Bia, beccati questa!


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andiamo per gradi, per me era il primo ed è stato fantastico, dalla location del raduno, alle staffette perfette, la simpatia e la cordialità di chi ci ha accolto, l'idea della polo
nicosan che già avevo conosciuto al TWT il buon seb compagno ormai di diverse uscite, frana anche lui già conosciuto al TWT...insomma poi via via tutti gli altri con cui ho avuto il piacere di scambiare qualche chiacchera ed il gruppetto con cui abbiam condiviso l'arrivo da Verona Nord fin su a malcesine....
), prossima volta magari con moglie zavorrata e macchinetta a seguito mi rifaccio












..... al prossimo Tingarda
..... al prossimo Tingarda









, ai mè e stata solo una toccata e fuga di Domenica ma ne è valsa la penna
, solo una domanda come mai già Sabato in mattinata provando ad iscrivermi non accettava l'iscrizione del gruppo generale e anche della mia sezione ?
nn si dovrebbero chiudere dopo ogni manifestazione ??

, ai mè e stata solo una toccata e fuga di Domenica ma ne è valsa la penna
, solo una domanda come mai già Sabato in mattinata provando ad iscrivermi non accettava l'iscrizione del gruppo generale e anche della mia sezione ?
nn si dovrebbero chiudere dopo ogni manifestazione ??

, ai mè e stata solo una toccata e fuga di Domenica ma ne è valsa la penna
, solo una domanda come mai già Sabato in mattinata provando ad iscrivermi non accettava l'iscrizione del gruppo generale e anche della mia sezione ?
nn si dovrebbero chiudere dopo ogni manifestazione ??


arrivo anche io con le mie impressioni sul raduno e sul viaggio che mi ha portato a Malcesine e riportato a casa. Come mia abitudine non ho praticamente fatto foto ma vedo che ce ne sono parecchie a ricordo dell'evento.
Si prenota una tripla, si definiscono i dettagli dell'avvicinamento e ci si dà appuntamento all'uscita Como Sud dell'A9 (che scopriremo essere nel frattempo diventata Como Centro...) perché per raggiungere il Garda da Svizzera, Piemonte e Liguria in moto è disdicevole fare la strada più breve.
) e la necessità "fisiologica" di un caffé ci impone una sosta al primo bar (al secondo in realtà... il primo l'ho clamorosamente mancato mentre cercavo di interpretare le indicazioni del navigatore. A ri te possino...
). Il bar si rivela un'ottima scelta, una barista senza voce (ma con tutto il resto al suo posto - copyright by tio
) allieta la (mia seconda) colazione.
! Siccome l'appetito vien mangiando, ci inerpichiamo verso il Culmine di San Pietro, qui, per superare il classico "vecchietto col cappello" alla guida di una Fiat Panda, vogliamo sfruttare la sosta a causa di un cantiere di taglio piante ma rischiamo il litigio con uno degli operai che pensava che lo volessimo investire (e tri te possino...
). Passato il culmine scendiamo verso la val brembana passando per le bellissime gole dell'Enna, quindi risaliamo verso Dossena e il passo Zambla. In due poiché il terzo, tio, guidato dal navigatore satellitare della sua nuova ammiraglia tedesca con l'elica nello stemma
, effettua una deviazione che gli fa aggiungere una quarantina di minuti e altrettanti chilometri - metro più, metro meno - e, non contento, si concede anche un bell'andirivieni mancando un bivio
! Poco male, lo aspettiamo al passo dove, vista l'ora, pensiamo bene di rifornire lo stomaco con un piatto di casoncelli alla bergamasca degno di nota.
decidiamo quindi di tagliare un pezzo del percorso e di traghettare sul Garda (la forra di Tremosine è destino che io non riesca a percorrerla
).
alle prese con il famoso stinco. Ci hanno tenuto il posto al loro tavolo: e stinco sia anche per noi!
! La "cottura"
che già si era manifestata in Valvestino ci costringe a chiudere presto le danze e ritirarci nei nostri appartamenti dove, dopo le danze, inizia il concerto... ma questa è una storia che ho già narrato, non vorrei essere ripetitivo.
e via verso il monte Bondone, con sosta al lago di Cavedine per la foto di gruppo. Piacevole la salita da questo versante (inedita per me), gradevoli le temperature in cima (giusto la settimana precedente si gelava, non solo qui), e piacevole anche la discesa verso Sarche dove ci attende il pranzo alla cantina Toblino: ottimo, peccato non poter "esagerare" con il vino.
Salutiamo chi rientra a Malcesine e partiamo per il rientro, sempre seguendo strade "divertenti", che quelle veloci non ci piacciono.
), Lumezzane, la Val Trompia e alla fine autostrada da Ospitaletto.
. A fine weekend un altro bellissimo evento ting'avert da ricordare. Un ringraziamento ai miei compagni di viaggio e di raduno, a tutti gli amici reincontrati a Malcesine e a quelli conosciuti in questo weekend, a jackseba e a tutta l'organizzazione del Tingarda che ha raggiunto il lusinghiero traguardo delle 10 edizioni e infine al Ting'avert che ha reso possibile tutto questo. Due altre belle giornate di moto e amicizia messe nel carniere!



arrivo anche io con le mie impressioni sul raduno e sul viaggio che mi ha portato a Malcesine e riportato a casa. Come mia abitudine non ho praticamente fatto foto ma vedo che ce ne sono parecchie a ricordo dell'evento.
Si prenota una tripla, si definiscono i dettagli dell'avvicinamento e ci si dà appuntamento all'uscita Como Sud dell'A9 (che scopriremo essere nel frattempo diventata Como Centro...) perché per raggiungere il Garda da Svizzera, Piemonte e Liguria in moto è disdicevole fare la strada più breve.
) e la necessità "fisiologica" di un caffé ci impone una sosta al primo bar (al secondo in realtà... il primo l'ho clamorosamente mancato mentre cercavo di interpretare le indicazioni del navigatore. A ri te possino...
). Il bar si rivela un'ottima scelta, una barista senza voce (ma con tutto il resto al suo posto - copyright by tio
) allieta la (mia seconda) colazione.
! Siccome l'appetito vien mangiando, ci inerpichiamo verso il Culmine di San Pietro, qui, per superare il classico "vecchietto col cappello" alla guida di una Fiat Panda, vogliamo sfruttare la sosta a causa di un cantiere di taglio piante ma rischiamo il litigio con uno degli operai che pensava che lo volessimo investire (e tri te possino...
). Passato il culmine scendiamo verso la val brembana passando per le bellissime gole dell'Enna, quindi risaliamo verso Dossena e il passo Zambla. In due poiché il terzo, tio, guidato dal navigatore satellitare della sua nuova ammiraglia tedesca con l'elica nello stemma
, effettua una deviazione che gli fa aggiungere una quarantina di minuti e altrettanti chilometri - metro più, metro meno - e, non contento, si concede anche un bell'andirivieni mancando un bivio
! Poco male, lo aspettiamo al passo dove, vista l'ora, pensiamo bene di rifornire lo stomaco con un piatto di casoncelli alla bergamasca degno di nota.
decidiamo quindi di tagliare un pezzo del percorso e di traghettare sul Garda (la forra di Tremosine è destino che io non riesca a percorrerla
).
alle prese con il famoso stinco. Ci hanno tenuto il posto al loro tavolo: e stinco sia anche per noi!
! La "cottura"
che già si era manifestata in Valvestino ci costringe a chiudere presto le danze e ritirarci nei nostri appartamenti dove, dopo le danze, inizia il concerto... ma questa è una storia che ho già narrato, non vorrei essere ripetitivo.
e via verso il monte Bondone, con sosta al lago di Cavedine per la foto di gruppo. Piacevole la salita da questo versante (inedita per me), gradevoli le temperature in cima (giusto la settimana precedente si gelava, non solo qui), e piacevole anche la discesa verso Sarche dove ci attende il pranzo alla cantina Toblino: ottimo, peccato non poter "esagerare" con il vino.
Salutiamo chi rientra a Malcesine e partiamo per il rientro, sempre seguendo strade "divertenti", che quelle veloci non ci piacciono.
), Lumezzane, la Val Trompia e alla fine autostrada da Ospitaletto.
. A fine weekend un altro bellissimo evento ting'avert da ricordare. Un ringraziamento ai miei compagni di viaggio e di raduno, a tutti gli amici reincontrati a Malcesine e a quelli conosciuti in questo weekend, a jackseba e a tutta l'organizzazione del Tingarda che ha raggiunto il lusinghiero traguardo delle 10 edizioni e infine al Ting'avert che ha reso possibile tutto questo. Due altre belle giornate di moto e amicizia messe nel carniere!

che tristezza...fortuna che aveva l'incendio e furto.
che tristezza...fortuna che aveva l'incendio e furto.
arrivo anche io con le mie impressioni sul raduno e sul viaggio che mi ha portato a Malcesine e riportato a casa. Come mia abitudine non ho praticamente fatto foto ma vedo che ce ne sono parecchie a ricordo dell'evento.
Si prenota una tripla, si definiscono i dettagli dell'avvicinamento e ci si dà appuntamento all'uscita Como Sud dell'A9 (che scopriremo essere nel frattempo diventata Como Centro...) perché per raggiungere il Garda da Svizzera, Piemonte e Liguria in moto è disdicevole fare la strada più breve.
) e la necessità "fisiologica" di un caffé ci impone una sosta al primo bar (al secondo in realtà... il primo l'ho clamorosamente mancato mentre cercavo di interpretare le indicazioni del navigatore. A ri te possino...
). Il bar si rivela un'ottima scelta, una barista senza voce (ma con tutto il resto al suo posto - copyright by tio
) allieta la (mia seconda) colazione.
! Siccome l'appetito vien mangiando, ci inerpichiamo verso il Culmine di San Pietro, qui, per superare il classico "vecchietto col cappello" alla guida di una Fiat Panda, vogliamo sfruttare la sosta a causa di un cantiere di taglio piante ma rischiamo il litigio con uno degli operai che pensava che lo volessimo investire (e tri te possino...
). Passato il culmine scendiamo verso la val brembana passando per le bellissime gole dell'Enna, quindi risaliamo verso Dossena e il passo Zambla. In due poiché il terzo, tio, guidato dal navigatore satellitare della sua nuova ammiraglia tedesca con l'elica nello stemma
, effettua una deviazione che gli fa aggiungere una quarantina di minuti e altrettanti chilometri - metro più, metro meno - e, non contento, si concede anche un bell'andirivieni mancando un bivio
! Poco male, lo aspettiamo al passo dove, vista l'ora, pensiamo bene di rifornire lo stomaco con un piatto di casoncelli alla bergamasca degno di nota.
decidiamo quindi di tagliare un pezzo del percorso e di traghettare sul Garda (la forra di Tremosine è destino che io non riesca a percorrerla
).
alle prese con il famoso stinco. Ci hanno tenuto il posto al loro tavolo: e stinco sia anche per noi!
! La "cottura"
che già si era manifestata in Valvestino ci costringe a chiudere presto le danze e ritirarci nei nostri appartamenti dove, dopo le danze, inizia il concerto... ma questa è una storia che ho già narrato, non vorrei essere ripetitivo.
e via verso il monte Bondone, con sosta al lago di Cavedine per la foto di gruppo. Piacevole la salita da questo versante (inedita per me), gradevoli le temperature in cima (giusto la settimana precedente si gelava, non solo qui), e piacevole anche la discesa verso Sarche dove ci attende il pranzo alla cantina Toblino: ottimo, peccato non poter "esagerare" con il vino.
Salutiamo chi rientra a Malcesine e partiamo per il rientro, sempre seguendo strade "divertenti", che quelle veloci non ci piacciono.
), Lumezzane, la Val Trompia e alla fine autostrada da Ospitaletto.
. A fine weekend un altro bellissimo evento ting'avert da ricordare. Un ringraziamento ai miei compagni di viaggio e di raduno, a tutti gli amici reincontrati a Malcesine e a quelli conosciuti in questo weekend, a jackseba e a tutta l'organizzazione del Tingarda che ha raggiunto il lusinghiero traguardo delle 10 edizioni e infine al Ting'avert che ha reso possibile tutto questo. Due altre belle giornate di moto e amicizia messe nel carniere!

ciao