Ciao a tutti,
La settimana scorsa, dopo attenta riflessione, avevo congegnato l'idea di svegliarmi ad un'orario indecente (5.00 am)
per prendere una torta gelato, non posso permettermi di rientrare dopo le 10 (e allora, direte voi, che accidenti stai a fare qui a scrivere invece di prepararti ad uscire?). Quindi sguscio dal letto alle 5.00, mi preparo e alle 6 meno cinque, con immensa gioia di familiari e vicini, accendo la moto e la lascio riscaldare un po' mentre mi infillo guanti e casco. Parto pochi minuti dopo, faccio sosta per la benzina, mi sparo i pochi chilometri si strada a socrrimento veloce e poi sulla statale.
Devo dire che la guida a quell'ora del mattino è incredibilmente rilassata, ci si può concentrare sulla strada senza pensare ad automobili e pedoni. Incrocio solo qualche ciclista - insonne pure lui, immagino-. Supero brecciarola, scafa e popoli in un attimo, danzando a passo allegro tra una curva e l'altra. Giro per avezzano e mi appresto ad affrontare le gole di san venazio. La moto si arrampica in fretta sulla montagna, ad andatura un po' meno sostenuta, e mentre butto un occhio alle imponenti pareti di roccia, penso che forse avrei fatto meglio a mettere qualcosa di termico sotto la tuta. Le curve invitano a piegare, ma il fondo stradale non mi sembra granché con quel colore grigio, e mi trattengo dal forzare qualche piega. Arrivo infine a Castelvecchio Sub Equo e passo davanti al solito bar dove si fermano i biker senza vedere anima viva
. Ne deduco che sono io l'unico ad aver avuto questa idea balzana. Superato il paese, vengo accolto nel parco del velino-sirente e mi inerpico sulla montagna sotto un cielo che si sta facendo paurosamente grigio. Ma la mia fiducia nel meteo é incrollabile e continuo per la mia strada, guardando le enormi pale eoliche a destra e sinistra, e schivando occasionalmente i ciclisti
che incrocio e che tra l'altro viaggiano su tutta la carreggiata a circa 70 km/h (indiscesa, non ho incontrato dei fenomeni!). Più tardi, al bar, scoprirò che si trattava di un unico gruppo di ciclisti in gita che stavano tornando ad anzio dopo essere stati a pescara, il tuto in due giorni e senza sosta (forse erano veramente dei fenomeni). Al primo centro abitato che trovo comincio a fare il conto del carburante e del tempo trascorso. Decido di fermarmi al primo bar, fare colazione e tornare giù.
La barista mi accoglie dicendo "Ma anche tu in bicicletta?" e io "La vedo dura pedalare con la tuta di pelle!" e lei " Ah allora sei in moto!"; ma va?
Dopo un cappuccio e un cornetto riprendo la strada a ritroso, chiedendomi che fine abbiano fatto tutti i motociclisti. Insommma, cominciavo a sentirmi un po' solo. Finalmente incrocio il primo gruppo all'altezza di popoli
, e poi via via scendendo. Ma il piacere della guida é finito. Alle 8.30, giù dalla montagna, devo fare i conti col traffico che tanto bene avevo evitato svegliandomi presto.
Nel complesso, guidare la mattina presto é stata una bella esperienza, ma sarebbe più divertente ripeterla in gruppo. Ci sono altri motociclisti insonni all'ascolto (e in zona)?
Saluti



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