E anche questo sabato un report di una gita che, turisticamente mi ha pienamente soddisfatto.
Ci troviamo in otto al casello di Nus (AO) e rapidamente partiamo in direzione colle del Gran San Bernardo, sosta caffè breve perchè è tardi e non è il caso di stare lì a pettinare le bambole.
La fretta deriva dal fatto che per raggiungere la famosa località sciistica di Crans Montana bisogna percorrere il fondo della valle del Rodano a velocità bradipa causa severità della polizia svizzera.
Arriviamo comunque a destinazione secondo la tabella di marcia con il Doc Enrico che acquista per tutti (ma non li paga lui) i biglietti per gli impianti di risalita che ci porteranno al glacier de la Plaine Morte.
In cima il panorama è fantastico, si ammira il gruppo del Monte Bianco in tutto il suo splendore nonché altri 4000 slm facenti parte delle alpi del vallese, non sfugge neppure la vista il lontananza del cantone del bernese; di fronte a questi spettacoli verrebbe voglia di non tornare ma dopo aver consumato un frugale pasto al sacco iniziamo la discesa in quanto ci attendono gli altri appuntamenti della giornata.
Il successivo è la diga di Tseuzier con l’omonimo lago, la strada è meglio di quanto pensassi ed è caratterizzata da alcune strette gallerie tipo antro, dove sono di stanza pipistrelli e zuponi, questi ultimi, animali dispettosi, prendono di mira Enrico64 sputandogli sul casco
Il lago è un tipico lago alpino, ampio e di un colore verdeblu chiaro davvero piacevole a vedersi.
La sosta dura poco perché ci attende il ritorno, più che altro ci attendono i 38 gradi che opprimono la valle del Rodano, e come se non bastasse ci imbattiamo in una fila infinita di auto al seguito di un matrimonio, sono talmente tante che sembra lo sposalizio di una principessa.
Dopo essercene liberati giungiamo a Saxon e proviamo la strada che porta a Sembrancher scavalcando il col du Lein.
Da un punto di vista panoramico questo tratto è spaziale ma, almeno dal lato dell’ascesa il manto stradale non è proprio come il Mugello, ma, con qualche tratto sterrato soddisfa gli enduristi, la discesa invece è, sempre parlando dell’asfalto, più che soddisfacente.
Risaliti al Colle del Gran San Bernardo incontriamo Peppe ed Enrica di ritorno da Gstaad.
Consumazione al bar, e saluti.
Ringrazio tutti di cuore per la compagnia in questa bellissima giornata trascorsa in allegria ed in mezzo a fantastici spettacoli della natura.
Alla prossima.
Edo
Foto:
Link a pagina di Picasaweb.google.com













