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Luglio 2012 – Da Firenze al Circolo Polare Artico [progetto]
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13829102 Inviato: 8 Ott 2012 21:14
 

Via si riparte, dopo la parentesi di Capo Nord...Finlandia!!!

Finlandia, terra di pace

L'ingresso in Finlandia è avvenuto sotto una leggera pioggia ed un cielo scuro, ma l'atmosfera che si respirava era diversa da quella norvegese, più tranquilla e fresca.





La sera mi aspettava ad Inari, anzi, a Menesjarvi, la signora Anne, che mi ha accolto in un caldo e confortevole alberghetto tipico finlandese, sponsorizzatomi da alessandro Maccari e Roberto Carvutto di LappOne, tour operator scandinavo che ha voluto con entusiasmo riservarmi la camera.


Profumo di legno, aria familiare e simpatia ovunque, sistemo i bagagli in camera e scopro che posso avere una sauna finlandese...sogno o son desto?? Subito mi fiondo nella stanzetta rivestita di assi di legno per godere di questa calda e rilassante sauna, wow, davvero un toccasana dopo 5 giorni passati fuori al freddo.





Arrivo a cena, dove mi aspetta un lauto pasto caldo a base di zuppa di verdure, poi purè, polpette e verdure al vapore, mi sento riavere dopo i panini ed il cibo liofilizzato dei giorni precedenti!


Neanche il tempo di pensarci ed arriva un'altra notizia straordinaria: di fronte all'albergo si trova un magnifico laghetto, e posso farvi un'escursione in kayak...bellissimo!








La mattina riparto bello carico ma leggermente in ritardo, così devo tirare un po'...beh, in queste strade non è un problema, non c'è davvero nessuno!!





Eccetto qualche renna che ogni tanto fa capolino, e può esser pericoloso perché compaiono all'improvviso e non si spostano!





Fermarsi in queste lande desolate della Lapponia, spegnere il motore e mettersi in ascolto, è un'esperienza unica a cui non ero abituato...il silenzio qui regna, un silenzio assordante, non si muove una foglia, atmosfera paciosa infinitamente rilassante.


Arriva il bello...nel tratto odierno sono previste strade non asfaltate, ed io che le aspettavo da quando sono partito..!!!


Arriva il primo tratto e rimango a bocca aperta...la terra delle maxienduro, finalmente siete arrivate, mulattiere finlandesi!!








Guidare qui con la moto oltre i 100, con la ghiaia smossa che fa appena sbacchettare il manubrio, le ruote che ogni tanto si alzano sui dossi, il posteriore che scivola sul terreno, e la polvere che sporca carrozzeria e tuta, è semplicemente da urlo, ero gasatissimo lungo questi tracciati, amo decisamente la finlandia per questo regalo che mi ha fatto!





Arrivo nel tardo pomeriggio al circolo polare artico, saluto il Grande Nord e Santa Claus, quanta pubblicità e quanto consumismo si può sentire in questo luogo che di magico ha ormai così poco!








La sera arrivo ad Oulu non troppo stanco, dove Marita mi aspetta con una pizza da lei preparata, niente male, per essere finlandese!


La mattina seguente mi alzo con le ossa rotte per i tanti km del giorno precedente, parto tardi e devo di nuovo fare una gran tirata di quasi 700km.


Poche pause sono concesse, ma non mi nego una passeggiata nella tundra, soffici muschi intrisi di acqua dove si può anche affondare, ma sui quali è piacevole sentire il passo soffice che pian piano avanza; panorama russo direi!





A tutta velocità faccio l'ultima tappa a Saynatsalo, a vedere la town hall del grande architetto finlandese Alvar Aalto.





Ci sentiamo presto...da Tallinn!
 
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13832701 Inviato: 9 Ott 2012 21:19
 

Helsinki: l'ultima delle 4 capitali scandinave, anche in ordine di bellezza a mio parere, "città" non molto grande e senza un vero e proprio centro storico antico.





E' la capitale del design, ma il fascino di Copenhagen e Stoccolma se lo scorda, un po' anche per via della sporcizia che è possibile trovare e del clima non proprio sicuro che si respira.


La vicinanza alla Russia si sente eccome, ed anche agli altri paesi del Baltico; ma la cosa più interessante è vedere come si cerchi di assomigliare al popolo svedese in diversi modi, uno dei quali è l'adottarne la lingua come seconda ufficiale..perché?


La Finlandia era possedimento svedese, ma dopo l'indipendenza le famiglie ricche continuarono a parlare svedese come "vezzo" di nobiltà, e fino ad ora è rimasta usanza per molti finlandesi.


Ma veniamo a qualche foto...le "eccellenze" in città non sono così frequenti, si può trovare una cattedrale, una chiesa più in stile "russo", il mercato coperto di fine '800, musei di design e poco altro, almeno per ciò che sono riuscito a vedere, mi dicono che ci sono anche alcune isolette carine da visitare.














Saluto la mia host in Helsinki, la quale aveva 2 ospiti, una russa ed una tedesca, con le quali abbiamo fatto bagordi il sabato sera; a causa di ciò arrivo alla nave che stavano chiudendo il ponte, presa per un soffio!!!


Finalmente torno in continente, la temperatura è più mite, l'atmosfera completamentte diversa dalla scandinavia ma il panorama di campagna rimane pressoché invariato.


La prima cosa a cui faccio caso dalla nave è la bella sagoma della città di Tallin che si staglia in un cielo particolarmente suggestivo.








La città si presenta caotica e piena di lavori, ma il centro storico è ben tenuto, tranquillo e la sensazione è di sicurezza quasi assoluta, mentre se ci si sposta in periferia la situazione cambia leggermente ed è possibile osservare povertà e piccola delinquenza nelle zone più malfamate..


La buona notizia è che la mia host è una motociclista...ottimo! Facciamo un giro insieme in moto prima di raggiungere la città, stimo questa ragazza su suzuki 600!





Il centro storico è qualcosa di carinissimo, mantenuto alla perfezione, offre tanti angoli colorati e tipici Baltici, la città è la meglio conservata e la meno danneggiata dalla guerra dell'intero complesso Baltico.














Mi muovo da Tallinn la mattina presto, lo spostamento per riga non richiederà molto tempo, così la prendo comoda, anche per via del sonno accumulato, e mi fermo svariate volte a riposare e scattare qualche ricordo della strada che però purtroppo non offre troppi spunti, come immaginavo la campagna è abbastanza monotona e l'asfalto una lingua color antracite completamente dritta.








Arriva infine, dal niente, il confine Lettone, fa impressione osservare gli edifici ex-dogana di queste località ex-sovietiche, e ripensare a cosa poteva essere questo luogo quando c'era atmosfera dittatoriale.





Durante il tragitto mi avventuro verso il mare in una località consigliata dal GPS...l'avessi mai fatto..sono entrato in un pantano da dove uscire non è stato semplice, la moto affondava ovunque e la ruota posteriore aveva zero grip...risultato...ho smerdato mezza moto e ho continuato la mia rotta con un gran puzzo di m***a addosso!


E la cosa peggiore è che quando mi sono fermato alla piazzola successiva per scattare 2 foto ad una spiaggia..ho ritrovato la moto piena, ma dico piena, di moscerini e vespe attirate dal, per loro, buon odore!!!





Non tutti i mali vengono per nuocere però, infatti proprio in questa piazzola una famiglia lituana mi interpella per le solite curiosità..."da dove vieni, dove stai andando, ma passerai per Kaunas??" e io rispondo che non è nei miei piani, così loro mi offrono vitto ed alloggio per convincermi a visitare la loro città in Lituania..secondo voi cosa ho fatto??


Ma ovvio, ho accettato con estremo entusiasmo, è la prima volta che mi capita una cosa del genere e per niente al mondo avrei rifiutato!!! Evviva il calore dei paesi dell'Est...amato Est!!


Adesso vi saluto, mi trovo a Riga da dove ho appena gustato un ottimo pranzo Lettone con appena 8.5€...ahhh che goduria!!! Ci sentiamo!
 
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13849789 Inviato: 15 Ott 2012 20:59
 

1-2-3 | Capitali Baltiche conquistate!

E' finita la mia crociata alle capitali Baltiche, le ho conquistate una dopo l'altra senza difficoltà, sono legate da soli 700km di strada, a volte buona, a volte meno (in Lettonia).





Arrivo in Riga la sera alle 19, dopo varie peripezie ed una giornata veramente stancante, anche a causa della sveglia alle 7.30 dopo aver visto la cerimonia di chiusura delle olimpiadi, che all'ora locale è finita alle 1.30!


Tuttavia, la mia stanchezza è stata ripagata, a causa delle mie numerose soste-riposo, ho avuto l'occasione di interagire con più persone locali, e mentre mi trovavo in una piazzola di sosta in riva al mare mi ritrovo una famiglia Lituana curiosissima che mi offre un caffè per chiedermi le solite "da dove vieni? che giro hai fatto? quanto è che sei via?" etc. per poi, infine, invitarmi a Kaunas...all'inizio avevo capito che sarei passato a fare un saluto sulla mia rotta per la Polonia, poi ho realizzato che mi avevano invitato a dormire e mangiare in loro compagnia...wow, che calore, che bella sensazione!


Riprendiamo il filo...arrivo a Riga alle 19, dove dovrebbe aspettarmi Martins, fotografo Lettone, ma il numero di cellulare non è corretto, così aspetto di fronte a casa sua per diversi minuti finché non si apre la porta e...appare una anziana signora..è la sua mamma, che parlando un quasi perfetto inglese mi fa gentilissimamente sistemare in attesa del suo arrivo!





La mattina mi aspetta una bella camminata per Riga, forse la più grande delle 3 capitali, per ciò che riguarda il centro storico, e per ciò che offre da vedere.


Comincio dal mercato coperto, ex hangar dove erano parcheggiati gli Zeppelin, i famosi quanto sfortunati dirigibili ad idrogeno.





Mi piacciono i mercati, specie quelli coperti, dove gli odori pervadono le narici e dove puoi osservare le persone ed i loro comportamenti standotene semplicemente in un angolo...ed è divertente vedere come tutto qui è a portata di...sputo!





La capitale offre veramente molti punti di riferimento per il turista tipo, ed io non ne manco neanche uno, anche se la definizione di turista mi sta molto stretta, quasi mi offendo se mi chiamano con questo appellativo!


La cosa che più colpisce, almeno nel mio caso, è come in questii paesi la ricostruzione ed il restauro sia avvenuto senza regole, quasi tutti gli edifici storici sono stati ricostruiti in seguito ai bombardamenti, ma con materiali moderni ed interventi invasivi in cemento armato.





Fortunatamente in questi giorni, che forse sono i più stancanti, dato che se non cavalco la mia Tenerona sono in giro per ore a piedi, mi posso rilassare in qualche locanda dove mangiare non costa veramente niente, così a Riga mi concedo il piatto nazionale ed il dessert tipico per meno di 8€, fagioli con cipolle e bacon, contorno di crauti, bistecca di maiale e minestra di pane nero agrodolce.





La lunga camminata mi porta a conoscere quasi a menadito l'intera città, abbastanza dispersiva e dai risvolti più diversi ed inusuali.











Lo skyline di Riga non è certo impressionante come quello di Tallinn, sarà che oggi è nuvolo, ma comunque la città non manca di stupire con diverse vie realizzate completamente in stile Liberty.





Un'altra cosa a cui è impossibile non fare caso, è il superbo fascino delle donne locali, a cui corrisponde un'incredibile bruttezza da parte del popolo maschile: quanto spreco!





E' tempo di salutare Martins e di incamminarsi verso il confine Lituano, che arriva in men che non si dica, poco più di 100km e ci sono!





Faccio visita ad un luogo davvero impressionante, che mette quasi i brividi, la Collina delle Croci, una collina dove sono stipate, portate da credenti, turisti e perfino da Giovanni Paolo II, centinaia di migliaia di croci di ogni grandezza e foggia.





Quasi impaurito da questo luogo, faccio rotta definitivamente per Vilnius, arrivo in serata da Edvardas, che faccio fatica a trovare, qua gli edifici sono tutti uguali, tanti blocchi di cemento grigio sovietico, che triste impressione!





Sua cugina mi mostra la città nella mattinata, devo dire che sinceramente è la capitale che mi ha meno colpito, non riesco a dire per quale motivo ma non è riuscita a trasmettermi molto.











La Lituania era un tempo tutt'uno con la Polonia, e ciò è facilmente deducibile dalla quantità incredibile di chiese presenti in città, quasi una ad ogni angolo, progettate da architetti dell'Europa Occidentale, tra cui diversi italiani.








Anche oggi mi sono gustato un piatto locale, anzi 2!


Cepelinas, ovvero patate ripiene di carne con bacon e panna, e una sorta di snack veloce che qui usano mangiare con la birra, ovvero pane nero fritto, con formaggio e maionese: insomma, delle vere bombe, ma che volete, qua lavoravano come bestie, e dovevano resistere ad inverni rigidi che portavano il termometro a -25°C!





Vi saluto anche per stasera, domani mi incammino per Kaunas dove dovrebbe attendermi la famosa famiglia Lituana che mi invitò strada facendo per Riga.


E poi Polonia! A presto!
 
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13852476 Inviato: 16 Ott 2012 20:58
 

Polonia: e 10!

Il mio viaggio riparte da Vilnius, in una giornata coperta da nuvoloni che promettono poco di buono mi incammino verso Trakai, dove si trova il grazioso castello in mattoni e pietra.





Purtroppo la cattiva notizia è che non accettano carte di credito, ed essendo il biglietto d ingresso di soli 2€, non mi andava di gettare al vento 5€ di commissioni per cambiare la moneta..a malincuore devo accontentarmi di alcune foto dall'esterno ed andarmene, maledizione!


Tuttavia il malumore sparisce presto, la sera infatti mi aspetta l'incontro con la famiglia lituana che trovai in Lettonia!


Arrivo a Kaunas, do un'occhio alla città e mi avvio verso il "villaggio" dove abitano Sandra, Victoria ed Alex, ad un certo punto pensavo che il GPS si stesse sbagliando, perché mi stava portando in una zona piena di villette spettacolari, poi vedo Victoria spuntare da una di queste, mamma mia, che spettacolo..sono finito in un hotel a 5 stelle!!!








Facciamo un breve spuntino e torniamo in città a dare uno sguardo anche dall'alto, poi torniamo a casa e finiamo la serata con una sostanziosa cena.








Purtroppo la mattina seguente dobbiamo salutarci, ma con la promessa di rivedersi in Italia l'anno prossimo!





Mi incammino verso la Polonia, la prendo comoda perché in serata il mio contatto a Varsavia non può ospitarmi, così mi dirigo lentamente verso il primo lago della regione di Masuria, passando per le campagne lituane attraverso stradelle sterrate, alcune molto impegnative perché sabbiose.











Prima della Polonia mi concedo una curiosa visita al confine con la Russia di Kaliningrad, che adrenalina, è addirittura vietato fare le foto, l'atmosfera sovietica si fa sentire!





Finalmente entro in Polonia, sono alla mia 10ima nazione attraversata in questo viaggio!





Poco dopo il confine mi fermo per fare uno spuntino, e vedo arrivare un motociclista che mi saluta, guardo meglio e chiedo di dove fosse: è giapponese..chiedo, ridendo, se per caso fosse arrivato qui in moto dal Giappone, e lui, tutto serio, mi dice di si, incredibile!!!





Partito dal Canada, arrivato ad Ushuaia, per poi traghettare in Asia ed arrivare in Europa, da 2 anni in viaggio, un tipo davvero straordinario!


La Polonia, come immaginavo, è ancora tutta campagna, piatte lande di campagna, però non appena entro in questa regione, Masuria, avverto la differenza, i boschi si fanno più fitti ed i laghi sono una moltitudine, mi fermo in uno di questi scelto a caso dalla mappa, e mi avventuro fino alle sue sponde, pur non potendo faccio un paio di km nel bosco "area protetta" e mi fermo in mezzo alla foresta.











Un po' inquietante, la notte, nessun rumore era udibile, ma la mattina il risveglio con i suoni della natura è stato piacevole.


Il sottobosco qui era pieno di ranocchiette, le potevo vedere saltare dappertutto!





Ho capito anche l'origine del problema alla trasmissione, la catena probabilmente ha qualche maglia stirata e leggermente grippata, e la corona è alla frutta, così alcune maglie non sono ben "prese" dalla corona, rimanendo come impigliate, e facendo un gran rumore, rendendo oltretutto impossibile regolare correttamente la tensione della catena..ma ormai sono quasi a casa, ce la dovrei fare!!!





Beh, adesso vi scrivo da Varsavia, dove sono ospite di un ragazzo dell'"XTZ Club" Polacco, con il quale abbiamo appena stretto il gemellaggio col Club Ténéré Italia, vi lascio questa foto a simbolo della nostra nuova amicizia e vi aggiornerò con foto della capitale nel prossimo collegamento!


 
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13855491 Inviato: 17 Ott 2012 21:44
 

Polonia, vittima di guerra

Il soggiorno nel bosco è terminato con un gentile risveglio naturale, le sinfonie del bosco mi hanno detto che dovevo alzarmi, così dopo essermi preparato mi accingo a percorrere gli ultimi 200km per Varsavia.


L'aria si fa sempre più torrida, e non immagino ancora cosa mi aspetterà in Italia,mi dicono 40°C...io quasi quasi faccio un 180!


Entrare in Varsavia è stato semplice, non altrettanto posso dire del girarci: pieno di lavori ovunque, traffico caotico e caldo bestiale mi stavano portando ad una crisi di nervi!


Finalmente trovo la casa di Marcin, il mio host e collega di Club Ténéré Polacco.


Giriamo un po' in bici per una Varsavia diversa dai soliti itinerari turistici, le cose che più colpiscono sono certamente Praga, il vecchio centro abitato, ed il ghetto.





In Praga è possibile vedere case malandate, a causa di una legge degli anni '50 che prevedeva che esse fossero di proprietà dello stato: una volta eliminata la legge, la gente volle riprendersi le proprietà, ma provare il possesso degli immobili non era affatto semplice dati gli anni trascorsi, e così è stato tutto lasciato andare in rovina...voi avreste cura di una casa che "non è vostra"???





Il ghetto invece è ormai inesistente, del vecchio ghetto di guerra è rimasto poco più di qualche edificio, ma vedere alcune foto, l'impronta dei muri che dividevano le due parti del luogo di confino e l'unico ponte che le collegava, ripensare a quante persone erano là dentro...beh fa davvero impressione.





Il giorno dopo, faccio il turista e mi godo il vecchio centro storico, non molto grande a dire il vero, ma grazioso al punto giusto.








In serata, do un'occhiata di sfuggita al museo del "Warsaw Uprising", ovvero la resistenza della città durante la seconda guerra opposta ai tedeschi prima dell'arrivo dell'armata rossa: fu una sconfitta, ma una prova di grande orgoglio per i Polacchi, durata ben 63 giorni.


Dopo questo, ho potuto mettere a fuoco quanto realmente i Polacchi abbiano sofferto, la città era stata distrutta, l'80% raso al suolo, centinaia di migliaia di vittime, territori sconfinati passati in mano sovietica, è veramente un paese vittima di guerra.


Ma è ora di ripartire...dopo il gemellaggio col Club Ténéré Polacco, uno dei membri, Kamill, mi fa notare che è meglio controllare la trasmissione finale della moto, così ci do uno sguardo e...orrore! Il dado che tiene il pignone si è sfilato ed ha consumato tutta la filettatura dell'albero...e ora?!?


Fortuna vuole che i ragazzi conoscessero il titolare di un'officina qui vicino, che essendo fan di Meoni, ed avendo corso la Dakar, mi ha offerto l'intervento, accroccando alla meglio per fare gli ultimi 2000km verso casa!





Per cui tengo molto a ringraziare Piotr di CRTM Varsavia, un ragazzo con una sincera passione per le 2 ruote!





Via! 400km e sono ad Auschwitz, ovvero Oswiecim, una bella tirata, considerando che molti di questi sono stati percorsi su strade in rifacimento, infatti arrivo in serata alle 20 inoltrate con il sole che lascia passare ormai gli ultimi raggi...e non avendo un posto dove dormire come al solito mi avventuro furbescamente in luoghi...proibiti!





Stavolta è toccato alle rive di un fiume, un posto che umido è dire poco, però il rumore dell'acqua ha reso piacevole il mio sonno.





La mattina seguente mi alzo presto e mi dirigo al park dove alcuni ragazzi smanacciano per assicurarsi i tuoi 2€ di parcheggio, e così sia...una volta dentro però è davvero difficile trovare indicazioni per il campo, e chiedendo ad alcune persone scopro di stare andando verso la direzione opposta: qua devono davvero odiare l'ex lager.


Entro dentro, e subito mi colpisce la vista della scritta "Arbeit macht frei", tutto il resto lo potete vedere nelle foto sotto, i commenti si sprecherebbero, ma vi assicuro che è davvero triste.





























Infine, mi faccio gli ultimi 400km per Budapest, varcando 2 confini, quello slovacco e quello Ungherese, godendo di bei paesaggi ma di pessime strade...e quasi pessimi incontri col...telelaser!
Sono stato gentilmente fermato dalla polizia locale, e mentre stavo imprecando in qualsiasi lingua cercavo di mantenere la calma..stavo guidando oltre i 90 in una strada dove vigevano i 50!!

Dopo aver controllato i documenti, forse ho fatto pena al poliziotto...che mi ha semplicemente raccomandato di tenere i 50..ahahah!!!








Arrivo tardi anche qui, a Budapest, e più che mi avvicino all'Italia e più l'aria si fa pesante, in compenso l'entrare in città dopo 5 anni ha provocato in me una piccola emozione, la città è tutta da vedere!
 
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13861346 Inviato: 19 Ott 2012 21:04
 

Bene, siamo arrivati all'ultima puntata, poi metterò un ultimo post sulle riflessioni a caldo, ed infine qualche statistica.
Buona lettura!

Budapest, non ti ricordavo così...?

Eh no!


Risale al 2007 la mia precedente visita a questa città, giorni grigi e nessuna forte emozione suscitata al tempo.


Ieri, entrando in moto nel cuore della nuova Budapest che mi si è parata davanti, mi è parso di riconoscere una città diversa, una Firenze in scala gigantesca, il termine del paragone è riferito al fatto che non c'è un angolo sul quale non valga la pena non gettare uno sguardo, è davvero un susseguirsi di palazzi dalle interessantissime facciate.


Ecco l'arrivo in città:


[flash width=640 height=360]Link a pagina di Youtube.com


Non ricordavo un caldo così, anche perché l'altra volta era settembre, ed oggi si sono toccati i 36°C ed un'umidità pazzesca aleggiava nell'aria, si vede che mi sto avvicinando all'Italia!


Un'altra cosa che mi era sfuggita, forse essendo una delle mie prime città dell'Est Europa, la sua "occidentalità", specialmente quando si è in zone turistiche si tocca l'apice e si sente la differenza dai precedenti paesi.


Rimane comunque una capitale sorprendente, che merita certamente molto più tempo di quanto non gli abbia dedicato io, perdersi tra le sue mille strade regala una bella sensazione.


Girando in bici ho avuto modo di apprezzare quasi tutto quello che avrei voluto vedere, sudando come pochi per scalare la collina di Buda e per girare nelle assolate vie del centro.


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Il Ponte delle Catene





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Statua della libertà


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Il Castello











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I bastioni nella vecchia città, Buda














Il mercato...e voi mangereste questa carne???





"Shopping street"





Bene...il mio viaggio è "terminato", così posso dire, adesso mi aspettano 2 tappe di spostamento veloce, 800km domani per arrivare in Veneto a fare una visita a Paolo di Moto One, il giorno seguente infine gli ultimi 400km che mi porteranno di nuovo a casa!
 
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13865220 Inviato: 21 Ott 2012 20:57
 

Sono tornato. Un breve bilancio.

Buonasera, trovo solo oggi tempo e lucidità di buttar giù qualche riga per descrivere il mio rientro.


Gli ultimi 2 giorni sono stati abbastanza faticosi, 1200km in due giorni, per me un'enormità, non mi piace percorrere queste grandi distanze in così brevi tempi, non c'è modo di godere di niente, e soprattutto la sera sei uno straccio.


Da Budapest ho preso la via più breve, o quasi, per arrivare al confine Sloveno.





Poi mi sono diretto, attraverso uno stato dalle belle campagne, per la veloce autostrada, preferendola solo per questioni, ahimé, di tempo!


Il rientro in Italia è segnato dal classico cartello anche qui...





...ma vi assicuro che non se ne sentiva il bisogno..si capisce benissimo quando si entra nel BelPaese!


Ho dovuto superare il 50% delle auto a destra, in autostrada, che ovviamente non si schiodano dalla corsia di sorpasso...e il 90% dei motociclisti non saluta..accidenti, in Europa ho salutato di tutto, chopper, hypersport e perfino scooter, qui neanche le cugine big-enduro mi degnano di un lamp o delle classiche dita a V...che vergogna!!


I primi 10km dentro il confine li ho passati a ridere come un matto, non riuscivo a realizzare di essere rientrato, che tra poco avrei rivisto tutti i miei affetti e la mia terra...ma davvero questo era così positivo?!


La sera passo per un saluto dal grande capo di Moto-One, Paolo Pandin, e con sorpresa ed immenso piacere, mi invita prima a cena e poi a dormire in un comodo letto...avrebbe fatto lo stesso il patron di qualche altra blasonata azienda?!? Non credo...grazie Paolo, Luana, Filippo e Giorgia, per questa accoglienza calorosa ed inaspettata!


C'è stato anche modo di parlare di qualche progetto futuro, prototipi di giacche e pantaloni...presto vi svelerò qualche dettaglio!


La mattina parto alle 6.40, e non fosse stato per il solito problema alla catena, sarei arrivato puntualissimo, 7 minuti per registrarla...arrivato alle 10.07 in Piazza Varchi!!!


Una grande accoglienza, quante persone e più che alla partenza, erano lì ad attendermi, tanti curiosoni, ma soprattutto la mia famiglia ed i miei amici!














Media...quante volte ho raccontato la stessa storia..ehehe!





Ma quanti eravate?!??


GRAZIE DI CUORE A TUTTI...CHE RIENTRO...ALLA GRANDE!!!














Ed ovviamente la rappresentanza del Comune, materializzatasi nell'assessore Giovanni Rossi!





Ed il simpatico striscione di bentornato by Cate...la mia sorella!





A casa? Difficile, dopo tutto questo tempo fuori, sentirsi a casa, sembrerà strano ma ormai la mia routine era la strada, ed essere nuovamente qui è stato un colpo, riconoscere i luoghi ma non sentirne il pathos, realizzare di avere tutti i conoscenti di fronte ma non riuscire a rimuovere quella pellicola che li divide ancora dalla mia sfera emotiva, stranissimo...


Il parlare italiano, dopo 6 settimane, lo stesso parlare italiano era qualcosa di inusuale per me, le parole che escono dalla mia bocca suonano così brutte, la mia lingua incespica e non risonosce il comando del cervello che ormai era in english-mode, o quantomeno non sentiva parlare la lingua madre da chissà quanto.


Camminare per strada, al supermercato, e sentire quasi una paura, la paura di esser qui e non sentirne l'emozione, vedere una città fredda dietro un vetro, voci soffocate dalla mente ma tremendamente pesanti, il desiderio di tornare fuori.


La routine, riprenderla, come? Questa piccola valle di lacrime sembra soltanto un puntino nell'universo, quanto c'è lì fuori da scoprire e quanto poco c'è qui da vivere.


Sono sicuro che il tempo cancellerà piano piano queste spiacevoli sensazioni, ma il richiamo per ciò che sta fuori continuerà ad ardere, fino alla prossima partenza, statene certi.


Io so già per dove...potete immaginarlo?


A presto, per un'analisi più tecnica e per alcuni resoconti dettagliati sulla mia Compagna.
 
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13874305 Inviato: 24 Ott 2012 20:47
 

Di nuovo qui per qualche ragionamento a freddo.
Sfortunatamente il 90% di noi quando torna da un viaggio simile si sofferma specialmente a raccontare ciò che ha visto o che non ha potuto vedere, e non su quanto esso abbia influito sul proprio modo di pensare.
Per quanto riguarda la mia persona, è stato qualcosa di più grande di me, a momenti mi sentivo schiacciato dalla potenza di quello che stavo facendo, in particolar modo nel sud della norvegia, quando avevo ben capito che ormai c'ero dentro per intero e non potevo tornare indietro, poi la malinconia per qualcuno che non c'era o per qualcosa che ancora non era arrivato si è trasformata nella più grandiosa delle emozioni: ho cominciato a cavalcarne l'onda, ero lassù, sulla cresta spumeggiante dell'onda, gasatissimo e senza freni, nessuno avrebbe potuto più fermarmi, nessuna paura, ogni dubbio o timore erano trasformati in voglia di scoprire, di vivere nella natura, di conoscere nuove persone.
Penso che ognuno di voi abbia provato almeno una volta sensazioni simili, per me è stata la prima, e ciò per cui ero partito, le aspettative, che erano alte, sono state pienamente rispettate ed anzi, si è andati molto oltre, ora vedo tutto con molta più coscienza e tranquillità, mi sento più forte in ogni situazione del quotidiano...e sento un bisogno irrefrenabile di partire nuovamente e fare qualcosa di ancora più emozionante!
Adesso non vi stufo più con le mie impressioni, vi lascio al videotrailer ed allo slideshow con le migliori foto...!

[video=youtube]Link a pagina di Youtube.com

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13886432
13886432 Inviato: 29 Ott 2012 0:05
 

Tutto molto bello!!! eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif Non so neanche come commentare... non ti nego che leggere il tuo Report mi ha emozionato molto 0509_up.gif
 
13888505
13888505 Inviato: 29 Ott 2012 21:23
 

Grazie Maurizio! Sto perfezionando il tutto, sperando di poter esser pubblicato su qualche rivista specializzata, mi piace condividere l'esperienza, è così che son partito io, leggendo di altri che avevano saputo emozionarmi, e dato che con te sembro esserci riuscito, sono pieno di gioia! 0509_up.gif

Lascio da ultimo il mio sito web e canale youtube dove troverete ulteriori info a proposito di quello che faccio.

Sognandoriente.vpost.it

Link a pagina di Youtube.com

Ciaoooo!!!
 
13888596
13888596 Inviato: 29 Ott 2012 21:43
 

Grazie ancora Francesco per le ulteriori info che hai voluto condividere con tutti noi 0509_up.gif
 
13888980
13888980 Inviato: 29 Ott 2012 22:49
 

ho letto il report tutto d'un fiato!

l'unica cosa che posso dire è complimenti, sei stato immenso ad aver realizzato un viaggio del genere

eusa_clap.gif
 
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