Oggi era una di quelle giornate che è meglio trascorrere con il c..o sulla moto




Partiamo verso le 14:00 (io e Martina, la mia amante a due ruote) anche perchè sono voglioso di provare le gomme nuove

Dopo i 50 tristi chilometri di autostrada ad andatura tranquilla (tanto so dove sono i velox

Passati i cantieracci dell'autostrada un bel caffè e via che si comincia con un po' di curvette, ma come solito i primi chilometri mi caco sotto e piego poco anche se le strade sono invitanti. Foto con cellulare quindi di pessima qualità. Ma il panorama in Val di Setta è ottimo per gli occhi.


Si sale Verso Vado, Lagaro e Castiglione dei Pepoli, belle curve e ottimo asfalto e si comincia e piegare un po' di più sempre in seconda perchè mi piace sentire la moto che ulula



Poco prima di Castiglione dei Pepoli si gira a sinistra proprio dove il cartello indica Passo della Futa, primi chilometri titubanti e poi dentro al bosco con la strada un po' umidiccia che per una pippa come me è un invito ad andare pianino.................



Si attraversano un po' di paesini, dove volendo ci si può fermare a fare quattro chiacchiere con i vecchietti del posto, a patto di avere almeno una mezz'ora a disposizione perchè attaccano delle pezze allucinanti (due settimane fa le vecchiette mi hanno aditittura fatto un bel caffè



Anche qua le strade invitano da una parte alla meditazione e dall'altra a lavorare di gas per caricarsi di adrenalina





Arrivati a Rioveggio comincia il bello. Superati i cantieri che disastrano il paesaggio si intravedono le cime delle colline ricoperte di boschi, e in pochi chilometri si entra in un meraviglioso bosco di pini. Questo tratto è da fare ad andatura turistica, con la visiera rigorosamente alzata per godere del profumo del bosco, dell'odore di umido, e magari fermarsi un po' e stendersi all'ombra dei pini e fantasticare un po' mentre la moto riposa prima dei curvoni di Futa e Raticosa.


Un paesaggio incantato che si lascia indietro a malincuore, per imboccare la 65 della Futa. Qua le curve ormai non si raccontano più ma lasciano sempre un dolce ricordo a chi cavalca una moto. In un lampo sono in Raticosa per la meritata sosta contemplativa alla mia moto che mi ha regalato emozioni forti...............







Dopo una mezz'oretta di sonnecchiamento si riparte e decido di togliere la cera dalle gomme, a costo di volare nel bosco..............



In effetti prendo un po' di confidenza con le gomme nuove, si va giù che è una meraviglia e mi sparo i 20 chilometri che mi separano da Pianoro tutti di un fiato con le gambe che mi fanno male a forza di spingere di qua e di là, e la moto che va sempre più giù e le curve che si affrontano sempre più veloci........................ ma alla fine la cera dalle gomme è venuta via fino al bordo...........mi sono un po' cacato sotto ma ne valeva la pena.
La moto regala emozioni indescrivibili, e ti porta dove riesci a sentirti bene...........a volte anche un bel giro in solitudine aiuta a capire meglio se stessi.....................ed ogni volta le stesse curve mi regalano emozioni sempre diverse..........
Non saprei come vivere ancora certe emozioni senza la mia moto.....................






Ciao raga.................