Tornando anche al tuo analogismo con le donne io ti dico che non mi sognerei mai di cavalcare una ragazza sopra la fontana centrale di Cesena, come non mi sognerei mai di prendere la strada per una pista. Quì non penso che c'entri l'inesperienza se questa è il non aver capito il limite della proprio moto sulla strada, ove ci sono migliaia di pericoli che nessuno può dirti, perché sono imprevedibili per definizione.

Ho letto che non eravate al limite della vostra moto, di questo ne sono certo, perché in effetti vi stavo dietro usando circa la metà dei miei circa 100 cv (non so quanti cavalli abbia la mia moto), e vi stavano dietro alcuni col 250cc sportivo (i quali si sono presi dei bei rischi), ma eravate ben oltre ogni morale consentita dalla strada.
Andare bene in moto non significa fare delle belle pieghe, non significa sfruttare gran parte della potenza della propria moto (che è enorme), non significa mandare a quel Paese un auto perché ha il telefonino e si è presa un istante di tempo per capire cosa fa un gruppo di motociclisti. Andare in moto significa essere modesti, educati, perché la strada non è la nostra ma siamo utenti e sopratutto siamo molto più a rischio degli occupanti di un'autovettura.