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Come fate i tornanti?
16455688
16455688 Inviato: 19 Lug 2025 14:08
Oggetto: Come fate i tornanti?
 

Buondì

Ultimamente ho fatto incetta di tornanti e mi ha fatto molto riflettere su come li faccio, e mi chiedo come li fanno gli altri.
So che è un argomento su cui si è già scritto molto su questo forum (tanti anni fa') e altrove, però trovo che se ne sia parlato sempre in modo troppo generale, come se un tornante valesse l'altro. Ovviamente lo sguardo è fondamentale, ma non si guida solo con lo sguardo. Propongo di rinfrescare questo evergreen con un altro approccio, più specifico.

Aldilà del raggio e delle pendenze sempre variabili, dal mio punto di vista si fanno in 4 modi diversi principali, così come ci sono 4 tornanti diversi: a sinistra in salita, a sinistra in discesa, a destra in salita, a destra in discesa.

Facciamo prima quelli in salita.

A sinistra in salita:
Arrivo all'ingresso usando quasi solo il freno motore, scalando una marcia dopo l'altra fino alla seconda. Il più grande pericolo in questo caso è che qualcuno arrivi lungo in discesa, che sia in macchina o in moto, quindi resto sempre molto largo, così come è molto facile fare l'errore di piegare troppo presto e tagliare la curva (anche solo con il casco sporgente) con rischio di frontale. In percorrenza si può dosare facilmente il gas e pure il freno posteriore, quindi abbastanza facile.
È il tornante ideale per sorpassare qualcuno di più lento: a metà curva guardo su, se non c'è nessuno a scendere butto giù la moto a metà curva e apro deciso il gas sorpassando all'interno.

A destra in salita:
L'ingresso è simile, quindi principalmente freno motore. Il pericolo più grande è che chi scende taglia la curva, quindi preferisco stare a metà della mia corsia piuttosto che largo sulla sinistra. In percorrenza sto più stretto e piegato possibile a destra, stando però attento a non accelerare troppo presto e finire contromano. Appena vedo l'uscita spalanco. Se la curva è particolarmente stretta, allungo un po' l'entrata, mi lascio quasi cadere a destra e do gas per raddrizzare. Freno posteriore quasi mai, si rischia di grattare il piede.

A sinistra in discesa:
L'ingresso curva in discesa lo faccio sempre con molta calma perché non voglio usurare troppo le pastiglie e la gomma anteriore. Quindi freno lungamente con il posteriore, scalo le marce progressivamente e proprio verso la fine pinzo col davanti, tenendo però una marcia più alta. Sto più largo possibile all'inizio ma stringo progressivamente, con un punto di corda a circa 3/4. Anche qui il pericolo è di stringere troppo presto e sporgere il casco in contromano. Secondo me la curva più bella da piegare.

A destra in discesa:
Secondo me il tornante più difficile e sul quale avevo e ho ancora più dubbi.
Frenata in discesa come a sinistra, ma stando anche in questo caso più centrale, non troppo largo. Il rischio è arrivare troppo lunghi e finire in contromano. Se il tornante è particolarmente stretto scalo una marcia in più come se fossi in salita, altrimenti lascio la 3a.
All'inizio lo facevo come il tornante a sinistra, ovvero dosando col freno posteriore, poi mi è successo più volte di grattare il piede sull'asfalto e mi son detto che dovevo cambiare tecnica.
Ultimamente provo semplicemente a buttarmi giù spingendo sul manubrio a destra, lasciando andare la moto a peso morto, senza gas né freno. Per qualche motivo mi viene più facile se apro il ginocchio interno e spingo un po' sulla pedana di destra. Così facendo però il pericolo più grande è di percorrere troppo veloce e finire lungo in uscita senza poter correggere con il freno posteriore, quindi ho ancora qualche dubbio.
Voi come lo fate quest'ultimo tornante?
 
16455694
16455694 Inviato: 19 Lug 2025 16:27
 

Ciao e complimenti, ottimi consigli. 0509_up.gif Per quanto mi riguarda quando avevo la sportiva stavo allungato sul serbatoio e il problema non erano i tornanti in salita, ma quelli in discesa. Talvolta mi sembrava quasi di ribaltarmi in frenata. icon_lol.gif Altra osservazione è che purtroppo vedo troppa gente che taglia le curve sconfinando nella corsia opposta. Auto, camion, scooter, monopattini, ciclisti e motociclisti. Quindi nelle curve mi tengo un ampio margine di sicurezza. Questo anche perchè vuoi o non vuoi ci può essere anche il brecciolino che ha lasciato il trattore agricolo, oppure il rigagnolo d'acqua fangoso dell' impianto di irrigazione automatico. Più eventuali imprevisti, come il cane che attraversa, ma anche altri simpatici animaletti. Nella mia vita sulla strada ho incontrato anche la lepre (mizziga se corre), l'istrice, la mucca (passo delle capannelle) e il cerbiatto. Fortunatamente ancora nessun incontro ravvicinato con il cinghialetto e l'orsetto. icon_asd.gif Il cinghialetto di notte è davvero pericoloso. Con la macchina lo puoi anche schiaccare ma con gravi danni alla carrozzeria. Con la moto assolutamente meglio evitare.

Ultima modifica di Muwenge il 19 Lug 2025 16:30, modificato 1 volta in totale
 
16455695
16455695 Inviato: 19 Lug 2025 16:29
 

A parte che non è facile dire come fai una cosa che facendola da sempre è automatica.
La prima cosa che ti direi impara a frenare il più possibile con il freno davanti, quello dietro è un aiuto più per le correzioni che altro specialmente in discesa(adesso è meno pericoloso che una volta sia perchè sono piccoli di diametro sia perchè hai l'abs, una volta meno lo usavi e meglio era icon_asd.gif )
Calcola che nella guida sportiva meno freno motore hai e meglio è(entro certi limiti), ad esempio KTM ha un sistema che te lo toglie quando pieghi.
Ti direi che nelle curva a sinistra sto abbastanza centro strada facendo un minimo di traettoria classica mentre in quelli a destra mi sposto un po' a sinistra(tanto ho visuale) e poi anticipo la chiusura.
 
16455697
16455697 Inviato: 19 Lug 2025 16:33
 

Eventualmente diciamo che dipende anche molto dal tipo di moto. eusa_think.gif
 
16455699
16455699 Inviato: 19 Lug 2025 16:34
 

Muwenge ha scritto:
Eventualmente diciamo che dipende anche molto dal tipo di moto. eusa_think.gif

Direi di no
 
16455701
16455701 Inviato: 19 Lug 2025 17:04
 

italyonbike ha scritto:
Direi di no

Anche con la moto da cross e le gomme tassellate. icon_rolleyes.gif
 
16455704
16455704 Inviato: 19 Lug 2025 17:52
 

Muwenge ha scritto:
Anche con la moto da cross e le gomme tassellate. icon_rolleyes.gif

La moto da cross tiene abbastanza anche in piega, se vai piano cambia poco se vai più forte e sei bravo puoi metterla di traverso però la traettoria non è troppo diversa
Su una strada devi stare più o meno nella tua corsia e quindi non puoi fare cose troppo diverse.
 
16455708
16455708 Inviato: 19 Lug 2025 18:19
 

italyonbike ha scritto:
La prima cosa che ti direi impara a frenare il più possibile con il freno davanti,
Come mai?
 
16455710
16455710 Inviato: 19 Lug 2025 18:22
 

Barbagianni ha scritto:
Come mai?

Perché è quello che frena
 
16455713
16455713 Inviato: 19 Lug 2025 18:34
 

italyonbike ha scritto:
Perché è quello che frena
icon_lol.gif haha no be è chiaro, usarlo lo uso, soprattutto quando vado a un ritmo un po' più spinto. Ma in discesa non mi piace molto arrivare forte nei tornanti di solito. Dipende.
 
16455718
16455718 Inviato: 19 Lug 2025 18:43
 

Be però un tornante è una curva lenta se non freni davvero vuol dire che vai pianino.
Poi ci sarebbero anche le motivazioni legate ai trasferimento di peso che, fino ad un certo punto, ci vuole nell'ingresso in curva.
Con le moto da cross sulle piste di sabbia, che sono quelle più critiche, se non sposti il peso sull'anteriore non giri.
 
16455741
16455741 Inviato: 19 Lug 2025 21:30
 

Ciao .
Da ex cronoscalatore , tendo ad utilizzare una linea "spezzata" , in modo da piegare meno possibile , sia come livello di inclinazione , sia come metri percorsi .
Soprattutto quelli a destra , salita o discesa che sia , cerco di seguire una linea molto stretta , dall' inserimento fino all' uscita .
Nelle salite mi hanno insegnato che questo genere di svolte più sono strette e più aumentano i rischi legati alle perdite di aderenza e/o gestibilità della moto .
Rapporti bassi ( prima o seconda ) e pieghe accentuate vanno poco d' accordo , perciò meno tempo ( e spazio ) si rimane piegati , minori sono le difficoltà nel gestire la moto .
Fra l' altro in un contesto di guida dove i cambi di carico fra i 2 assi e di inclinazione devono essere necessariamente rapidi , per essere efficaci .
Ovviamente questo approccio non può essere applicato in maniera altrettanto efficace nei tornanti sinistrorsi , con la strada aperta al traffico , dovendo giustamente rimanere nella propria corsia .
Anche con questi , però , se relativamente stretti , si può comunque adottare questa tecnica , sfruttando la larghezza della propria corsia .
Dal punto di vista posturale , il controbilanciamento del corpo ( tipico nel fuoristrada/motard ) lo preferisco perchè , a mio parere , porta diversi vantaggi .
Il busto che rimane praticamente verticale , senza seguire l' inclinazione della moto , permette un maggior controllo sulle derive , sempre piuttosto brusche quando innescate da aperture di gas con rapporti corti .
La testa rimane più in alto e più esterna , col vantaggio di vedere più lontano .
E anche la rapidità nel far cambiare inclinazione alla moto migliora .
Con tale postura , a parità di velocità di percorrenza , si è costretti ad inclinare maggiormente la moto .
Ma , come detto , la linea spezzata interna fà si che la moto rimanga inclinata il meno possibile , massimizzando il tutto verso la trazione in uscita .
E a proposito di moto , l' unica categoria in cui questa tecnica risulta poco efficace , almeno dal punto di vista cronometrico , è la 125 ( come anche con gli scooters ) , dove rallentare troppo alla corda porta eccessive perdite in uscita .



doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
16455754
16455754 Inviato: 19 Lug 2025 23:50
 

ansetup ha scritto:
Ciao .
.. Dal punto di vista posturale , il controbilanciamento del corpo ( tipico nel fuoristrada/motard ) lo preferisco perchè , a mio parere , porta diversi vantaggi .
Il busto che rimane praticamente verticale , senza seguire l' inclinazione della moto , permette un maggior controllo sulle derive , sempre piuttosto brusche quando innescate da aperture di gas con rapporti corti .
La testa rimane più in alto e più esterna , col vantaggio di vedere più lontano .
..
Ma , come detto , la linea spezzata interna fà si che la moto rimanga inclinata il meno possibile , massimizzando il tutto verso la trazione in uscita .
...

doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif


0509_up.gif 0509_up.gif
in discesa, frenata anteriore prima di entrare in curva e poi solo il posteriore se serve. Marcia bassa e solo freno motore nella percorrenza. Parlo di tornanti stretti, quelli che ti fanno girare di 180°
 
16455760
16455760 Inviato: 20 Lug 2025 6:23
 

Ciao An
Che cosa intendi con linea "spezzata"? È quando arrivi un po' più lungo e curvi bruscamente e più rapidamente possibile lasciandoti quasi cadere?

A proposito di frenata, mi viene in mente un altro punto critico.
Posso capire che con il quickshifter, in discesa, freni davanti e butti giù le marce senza pensarci troppo. Però con il cambio manuale e rapporti corti?
Mettiamo il caso di un tornante dopo un rettilineo relativamente lungo, sempre in discesa. Non so voi, ma in questo caso non vado a più di 100kmh e scendo in 5a, col mio 400cc. Arrivare a cannone e poi frenare come un dannato per me non ha molto senso scendendo da un passo.
Se freno molto con il posteriore è anche perché mi permette di scalare le marce più facilmente facendo la doppietta, e poi una volta arrivato con la marcia di percorrenza freno davanti.
Ogni tanto quando vado un po' più forte freno in due tempi: prima pinzata davanti in terza, scalata in seconda, seconda pinzata.
So che in campo automobilistico all'epoca usavano la tecnica del "punta-tacco" e tutti i piloti la usavano per andare forte. Però in moto mi sembra quasi impossibile. È una tecnica che si usa(va) di frenare col davanti e scalare con la doppietta contemporaneamente oppure è una cosa impossibile che non si fa? O semplicemente si scala senza fare la doppietta ? Ogni tanto mi è capitato ma così la ruota posteriore tende a fare un po quel che le pare.
 
16455762
16455762 Inviato: 20 Lug 2025 6:30
 

La doppietta in scalata continuando a frenare con l'anteriore si è sempre fatta fino all'avvento del quick shift.
Che, come ho detto più volte, da quasi più vantaggi in quella fase li, che in accelerazione, per strada.
 
16455766
16455766 Inviato: 20 Lug 2025 7:30
 

Buongiorno .

Con "linea spezzata" generalmente si definisce una traiettoria dove , invece di raccordare la svolta nel classico sistema di allargare in ingresso , "trovare" la corda ed allargare in uscita , sfruttando quanto più possibile la corsia a disposizione , si preferisce puntare verso l' interno già durante la frenata , a moto ancora dritta .
Arrivati a centro curva , la corda sarà un pò più lontana dal cordolo interno .
In questo punto si è molto lenti , in certe condizioni potrebbe addirittura essere producente rallentare fino quasi a fermarsi .
Qui la moto và "sbattuta" giù , fatta girare come in fuoristrada ( nel fettucciato ) si fà col paletto .
Gas chiuso e freni appena pelati ( anteriore e/o posteriore , a seconda della situazione ) , per "schiacciare" leggermente le sospensioni e dar cosi carico ai pneumatici .
Poi si raddrizza velocemente e si spalanca , nel caso aiutandosi con la frizione , qualora fossimo troppo giù di giri , per massimizzare la fase di accelerazione in uscita .
In questa fase non sono improbabili fenomeni di pattinamento , che comunque potranno essere gestiti con relativa semplicità grazie al fatto che la moto si trova perfettamente dritta ed indirizzata verso la nuova fase .
Come scritto dal buon Italy , in assenza di QS con blipper , per scalare con azione fluida e ridurre al minimo reazioni del posteriore , è necessario far propria la tecnica della cosiddetta "doppietta" , che in moto significa dare un colpo di gas ad ogni passaggio al rapporto inferiore .
Personalmente ho sempre usato una o due dita sul comando freno , lasciando il resto della mano destra a gestire contemporaneamente i colpi di gas .
Infine , azioni ripetute sui freni ( così come sul gas ) servono solo a destabilizzare la moto , con quote geometriche e carichi ( sui pneumatici ) che si modificano ogni volta , togliendo feedback e confidenza a chi guida .


doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
16455798
16455798 Inviato: 20 Lug 2025 10:19
 

Su strada uso un approccio prudente; probabilmente in pista i discorsi cambiano, lì, se non altro, sei in senso unico...
Ma su strada mi limito e quindi:

Tornante SINISTRO: cerco di valutare prima possibile il traffico in incrocio e lo stato del fondo (ormai la regola è che sia sporco 0510_confused.gif ), cercando restare il più possibile con le ruote vicino al bordo destro della strada. In pratica, faccio una curva il più possibile rotonda, restando lontano dal centro della strada e quindi posso piegare tranquillamente (più o meno...).

Tornante DESTRO: anticipo ancora di più il controllo del traffico in incrocio e dello stato del fondo. Se possibile, mi allargo in ingresso di curva, per poi stringere il più possibile. In pratica, compatibilmente con le condizioni di strada e traffico, cerco di arrotondare il più possibile la curva. Anzi, no: di trasformarla in una "L".

Non è un approccio redditizio sul tempo totale di percorrenza? E che problema c'è? Mica mi corrono dietro con i cani! icon_mrgreen.gif
 
16455867
16455867 Inviato: 20 Lug 2025 21:27
 

Rallento di freno motore cercando la marcia più adatta a una percorrenza scorrevole, quale tra 1^, 2^ o 3^ dipende dalla larghezza della carreggiata, dal raggio del tornante e dalla pendenza in uscita. Normalmente accompagno ogni scalata con una doppietta.
Freno con l'anteriore a moto dritta, alleggerisco in ingresso e mollo appena inserisco, inclinando la moto a busto dritto e sostenendola col gas.
Raggiunta la corda e in vista dell'uscita, scendo all'interno col busto mentre raddrizzo la moto e apro il gas.
Spesso mi accompagno col ginocchio, più per vezzo che per altro, ma se ci sto dando dentro sposto tutto il corpo, al punto che se i tornanti sono in sequenza la guida diventa una sessione di squat sulle pedane con un boma da windsurf in mano.
 
16455872
16455872 Inviato: 20 Lug 2025 22:45
 

Cordy ha scritto:
Su strada uso un approccio prudente...

Concordo 0509_up.gif con la sportiva si frena e si piega cercando la traiettoria migliore. Purtroppo sulla strada pubblica può succedere di tutto quindi cerco di non esagerare ma di tenermi un buon 40% di margine di sicurezza. Ovviamente qualche scemenza l'ho fatta anch'io. eusa_whistle.gif Con la gorilla nuova invece ancora devo capire quanto margine mi danno le gomme semitassellate.. eusa_think.gif
 
16455908
16455908 Inviato: 21 Lug 2025 8:14
 

Il mio problema sono i tornanti - specie se stretti - in salita a destra: esco quasi sempre largo, se mi dice bene sulla linea bianca o proprio nell'altra corsia.
Sia che faccio una traiettoria rotonda, sia che punto la corda, tendo ad "esondare" nell'altrui corsia.
Gli altri tornanti, invece, riesco a farli bene o comunque decentemente.

0510_saluto.gif
 
16455920
16455920 Inviato: 21 Lug 2025 8:54
 

zavetti ha scritto:
Il mio problema sono i tornanti - specie se stretti - in salita a destra: esco quasi sempre largo, se mi dice bene sulla linea bianca o proprio nell'altra corsia.
Sia che faccio una traiettoria rotonda, sia che punto la corda, tendo ad "esondare" nell'altrui corsia.
Gli altri tornanti, invece, riesco a farli bene o comunque decentemente.

0510_saluto.gif

Diciamo che essendo una pratica pericolosa ti consiglio di perfezionarti
rotfl.gif rotfl.gif rotfl.gif
 
16455930
16455930 Inviato: 21 Lug 2025 9:17
 

zavetti ha scritto:
Il mio problema sono i tornanti - specie se stretti - in salita a destra: esco quasi sempre largo, se mi dice bene sulla linea bianca o proprio nell'altra corsia.
Sia che faccio una traiettoria rotonda, sia che punto la corda, tendo ad "esondare" nell'altrui corsia.
Gli altri tornanti, invece, riesco a farli bene o comunque decentemente.

0510_saluto.gif
Dai gas troppo presto o stringi troppo presto. Prova a ritardare una delle due cose icon_wink.gif
Io esco sempre molto stretto, anche troppo.
 
16455948
16455948 Inviato: 21 Lug 2025 10:17
 

Con un 4 cilindri in linea - CBF 600 - i tornanti a destra in salita stretti li faccio in prima marcia. Credo possa essere questo l'errore.
In seconda temo lo spegnimento a mezza curva con caduta e relativa figura di m.
 
16455952
16455952 Inviato: 21 Lug 2025 11:17
 

zavetti ha scritto:
Con un 4 cilindri in linea - CBF 600 - i tornanti a destra in salita stretti li faccio in prima marcia. Credo possa essere questo l'errore.
In seconda temo lo spegnimento a mezza curva con caduta e relativa figura di m.
Su quale marcia usare non saprei aiutarti... penso che poco importa la marcia che usi, se esci sempre largo è un problema di come imposti la traiettoria e l'accelerazione. Se li fai in 1a secondo me apri il gas troppo presto e la moto spinge subito, si alza e allarga. Si fa presto a fare 2 metri di troppo.
 
16455983
16455983 Inviato: 21 Lug 2025 16:05
 

zavetti ha scritto:
Il mio problema sono i tornanti - specie se stretti - in salita a destra: esco quasi sempre largo, se mi dice bene sulla linea bianca o proprio nell'altra corsia.
Sia che faccio una traiettoria rotonda, sia che punto la corda, tendo ad "esondare" nell'altrui corsia.
Gli altri tornanti, invece, riesco a farli bene o comunque decentemente.

0510_saluto.gif



Ciao , Saverio . 0510_saluto.gif
Se proverai ad impratichirti con la postura del controbilanciamento del corpo , ti renderai conto che questa ti permette di svincolarti dalla necessità di mantenere una velocità adeguata , prima responsabile della tendenza a finire largo in uscita .
Nel primissimo periodo in cui iniziai a "masticarla" , mi venne consigliato di abituarmici con la bici .
Piegandola sotto e mantenendo il busto più verticale possibile , iniziai ad effettuare pure dei surplace .
E con la pratica ti assicuro che sono possibili anche con la moto .
Questo significa che , una volta assimilato il corretto bilanciamento , potrai rallentare in qualsiasi fase della percorrenza e/o modificare la linea , semplicemente compensando la mancanza di sostegno delle forze giroscopiche e di quella centrifuga con lo spostamento del busto dal lato opposto a quello della moto .
Poco sopra ho evidenziato gli aspetti positivi di tale postura nella guida veloce ( visibilità e controllo della moto , soprattutto ) , ma anche andando molto piano se ne possono apprezzare i vantaggi ( sempre visibilità e bilanciamento/equilibrio a bassissime velocità ) .

Link a pagina di Youtube.com


doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
16456000
16456000 Inviato: 21 Lug 2025 16:54
 

Effettivamente il controbilanciamento può essere molto utile soprattutto nei tornanti a destra ma è una cosa che faccio di rado, almeno consciamente, dovrei provare più spesso. Girare in tondo in un parcheggio, in senso orario, con un raggio più stretto possibile, può essere anche un ottimo esercizio, ogni tanto lo faccio. Peccato però che in un parcheggio non ci siano pendenze.
Vien da sé che il miglior modo per allenare i tornanti è... farne tanti!
 
16456002
16456002 Inviato: 21 Lug 2025 17:13
 

zavetti ha scritto:
Con un 4 cilindri in linea - CBF 600 - i tornanti a destra in salita stretti li faccio in prima marcia. Credo possa essere questo l'errore.
In seconda temo lo spegnimento a mezza curva con caduta e relativa figura di m.



La scelta del rapporto non è così vincolante , se non hai esigenze cronometriche e l' unico tuo must è eseguirli in sicurezza e scioltezza apprezzabili .
Oltre al menzionato controbilanciamento , niente vieta di gestire equilibrio e velocità di esecuzione giocando con frizione e freno posteriore , sempre in modo fluido e progressivo , ovviamente .


doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
16456011
16456011 Inviato: 21 Lug 2025 18:49
 

Intanto grazie 0510_five.gif
Il controbilanciamento già lo utilizzavo nelle curve più lente e strette, come da un po' faccio pressione sul manubrio lato curva, dopo aver letto i consigli di Andrea "ansetup".
Proverò comunque a fare esercizio di controbilanciamento in un parcheggio, hai visto mai.

0510_saluto.gif
 
16456120
16456120 Inviato: 22 Lug 2025 13:27
 

mi inserisco in discussione solo per parlare di una tematica complementare, ovvero l'ingresso in curva sx o dx ma con il cambio DCT.... sto riscontrando problemi nella gestione della curva, provengo dallo scooter e non ho una stradale ma una Touring la Nc750x Dct Abs del 2017. Ho fatto domenica la prima vera uscita 250 km e mi sono trovato discretamente ma non benissimo. Ho rilevato fin da subito che sui tornanti la marcia D non era efficace quindi mi sono trovato costretto a inserire la modalità Sport, per inciso ho usato la S1.
Da subito la cosa è migliorata fino al punto che ne ho anche rilevato le condizioni critiche:
1) in discesa girando esterno verso interno su pendenze elevate mi sono ritrovato con cambio marcia automatica tipo punto morto di aggancio tra le marce...è una sensazione bruttina da rilevare perchè viene a mancare quel microsecondo di accelerazione che ti lascia tipo fluttuante
2) in salita problema simile al precedente dove riaccelerando per terminare la curva la moto mi passa alla marcia superiore ed a quel punto perdo la spinta ed è come se si affogasse perchè la pendenza c'è e salendo di marcia perdi potenza
Qualcuno sa come posso risolvere?
Ho anche pensato che le altre due modalità S2 e S3 forse cambiano qualcosa, oppure devo intervenire prima scalando io, ma lo scalare poi non mi evita che la moto poi riprenda a cambiare da sola.

P.S: sarei grato se qualcuno intervenisse senza la solita battuta di "potevi comprare quella col cambio manuale"
 
16456139
16456139 Inviato: 22 Lug 2025 15:19
 

@ Mairotto

Ciao .
Mi è capitato di provare Integra 700 ( prima serie ) ed NC 700 X con DCT .
Entrambe moto di amici .
Andando rilassati , il doppia frizione Honda in funzione "D" mi è sembrato azzeccato anche fra le curve , se si esclude un breve periodo di adattamento .
In questo contesto d' uso , personalmente mi son trovato bene a lasciar fare all' elettronica , compensando le fasi con poco sostegno della meccanica ( sia in salita che in discesa ) con un accorto utilizzo dei freni .
Aumentando il passo , la gestione automatica dei passaggi di rapporto non l' ho trovata adeguata a fornire un sostegno sufficiente , perciò andavo di manuale , utilizzando le palette al manubrio , sia in salita di rapporto , sia scalando .
Entrando nel contesto specifico del topic , nell' affrontare i tornanti più stretti preferivo inserire con un rapporto relativamente lungo ( con le palette ) e freni pelati ( cosa che , comprimendo le sospensioni , aiutava appoggio e feedback ) , per poi passare al rapporto inferiore solo in uscita , durante la fase di riallineamento della moto .


doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
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