare”con tutte le conseguenze che ciò comporta.
      
  3. Il caso più pericoloso per chi sopraggiunge, il mezzo deve far manovra per entrare in qualche cortile (aziendale o privato) in questo caso non abbiate fretta di passare ad ogni costo perché potreste mettervi in posizione tale da bloccarle sia lui che voi in posizione scomoda. Spesso quando il camion si blocca in una manovra in modo brusco è quasi sempre per mancanza di spazio, quindi dovete sempre provvedere a lasciare lo spazio libero per agevolarne la manovra.
      
  4. I mezzi pesanti hanno bisogno di spazio per effettuare le manovre tanto più se si tratta di autoarticolati.
    Per loro anche il semplice immettersi su strada può rappresentare una manovra degna di attenzione specie se gli spazi risultano ristretti.
    Capita spesso che per effettuare questo genere di manovre occorre impegnare entrambe le corsie con conseguente blocco del traffico in entrambe le direzioni.
    E' proprio in questa fase che occorre moderare la velocità in quanto l'autista del mezzo impegnato dalla manovra può non avervi visto.
    Per gli ingombri vi rimando al seguente articolo

I camion con rimorchio sono, da un certo punto di vista, più gestibili, in città la loro mole e l'ingombro aiutano il motociclista a liberarsene.

In linea generale questi si dividono in 3 categorie: autotreno, autoarticolato ed autosnodato.
Per tutte e tre le tipologie il momento migliore è il rettilineo, questo perché è l'unico momento dove siamo visibili da parte dell'autista rispetto al limite posteriore del rimorchio,cercare di superare lo stesso tipo di mezzo quando è impegnato in una svolta a destra è pericoloso, vediamo i 3 casi:

Autotreno: è il più semplice da evitare, infatti avendo l'ultimo assale vicino al paraurti la coda del rimorchio segue la direzione della motrice stringendo ben poco la traiettoria, per cui in una svolta a destra tende ad avvicinarsi alla corda della curva, con questo vuol dire che se ci poniamo anche ad una manciata di centimetri dal posteriore senza invadere la corsia opposta stiamo tranquilli (comunque le distanze di sicurezza valgono anche in questo caso, anzi, di più) qui però si pone una problematica, infatti, nel momento in cui comincia la svolta negli specchi grandi l'autista non ha più la visibilità ampia come prima sul lato dove effettua la svolta, per cui si deve affidare agli specchi più piccoli, quelli sono regolati per vedere il limite posteriore del rimorchio ma fino ad un certo angolo, poi l'angolo cieco è totale, per cui non affidarsi totalmente sulla possibilità di essere stati visti.
NON PREFERITE MAI DI AFFIDARE LA VITA AGLI ALTRI.

Una considerazione che dovete sempre fare in presenza di un mezzo pesante è che la nostra capacità di muoverci repentinamente nel traffico non permette ai conducenti di questi mezzi di accorgersi della nostra presenza in tempo reale, per cui come detto precedentemente, lanciate sempre l’occhio negli specchi ed assicuratevi che ci sia stato il classico "scambio di sguardi".

Nel caso di un autoarticolato in manovra la coda del semirimorchio tende ad allargarsi in direzione opposta e se si è affiancati e molto vicini si rischia di essere colpiti, per cui richiede una maggiore attenzione di ingaggio, anche qui è fondamentale che l'autista sappia della nostra presenza, rimanere qualche minuto in più nel raggio visivo del suo specchio retrovisore per dargli tempo di vederci è fondamentale, l'importante poi è non "sparire" di colpo e riapparire nell'altro, questo potrebbe confondere l'autista sulle nostre intenzioni e toglierci così quel pizzico di margine di sicurezza che lui stesso ci potrà creare quando lo andremo a superare.

L'autosnodato o con rimorchio "biga" è l'insieme di entrambi i mezzi sopradescritti, l'autosnodato è come il pullman a due sezioni dei trasporti pubblici per intenderci, mentre il rimorchio a biga ha il giunto prossimo all'ultimo assale della motrice, si guida come se fosse un autoarticolato ma la coda del semirimorchio, in questo caso, ha un comportamento più lineare in curva come se fosse un autotreno.

Il trasporto eccezionale usa una svariata tipologia di rimorchi combinati, estensibili, allargabili anche ed a volte multipli con doppia ralla, tutte queste caratteristiche li rendono grossi più del dovuto, ingombranti a livello tale da occupare anche un'intera carreggiata, generalmente sono scortati da autovetture dello stesso autotrasportatore oppure dalle volanti della polizia, generalmente non sono superabili ed ogni volta che esistono delle possibilità si organizzano dei punti per far defluire il traffico, per cui bisogna fare più attenzione agli altri utenti della strada che a loro, qui è indubbio che affiancarsi vuol dire porsi a grossi rischi in quanto, avendo la totalità degli assali autosterzanti per poter fare anche le curve più strette, il rischio di essere presi dalle ruote è alta.

Purtroppo prende più piede il malcostume di far viaggiare questi mezzi senza la dovuta scorta quando questi non sono eccessivamente fuori sagoma (ovvero i limiti in cui un mezzo pesante NON è considerato trasporto eccezionale) oppure con un solo mezzo di scorta anteriormente per aprire la strada lasciando la parte posteriore incustodita ... i margini di sicurezza vengono demandati al libero buonsenso degli utenti della strada, che in molti casi possono deficitare.

In qualche altro raro caso troviamo la scorta solo posteriormente, nell'occasione l'autista è maggiormente stressato dalle condizioni precarie di sicurezza ... conviene amplificare l'attenzione.
Ponete sempre attenzione se un mezzo pesante procede a rilento, non lo fà per divertimento ma per un motivo serio e necessario .

Circa l’85% del trasporto delle merci in Italia avviene su gomma.
In ogni istante della giornata ci sono in giro più di due milioni di Tir, o camion.
In un momento di crisi i numeri di questi mezzi in circolazione rappresentano un segno di ricchezza e le ditte impegnate realizzano il 18% del nostro Pil.
Una guida attenta e prudente nel traffico, rispettosa di noi stessi e degli altri dovrebbe essere già sufficiente nei confronti di chi guida i mezzi pesanti che, ricordiamoci, lavorano anche per noi.

Per concludere ricordate che guidare in sicurezza mezzi pesanti implica una buona dose di concentrazione che spesso viene minata da una serie di fattori, la ricerca di una via, di un negozio, di un numero civico ecc., e tutto ciò può portare ad una drastica riduzione di attenzione.

Se vedete un mezzo pesante che rallenta non date mai per scontato ciò che fà, potreste ricevere amare sorprese.


[il presente articolo fa parte del progetto Ting'Alive]
 

Commenti degli Utenti (totali: 7)
Login/Crea Account



I commenti sono di proprietà dell'inserzionista. Noi non siamo responsabili per il loro contenuto.

Commenti NON Abilitati per gli utenti non registrati
Commento di: Vitto58 il 28-12-2008 11:26
Complimenti e grazie per il tuo articolo, da "ex" conducente pesante, con quasi un trentennio di guida alle spalle condivido appieno tutto quello che hai scritto.

Dobbiamo comunque ricordare, che molte volte, ed ultimamente in particolare, succede sempre più spesso che dei mezzi pesanti di qualsivoglia categoria si tratti, vengono posti in mano a dei poveri diavoli che trovandosi una patente in tasca, si inventano per necessità il più delle volte su due piedi il mestiere di autista, con le nefaste conseguenze ben conosciute che poi ne derivano.

Spesso, la mancanza di formazione e di informazioni di chi diventa autista dalla sera alla mattina, provoca più incidenti e danni di molti altri fattori concomitanti, che comunque vanno valutati, come lo stress, la stanchezza, l'alternanza di turni di lavoro con orari impossibili per la maggior parte degli esseri umani definiti normali.

Quindi, per usare una frase scritta spesso dietro molti camion ...

Meglio perdere un minuto per la vita, che la vita per un minuto!!!

A tutti buon anno nuovo, Vitto58

Commento di: SuperCazzola il 29-12-2008 11:48
Grandissimo Bigsen!

Hai scritto ottime cose!
Commento di: robyracing46 il 30-12-2008 14:26
articolo stupendo.
Commento di: bondielli41 il 31-12-2008 18:27
Ciao,,Sono anch'io un ex camionaro e per quanto io,ne sappia caro Bigsen bosognerebbe avvertire i ns/ colleghi motociclisti e non solo-che bisogna sempre stare alla distanza di sicurezza,per avere meno guai noi ed il camionaro,che tu con tutte le giuste avvertenze mettevi in risalto,il motivo per il quale egli si trova nella strada.Certamente oggi si affidano camion a persone con poca esperienza di guida,con i risultati che ben conosciamo.Grazie per averne parlato di un argomento che pochi altri hanno interesse di far conoscere.W la Vespa-W la Gilera -W la MotoGuzzi-W La Moto Morini-W la M V Agusta-W la Ducati e tutte le altre ns/ bellissime vecchiette con solo due ruote-
Buon Anno 2009 a tutti quelli che ci copiano Bondielli 41
Commento di: Franz71 il 07-01-2009 16:35
Complimenti per l'articolo! Un ottimo puto di vista del rapporto con i mezzi pesanti, piccoli o grandi che siano e sulle sempre validissime regole di sicurezza elencate. Bravo.
Commento di: 903BEPPE il 24-01-2010 14:41
Bravo ,sono 20 anni che guido il camion,e leggo molti articoli che parlano sempre male della categoria questo e il primo articolo scritto con la testa
Commento di: Ale400 il 17-09-2010 17:42
lo so l'articolo e vecchio però volevo complimentarmi con bigsen perchè da camionista concordo pienamente con tutto. io quando sono in moto sto sempre attento ai mezzi"BIG" di fatti preferisco viaggiare la domenica che il numero è limitato!!!!!!!!!!!!!